Infortuni ma anche una cattiva gestione tecnica e manageriale, per i Lakers è tempo di profondi ripensamenti

Infortuni ma anche una cattiva gestione tecnica e manageriale, per i Lakers è tempo di profondi ripensamenti

“Come un incubo dal quale non riuscivamo a svegliarci”. Questa é la calzante definizione di Howard per una stagione, sua e dei Lakers, iniziata male (con le difficoltá di gioco e il licenziamento di Mike Brown) e finita peggio (con una serie infinita di infortuni e con la seconda eliminazione al primo turno di playoffs negli ultimi tre anni, il primo sweep al primo turno dal 1967).

C é anche da dire che il buon Dwight ha tutto fuorché la coscienza a posto: l’ex centro di Orlando, acclamato al suo arrivo, non é  mai davvero entrato in sintonia con l’ambiente di Los Angeles e con le aspettative che lo attendevano una volta arrivato ad Hollywood. Emblematico a questo proposito il modo in cui Howard ha terminato la stagione, vale a dire con l’espulsione, per proteste, nella gara 4 di ieri notte. Una partita, gara 4, nella quale fino a al secondo tecnico aveva tutt’altro che sfavillato (7 punti con due tiri dal campo in ventuno minuti di gioco).

Quello che doveva (e dovrebbe in futuro) essere il mattone principale nella costruzione dei nuovi Lakers, ha deluso nella serie, ed ha lasciato il campo nel peggiore dei modi nell’ ultima gara, offeso con gli arbitri e con il mondo, come un bambino che fa i capricci.

La gara di ieri notte é stata davvero poca cosa: difficile parlare di una partita che non aveva nessun interesse reale, con i Lakers che non vedevano l’ ora di farla finita e gli Spurs che erano motivati a chiudere il conto il prima possibile.

Il vero momento di entusiasmo allo Staples Center si é avuto quando Bryant, poco dopo l’uscita di scena di Howard (sará un caso?), é entrato sulle sue stampelle per andarsi a sedere in panchina, scatenando una standing ovation di un pubblico al quale manca terribilmente. Un altro per il quale tutto lo Staples si é alzato in piedi é stato Pau Gasol, in quella che potrebbe essere l’ ultima partita giocata con la maglia dei Lakers.

San Antonio si é presa cura della pratica Lakers come meglio non poteva, sfruttando al massimo le difficoltá degli avversari senza abbassare la guardia, chiudendo con un 4-0 (la terza serie consecutiva, tra quelle vinte, chiusa con uno sweep)  ancora piú netto di quanto non dica il punteggio delle gare.

É stata davvero una partita senza storia quella di ieri nott, nella quale gli Spurs hanno preso il controllo e non hanno mai dato neanche una speranza ai loro avversari, tirando bene (46% dal campo) e perdendo pochi palloni (solo sette). I Lakers, invece, sono stati condannati dalle loro palle perse, ben ventidue alla fine, venti giá a fine terzo quarto. Ed é proprio il terzo quarto il momento in cui gli Spurs hanno definitivamente allungato, guadagnando quel vantaggio comodo di una ventina di putni che hanno poi gestito nel resto della gara.

Tutti in casa Spurs hanno a fine gara riconosciuto, ancora una volta, le difficoltá degli avversari, ma erano comunque ovviamente soddisfatti di essere riusciti a gestire al meglio la situazione, come sostiene Popovich: “Ovviamente, non é stata una sfida ad armi pari. In ogni caso, noi volevamo vincere la serie, sono soddisfatto di come abbiamo manteuto la concentrazione ed eseguito il piano partita, eravamo attivi e con energia, cosa che  a volte é difficile da mantenere quando i tuoi avversai sono cosí in difficoltá”.

Sulla stessa falsariga anche Parker “É una sensione strana. Ovviamente sono contento di aver vinto, ma é strano, a loro mancavano un sacco di giocatori” e da Duncan, che giá proietta lo sguardo al futuro “É evidente che questa serie sia andata bene per noi.  Non avevamo chiuso bene la stagione regolare, ma quello che conta é come finisci la stagione”.

Si chiude quindi qui la stagione dei Lakers, che dovevano spaccare il mondo con il quartetto Nash-Bryant-Gasol-Howard: alla fine i quattro hanno giocato solo sette gare tutti insieme in stagione, tra l’altro perdendole tutte.

Ora, per entrambe le squadre, inizia il vero “divertimento”: i Lakers inizieranno una lunga estate di rumors e decisioni difficili, a cominciare dalla questione Howard; gli Spurs, invece, se la dovranno vedere contro la vincente della serie tra Dever e Golden State.

2 thoughts on “San Antonio vince facile, 4-0 e Lakers in vacanza

  1. ha detto sweep al primo turno, non eliminazione al primo turno.
    Bell’articolo.
    Kobe per sempre.

Commenta

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.