1379278220000-USP-NFL-St-Louis-Rams-at-Atlanta-FalconsI risultati di St.Louis at Atlanta, Cleveland at Baltimore, Minnesota at Chicago, Washington at Green Bay, Tennesseee at Houston, Dallas at Kansas City, Miami at Indianapolis.

St.Louis 24 at Atlanta 31
Nel segno di Julio Jones, 182 yards e 1 TD in 11 prese, la prima vittoria stagionale di Atlanta, che dopo la sconfitta subita la scorsa settimana con i Saints, si rimetteo in carreggiata superando i Rams, che provano comunque ad intavolare una rimonta nelle battute finali del match disputato al Georgia Dome, inaugurato da un touchdown su ricezione di Steven Jackson, che mette a segno la prima meta NFL con la divisa dei Falcons proprio contro la squadra che tra i professionisti ce l’ha portato, e con la quale ha giocato per 11 anni .

Il runningback è stato uno fra i tanti giocatori dei Falcons che hanno lasciato il campo anzitempo a causa delle botte rimendiate dagli avversari, cosa che comunque non ha impedito ai padroni di casa di imporsi, sfruttando il solito ottimo attacco orchestrato dalla coppia Ryan-Jones, con il quarterback che chiude con 374 yards e 2 TD pass all’attivo, accontentandosi di amministrare nei secondi trenta, quando, senza forzare, guida la sua offense verso una sola segnatura, realizzata da Jason Snelling, su run da 11 yards.

Nei Rams la nostalgia per il 39 sarà cresciuta ancora di più dopo l’ennesima prova incerta di un backfield dove l’unico che prova a fare qualcosa è Daryl Richardson, 75 yards di total offense, mentre continua a non pervenire chi Jackson l’avrebbe dovuto sostituire, Isaiah Pead, appena 19 yds tra corse e ricezioni; di ben altra fattura, ovviamente Sam Bradford, che nel secondo tempo del match si impegna in una rimonta disperata, confezionando 3 touchdown pass e chiudendo con 352 yards e 1 intercetto sul groppone, messo a segno da Osi Umenyiora, che lo riporta fino in endzone, dopo un ritorno di 68 yards, nel secondo quarto.

Per St.Louis, le ricezioni vincenti sono state completate da Austin Pettis, 3 yds, e Tavon Austin, che non contento di aver realizzato il suo primo TD da professionista, decide subito di regalare il bis entrando nuovamente nell’area di meta avversaria a 9 secondi dal two minute warning; per lui 6 ricezioni per 47 yards, ben distanziato dal leading receiver dei Rams Chris Givens, che chiude la trasferta ad Atlanta con 5 rec. per 105 yds.

Cleveland 6 at Baltimore 14
Partita dai due volti, primo tempo tutto in favore di Cleveland, tanto che all’intervallo, dagli states, cominciano a gridare all’upset, secondo di marca Ravens, con i padroni di casa che decidono di salire in cattedra ed andarsi a prendere quella vittoria che le ripaga del bruttissimo esordio nel Thursday Night Football della scorsa settimana, quando erano stati letteralamente spazzolati da Denver.

Ad aprire le danze, in netto ritardo, Bernard Pierce, che dopo quaranta minuti di football giocato fa finalmente esordire la franchigia del Maryland sul tabellone con una corsa da 5 yards che ribalta immediatamente il risultato; trovato il vantaggio, e ritrovata soprattutto la difesa, ben altro reparto rispetto a quello visto in campo dieci giorni fa contro i Broncos, quando ha concesso il doppio delle yards lasciate sul campo ai Browns ieri, l’attacco dei corvacci gioca in scioltezza fino al termine del match, con Joe Flacco che può tranquillamente festeggiare la nascita del suo secondogenito firmando un TD pass per Marlon Brown, che completa la sua quarta ricezione della serata mettendo a segno una meta da 5 yards.

Per la franchigia dell’Ohio dopo un ottimo inizio targato Jordan Cameron, 5 re. per 95 yds, che con una bellissima ricezione da 53 yards permette ai suoi di presentarsi già in raggio da field goal dopo pochi minuti di gioco, poche le cose positve, o comunque limitate, come al solito, fino a quando in campo vi resta Brandon Weeden, che lancia per 227 yards senza commettere errori ma anche senza riuscire a mettere un’azione da sei punti nel box score; stessa sorte per l’altra stella di Cleveland Trent Richardson, ottimamente controllato dalla difesa di casa che gli permette di correre per sole 58 yards.

A realizzare le uniche segnature dei Browns nel match del M&T Bank Stadium il kicker Billy Cundiff, ex della partita che trasforma da 21 e 51 yards, facendo fare una pessima figura al suo sostituto in quel di Baltimore, Jason Tucker, che invece si rende protagonista di due errori dalle 50 e dalle 44.

Minnesota 30 at Chicago 31
Indubbiamente una delle più belle e avvincenti sfide della serata, tra due rivali storiche che si sfidano a suon di colpi di scena sul terreno del Soldier Field, dove alla fine hanno la meglio i Bears, capaci di prendersi la vittoria con un ennesimo drive finale vincente di Jay Cutler, che chiude con 290 yards, 3 TD e 2 intercetti, e con un pass vincente per Martellus Bennett, il secondo della partita, che gli permette di rifarsi degli errori che avevano riportato in game gli avversari.

