E si conclude così il percorso dei Dallas Stars, squadra da tutti nominata “the future of the NHL”. E non c’è dubbio che i ragazzi di coach Lindy Ruff abbiano ancora tanti anni ai vertici davanti a loro; fatto sta però che il presente dei texani è senza l’ambitissima Stanley Cup. Usciti al primo turno sia Chicago che Anaheim, solo una squadra poteva fermarli, i Saint Louis Blues, che difatti li sbattono fuori con un perentorio 6-1 in Gara 7, giocata proprio all’American Airlines Arena di Dallas TX.

L’immacabile handshake finale

Gli uomini di coach Ken Hitchcock hanno vinto l’ennesima Gara 7, stavolta in trasferta, confermando che quest’anno la squadra si è finalmente tolta le scorie delle scorse stagioni, che li aveva visti soccombere prematuramente rispetto alle previsioni. Infatti Stastny (uno dei migliori in questa serie) e compagnia hanno dimostrato una brillantezza di gioco, ma soprattutto una cattiveria ed un agonismo che non avevano mai messo sul ghiaccio negli scorsi playoffs (e si sono visti i risultati…).

Ovviamente non è stato facile, perchè gli Stars hanno venduto cara la pellaccia, soprattutto quando si sono visti con le spalle al muro (vedi Gara 4 e Gara 6), ed hanno dato vita ad una serie tra le più intense degli ultimi anni. C’era da aspettarselo perchè entrambe le squadre, con le bocche da fuoco che si ritrovano, sono state tra le più prolifiche in regular season.

Un dato rilevante per spiegare quanto questa serie sia stata emozionante: su 7 gare, ben 5 sono state vinte dalla squadra che giocava fuori casa; giusto per dar man forte alla teoria che ai playoff di NHL il fattore campo è solo un mero dato statistico, anzi forse è uno svantaggio per chi ne gode (vedi Washington nell’altra Conference, vincitori del President Trophy, eliminati al secondo turno da Pittsburgh).

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David Backes STL e Kris Russell DAL in uno scambio di “opinioni”

 

OFFENSIVE POWER

Come detto in apertura di articolo, entrambe le squadre godono di due attacchi devastanti. I nomi più consistenti non si sono ovviamente fatti desiderare e infatti il top scorer della serie è stato il capitano di St.Louis David Backes con 8 punti (4G 4A), registrando la sua serata di gloria in Gara 3 (finita 6-1 per i Blues) con 2 gol (1 in apertura e 1 in chiusura). Ovviamente in questo conteggio non poteva mancare Vladimir Tarasenko che mette a referto 7 punti in questa serie, mettendone uno in ogni gara (precisione russa). La linea che ha più impressionato è stata la seconda di St.Louis composta da Troy Brouwer (4G 4A 8P), Robby Fabbri (paisà debuttante 2G 6A 8P) e soprattutto Paul Stastny (3G 4A 7P), che con la loro rapidità e opportunismo ha dato parecchi grattacapi e dolori alla difesa di Dallas, mettendo a segno ben 9 punti nella sola Gara 7 (23P totali). In totale i Blues hanno realizzato 23 gol con 13 giocatori diversi, vincendo anche 3 partite in goleada (4-1 in Gara 5 e 6-1 in Gara 3 e 7).

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L’attacco degli Stars ha dimostrato ancora una volta la sua potenza e la profondità del roster andando a segno 13 volte con 11 giocatori diversi, però vincendo tutte e tre le partite con un solo gol di scarto (di cui Gara 4 all’overtime). Tra gli 11 goleador non spicca nessun grande numero perché il rookie Radek Faksa e il centro Mattias Janmark hanno refertato 2 gol a testa (più 2 assist a capoccia). E la grande prima linea degli Stars? Jamie Benn mette ha segnato 1 solo gol, però 4 assist risultando il top scorer dei suoi in questa serie e di tutti i playoff, ma i suoi numeri non potranno più crescere. Stesso discorso per Patrick Sharp e Jason Spezza (1G a testa). Forse si è risentita l’assenza di Seguin, ancora alle prese con l’infortunio al tendine d’Achille.

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DIFESE DECISIVE

Tutti i difensori di St.Louis registrano un + nella statistiche del plus/minus (a parte Edmundson con -2), mentre tutti i difensori di Dallas mettono a referto un bel -. Basterebbe questo dato per spiegare il gioco difensivo delle due squadre in questa serratissima serie.

Tra i Blues il migliore è stato sicuramente Jay Bouwmeester con un bel +5 e 2 assist, che insieme al compagno di linea Alex Pietrangelo (+4) è riuscito a contenere gli attacchi avversari con chiusure puntuali e hits, soprattutto quando Dallas discendeva tutta compatta nella zona difensiva di St.Louis. Nel frattempo anche il rookie Colton Parayko si mette in mostra con un +2 e 2 assist, dimostrando di essere decisivo ai suoi primi playoffs.

