“Se vuoi essere rispettato dagli altri, la cosa più grande è rispettare te stesso. Solo in quel modo, solo con il rispetto di te stesso tu obblighi gli altri a rispettarti”; con una famosa citazione di Fëdor Dostoevskij, filosofo e scrittore russo, apriamo il primo racconto del 2016 delle ormai consuete Wednesday Night Rivalry che l’emittente statunitense NBC ci regala settimana dopo settimana durante l’intera stagione regolare.

Quest’oggi toccava a Blackhawks e Penguins affrontarsi in quel di Chicago a nemmeno 24 ore dalla sfida disputata in Pennsylvania che aveva visto uscire vincitori all’overtime i campioni in carica grazie alla rete spettacolare di Artemi Panarin che come vedremo sarà protagonista assoluto anche di questa sfida.

I Pittsburgh Penguins stanno cercando di acquistare il rispetto degli avversari costruendo, sotto la guida del nuovo coach Mike Sullivan, il rispetto verso se stessi andato letteralmente distrutto nella gestione Johnston; Sullivan ha capito in poco tempo che con una difesa ridotta praticamente all’osso durante gli ultimi 2 anni di mercato dal GM Rutherford (Niskanen e Orpik ai Capitals, Martin agli Sharks) dovrà lavorare molto sull’attacco, dove invece di carne al fuoco c’è ne davvero molta, l’importante sarà non bruciarla come stava facendo il precedente discusso “coach”, ma cercare di farla rendere al meglio, guidata come al solito dai due fenomeni, Crosby e Malkin, il primo parso in netta ripresa dopo un inizio di stagione catastrofico per un talento della sua caratura.

A differenza dei Penguins, i Chicago Blackhawks sono, e lo saranno per molto tempo, la squadra più rispettata della NHL, il team allenato dal coach migliore della Lega, Joel Quenneville, riesce a mantenere altissima la voglia di vincere nonostante abbiano conquistato 3 Stanley Cup negli ultimi 6 anni costruendo in questo periodo una vera e propria egemonia destinata a proseguire per merito di uomini che credono nei propri innumerevoli mezzi ma anche di una società che a livello dirigenziale compie sempre mosse azzeccate sia sul mercato, sia sulla gestione contrattuale dei propri giocatori.

CHICAGO BLACKHAWKS vs PITTSBURGH PENGUINS 3-1

Onestamente sarebbe stato meglio raccontare la partita disputata alla Consol Energy Center di Pittsburgh disputata nella notte italiana fra martedì e mercoledì per la tensione e soprattutto per la lotta che abbiamo visto, perchè quest’oggi allo United Center di Chicago i padroni di casa hanno davvero dato atto della propria superiorità con una prova gagliarda dal primo all’ultimo istante di gioco.

Il miglior giocatore sul ghiaccio per i Penguins infatti è stato il proprio goalie, Marc Andre Fleury, che durante tutta la partita non ha vissuto un attimo di riposo, bombardato da ogni linea offensiva degli Hawks che non hanno lasciato scampo ad una squadra che quest’anno fatica come non mai nei cosiddetti “back to back” (ossia le partite disputate una dopo l’altra) con uno score gravemente insufficente che racconta di 1 W – 6 L – 1 OTL in 8 gare disputate a 24 ore di distanza dalla precedente.

Il primo periodo in particolare risulta essere il più produttivo in zona offensiva da parte dei padroni di casa che dopo un paio aver costretto Fleury agli straordinari in più di un occasione concretizzano la propria superiorità a 4 minuti dal termine con una meraviglia di Artemi Panarin sulla quale il #29 in gabbia non riesce a trattenere, facendo esplodere di gioia l’Arena gremita in ogni ordine di posto come sempre.

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Esulta il #72 dei Blackhawks Panarin; partita di livello assoluto la sua e 4 goal in 2 giorni contro i Pens

Passa un solo minuto e la quarta linea di Chicago mette in seria difficoltà Pittsburgh che vede il proprio goalie come salvatore sulle conclusioni di Rasmussen prima e di Garbutt poi mantenendo il risultato “in bilico”.

Il primo periodo si conclude con uno score dei tiri diretti verso le rispettive porte che parla chiaro: 15-3 Chicago.

