“Ci si chiede qual’è la differenza tra un leader ed un capo: il leader guida, il capo dirige”; con una frase di Theodore Roosevelt, 26esimo Presidente della storia degli Stati Uniti, cerchiamo di raccontare brevemente le moltissime emozioni che le squadre scese sul ghiaccio del TD Garden di Boston ci hanno regalato in una lunga Wednesday Rivalry Night; la partita fra i padroni di casa dei Boston Bruins ed i Philadelphia Flyers infatti è risultata essere sin’ora sicuramente la più bella e combattuta ‘rivalry’ del mercoledì di quelle regalateci dall’emittente televisiva americana NBCSN.

Il leader di cui andremo a parlare durante il racconto è il capitano dei Flyers, Claude Giroux, che con le sue due reti (fra cui quella decisiva all’overtime) ha trascinato ad un insperata vittoria la sua squadra che si era ritrovata dopo due periodi in una situazione complicata da recuperare, sotto 2-4 nel punteggio e con un uomo in meno nelle linee offensive a causa di un infortunio.

BOSTON BRUINS vs PHILADELPHIA FLYERS 4-5 OT

Pronti via e Philadelphia parte con il piede pigiato sull’acceleratore schiacciando i Bruins nella propria zona difensiva ma non riuscendo a sfondare la porta difesa da quel Tuukka Rask molto criticato sin’ora per la sua partenza di stagione decisamente inferiore alle aspettative ed a ciò che aveva abituato i suoi fan.

Al nono minuto di gioco è la quarta linea offensiva dei Flyers a sfondare; Rask non smentisce le aspettative e pur non essendo ancora periodo natalizio regala un rebound assurdo su un tiro (backhand a rallentatore di Bellemare) tutt’altro che pericoloso che lo stesso Pierre Eduarde Bellemare, come il più viziato dei bambini, scarta immediatamente ed infila in rete portando avanti nel punteggio i suoi.

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Immagine impietosa dopo il primo goal: Rask molto rivedibile in quest’occasione

Quattro minuti più tardi è Brett Connolly a sfruttare il lavoro dei compagni più “famosi” Bergeron e Marchand per infilare il puck in rete dopo che Michael Neuvirth (uno dei goalie più hot della Lega) si era superato con un intervento prodigioso sul Patrice nazionale; neanche il tempo di gioire per Boston che Sam Gagner sfodera un gran tiro che buca Rask infilandosi sotto la traversa riportando in vantaggio la squadra ospite fra il silenzio dell’Arena.

Passano pochi secondi però ed il capitano dei Flyers Giroux porta a casa una pesante penalità di quattro minuti (double-minor) per aver colpito alla testa con la mazza (high sticking) Connolly, concedendo così un’immediata opportunità ai Bruins di rientrare nel match e soprattutto di riportarsi in parità; occasione che il team di Claude Julien non si lascia scappare per merito di Patrice Bergeron, il quale risulta essere il più lesto a colpire un puck volante di fronte alla gabbia di Neuvirth e depositarlo in rete con un colpo da giocatore di baseball.

Il primo periodo davvero carico di emozioni non poteva chiudersi in maniera diversa, ossia con una carica assurda dell’agitato Zac Rinaldo che colpisce alla testa Sean Couturier, mandando al tappeto l’ex compagno (il quale non rientrerà nel ghiaccio per i restanti due periodi di gara) finendo così in anticipo sotto la doccia, cacciato giustamente dagli arbitri di gara che gli infliggono i canonici 5 minuti di penalità più il game misconduct sacrosanto.

Ciò che aspetti accada (ossia un dominio dei Flyers nei primi 5 minuti di secondo periodo dovuti all’uomo in più) non succede ed anzichè portarsi in vantaggio, la squadra di Dave Hakstol, subisce in contropiede la rete dello svantaggio timbrata con una fortunosa deviazione di fronte alla gabbia difesa dall’impotente Mason di Chris Kelly sul tiro inizialmente poco pericoloso del compagno Loui Eriksson.

Passano 4 minuti ed il regalo natalizio del goalie viene restituito a parti invertite, Steve Mason subentrato ad inizio secondo periodo allo starter Neuvirth rimasto negli spogliatoi probabilmente a causa di un infortunio (anch’egli alle prese con una crisi di identità in questo inizio di stagione) si lascia passare fra le gambe un tiro, tutt’altro che impossibile da parare, di Jimmy Hayes che porta così a +2 il vantaggio dei padroni di casa.

