Prima settimana lunga per cominciare a dare le prime (affrettate) sentenze su questa lunghissima stagione NHL. Come sempre eccoci pronti a segnalarvi chi è caldo e chi no. Sciogliamo quindi gli indugi e andiamo a scoprire chi è partito a razzo e chi invece deve ancora fare i conti con la scimmia dell’offseason.

HOTS

Montreal Canadiens

I Canadiens non erano mai partiti così bene: con 6W nelle prime 6 partite migliorano il record di 4W già ottenuto altre 3 volte (1955-56, 1970-71 e 1977-78), arrivando fino in fondo tutte e tre le stagioni e vincendo altrettante Coppe. Nel mirino le 10 vittorie consecutive che sono il record di inizio stagione ottenuto da Toronto nel 1993-94 e da Buffalo nel 2006-07. Tutto questo senza un reale top-scorer ma con Pacioretty a quota 6P (4G-2A) e altri 3 giocatori a 5P (Gallagher, Desharnais e Plekanec, fresco di 2 anni di rinnovo). Sempre più fondamentale il solito Price tra i pali, con 5W e 1 shutout (proprio alla 5W della squadra, contro i NYR). Attualmente la squadra da battere. Mont-unreal.

Martin Jones (SJS)

Siamo dei romantici e ci piacciono le favole ma quella che sta scrivendo il goalie di San Josè non può non piacere. Da backup di Quick a Los Angeles a starter nella “vicina” e rivale San Josè non senza punti di domanda. Dubbi che però sembrano essere svaniti subito con l’inizio della stagione: 4 vittorie con 2 shutout e subendo meno di mezzo goal di media a partita, per un totale di 98.2% di parate: un muro. Se negli ultimi anni il goaltending degli Sharks ha fatto un po’ storcere il naso, ora tutti sembrano essere fiduciosi. Complimenti, Mr. Jones. Avventuroso.

 

Vladimir Tarasenko (STL)

Che possa essere la stagione per consacrare l’ala di St.Louis tra l’elite dell’hockey questo lo dicono in molti. Nel dubbio il buon Vlad comincia la stagione prendendo a sassate la porta avversaria e mettendo a segno 5 goal e 9 punti che lo portano in cima alla classifica assieme a Zetterberg (DET) e Krejci (BOS). Tutto questo nonostante un solo punto in powerplay e gli infortuni che stanno martoriando il roster dei Blues in questo inizio di stagione. Una volta di più ci si aggrappa al tank russo. Devastante.

NOTS

Jack Johnson (CLS)

Columbus ancora a secco di vittorie subendo sempre almeno 4 goal in ognuna delle prime 6 partite giocate. Imbarazzo della scelta su chi selezionare come peggiore. Volendo puntare il dito sulla difesa (da molti pronosticata come possibile tallone d’Achille) non si può non ricadere sull’uomo chiave del pacchetto. Per ora il suo tabellino indica 1 punto e  -8 di +/-, tra i peggiori in assoluto della lega. Columbus riuscirà a sistemare il reparto arretrato e a prendere due piccioni con una fava tornando a vincere? Vedremo. Cecchinato.

Sidney Crosby (PIT)

Peggior slump in carriera con 0 (ZERO) punti in 5 partite e solo 8 tiri in porta. Tutti si aspettavano fuoco e fiamme dalla possibile accoppiata con lui e Phil Kessel, ma a quanto pare bisognerà pazientare. Il buon senso ci dice che queste statistiche impietose saranno presto ribaltate. Approfittiamo dell’occasione per inserirlo a pieno merito tra i NOTS. Frustrato.

 

Steve Mason  (PHI)

Sarà anche a causa dei non meglio noti (anche giustamente) problemi familiari, fatto sta che per questo inizio di stagione la mannaia dei NOTS non poteva non cadere sul collo del goalie di Philadelphia. Zero vittorie, 82.4% di parate, 6.12 goal di media subiti inflazionati da alcune prestazioni veramente disastrose, con pull annesso. Aggiungiamoci che dalla panca Neuvirth è arrivato con 2 shutout consecutivi e il gioco è fatto. Come possono cambiare le cose nel giro di una settimana. Detronizzato.

 

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