Bouwmeester STL “eleva” Nichushkin DAL

Dalla parte dei bianco-verdi texani c’è poco da dire, se non far emergere dalla mediocrità i numeri di Alex Goligoski, che ha messo a segno 4 punti (2G 2A) ed è l’unico degli Stars che è riuscito a contenere gli attacchi dei Blues, ma purtroppo per lui non è bastato perchè il plus/minus finale è -2. Il più atteso di Dallas era sicuramente John Klingberg (altro rookie emerso in un’annata parecchio florida per i debuttanti), però lo svedesino ha messo a referto solo 1 assist in 7 gare e neanche un punto in powerplay.

 

SPECIAL TEAMS

Anche nelle situazioni di superiorità e inferiorità numerica, le cifre sono esaltanti per St.Louis. In 7 gare i Blues hanno segnato 6 gol in powerplay sulle 21 occasioni (28,5PP%) ed hanno subito solo 2 reti su 20 situazioni in 4vs5 (90PK%). Anche qui il migliore è capitan Backes con 2PPG, ma altri 4 giocatori hanno trafitto Dallas in superiorità numerica. La miglior serata è stata ancora Gara 3 con 2 gol in powerplay messi a segno da Backes e Alex Steen.

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Non ha segnato ma ha dato il più grande contributo con 3PPA, Kevin Shattenkirk che a tal proposito ha dichiarato:

Gli Special Team possono fare la differenza, soprattutto quando le squadre sono alla pari. Noi siamo stati bravissimi ad abbassare le percentuali di Dallas

A Dallas questa debacle non farà sicuramente piacere, perchè i soli 2 gol in superiorità numerica in 7 gare (Patrick Sharp in Gara 4 e Spezza in Gara 6) sono un dato allarmante per una squadra con la seconda miglior percentuale di powerplay in stagione regolare, anche se tutti sanno che adesso la regular season non conta più nulla.

 

ELLIOTT WITH THE SAVE!!

Quando due squadre hanno entrambe grandi attacchi, diventano decisivi gli ultimi guardiani davanti alla gabbia, gli uomini solitari, insomma i goaltenders, cioè i portieri. E qui è diventato più che decisivo Brian Elliott, portiere di St.Louis che ha surclassato nella sfida a distanza i suoi finnici dirimpettati Lehtonen e Niemi. Il portierone dei Blues ha letteralmente chiuso la gabbia, aumentando vieppiù la frustrazione degli attaccanti di Dallas. Vediamo i suoi numeri: in 7 gare Elliott ha realizzato 4W 2.16GAA .929SV%. Nelle 4 vittorie il portierone è sempre stato eletto come prima o seconda stella della serata con percentuali di parate intorno al 96%, e raggiungendo l’apice nella decisiva Gara 7 realizzando 31 parate su 32 tiri subiti (.969SV%). L’unico neo per il #1 dei Blues è stato il primo periodo di Gara 6 dove in 16 minuti è riuscito a subire 3 gol su 7 tiri (.571SV%), dovuti anche ad un momento veramente hot del reparto offensivo degli Stars.
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Nell’altra gabbia si sono alternati con alti e (soprattutto) bassi Kari Lehtonen e Antti Niemi. Ovviamente la difesa non è stata d’aiuto, ma neanche i due goalie finlandesi hanno brillato, anzi. Diamo un occhiata ai numeri:

Kari Lehtonen 3W 3.22GAA .891SV%

Antti Niemi 0W 3.21GAA .857SV%

Questo disastro è stato visibile soprattutto nelle due goleade di St.Louis quando i due portieri sono stati sostituiti una volta a testa dopo 20 minuti di gioco (Niemi in Gara 3, Lehtonen in Gara 5).

 

Questo è il riassunto di questa magnifica serie, che nonostante certi numeri impietosamente favorevoli ai Blues, ha visto gli Stars rialzarsi sempre quando la situazione pareva compromessa, e una prova è la penultima partita, quando è riuscita a trafiggere tre volte Elliott  in 20 minuti. Alla fine, nonostante i due gol subiti nel finale, Dallas porta a casa la partita. Solo che poi l’ultima partita giocata in casa non ha avuto praticamente storia, poichè a metà del secondo periodo eravamo già sul 5-0 per St.Louis.

Per concludere, semplicemente l’attacco dei Blues è stato più performante perchè la difesa di Dallas non è riuscita a contenere i periodi hot degli avversari, cosa riuscita più volte alla difesa ai giallo-blu-neri del Missouri. E grazie a questo equilibrio ed anche al cinismo dimostrato già al primo turno, St.Louis è riuscita a tornare alle Western Conference Finals dopo 15 anni (correva l’anno 2001 contro Colorado).

 

#BecauseItsTheCup

 

Series recap

Game 1 STL@Dal 1-2

Game 2 STL@Dal 4-3 OT

Game 3 Dal@STL 1-6

Game 4 Dal@STL 3-2 OT

Game 5 STL@Dal 4-1

Game 6 Dal@STL 3-2

Game 7 STL@Dal 6-1

STL won series 4-3

 

 

One thought on “Saint Louis passa il turno ancora a Gara 7; Dallas esce a testa alta

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