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NBA – Cavs undicesima vittoria di fila, follia Clippers

Cleveland Cavaliers – Philadelphia 76ers 97 – 84 Cleveland vince l’undicesima partita consecutiva e rilancia definitivamente la propria stagione. I Cavs ormai sembrano aver iniziato a trovare gli equilibri, con la coppia Irving – James sempre più protagonista, Love e Smith come soluzioni secondarie ed un Mozgov che ha dato, finalmente, un equilibrio tra centimetri

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NBA – BENE OKC E CLIPPERS, ORLANDO SESTA SCONFITTA DI FILA

Memphis Grizzlies – Orlando Magic 103 – 94 Orlando è in crisi. Sesta sconfitta di fila e striscia perdente più lunga della stagione. I Magic che hanno un recordo di 15 W e 33 L, non sono riusciti fino ad ora a valorizzare gli sforzi di un Vucevic stellare, che ha messo a segno, stanotte,

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NBA – Il Re torna ma non basta, Mo Williams da record con 52 punti

Indiana Pacers – Minnesota Timberwolves 101 – 110 Close game che vede Indiana controllare sino a 5.47 dal termine del terzo quarto, quando Roy Hibbert decide di farsi espellere con un Flagrant 2 sul +7 Pacers. Da quel momento inizia l’inesorabile rimonta dei Wolves che, grazie al career high di Mo Williams da 52 punti

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NBA – Garnett perde la testa. KO Chicago, Detroit vola.

Boston Celtics – New Orleans Pellicans 108 – 100 I Pellicans aprono la loro più lunga serie di trasferte stagionali con una sconfitta al TD Garden. Partita tirata fino alla fine, quando, a meno di un minuto dal termine, sul +1 Celtics, Bradley stoppa Davis e, sul capovolgimento di fronte serve Smart nell’angolo che segna

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NBA – LeBron risponde presente, Harden e Aldridge trascinatori

Charlotte Hornets – Los Angeles Clippers 92 – 113 I Clippers, dopo la sconfitta che aveva mostrato tutti i loro limiti e risvegliato le paure della scorsa stagione contro Memphis , vincono  bene la prima di una lunga serie di partite che li porterà lontano dalla città degli angeli. Un CP3 sugli scudi con 22 punti,

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NBA – Ok Chicago, Miami, Boston, Indiana e Golden State, flop OKC

Notte ricca di incontri NBA. Ben 12 partite giocate nella notte. Andiamo a vedere nel dettaglio cosa è successo. Charlotte Hornets – Milwaukee Bucks 108-106 (OT) Un solo nome al comando: Kemba Walker. Davanti all’illustre proprietario, sua ariosità MJ, il ragazzo da UConn decide da solo la partita, prima con il buzzer beater che porta

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NBA – Carmelo Anthony smentisce i problemi con Kobe Bryant

Anthony e Bryant, ciò che poteva essere e non è stato.

Carmelo Anthony ha dichiarato che la sua “non firma” con i Los Angeles Lakers non sarebbe in alcun modo dipesa dai problemi che avrebbe avuto nel dover giocare con Kobe Bryant.

“Diavolo no. Certo che no!” ha detto Anthony. “Se avessi pensato che giocare con i Lakers fosse stata la giusta situazione per me dal punto di vista generale,  fino a far parte di quella squadra, avrei guardato a quella possibile soluzione in maniera più accurata. Ho solo sentito molto più confortevole stare qui a New York. Ma per quanto riguarda giocare con lui [Bryant n.d.r.]… io sono qui ora, ma ho sempre amato giocare con Kobe”.

Inoltre Anthony ha dichiarato che lui e Bryant, che si considerano ottimi amici, hanno avuto delle intense e frequenti conversazioni durante il suo periodo di free agency, ma Kobe non ha mai fatto alcuna pressione su di lui.

“Lui non mi ha chiamato ogni giorno dicendomi ‘Vieni qui! Ti voglio qui!'” ha detto Anthony. “Abbiamo avuto svariate conversazioni a riguardo alle differenti situazioni che ci sono a New York e Los Angeles, ma nulla più. Non ci sono state pressioni, ne tentativi di convincimento, ne sms o chiamate del genere.”

