Ormai manca pochissimo, solo otto partite per quelli rimasti più indietro nel calendario, e non tutto è deciso. O meglio, ad Ovest è quasi tutto scritto, mentre ad Est di sicuro c’è solo il primo posto, che tra l’altro sarà il primo posto della NHL intera. Leggete, gente, leggete pure gli Hots and Nots settimanali!

HOTS

Washington Capitals (WAS)
In testa tutta la stagione, primi ad accedere alla post-season, e Presidents Trophy come squadra con il miglior punteggio stagionale, nonostante la stagione sia ancora da finire. Risultati meritati, peraltro. E’ da vedere se da adesso in poi possano confermarli, oppure diventare la nuova San Jose, che da sempre ai playoff soffoca e crolla miserabilmente. Tutti gli uomini del Presidents.

Lotta per le wild card ad Est
Se i Capitals si sono garantiti il fattore campo per tutto i playoff, a metà classifica la lotta per le due wild card è tutto tranne che banale o scontata. Philadelphia e Detroit al momento sono a pari punti, con Detroit fuori dai giochi (no, mi spiace dirvelo, ma non è vero che i Red Wings passano al primo turno per regolamento), ma gli Islanders sono a pochi punti e raggiungibilissimi. Take a walk on the wild card.

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Phil Kessel (PIT)
Sinceramente non ci ricordiamo l’ultima volta, se mai c’è stata, in cui Phil è apparso in rubrica, soprattutto tra i buoni. Ma stavolta se lo merita di certo. 7 punti in 2 gare, e ci mette lo zampino in ognuno dei 5 goal rifilati a Detroit. Forse sottotono in stagione, ma al momento giusto per il periodo più importante. Philnalmente.

NOTS

Vancouver Canucks (VAN)
Ormai siamo a otto sconfitte di fila. Ormai tra loro e l’ultimo posto ci sono due altre canadesi: Edmonton, che ormai da stagioni si trova ai piani bassi, e Toronto che decisamente non merita di meglio. I Canucks devono impegnarsi per garantirsi tanti bussolotti alla draft lottery, ma la strada è quella giusta. Sottozero.

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Nail Yakupov (EDM)
Per il 22enne russo ci sarà aria pesante, in quel di Edmonton. Non si è sbilanciato, ma ha fatto chiaramente intendere di essere deluso che alcune proposte di trade ricevute non fossero andate a buon fine, e di essere “ancora” con gli Oilers. Sopravvalutarsi.

Montreal Canadiens (MON)
A inizio stagione le nove vittorie di fila mandavano i tifosi a far la corsa per la prelazione dei biglietti dei playoff. Adesso come adesso, la post season non meriterebbero neanche di vedersela in televisione. Si, ma… gli infortuni. Si, ma… il fato avverso. Si niente, siete i Canadiens! Inspiegabile.

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