jesuisparis

Per due volte quest’anno, Je suis Paris

Ciao 2015,

sei stato l’anno terribile della Francia. Prima la strage nella redazione di Charlie Hebdo (17 morti), poi l’incredibile incidente aereo in uno stupido reality show (10 morti tra cui la nuotatrice oro olimpico Camille Muffat) e infine il 13 Novembre tra le strade di Parigi.

L’Isis attacca lo Stade de France, i ristoranti e il locale Bataclan, 130 morti nel peggior incubo dall’11 Settembre. E’ stato un anno di terrore, anche al museo del Bardo di Tunisi (22 morti tra i quali 4 italiani), in spiaggia a Susa sempre in Tunisia (27), a Beirut (43), ad Ankara (102), su un aereo di linea russo (224), a San Bernardino, CA (14), tutti più o meno rivendicati dal sedicente Stato Islamico del Califfo Al Baghdadi, senza contare la sempiterna polveriera irachena e la sanguinosa guerra in Siria.

Laddove Putin gioca a fare la guerra e un suo caccia è colpito dai turchi, laddove parte l’esodo biblico dei rifugiati in tutta Europa, masse in disperato moto oramai impossibili da ignorare.

E mentre l’ISIS usa il teatro romano di Palmira per i suoi show di morte da postare su Twitter, mentre si continuano a tagliare teste, a bruciare i prigionieri e a costringere dei bambini ad uccidere a bruciapelo, sei stato l’anno di un terribile terremoto in Nepal (quasi 9000 morti), di un folle pilota che ha schiantato volontariamente un volo Germanwings e di un altrettanto pazzesco omicidio di una coppia di giornalisti in diretta tv in Usa, di uno storico accordo sul nucleare tra Usa e Iran.

Sei stato l’anno dove un paese intero, la Grecia, ha quasi (di nuovo) dichiarato bancarotta e si è affidato per la seconda volta al giovane Tripras, qui in Italia Napolitano ha finalmente passato la mano e abbiamo eletto Presidente tal Mattarella.

Ad oggi aspettiamo ancora il piacere di sentirlo parlare. Renzi intanto spinge sulle riforme spaccando il PD con la bella Boschi sottobraccio, Cuba e USA sono tornati, loro si, a parlarsi, l’EXPO a Milano è stato più fumo che arrosto, il sindaco Marino è stato dimesso dal Papa dopo ridicole storielle che hanno infangato il nome di Roma.

Sei stato l’anno primo di una campagna per la Casa Bianca 2016 già roboante soprattutto grazie a Donald Trump, trionfatore indiscusso nei sondaggi e nelle cazzate che spara. Non sarà nominato, né lui né lo spento Bush né il neurochirurgo noioso Ben Carson. A sfidare Hillary Clinton sarà uno tra Ted Cruz, Marco Rubio e forse Chris Christie, a meno di sorprese o a meno che il Partito Repubblicano davvero non scenda così in basso nel favorire un ricco sbruffone newyorchese, spassoso ma spaventoso all’idea che possa guidare la superpotenza americana.

Sei stato l’anno infine in cui Papa Francesco, tra un Vatileak e un altro, si è inventato un Giubileo straordinario della misericordia, dopo un trionfale viaggio in America accolto da milioni di persone tra NY, Philly e DC.

Per NBA, NFL e MLB ecco le storie dell’anno.

10. PORZINGIS A NY

Accolto dai fischi al draft ha smentito tutti ed è diventato subito un eroe. Un po’ di normalità in più non guasterebbe, a lui e alla squadra.

La più grande storia sportiva dell'anno, se non molto di più. Serena Vinci batte Serena Williams agli US Open negando all'invincibile dominatrice il Grande Slam a casa sua. Poi in finale sarò battuta da Flavia Pennetta in una improbabile finale tutta italiana

La più grande storia sportiva dell’anno, se non molto di più. Serena Vinci batte Serena Williams agli US Open negando all’invincibile dominatrice il Grande Slam a casa sua. Poi in finale sarà battuta da Flavia Pennetta in una improbabile finale tutta italiana

9. BALTIMORE CHIUSA

Gravi disordini in strada dopo l’uccisione da parte della polizia di un ragazzo afroamericano, evento purtroppo che si è ripetuto più volte solo quest’anno in varie parti d’America, per la prima volta

una gara della MLB si è giocata a porte chiuse. Era un Orioles – White Sox, guardà un po’ la squadra del primo Presidente nero. L’America di Obama però non ha ancora visto una vera pacificazione delle sempre latenti tensioni razziali.

8. MANNING IN DECLINO

Falcidiato dal fisico Peyton ha prima superato uno dei tanti record di Brett Favre, poi è stato panchinato dal suo allenatore dopo una serie di intercetti. Potrebbe aver chiuso qui, non certo nel migliore dei modi.

7. LAMAR ODOM IN FIN DI VITA

E’ stato un grandissimo sul campo ma l’America se lo ricorderà soprattutto per essere stato il marito di una, nemmeno la più bella (Kim imperat) delle Kardashian e per aver rischiato di morire in un bordello di Las Vegas affogato da droga e alcool. Per noi, comunque sia, sarà sempre quel fine dicitore palla in mano che ai Lakers trovò anche la gloria degli anelli.

6. WARRIORS ON THE RUN

24 vittorie di file da campioni in carica, vagamente caldi questi Warriors quest’anno. Il record invincibile di 72-10 dei Bulls non è poi così tanto una chimera.

5. METS VICINI VICINI

Hanno raggiunto le World Series, sono stati una delle barzellette degli sport pro degli ultimi anni. Ma Kansas City ha vinto facile negando alla città tutta un ritorno al trionfo.

4. DEFLATEGATE

Alla fine tutto si è sgonfiato com’era iniziato. Tom Brady e i Patriots forse avranno tolto aria a qualche football ma sinceramente la loro leggenda va ben oltre il barometro.

Grande Kobe

Grande Kobe

3. GRANDE KOBE

Hai lasciato il basket con un poema, Kobe. No, la poesia sei stato tu. Grande.

2. NOT THIS TIME LEBRON

Curry e i Warriors una valanga, LeBron non può nulla. È tornato il titolo NBA nella Baia.

1. ANCORA PATRIOTS

Tom Brady e Bill Belichick di nuovo in vetta, questa volta grazie ad un intercetto nel finale dopo un Super Bowl bellissimo contro i Seattle Seahawks. E pare che non sia ancora finita questa storia straordinaria.

Buon 2016 !

One thought on “2015 – TOP 10 OF USA SPORTS

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