Il terzo ed ultimo (?) periodo di gioco inizia con i Bruins che non lasciano intendere di voler mollare la presa e vanno vicinissimi alla quinta marcatura prima con Loui Eriksson e poi con David Pastrnak il cui tiro viene incredibilmente parato alla disperata da Steve Mason con un intervento che ha del surreale ma che risulterà fondamentale per il risvolto futuro del match; due minuti dopo infatti Claude Giroux sfrutta il lavoro sporco dei compagni Streit e Voracek e batte Rask riportando Philly ad una sola distanza dai rivali con ben 11 minuti da disputare.

Dopo soli due minuti Wayne Simmonds esplode un tiro che termina la sua corsa all’incrocio dei pali difesi dall’incolpevole Rask che può solo ammirare al replay ciò che è accaduto pochi istanti prima di fronte a lui. 4-4 e gara clamorosamente riaperta.

Le due squadre decidono di badare soprattutto a difendere nei restanti minuti e non vedremo occasioni pericolose degne di nota arrivando così al suono della sirena che concede 1 punto ad ognuna delle due franchigie e rimandando il verdetto ai 5 minuti di overtime, nella nuova e spettacolare formula già amata dai tifosi (meno dai portieri!) del 3 contro 3.

Bastano solo due minuti (determinante l’aggravante di avere un uomo in più sul ghiaccio in un powerplay causato dallo sciocco fallo di Spooner su Del Zotto) a capitan Giroux per mettere il timbro che chiude il sipario del match: bomba di prima intenzione su assist del solito Streit che si infila come un lampo alle spalle di Rask che guarda nuovamente ammutolito il replay del video sullo Scoreboard dell’Arena con il pubblico che lascia, per la quarta volta su quattro quest’anno, amaramente gli spalti; un 0 su 4 sin’ora molto preoccupante fra le mura amiche per il team di Julien che dovrà sicuramente migliorare la gestione delle partite, sul 4-2 si doveva e si poteva fare meglio.

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Festeggiano il loro capitano i Flyers, Giroux colpisce anche nell’overtime ed i 2 punti vanno a Philadelphia

3 PLUS OF THE GAME

  1. CLAUDE GIROUX: il capitano dei Flyers timbra il cartellino per ben 2 volte, risultando decisivo con la bomba che regala i due punti al team della Pennsylvania <TRASCINATORE>
  2. MARK STREIT: 3 assist per il difensore dei Flyers che regala un cioccolatino al suo capitano da scartare nel momento più importante, ossia all’overtime <ASSISTMAN>
  3. PATRICE BERGERON: non doveva nemmeno giocarla questa partita per un problemino fisico avvenuto nell’allenamento giornaliero, ed invece lotta come un leone e nonostante la sconfitta risulta un migliore dei suoi piazzando 1 goal ed 1 assist <GLADIATORE>

3 MINUS OF THE GAME

  1. ZAC RINALDO: la hit che manda al tappeto Couturier è da vigliacchi, il game misconduct sufficiente ma anche una squalifica futura non guasterebbe ad uno dei “dirty player” più ruvidi della Lega <BANDITO>
  2. TUUKKA RASK: “migliora ma non è ancora guarito del tutto” direbbero i medici di un paziente in cura; già, perchè Tuuuuu (come urlano i suoi fan dopo una sua parata) alterna prodezze a dormite che costano care, vedi il primo goal dei Flyers <FEBBRICITANTE>
  3. STEVE MASON: vedi sopra; la parata su Pastrnak è da fantascienza, mentra sul goal di Hayes apre le gambe che nemmeno la Moana dei bei tempi… <A LUCI ROSSE>

Alla prossima per un altro racconto dell’ormai famosa Wednesday Night Rivalry.

Con l’immagine di copertina di questo articolo tutta la Crew di PlayItUsa si dimostra vicina con il cuore e con la mente ai malati di cancro nel mondo, un piccolo pensiero sicuramente non guarisce, ma quanto meno aiuta: non dimentichiamo MAI chi lotta giorno dopo giorno per una cosa che a volte noi egoisticamente (perché stiamo bene) riteniamo poco importante, ossia, la SALUTE.

DON’T KNOW WHAT YOU GOT (‘TILL IT’S GONE)

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