Bene Matt Forte, che sfrutta gli screen pass per fare spessissimo danni nella difesa dei Vikes, e Brandon Marshall, autore di un TD e 7 ricezioni, alcune spettacolari, per 113 yards, tra i giocatori di attacco si fa notare parecchio anche il secondo anno Alshon Jeffery, che crea diversi problemi a Minnesota partendo spesso dal backfield, mentre in difesa i veterani Lance Briggs, James Anderson e, soprattutto, Tim Jennings, continuano a farla da padroni, con quest’ultimo che riporta in endzone, per 44 yards, anche un intercetto.

Nei Vikings faticano parecchiano sia Adrian Peterson che Christian Ponder, limitati nel primo tempo dall’ottima prova della difesa avversaria, prima di rifarsi nei secondi trenta, quando producono la maggior parte dei loro numeri statistici, chiudendo, rispettivamente, con 100 yards in 26 portate e 16 passaggi completati su 30 per 227 yards, complice anche una linea offensiva che finalmente riesce a dare più tempo e spazio di manovra ad entrambi; nel primo periodo, a tenere a galla Minnesota ci pensano il rookie Cordarelle Patterson, che nel kickoff d’apertura va subito a segno con una galoppata da 105 yards, e la difesa, che ferma per due volte Cutler, prima intercettandolo in endzone e poi causandogli il fumble che Brian Robison riporta in endzone dopo una corsa di 61 yards.

Due giocate che permettono ai Vikes di rimanere agganciati al treno partita e andare ancora a segno prima dell’intervallo con il tight end Kyle Rudolph, come sempre uno dei ricevitori più affidabili per il numero 7, che finalmente raggiunge anche una buona intesa con Greg Jennings, autore di una buona prestazione chiusa con 85 yards all’attivo in 5 ricezioni. Di Harrison Smith, tra i migliori come sempre in difesa, l’altro intercetto di un match nel quale, gli ospiti, non riescono neppure a guadagnarsi un disperato Hail Mary Pass a causa del fumble di John Carlson sul kickoff finale.

Washington 20 at Green Bay 38
Rodgers e FinleyPartita dei record per i Packers, che in sessanta minuti di football realizzano il record di franchigia per passing yards, 480, con Aaron Rodgers, che chiude con 4 TD pass all’attivo, e consentono a James Jones e James Starks di realizzare i loro rispettivi career-high, il primo chiudendo con 178 yards in 11 ricezioni completate, e il secondo con 132 yds in 20 portate, effettuate dopo l’uscita dal campo del compagno di reparto Eddie Lacy per infortunio; per entrambi, un match da inserire al primo posto, almeno finora, tra i ricordi di una vita dedicata al football, per Green Bay una grossa mano a vincere la seconda partita della stagione, dominata in lungo e in largo da un attacco che sul terreno del Lambeau Field ha fatto cosa ha voluto fin dall’inizio del match.

A segno, oltre al già citato Starks, per la franchigia del Wisconsin Jermichael Finley, Jordy Nelson, 2 TD pass ricevuti, e Randall Cobb, che chiude al secondo posto tra i receiver con 128 yards conquistate sul campo; tra gli avversari, invece, buone prestazioni dei soliti tre alfieri dei Redskins, Pierre Garcon, 8 prese per 143 yards e 1 TD, Alfred Morris, che non segna ma ritorna a correre sopra le 100 yards, concludendo con 107, e Robert Griffin III, che lancia per 320 yards, 3 touchdowns e 1 intercetto, confezionando due pass in endzone per Jordan Reed e Santana Moss nell’ultimo quarto che rendono certamente meno amara, e meno severa, la sconfitta, nella quale, comunque, gli Skins hanno accumulato 422 yards di total offense, confermando che l’attacco, nonostante i due match persi, funziona.

Tennessee 24 at Houston 30
DeAndre Hopkins decide il primo overtime della stagione con una ricezione da 3 yards che consegna la vittoria ai Texans, costretti ai supplementari dopo che il kicker Randy Bullock ha sbagliato anche l’ultimo dei 3 field goal calciati, senza successo, nella sfida contro i Titans; il terzo errore di giornata del giocatore al secondo anno, ha invalidato la grande rimonta dei padroni di casa, che al two minute warning stavano perdendo ancora per 24 a 17, prima che Arian Foster trovasse lo spazio giusto per infilare una corsa vincente da 1 yard, in una partita in cui è stato molto meno incisivo, 19 portate per 79 yds, rispetto al suo collega di backfield Ben Tate, che ha totalizzato 93 yards in 9 corse, mantenedo una media di poco superiore alle 10 conquistate a tocco.

Ancora una volta positiva la prova di Matt Schaub, che ha lanciato per 293 yards, 3 TD e 2 intercetti, sfruttando l’ottima intesa con il duo di tight end formato da Garrett Graham e Owen Daniels, entrambi già a segno la settimana scorsa, prima di rivolgersi, nell’ultima serie, a Hopkins, che ha svolto il ruolo di receiver #1 dopo che Andre Johnson è uscito a causa di una concussion.

