Dopo aver contato morti e feriti del primo turno eccoci arrivati alle semifinale di Conference di questi NHL Playoffs 2017. L’estate si sta avvicinando, gli alberi sono in fiore, le fanciulle mostrano le proprie grazie e le spiagge cominciano a riempirsi di tutta la fauna possibile e immaginabile, ma noi qui a PlayItUSA abbiamo ancora voglia di arene ghiacciate, di pattinate violente e nevischio che ti graffia la faccia. In questo articolo voleremo nell’Ovest del continente Nordamericano, per la precisione al centro Ovest, infatti quella che leggerete si può definire come la finale della Central Division. Ma non sono le due squadre che se la sono contesa durante la Regular Season (che notoriamente non conta un c….), ma la 3° e la 4°, che hanno eliminato a sorpresa le due big. Infatti i Nashville Predators hanno fatto un sol boccone di Chicago (4-0 sweeppone), mentre i Saint Louis Blues hanno concesso una sola vittoria a Minnesota (4-1). E ora queste due franchigie del Midwest si ritrovano per la resa dei conti in questa semifinale della Western Conference. Ready? Drop the puck and Go!!!

  • GAME 1: NASHVILLE FOR THE FIFTH!

Fattore campo a St.Louis e quindi gara 1 va in scena allo Scottrade Center, nel Missouri. Arena piena in ogni ordine di posti e i Blues partono decisi, sostenuti dai 18.000 spettatori vestiti di blu. Al 5° minuto il portierone di Nashville Rinne è costretto ad una parata di gambale su un tocco ravvicinato di Sobotka, e all’8° deve fare lo stesso su Tarasenko. Ma come ci ha insegnato il primo turno, quando i Predators si svegliano, sono cavoli amari per tutti. A metà primo tempo Nashville è in superiorità numerica (Perron in panca puniti): Ellis manovra il disco sulla blueline, apre a sinistra per PK Subban, che spara verso Allen, il portiere si china per fermare il puck ma Colin Wilson lo devia e segna l’1-0. Dopo il gol, i Blues sono un po’ frastornati e infatti i Predators rischiano di raddoppiare con Johansen, ma questa volta Allen non si fa sorprendere.

Primo gol ai playoff 2017 e due assist per PK in gara 1 (Photo by Dilip Vishwanat/Getty Images)

Infatti al 2° minuto della seconda frazione, Nashville raddoppia (stavolta in 5vs5), con il solito slapshot di PK Subban (assist di Johansen), che stavolta non ha bisogno di deviazioni per entrare in rete, dando la soddisfazione del primo gol ai PO 2017 al difensore arrivato la scorsa estate da Montreal. I Blues però decisono che due gol di svantaggio sono troppi, e allora prende le redini del gioco. All’8° già accorciano le distanze con Colton Parayko, che approfitta di una dormita della difesa che gli lascia tutta la sinistra libera, si diletta in una serie di finte di tiro e appoggia piano piano il disco sotto i gambali di Rinne: 1-2 e speranze rinate per St.Louis.

Parayko difende, carica e già che c’è, segna

Ma come già detto, Nashville è bella sveglia: dopo aver colpito un palo con Josi, al 12° i Preds giocano nuovamente in powerplay. Subban spara il solito missile, Allen lo respinge però direttamente sulla stecca di Filip Forsberg che non si fa sfuggire l’occasione e insacca il 3-1 per Nashville. I giocatori di St.Louis decidono di prendere d’assalto la porta di Rinne, ma il portierone finlandese abbassa la saracinesca, prima su Upshall e poi su Reaves (entrambi tiri molto ravvicinati). E così si chiude il secondo periodo.

La terza frazione vede i ancora i Blues assediare la porta avversaria, ma questa volta la pressione porta i suoi frutti: infatti in 10 minuti gli uomini di coach Yeo riescono a pareggiare. Al 7° Jaden Schwartz, davanti alla porta, raccoglie un assist di Stastny e non deve far altro che fintare e trafiggere Rinne; al 10° una transizione di Pajaarvi crea una situazione di 3 contro 2, assist largo a Vladimir Sobotka, che prende la mira e infila il disco all’incrocio sinistro della gabbia. La squadra di casa continua ad attaccare, ma il disco non vuole entrare, per demeriti degli attaccanti, ma anche per merito di Rinne.

Al 15° però un’incoscienza: un disco buttato in avanti da Subban sembra una facile preda per Bouwmesteer, ma il difensore di St.Louis non riesce a spazzare e serve involontariamente Watson, assist per l’accorrente Vernon Fiddler, che si ritrova solo davanti ad Allen e segna il 4-3 per i Predators. I Blues frastornati non riescono a reagire e l’unico pericolo viene da un tiro dalla linea blu di Pietrangelo che neanche becca la porta: a 20 secondi dalla fine non c’è neanche il tempo per riprovarci. Suona la sirena finale, che sancisce la quinta vittoria di fila dei Predators in questi playoffs.

 

  • GAME 2: TARASENKO, KHOROSHO!!

La seconda contesa di questa serie comincia a ritmi molto serrati. Entrambe le squadre sono molto aggressive ma il risultato sono solo grandi cariche e liberazioni della propria zona. Nashville riesce a fare il primo tiro solo al 7° minuto, ma incredibilmente è gol: Ellis tira dalla distanza, Scissons deflette il tiro, ma per sicurezza anche James Neal devia il disco che finisce alle spalle di un frastornato Allen e i Blues vanno ancora sotto 1-0. St.Louis prova a reagire, ma la difesa dei Predators è ben attenta e riesce ad annullare un powerplay degli avversari. E si arriva al 18° quando Fiddler (il game winner di gara 1 per Nashville) tira una ginocchiata a Parayko e lascia i suoi compagni in inferiorità per 5 minuti. I Blues sono lesti ad approfittarne perché dopo un minuto Vladimir Tarasenko viene pescato da Pietrangelo, e con n tiro di polso batte Rinne, incolpevole perchè ben schermato da Stastny.