Ma da quando è arrivato Sullivan, Pittsburgh gioca spesso e volentieri il secondo come miglior periodo delle partite e dopo uno scampato pericolo in apertura (glove save spettacolare di Fleury su botta a colpo sicuro del solito Panarin) Crosby e Malkin prendono coraggio ed al settimo minuto di gioco sfruttando l’uomo in più in occasione di un powerplay trovano il goal del pareggio con una bomba dalla blu del secondo goal scorer russo di serata, ossia il #71 di Magnitogorsk, che buca il guantone di Darling (preferito a Crawford, sublime nella sfida disputata 24 ore prima) sbatte sulla traversa e si infila in rete come un fulmine a ciel sereno.

Chicago non perde la testa ed anzi, conscia delle proprie qualità ricomincia ad attaccare a ritmi elevatissimi, costringendo anche in questo secondo periodo Fleury a delle parate superlative, in particolare su due conclusioni ravvicinate di Patrick Kane ed una botta a colpo sicuro del difensore Van Riemsdyk.

Si va così al terzo periodo sul risultato, a sorpresa per quanto si è visto, di 1-1.

L’ultimo tempo di gara viene deciso da un’altra grandissima marcatura di Artemi Panarin, assoluta star of the game; dopo 9 minuti di pressione da parte di Chicago che costringe Pittsburgh alla sola difesa (nonostante un powerplay a favore!), il #72 in maglia Hawks sfrutta un faceoff vinto dal compagno di linea Anisimov, elude l’intervendo di Dumoulin con un “gioco di mazza” davvero pregevole e scarica da fermo una bomba pazzesca sulla quale Fleury non può davvero nulla meritandosi la standing ovation da parte del suo pubblico.

Pittsburgh non ha le forze per compiere un’altra rimonta contro questi Blackhawks ed il previsto assedio dell’ultimo minuto con tanto di giocatore di movimento inserito al posto del goalie non porta ad altro che al terzo goal subito, con Teravainen che sfrutta un disco non controllato dal negativo Lovejoy per farsi tutto il campo e depositare il puck in rete per il 3-1 finale.

Altri 2 punti in saccoccia per Chicago che si porta a -6 dai Dallas Stars primi nella Central Division; sconfitta “indolore” per Pittburgh che rimane staccata di 2 punti dalla zona playoff a causa della contemporanea sconfitta di New Jersey in quel di Montreal.

3 PLUS OF THE GAME

  1. Artemi Panarin: e chi se non il #72 in maglia rossa?! Scarica due violente botte sulle quali Fleury nulla può e per tutti i 19 minuti in cui calca il ghiaccio risulta imprendibile per la difesa di Pittsburgh che si ricorderà a lungo il suo faccione sorridente, probabilmente contenti di non incontrarlo più nelle restanti 42 gare della stagione <NIGHTMARE>
  2. Marc Andre Fleury: 34 save su 36 tiri subiti e diversi “miracoli” per uno dei goalie più chiacchierati della Lega; quest’oggi para il parabile ed anche l’imparabile, peccato che i suoi compagni non lo aiutino a dovere, facendogli passare una serata da incubo <SVEGLIATEMI VI PREGO…>
  3. Artem Anisimov: secondo russo del podio, non si chiama Evgeni e non porta il #71, ma il suo nome è Artem, il cognome Anisimov, è #15 dei Blackhawks e regala la solita prova tosta da centro di una linea fra le più devastanti della NHL; si trova a meraviglia con Kane e Panarin al quale regala il tocco sul faceoff del 2-1 letteralmente inventato poi dal compagno <MAGIC TOUCH>

3 MINUS OF THE GAME

  1. Brian Dumoulin: aveva già sofferto le offensive dei Blackhawks nella partita interna, in questa non ci capisce praticamente nulla, è giovane, si rifarà <RIMANDATO…A OTTOBRE?>
  2. Kris Letang: 24 ore dopo un’ottima prova con tanto di rete del pareggio timbrata, il #58 dei Pens disputa una gara nervosa ed imprecisa in impostazione che non consente quasi mai ai suoi di mettere pressione agli avversari <SPAESATO>
  3. Sidney Crosby: come sempre, da Crosby ci aspettiamo quel qualcosa in più, oggi non c’è stato ne quel qualcosa in più, ne il “compitino” <BOCCIATO>

Alla prossima settimana per un altro racconto di una nuova Rivalry!!

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