Eccezionale la difesa texana, nella quale Brian Cushing l’ha fatta da padrone totalizzando 11 tackles e 2.0 sacks, mettendo sotto costante pressione Jake Locker, che ha comunque condotto in porto una prestazione onesta, chiusa con 148 yards e 2 TD pass, serviti a Kendall Wright e Delaine Walker; quest’ultimo passaggio in endzone, arrivato prima dell’intercetto riportato in meta da Aterraun Verner, su ritorno da 23 yards, sembrava aver di fatto cambiato l’inerzia della partita, consegnandola nelle mani degli ospiti, ma il ritorno finale di Houston ha cambiato nuovamente le carte in tavola.

Più incisivo rispetto a sette giorni fa Chris Johnson, 96 yards in 25 portate, nel reparto difensivo dei Titans si sono contraddistinti Zach Brown, leading tackler con 12 placcaggi all’attivo e Bernard Pollard, autore dell’altro intercetto e di 9 tackles.

Dallas 16 at Kansas City 17
I Chiefs, ieri, sono stati la miglior dimostrazione di come si possa raggiungere la vittoria, anche contro una squadra maggiormente quotata, giocando una partita attenta, senza commettere errori, quello che alla franchigia del Missouri è capitato ieri, quando hanno concluso la sfida con i Cowboys senza aver subito alcun turnover tale da poter favorire gli avversari, tra l’altro reduci dalla vittoria della scorsa settimana sui Giants ottenuta grazie anche alle 6 palle perse dai newyorkesi; un match davvero ben giocato da Kansas City, nella quale si intravede già la mano di Andy Reid, capace di trasformare in poco tempo la squadra peggiore della scorsa stagione in un team piuttosto solido e capace di condurre in porto la vittoria lavorando molto bene sia sul cronometro che in fase difensiva.

Avanti con una ricezione da 2 yards di Jamaal Charles a metà primo quarto, i Chiefs si sono visti rimontare e superare da Dallas grazie alla meta realizzata da un Dez Bryant in forma strepitosa, che ha concluso la sua seconda apparizione stagionale con 141 yards totali in 9 ricezioni, e a due field goal trasformati da Dan Bailey, che prima dalle 51 e poi dalle 30 ha permesso agli ospiti di mantenere il vantaggio fino a pochi minuti prima della fine del terzo quarto, quando Dwayne Bowe ha ricevuto il passaggio da 12 yards di Alex Smith, 223 yards e 2 TD, riportando nuovamente avanti i suoi.

Non contento del misero punto di vantaggio, il team di casa ha poi allungato ancora con un field goal di Ryan Succop, 40 yards, ad inizio ultimo quarto, prima che il già citato kicker avversario riuscisse nuovamente ad accorciare il divario con un nuovo calcio dalle 53. Realizzazione che risulta poi essere l’ultima del match, visto che un buon drive condotto da Smith non permette al collega Tony Romo, 298 yards e 1 TD, di rientrare sul terreno di gioco per provare il tutto per tutto.

Miami 24 at Indianapolis 20
Bella partita tra Miami e Indianapolis, nella quale si rinnova la sfida tra due dei giovani quarterback più promettenti della lega, che già si erano affrontati lo scorso anno, all’esordio tra i professionisti, in un match che aveva sorriso al padrone di casa Andrew Luck, decisivo nel bene o nel male anche in questo rematch del 2013; se nella passata stagione aveva infatti inciso pesantemente sulla partita, completando per 433 yards, quest’anno si è ripetuto, ma in maniera opposta, ovvero lanciando l’intercetto decisivo che di fatto ha chiuso l’incontro, facendosi pizzicare in endzone da Brent Grimes mentre cercava di servire il suo target preferito Reggie Wayne, a secco di realizzazioni dopo l’ottima prestazione della prima settimana.

Alla fine, proprio l’errore del quarterback numero 12 ha fatto la differenza tra i due pitcher, con l’alfiere dei Colts che ha chiuso con 321 yards, 1 TD e 1 intercetto, e Ryan Tannehill che ha lancaito per 319 yards e 1 touchdown, ricevuto dal lamentoso Mike Wallace, che dopo aver brontolato per tutta la settimana in quanto poco utilizzato domenica scorsa, ha messo a segno 9 ricezioni per 115 yards, concludendo davanti al collega di reparto Charles Clay, ancora una volta uno dei punti fermi nell’attacco di Miami, nel quale ha totalizzato 5 prese per 109 yards ed è andato a segno su corsa da 1 yard.

Per i Dolphins a segno su run anche Lamar Miller, 69 yards totali, e Caleb Sturgis, che sul finire del terzo periodo ha trasformato dalle 54 yards impattando il risultato. Per i Colts, invece, segnature ad opera di Adam Vinatieri, che apre e chiude le realizzazioni dei suoi con 2 field goals, rispettivamente da 30 e 38 yards, Coby Fleener e Ahmad Bradshaw, entrambi a segno nel terzo quarto su ricezione da 3 yards e corsa da 1.

 

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