Tarasenko carica il tiro per l’1-1

Il secondo periodo scorre via come è scorso via il primo, cioè molta aggressività e pochi tiri in porta, Giusto per curiosità Nashville tira 8 volte contro le 6 di St.Louis (nella prima frazione 6-3 per i Blues). I portieri sbrigano il minimo sindacale e quindi entriamo subito nel terzo e decisivo periodo.

Come hanno insegnato le precedenti 5 partite, quando tutti sembrano assopirsi, i Predators azzannano e fanno male: siamo al 3° minuto di gioco quando Ryan Ellis in fase offensiva riesce ad intercettare un passaggio di Schwartz e carica uno slapshot che fulmina Allen e siamo 2-1 per Nahville. A differenza di Gara 1 però, St.Louis non si perde d’animo cominciando ad attaccare la porta di Rinne. I frutti vengono raccolto quattro minuti dopo con Jori Lehtera che raccoglie un rimbalzo dopo un tiro di Berglund, 2-2 a 13 minuti dalla fine. A questo punto Nashville prende in mano le redini del gioco, ma Allen decide di non farne più passare una. E come succede spesso, quando crei tanto e non segni, prima o poi la paghi. Infatti al 16° Schwartz parte in transizione sulla sinistra, serve al centro l’accorrente Edmunsson, che di pattino la passa a Vladimir Tarasenko. Alla star russa #91 non par vero, prende la mira e con precisione millimetrica trafigge Rinne.

L’eroe di gara 2

I Predators continuano l’assedio ma la difesa dei Blues non cade; a 38 secondi dalla fine Neal ha l’occasione per pareggiare, ma Allen corona la sua serata deviando il disco con la spalla. Non c’è più tempo per un’altra occasione e la sirena finale suona sul 3-2 per St.Louis. Si vola a Nashville con la serie sull’1-1.

 

  • GAME 3: DEFENSE IS BEST OFFENSE

Atterriamo in Tennesse, per la precisione alla Bridgestone Arena, dove troviamo 17.000 persone vestite di giallo per un effetto cromatico shoccante.

(Photo by John Russell/NHLI via Getty Images)

Gara 3 non tradisce il trend delle precedenti due e infatti le due difese fanno il bello e il cattivo tempo, non limitandosi solo a difendere ma anche ad attaccare (11-10 i tiri per i padroni di casa). Infatti al 10° minuto un difensore fa soccombere i Blues: Subban passa indietro a Ryan Ellis, che approfitta del traffico davanti alla porta e batte Allen con un preciso snapshot; terzo gol per Ellis a questi playoff e Predators in vantaggio 1-0. Il periodo contina con l’assedio di St.Louis, ma Rinne e la difesa fanno buona guardia. Sirena e andiamo a bere un te’ caldo.

Il secondo periodo inizia con Nashville in superiorità numerica (Berglund in punizione per high sticking), ma il penalty-killing di St.Louis compie il suo dovere. Si vede però che in 5vs5 i Predators danno il meglio di sè: infatti al 3° minuto raddoppiano. Sissons serve Cody McLeod, che non vedendo altre soluzioni, tenta di girare attorno alla porta ma prima decide di appoggiare il disco alle spalle di Allen da un angolo quasi impossibile, 2-0 e la marea gialla si scatena.

Il gol di McLeod

St.Louis sembra frastornata e non riesce a reagire alla carica di Nashville. Però al 12° un lampo blu-giallo scuote il Tennesse: Pietrangelo spara dalla blueline, Rinne respinge ma Alexander Steen raccoglie il rimbalzo e la butta in rete per l’1-2 e i Blues riaprono la gara. La frazione però continua con l’assedio dei Predators alla porta dei Blues, ma nessun cambio di risultato prima della sirena.

Nel terzo periodo i padroni di casa lasciano l’iniziativa agli ospiti, che riescono a creare occasioni, ma come capita spesso a questi Blues, non sono capaci di concretizzare. E per la legge citata qualche riga sopra (gol sbagliato, gol subito) Nashville chiude la pratica al 14° con un altro difensore: stavolta tocca a Roman Josi, che raccoglie un passaggio all’indietro di Sissons e spara uno slapshot velenoso che si infila nella gabbia difesa da Allen per il 3-1 Preds. Gli ultimi 5 minuti servono solo ad aumentare la percentuale di save di Pekka Rinne, che si becca la terza stella della partita (22/23SV .953SV%).

E siamo a questo punto, con il 2-1 nella serie per i Predators. Gli uomini di Laviolette hanno dimostrato di poter controllare meglio il gioco rispetto agli avversari. I Blues dal canto loro hanno le risorse per poter ribaltare questa inerzia a loro sfavorevole, però devono essere più cinici e non farsi imbrigliare dalla gabbia difensiva di Nashville. Ovviamente quando si ha come avversario un portiere come Rinne, diventa tutto più difficile…

#BecauseItsTheCup

 

Game 4 @NSH May 2nd

Game 5 @STL May 5th

Game 6 @NSH May 7th *

Game 7 @STL May 9th *

*if necessary

 

Commenta

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.