Arrivare a giocarsi il tutto per tutto nell’ultimo mese, un po’ come lo studente che dopo mesi di vacanza decide di studiare e cercare il miracolo, i Flyers hanno fatto questo, gli Islanders si sono addormentati e i Rangers riposandosi si son fatti scavalcare dai Penguins al secondo posto. In vetta restano i “secchioni” dei Capitals, migliori in tutto, President Trophy in bacheca, ma ora è tempo di esami, si azzera tutto, arrivano i playoff e la storia è ancora tutta da scrivere.

PLAYOFF

Washington Capitals 120 punti 56 W 18 L 8 T 252 GF 193 GS

Pittsburgh Penguins 104 punti 48 W 26 L 8 T 245 GF 203 GS

New York Rangers 101 punti 46 W 27 L 9 T 236 GF 217 GS

New York Islanders 100 punti 45 W 27 L 10 T 232 GF 216 GS

Philadelphia Flyers 96 punti 41 W 27 L 14 T 214 GF 218 GS

Le fantastiche 5 della Metropolitan Division, potremmo chiamare così le franchigie che si sono qualificate alla postseason e proseguiranno la stagione verso quel sogno chiamato Stanley Cup.

L’impresa più grande è quella dei Philadelphia Flyers, tra marzo e aprile infilano 12 vittorie su 20 gare, un ruolino di marcia impressionante che ha in Shayne Gostisbehere la sorpresa, col difensore che chiude la sua annata da rookie con 17 gol e 29 assist in 64 partite, col ritrovato Steve Mason a dar fiducia ai suoi ritornando a grandi livelli come portiere.

Flyers

Il tutto facendo a meno per un mese di Jakub Voracek, stella che non ripete i risultati della scorsa stagione mettendo a referto solo 55 punti in regular season, ma 28 punti su 38 a disposizione dopo febbraio fanno chiudere il 2015/16 tra l’esaltazione generale. Putroppo, tale clima è rovinato dalla morte, pochi giorni fa, del proprietario dei Flyers, Ed Snider, deceduto a 83 anni.

Gli Islanders chiudono male la regular season, stagione travagliata con la nuova arena che non riesce ad incidere e oltretutto marzo parte subito malissimo per la rosa giocatori, con l’infortunio che colpisce Jaroslav Halak contro i Penguins, lo scontro con Trevor Daley costa l’assenza sicura nel primo turno dei playoff.

Philadelphia Flyers v New York Islanders

Il penultimo mese di regular season parte meglio degli infortuni per gli Isles, quattro vittorie di fila che sembrano poter far agganciare i Rangers, poi qualcosa si rompe e nelle restanti 12 sfide ne vincono solo 5, con la doppia soddisfazione di vincere due volte contro i Rangers, sempre al Madison e sempre nettamente (6-4/4-1).

Gli infortuni bloccano anche Anders Lee, la frattura al perone ancora lo costringe ad esser fuori a tempo indeterminato, così mentre l’avversario di post season cambiava quasi ogni notte ecco che le speranze di coppa si chiamano John Tavares, Kyle Okposo e Frans Nielsen, con Greiss catapultato a difendere la gabbia di Halak, cercando di avere una costanza in più da parte di Brock Nelson e senza pensare a quel giovanotto da affrontare di nome Jaromir Jagr, età sconosciuta ma dicono sia al terzo posto tra i giocatori con più punti nella storia della Nhl, ben 1.868 (capito bene, milleottocentosessantotto!).

Chi invece è arrivato al traguardo finale della regular season con molta calma è l’altra squadra di NY, i Rangers del Re Lundqvist. C’è da oliare una macchina di gente esperta che a marzo vede il primo gol di Eric Staal proprio nel derby con gli Islanders, ma osservano bene anche la tripletta di gol che rifilano i Penguins in meno di 2 minuti e 13 secondi con Crosby, Malkin e Hornqvist e guarda caso i playoff rivedranno la sfida Sid-King Lundqvist.

