Tutti si aspettano molto, moltissimo, se di fronte hai Alexander Ovechkin e Sidney Crosby, il meglio che la Nhl ha saputo dare nell’era post lock out. I due si ritrovano di fronte nei playoff dopo il 2009, una sorta di Michael Jordan contro Magic Johnson nell’hockey, ma a sorpresa, nell’irrazionalitĂ  di uno sport stupendo, le prime due gare della serie sono decise di altri eroi, uno Olimpico, T.J. Oshie, e l’altro un eroe “da ex” con Eric Fehr che segna ai Caps e decide gara 2.

crosby ovie

Pittsburgh @ Washington gara 1

Arriva finalmente il giorno dello scontro Crosby-Ovechkin, il massimo che la Nhl attuale può consegnare ai posteri come sfida del decennio.

Verizon Center caldissimo, in porta Murray per i Pens confermatissimo, Holtby nei Caps non ha problemi nello spiegare perché è lui il titolare, 48 gare vinte in stagione e record di Martin Brodeur eguagliato.

Ovechkin in regular season non ha mai messo a referto un punto in 5 sfide con i Penguins, pronti, via e subito una carica su Daley, mentre gli ospiti partono a razzo come capita da due mesi a questa parte, con Crosby che spaventa una prima volta Holtby, con Kunitz che lo imita poco dopo scheggiando timidamente il palo.

Pittsburgh inizia a mille la sfida, pensare che la seconda linea è Kunitz-Malkin e Fehr e nella terza vi gioca Kessel alimenta le speranze di chi ha visto la rinascita di Crosby dopo dicembre, con il personale Babbo Natale nei panni di Mike Sullivan.

Washington non è solo Ovechkin, è la squadra col miglior record della Nhl, una franchigia che quando riparte in velocità è letale, cosi succede quando dopo 3 minuti quando Murray blocca Ovi lanciato tutto solo, ma nulla può dopo 10 minuti quando Malkin perde un disco, contropiede con Carlson per Chimera che tira, parata del goalie ma sul rimbalzo segna Andre Burakovsky, scelta numero 23 del 2013, bravo nell’iniziare l’azione e nel concluderla in gol.

Il vantaggio non cambia le sorti dell’incontro, Pittsburgh continua a pressare ma Holtby ferma tutto, per far cambiare il risultato bisogna attendere il secondo periodo, prima però power play neutralizzato per Washington con palo di Kessel, ed è proprio un compagno di linea di Big Phil a tentar di scrivere la storia, Nick Bonino recupera il disco, lo lascia per Hagelin che glielo restituisce, s’infila nella difesa Caps mandando a sbattere Orlov su Schmidt, sarebbe il gol del secolo ma Holtby para, con Ben Lovejoy che ringrazia segnando sul rimbalzo.

Sull’1-1 Pittsburgh accelera ancora, un minuto dopo il gol di Lovejoy ecco la prima firma stellare della sfida, Malkin riceve da Kunitz e trova un angolo impossibile, un gol di rovescio con una presa a due mani sul bastone, una rete da fuoriclasse, 2-1.

Potrebbe essere un colpo per i padroni di casa ma 30 secondi dopo Maatta perde un disco nel tentativo di rinvio, sul puck si avventa l’eroe di Sochi T.J. Oshie che parte e supera agevolmente Murray, il suo tiro non lascia scampo e di certo al numero 77 non manca la freddezza.

oshie

Alla fine del secondo periodo avviene un episodio curioso con un bastone che s’infila tra caso e visiera di Jay Beagle, prima lo spavento poi i sorrisi per il mancato pericolo.

Gli ultimi 20 minuti partono con un primo squillo di Ovechkin nel tabellino punti, lo Zar punta Daley ma non riesce a tirare, chiuso s’inventa il passaggio per Oshie e Murray appare impreciso, con Maatta discretamente in ritardo, 3-2 nella bolgia capitolina.