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NBA – News su Josh Smith, Dwight Howard, i Raptors…

Josh Smith è sul mercato: è uno dei giocatori più completi della Lega, ma nei prossimi mesi potrebbe essere uno dei nomi caldi del mercato. Josh Smith degli Atlanta Hawks, infatti, sembrerebbe favorevole ad una trade che lo riguardi, e avrebbe confidato di essere attratto dai Boston Celtics, gli Orlando Magic, gli Houston Rockets e i New Jersey Nets. Tutte e quattro le squadre accrescerebbero il proprio potenziale con l’arrivo di Smith, e i motivi per i quali il giocatore preferirebbe queste quattro destinazioni sono presto detti. I Celtics sono una delle migliori squadre in circolazione, così come i Magic nei quali gioca Dwight Howard, un carissimo amico di Smith. I Rockets invece hanno espresso da tempo il loro interesse nel giocatore, e infine i Nets sono una squadra in crescita e che attrae molto anche per il prossimo trasferimento a Brooklyn.

Dwight Howard parla della stagione degli Orlando Magic: nel corso di questo 2010-2011 gli Orlando Magic hanno fatto un passo indietro rispetto agli scorsi anni, dato che a fronte di una buona regular season sono però usciti al primo turno di play-off contro gli Atlanta Hawks. Il loro leader, Dwight Howard, ha parlato della stagione di Orlando: “non credo che si possano dare delle colpe al nostro allenatore Stan Van Gundy. Lui ha sempre cercato di farci arrivare pronti ad ogni sfida, anche se poi i risultati non sono stati soddisfacenti. Mi aspetto un contributo migliore da Arenas il prossimo anno, l’ultima volta che abbiamo parlato mi ha detto che quest’estate lavorerà per presentarsi in condizioni migliori per la prossima stagione, sia dal punto di vista fisico che dal punto di vista mentale. Credo che non si sia ancora veramente integrato nel nostro gioco, e che le sue caratteristiche siano state un po’ snaturate. Dobbiamo metterlo nelle condizioni di rendere al meglio”.

Dwane Casey è il nuovo allenatore dei Toronto Raptors: dopo aver rinunciato a Jay Triano, la dirigenza dei Raptors ha scelto il nuovo allenatore: Dwane Casey, che nel corso degli ultimi 3 anni ha svolto il ruolo di assistente ai Dallas Mavericks ed è un fresco vincitore del titolo NBA. Casey, 54 anni, è un coach molto attento alla fase difensiva ed ha svolto il ruolo di assistente allenatore per un lungo periodo ai Seattle Supersonics, e più precisamente dal 1994 al 2005. Quello a Toronto sarà il suo secondo incarico come capo allenatore, dato che nel 2005-2006 aveva già allenato i Minnesota Timberwolves conducendoli ad un record di 33 vittorie e 49 sconfitte. Egli rimase a Minnesota anche per la prima metà di stagione 2006-2007 ma, nonostante un discreto record di 20 vittorie ed altrettante sconfitte, venne sostituito dalla dirigenza.

Il lock-out preoccupa non solo i tifosi, ma anche i giocatori: molti giocatori della NBA stanno dichiarando la loro preoccupazione nel caso in cui le trattative tra la Lega, l’associazione giocatori e i proprietari delle franchigie non dovessero andare a buon fine, con conseguente slittamento del campionato. Ad esempio Luke Walton, ala dei Los Angeles Lakers, ha dichiarato che “la NBA si trova in un ottimo momento dal punto di vista del pubblico. I tifosi ci seguono, ci supportano, e contribuiscono al nostro successo grazie agli ascolti televisivi, all’acquisto dei biglietti e del merchandising. Credo che, in caso di lock-out, alcuni di loro resterebbero delusi, e questo secondo me sarebbe un grave errore”. Lo stesso disappunto è stato espresso da Tony Allen dei Memphis Grizzlies, da Royal Ivey degli Oklahoma City Thunder e dall’assistente allenatore dei Lakers, il leggendario Kareem Abdul-Jabbar.

Chris Wallace parla del futuro dei Memphis Grizzlies: il GM dei Memphis Grizzlies, Chris Wallace, ha parlato della squadra e del mercato nel corso di un’intervista. Ecco le sue parole: “sicuramente la dirigenza non si accontenta di aver vinto la prima serie di play-off della propria storia, né si accontenta dei miglioramenti avvenuti nel corso dell’ultima stagione. Dobbiamo ancora lavorare per raggiungere il nostro obiettivo, che è il titolo. Ho parlato con Gasol a Barcellona, e gli ho spiegato che lui a Memphis potrà continuare a crescere in un ambiente ambizioso: adesso deve prendere la sua decisione. Per quanto riguarda OJ Mayo e Rudy Gay, se dovesse arrivare un’offerta importante li cederemmo. Non sarà facile perchè sono due giocatori a cui teniamo, ma di fronte ad un affare li lasceremmo andar via”.

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