L’Atlantic è, ad ora, la Division che ha vinto più titoli di tutte: le 8 franchigie appartenenti ad essa hanno vinto infatti ben 56 titoli.

L’ultimo titolo vinto da una squadra dell’Atlantic fu nel 2011 quando i Boston Bruins batterono i Vancouver Canucks con un parziale di 4-3. La domanda che sorge spontanea, quindi, è: sarà questo l’anno buono per rivedere una squadra di questa division vincente, 7 stagioni dopo?

La risposta corretta ce la potrà dare solo il ghiaccio ma, in questo articolo, analizzerò una per una queste 8 franchigie e proverò a far qualche previsione, tenendo presente ciò che è successo l’anno scorso.

Toronto Maple Leafs

L’anno scorso sono usciti nel primo turno di playoff contro i Capitals. Il roster, giovane e di un buon livello, è stato gestito molto bene da coach Mike Babcock.

Mi aspetto un’altra buona stagione da Auston Matthews che, nella scorsa, è andato a segno ben 40 volte e realizzando in totale 69 punti nella regular season posizionandosi come terzo miglior realizzatore.

Quest’ultimo dovrà confermarsi assieme a William Nylander, Connor Brown, Nikita Zaitsev e Mithcell Marner, nelle rispettive linee. Se così sarà, ci sarà da divertirsi molto in quel di Toronto; d’altronde le premesse sono più che buone.

I risultati ottenuti, ad ora, nella preseason li vede perdenti 2 volte e vincitori 4 volte, per un totale quindi di 6 gare disputate. Partite che daranno sicuramente al coach materiale sul quale riflettere. Concluderanno la regular season, secondo me, nei primi tre posti della division.

Detroit Red Wings

La Joe Louis Arena è stata chiusa e, di conseguenza, la franchigia di Detroit disputerà le sue gare interne al Little Caesars Arena, un nuovo impianto anch’esso situato nel capoluogo del Michigan.

La nuova arena è stata inaugurata dai Red Wings il 23 settembre nel match di preseason contro i Bruins di Boston, partita che è terminata 5-1 per i padroni di casa. A segno Frk (2), Nielsen (2), Helm. Gli altri incontri della preseason hanno portato alla franchigia 3 sconfitte ed una vittoria; nelle partite prestagionali la franchigia di Detroit ha quindi, per il momento, un parziale di 3 sconfitte e 2 vittorie.

La stagione appena conclusa ha visto i Red Wings arrivare al settimo posto nella propria division con un parziale di 33 vittorie e 36 perse per un totale di 79 punti realizzati. Peggio di loro, quindi, solo i Buffalo Sabres.

La squadre naviga in acque abbastanza cattive ma penso che Michael Rasmussen, giocatore preso nell’ NHL Entry Draft, possa dare una mano alla squadra.

Tuttavia penso che la situazione non sia molto cambiata rispetto allo scorso anno e che la franchigia si posizionerà, al termine della regular season, in un posto compreso fra il quinto ed il settimo poiché, nonostante il roster contiene sia giocatori giovani che d’esperienza, non sia comunque di un buon livello.

Montréal Canadiens

La franchigia di Montréal lo scorso anno è arrivata prima nella division, raggiungendo quindi i playoff, ma uscendo in gara 6 del primo round contro i New York Rangers.

I Canadiens hanno perso, ad ora, tutte le partite di preseason ma sono sicuro che coach Claude Julien saprà ritrovare gli equilibri per l’inizio della stagione.

Il roster è più che buono ed ha visto aggiungersi di recente Jonathan Drouin, centro canadese con un buon potenziale arrivato ai Canadiens dopo 3 stagioni giocate a Tampa Bay. Egli, se riesce a dimostrare tutto il suo potenziale, può dare una grossa mano agli “Habs”.

Mi aspetto, inoltre, un’altra buona annata da parte di Max Pacioretty: l’anno scorso ha infatti concluso con 35 goal e 32 assist per un totale di 67 punti.

Dai Canadiens mi aspetto un’altra annata più che buona come quella svolta la scorsa stagione in regular season ed un miglioramento nei playoff poiché hanno le carte in regola per far molto bene e togliersi diversi sassolini dalla scarpa (anzi, dal pattino!).

La mia previsione su di loro è: un posto fra il primo ed il secondo nella division ed il raggiungimento del secondo o terzo round nei playoff.

Buffalo Sabres

La franchigia di Buffalo è arrivata ultima (ottavo posto) nella division con un parziale di 33 vittorie e 37 sconfitte.
I Sabres faticano ad ottenere risultati positivi, e questa cosa non è una novità; la domanda che mi sorge spontanea da pormi è: sarà questa la stagione del riscatto? La risposta è semplicemente, no.

I Buffalo hanno un roster che fatica veramente tanto a trovare la via del goal: statistiche alla mano, il loro miglior marcatore la scorsa stagione è stato Eichel con 24 goal realizzati. Come premesso nell’introduzione, sarà il ghiaccio a dettar le verità ma, ad ora, le premesse per disputare una buona stagione non penso che ci siano.

Per il momento, hanno perso tutte le partite disputate nella preseason tranne una vinta per 4-3 all’OT contro i Pittsburgh Penguins. Fra i probabili flop metterei Seth Griffith, centro arrivato in forza ai Sabres dai Panthers, considerando la sua media realizzativa (dalla stagione ’14-’15 alla ’16-17 in 58 partite giocate ha realizzato solo 6 goal e 10 assist per un totale di quindi 16 punti in 3 stagioni.). La mia previsione per loro è ancora l’ultimo posto.