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Si rivede anche Rick Nash che torna sul ghiaccio a metà marzo dopo quasi due mesi di stop, il suo campionato si chiude con 36 punti in 60 partite, cifre lontanissime da quelle cui il Camion ci ha abituato.

La favola più bella dei Rangers è quella legata a Mats Zuccarello, chiude la stagione con 61 punti ma sopratutto ben 81 gare giocate dopo che undici mesi fa un disco preso in testa gli aveva causato una lesione cerebrale talmente grave da fargli perdere l’uso della parola. Grinta e perseveranza non mancano per Zuc, nominato anche per il Bill Masterton, insieme a Jagr e Pascal Dupuis.

Dei Rangers che due anni fa sfiorarono la coppa sono rimasti in 13, squadra esperta e pronta al “vincere oggi”, mancherà invece McDonagh, alle prese con i soliti problemi fisici che ne hanno rallentato la stagione appena conclusa.

Sopra i Rangers ecco una delle squadre più calde, isteriche, talentuose e incomprensibili della Nhl, i Pittsburgh Penguins raggiungono di botto il secondo posto in division, come se di colpo sia suonata la sveglia e tutti siano pronti al grande ballo.

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Un ballo che ai Penguins fa mancare Evgeni Malkin a marzo, in uno scontro con Prout di Columbus Geno ha la peggio, con diagnosi di stop dalle 6 alle 8 settimane, primo turno dei playoff incertissimo come presenza e tanti auguri a Fleury che nella stessa gara vince la partita numero 350.

Pittsburgh è fatta così, non è una squadra monotona, quando tutti si disperano per aver perso quello che fino a lì era il miglior giocatore ecco che sale in cattedra colui che viene accreditato come numero 1, Sidney Crosby con effetto Sullivan diventa “The Great Crosby“, 16 partite a marzo, 14 assist e 21 punti, 12 gare consecutive in cui segna almeno un punto e stop al letargo che coinvolge tutti, anche l”OrsachiottoPhil Kessel, criticatissimo per non essere quello di Toronto risponde con gli attributi in gare come quella con Detroit vinta per 7-2 dove Big Phil mette a referto 5 punti e inizia ad aver fame in vista dei playoff.

La presenza di Bonino ha riattivato Kessel, in un gruppo che sa di non aver i favori del pronostico ma che si affida alla cabala, con cambio panchina che l’ultima volta aveva portato Bylsma al colpaccio Stanley Cup al primo colpo.

La cura Sullivan ha in ogni caso dato una nuova anima ai Pens, troppo depressi nella precedente gestione, Crosby sigla 66 punti in 52 partite, Letang se la salute lo assiste è il miglior difensore della lega in quanto a fattore decisivo, resta il dubbio del portiere nei playoff, con Fleury alle prese con una commozione cerebrale e Murray in rampa di lancio.

Poi però arrivano i primi della classe, non esistono più aggettivi per celebrare i Washington Capitals, 120 punti stagionali, Holtby che eguaglia Brodeur per vittorie stagionali, Ovechkin che segna 50 gol, Kuznetsov che sigla 77 punti in regular season, record di franchigia del 2009/10 migliorato e playoff contro i Flyers dei miracoli che pare, non abbiano intenzioni bellicose.

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I Capitals sono la squadra più completa della Nhl, la difesa con Carlson, Niskanen, Orpik e Alzner consente di avere abbastanza fiducia, O’Shie è stato il gioiello in più da adattare ai Caps, con tanto di abbraccio alla bimba che ha pianto quando è stato ceduto da St.Louis alla capitale

Tutto bello, ma ora arrivano i playoff e la Nhl è famosa per capovolgere tutte le statistiche del campionato, i dubbi possono nascere se sul più bello tremeranno le gambe a Ovechkin e soci, magari contro squadre più esperte nei playoff, vedi Rangers o Blackhawks, oppure sulle ali dell’entusiasmo andranno a coronare una stagione d’oro, come Red Wings e sempre Blackhawks negli ultimi anni.

