Una squadra nata quest’anno come espansione team, l’altra vincitrice di due Stanley Cup nel recente passato: in questa stagione si sono affrontate con un’ intensità molto alta che è sfociata in una nuova rivalità, goal a profusione e molta suspence per ciò che ha riguardato la regular season ma ai playoffs…

Las Vegas Golden Knights: squadra appena assemblata che è stata in grado di arrivare seconda ad Ovest e di stupire tutti visto che le previsioni non li vedevano neanche ai playoffs. Oltre ad un’ amalgama invidiabile e ad un gruppo estremamente coeso, i Knights hanno potuto contare sull’esplosione tecnica del trio Karlsson (78 punti) Marchessault (75 punti) ed Haula (55 punti).

Nessuno di questi giocatori aveva mai performato a quel livello e grazie anche ad un ritrovato e super motivato Marc Andre Fleury sono stati in grado di mettere in piedi questo mini miracolo sportivo.

Los Angeles Kings: stagione tra alti e bassi per la squadra californiana, coach Stevens subentrato a coach Suter non è riuscito a risolvere i problemi relativi all’efficienza offensiva che contraddistinguevano questo gruppo sin dalla precedente gestione. Ad aggravare le cose Carter è mancato quasi tutta la stagione ma per loro fortuna Kopitar (candidato all’Hart Trophy) ha avuto un’ ottima stagione ed insieme a Doughty è riuscito a conquistare la prima Wild Card per l’accesso a questi playoffs.

Gara 1 (VGK 1 LAK 0)

Gara 1 è partita subito col botto visto che dopo soli 3:23 i padroni di casa si sono trovati in vantaggio con un violento slap shot di Shea Theodore a ridosso della linea blue su cui Quick non ha potuto far niente visto il traffico di fronte a sé.

Da lì in poi la partita ha preso una piega molto fisica e Doughty a causa di un colpo rifilato a Carrier sarà in seguito squalificato per gara 2 buttando altra benzina sul fuoco su un clima alla T Mobile Arena già a dir poco rovente.

Le emozioni più che tecniche sono state fisiche e nervose in quanto le difese e soprattutto i portieri l’hanno fatta da padrona negando ogni altro tentativo di fare goal.

Fleury man of the match con shoutout e 30 salvezze su 30 appena meglio del suo collega Quick che ha concluso con un sempre ottimo 27 su 28 che però non è stato in grado di dare ai Kings la prima vittoria nei playoffs 2018.

Gara 2 (VGK 2 LAK 1) 2OT

I Kings sono chiamati a pareggiare la serie senza il loro migliore difensore Drew Doughty e soprattutto a trovare i loro primo goal in questi playoffs.

Ma anche in questa partita gli ospiti si sono trovati ad inseguire i propri rivali visto che dopo 14:47 dall’inizio della partita Alex Tuch ha capitalizzato con un power play goal la penalità commessa da Kyle Clifford, gli assist vanno a Marchessault e Smith.

La risposta dei Kings arriva con 15:55 nel secondo periodo con un’altro power play goal il primo nella sua carriera ai playoffs per Paul LaDue che è bravo a trafiggere Fleury con uno slap shot dalla linea blue grazie agli assists di Phaneuf e Amadio.

Da quel momento i Knights hanno giocato meglio ed hanno creato la maggior parte delle occasioni da goal ed è stato solo un eccellente Johnatan Quick ad impedire che la partita volgesse al termine entro i tempi regolamentari.

Di conseguenza si è andati all’overtime dove è continuato il monologo e dove i Kings hanno tentato di sopperire alla tecnica con una serie di colpi intensi ma i Golden Knights non si sono fatti intimorire e nel secondo overtime sono riusciti finalmente a battere Quick con Erik Haula che dopo essere stato lanciato a tu per tu da James Neal è riuscito a mettere il dischetto dentro la porta grazie a una finta.

Gara 3 (LAK 2 VGK 3)

Se non era must win per i Kings gara 3 poco ci mancava e l’atteggiamento dei padroni di casa è stato propositivo sin dall’inizio stabilizzando il dischetto nella zona offensiva soprattutto grazie a un buon lavoro nei faceoffs, ed il primo vantaggio nella serie è arrivato nel primo periodo grazie ad un’ ottima combinazione tra Kopitar e Iafallo che è andato a battere Fleury con un preciso snap shot sotto la traversa.

I Kings hanno mantenuto il controllo della partita agevolmente sino a 6 minuti giocati nel terzo periodo quando Eakin sfruttano una serie di disattenzioni difensive di Los Angeles si è trovato da solo contro Quick dopo una ribattutta firmando così il goal del pareggio.

Da quel momento i Kings sono crollati psicologicamente subendo altri due goal in breve tempo, uno da Neal su assist di Schmidt e l’altro da Karlsson su assist di Smith, inutile è stato il goal di Kopitar a 2 minuti dalla fine.

NEL FRATTEMPO NELLA WESTERN CONFERENCE…

Nasville Predators  vs Colorado Avalanche

Fattore campo rispettato con due ottime partite offensivamente parlando per i Predators tra le mura amiche nonostante dall’altra parte abbiano comunque giocato un buon hockey. Quando la serie si è spostata in Colorado gli  Avalanche sono riusciti a imporre il loro gioco in Gara 3 con ben 5 goal rifilati a Rinne.

Winnipeg Jets vs Minnesota Wild

Anche qua fattore campo rispettato in pieno, la gara 1 molto equilibrata è andata ai padroni di casa e così anche gara 2 che è stato un dominio canadese sin dall’inizio. Come era logico aspettarsi a Minneapolis i Wild sono tutta un altra squadra e con ben 6 goal hanno steso i loro rivali riaprendo la serie.

Anaheim Ducks vs San Josè Sharks

Sharks dominanti in entrambe le fasi del gioco, solo in gara 2 i Ducks sono riusciti a limitare i loro nemici storici ma non sono riusciti a strappare la W e ora dopo l’umiliante e netto 8-1 si trovano sotto 3-0 sovrastati in tutto e per tutto.

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