Florida Panthers

I Panthers da questa stagione non vedranno più la loro maglia indossata da un giocatore che, negli ultimi due anni, aveva fatto vedere grandi cose: parlo di Jaromir Jagr, ala destra dal tiro sinistro.

Il giocatore proveniente dalla Repubblica Cieca ha giocato in molte franchigie nella terra d’oltreoceano, portando in quasi tutte ottimi risultati e, nello specifico, in due stagioni in Florida ha realizzato 43 goal e 71 assist per un totale di 114 punti in 167 partite; vale a dire una media di 0,68 punti a partita. Gli anni passano ed i giocatori, prima o dopo, cambiano. Ma bisogna comunque guardare avanti. (Questo è un discorso valido per tutti, ovviamente.) Quanto peserà la sua assenza? Io credo molto.

Sono rimasti comunque Vincent Trocheck e Aleksander Barkov centrali che, l’anno precedente, avevano portato entrambi in Florida più punti di Jagr. I due centrali sono giovani e dovranno confermarsi ma, se riusciranno a farlo, potranno essere due dei punti chiave della franchigia.

I Panthers hanno dovuto far fronte, oltre all’addio di Jaromir, anche a quello di Jonathan Marchessault, centro ventiseienne attualmente in forza a Las Vegas. Addio che può rivelarsi una grossa perdita a mio avviso e che, anche se non può esser considerato proprio un flop, la calcolo come tale.

Nella preseason, ad ora, hanno disputato 6 partite con un parziale di 4 vittorie e 2 sconfitte.
Penso che i Florida Panthers quest’anno si classificheranno al sesto posto nella loro divisione.

Ottawa Senators

La scorsa stagione si è conclusa con il secondo posto nella division, con un parziale di 44 vittorie e 28 sconfitte, ed un’eliminazione in gara 7 della finale di conference contro i Pittsburgh Penguins (squadra che ha vinto poi il titolo.).

I punti di forza di questa franchigia, secondo me, sono due: il fatto che la squadra ,gestita dai coach Guy Boucher e Marc Crawford, gira bene ed ha un’ottima alchimia e la conferma di vedere ancora sul ghiaccio il suo giocatore chiave. Parlo di Erik Karlsson, ventisettenne svedese che la scorsa stagione ha realizzato 54 assist arrivando come sesto assist man della NHL.

Nella preseason, per il momento, hanno disputato 5 partite vincendone 3 e perdendone 2.
Da loro, in questa stagione, mi aspetto semplicemente un andamento come quello dello scorso anno: uno fra i primi tre posti nella division (sarà quindi lotta, secondo me, fra loro, Toronto e Montréal) ed un raggiungimento degli ultimi round dei playoff. Magari, chissà, proprio la finale.

Tampa Bay Lighting

La squadra di Tampa ha concluso la scorsa stagione non qualificandosi per disputare i playoff della Stanley Cup. È stato uno scivolone (seppur grosso) o non c’erano realmente le carte in tavola? Sono convinto della prima opzione.

I Lighting avevano ed hanno anche quest’anno i mezzi per ottenere risultati più che buoni. Procedo con ordine.
Nikita Kukerov, ala destra ventiquattrenne, ha realizzato 40 goal arrivando secondo nella classifica dei miglior marcatori, ed ha realizzato 17 goal in powerplay arrivando primo (a parimerito con Brayden Schenn e Alex Ovechkin) in quest’altra classifica.

Da lui mi aspetto che disputi un’altra ottima stagione come quella appena passata e, se così accadrà, egli sarà sicuramente uno dei punti chiave della squadra. È interessante l’arrivo di Taylor Raddysh, diciannovenne canadese che gioca nel ruolo di ala destra.

Arriva dagli Eire Otters, squadra che milita nella Major Junior, dove nell’ultima stagione disputata ha realizzato ben 109 punti in 58 partite aiutando la squadra a vincere la loro seconda J. Ross Robertson Cup nella storia della franchigia.

Se riesce ad adattarsi bene al mondo della NHL, Taylor darà sicuramente una grossissima mano ai Lighting. Hanno aggiunto alla squadra anche il goalie slovacco Peter Budaj ed è stato confermato Andrej Sustr, difensore nato nella Repubblica Ceca. Nella preseason hanno giocato, per il momento, 6 partite ottenendo solo 2 vittorie. Da loro mi aspetto il raggiungimento dei playoff grazie ad un terzo posto in classifica nell’Atlantic Division.

Boston Bruins

I Bruins di Boston la scorsa stagione sono arrivati terzi nella division con un parziale di 44 vittorie e 31 sconfitte, raggiungendo quindi i playoff ma uscendo al primo round contro i Senators.

Quest’anno, secondo me, faranno fatica ad ottenere una buona posizione nella loro division in proiezione dei playoff perché hanno davanti a loro squadre che, sulla carta, sono decisamente più forti (Canadiens, Maple Leafs e Lighting). Arriveranno quindi in un posto compreso fra il quarto ed il sesto.

Brad Marchand e David Pastrnak potranno dare sicuramente una grossa mano alla squadra come avvenuto nella scorsa stagione (Brad ha realizzato 39 goal e 46 assist per un totale di 85 punti mentre David 34 goal e 36 assist per un totale di 70 punti) anche se Pastrnak, avendo 21 anni, dovrà innanzitutto confermarsi.

Nella preseason hanno disputato, per il momento, 6 partite perdendone 2 e vincendone quindi 4.
Questa franchigia è, secondo me, un bel punto interrogativo e soltanto il tempo darà una risposta.

 

One thought on “Atlantic Division: il titolo manca da troppo tempo

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