Se ne riparla l’anno prossimo

Carolina Hurricanes 96 punti 35 W 31 L 16 T 198 GF 226 GS

New Jersey Devils 84 punti 38 W 36 L 8 T 184 GF 208 GS

Columbus Blue Jackets 76 punti 34 W 40 L 8 T 219 GF 252 GS

Non tutte le squadre di una division possono ambire ai playoff, ci hanno provato gli Hurricanes che senza capitan Staal hanno ingranato una marcia in più, mentre sono sempre stati in vacanza Devils e Blue Jackets.

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E’ difficile guardare con fiducia al futuro di queste tre squadre, Columbus ha Tortorella in panchina che ha vinto la sua gara numero 1.000 proprio contro i Devils ma si ritrova un roster dove Brandon Saad da solo non può far miracoli. Si ripartirà da lui, Atkinson e Hartnell ma da qui a dire che se son rose fioriranno ce ne passa.

John Tortorella mentre dà il meglio di sè con gli arbitri...

I Devils sono lontani parenti dell’era Brodeur, il momento più alto della stagione è stato festeggiare il leggendario portiere, poi più nulla, manca un bomber, sotto Palmieri e Henrique a quota 30 gol c’è il vuoto, con Ray Shero che dovrà dar sfogo al suo genio creativo per risollevare la franchigia, impresa già riuscita ai tempi dei Penguins, quando però il draft regalava talento su talento.

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Ci ha provato Carolina e sono stati anche commoventi, ma tra marzo e aprile di vittorie consecutive ne sono arrivate solo 2, poi alti e bassi in una franchigia che comunque ha fatto più del previsto.

E infine, andiamo a festeggiare la squadra dei sogni della Metropolitan division, gli “All Star” di una division che anche quest’anno non ci ha fatto annoiare:

G Brayden Holtby

D Shayne Gostisbehere

D Kris Letang

L Alex Ovechkin

C Sidney Crosby

R Mats Zuccarello

Accoppiamenti playoff Metropolitan Division

EASTERN CONFERENCE

Florida Panthers (A1) vs. New York Islanders (WC1)

Thu 4/14, 8pm: NYI @ FLA

Fri 4/15, 7:30pm: NYI @ FLA

Sun 4/17, 8pm: FLA @ NYI

Wed 4/20, 8pm: FLA @ NYI

*Fri 4/22, TBD:  NYI @ FLA

*Sun 4/24, TBD:  FLA @ NYI

*Tue 4/26, TBD:  NYI @ FLA

 

Tampa Bay Lightning (A2) vs. Detroit Red Wings (A3)

Wed 4/13, 7pm: DET @ TBL

Fri 4/15, 7pm: DET @ TBL

Sun 4/17, 7pm: TBL @ DET

Tue 4/19, 7pm: TBL @ DET

*Thu 4/21, TBD:  DET @ TBL

*Sun 4/24, TBD:  TBL @ DET

*Tue 4/26, TBD:  DET @ TBL

 

Washington Capitals (M1) vs. Philadelphia Flyers (WC2)

Thu 4/14, 7pm: PHI @ WSH

Sat 4/16, 7pm: PHI @ WSH

Mon 4/18, 7pm: WSH @ PHI

Wed 4/20, 7pm: WSH @ PHI

*Fri 4/22, TBD:  PHI @ WSH

*Sun 4/24, TBD:  WSH @ PHI

*Wed 4/27, TBD:  PHI @ WSH

 

Pittsburgh Penguins (M2) vs. New York Rangers (M3)

Wed 4/13, 8pm: NYR @ PIT

Sat 4/16, 3pm: NYR @ PIT

Tue 4/19, 7pm: PIT @ NYR

Thu 4/21, TBD: PIT @ NYR

*Sat 4/23, TBD:  NYR @ PIT

*Mon 4/25, TBD:  PIT @ NYR

*Wed 4/27, TBD:  NYR @ PIT

La Stanley Cup finirà a Vancouver o a Boston?

 

 

 

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