Conor Sheary è messo ko da una brutta entrata di Tom Wilson, cosa che causerà una multa al giocatore dei Caps, Washington non riesce a spegnere Pittsburgh, cinque minuti dopo il gol di Oshie, dopo che nel ghiaccio si è giocato anche 4 contro 4, ecco che Bonino si avventa su un disco lanciato e non controllato da Orpik, passaggio per Kessel con Hagelin che restituisce il puck da dietro la gabbia, tiro e gol del 3-3 di Nick Bonino, sarà supplementare.

T.J Oshie, acquistato dai Blues per tentare la scalata alla Stanley Cup, prosegue la sua favola da eroe, decide il supplementare di gara 1 quando dopo dieci minuti gira intorno alla gabbia, poggia il disco su Murray che non pare troppo reattivo, il portiere ferma il puck ma l’arbitro dichiara gol, cosa che dopo vari replay appare come decisione giustissima, con grandi recriminazioni di Pittsburgh che tira 42 volte contro Holtby che spiega una volta in più perché merita il Vezina.

murray

Pittsburgh @ Washington gara 2 (0-1)

Prosegue la sfida dell’attacco Pens contro Holtby, nel primo periodo tirano 14 volte contro le sole 5 conclusioni dei Caps ma sono proprio i padroni di casa ad essere più pericolosi e sbagliare occasioni clamorose con Kuznetsov che al volo tira con grande risposta di Murray e sempre “lo Zar 2” non trova il tempo davanti al portierino di Pittsburgh.

murray 2

Matt Murray si riscatta così nei primi venti minuti dopo le esitazioni di gara 1, per vedere un gol si deve aspettare il secondo periodo, ancora uno scatenato Nick Bonino è imprendibile, si lancia in avanti, assist al centro per Carl Hagelin che, clamorosamente dimenticato da Wilson e Kuznetsov, segna spiazzando Holtby.

La reazione di Washington sbatte sul palo colpito da Chimera e quando l’ondata rossa frana su Murray arriva anche il gol con Schmidt ma l’arbitro annulla per l’interferenza di Kuznetsov sul goalie.

La pressione e le tante attese son sempre state le nemiche di Washington in tempi recenti, la paura viene spazzata via nell’ultimo periodo grazie ad un power play, tiro di Kuznetsov e parata di Murray, arriva Marcus Johansson che a porta vuota deposita il disco nella gabbia, 1-1 e boato del Verizon Center.

I Capitals alzano l’asticella della pressione su Pittsburgh, Burakovsky sbatte su Murray e poi Mike Richards fallisce clamorosamente davanti all’estremo difensore dei Penguins.

Così cambia la sorte dell’incontro, Washington stacca per un attimo la spina, Evgeni Malkin ha il tempo per recuperare un disco, guardare al centro e offrire a Eric Fehr, capitolino dal 2005, la rete decisiva dell’ex, con il risultato che dal 2-1 non cambia e una serie che di botto si rimette a favore dei Penguins ora con doppia sfida in casa.

fehr

Ma attenzione, la serie è tiratissima, non traggano in inganno i 33 tiri contro Holtby mentre Murray è impegnato solo 23 volte, i Capitals lontani dalla pressione casalinga possono e devono far meglio se non vogliono gettare alle ortiche l’ennesima stagione.

Tra i Penguins da segnalare l’infortunio capitato a Olli Maatta, il difensore, già incerto in gara 1, viene messo ko da Brooks Orpik, pinguino dal 2002 al 2014, con il finlandese in dubbio per gara 3 e con Pittsburgh che chiude vincendo con soli 5 uomini del reparto arretrato.

La serie, decisa fin qui da Oshie e Fehr non ha ancora visto nessuna zampata di Ovechkin e di Crosby, l’interrogativo è se le due stelle stiano preparando un grande spettacolo nelle due gare in programma a Pittsburgh.

PROSSIMI APPUNTAMENTI

Washington @ Pittsburgh gara 3: 2 maggio

Washington @ Pittsburgh gara 4: 4 maggio

Pittsburgh @ Washington gara 5: 7 maggio

 

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