Reduci da due gare molto combattute e decisamente adrenaliniche, in questa occasione Tampa Bay e Chicago hanno deciso, sicuramente non di comune accordo, di prendersi una pausa e di non farci vivere emozioni esagerate nel quarto episodio della serie.

Se nelle precedenti partite, gara-1 esclusa, le due formazioni s’erano scambiate gol su gol, garantendo spettacolo e divertimento a noi tifosi, nel caso della seconda partita giocata tra le mura dello United Center, non c’è stato spazio per la grande pericolosità offensiva, arma migliore delle due finaliste.

Tampa, forte del vantaggio accumulato nei primi tre episodi, ha impostato la partita chiudendo ogni possibilità agli avversari che per parecchi minuti hanno faticato anche a trovare conclusioni pericolose. Con l’andare dei minuti tuttavia, gli Hawks hanno trovato spazio e hanno punto anche nel momento in cui sembrava difficile arrivare al risultato.

1st Period: con Ben Bishop infortunato la formazione della Florida, in vantaggio nella serie, si affida tra i pali al ventenne russo Andrei Vasilevsky, ottimo talento e grandissimo prospetto in crescita già da questa stagione.

I Bolts si chiudono a riccio nel primo periodo e, come fatto nelle precedenti occasioni, cercano tiri abbastanza imprecisi sperando in una deviazione vincente. Chicago non si vede fino alla metà del tempo, quando Sharp impegna il giovane guardiano avversario, che rimane attento e vigile. Nonostante i rivali non riescano ad incrementare la pressione anche gli ospiti sembrano essere molto sottotono.

L’occasione per Tampa arriva con quasi sette minuti ancora da giocare, con Palat che libera Stralman, disinnescato non con pochi patemi d’animo da Crawford. Con una penalità a favore, la squadra in trasferta va ancora una volta vicinissima alla rete del vantaggio ma un monumentale Crawford ricaccia indietro la conclusione a botta sicura di Tyler Johnson.

Che ci crediate o meno il primo periodo si conclude senza ulteriori emozioni, con la noia che regna sovrana e con tanti appassionati che saranno sicuramente crollati nell’intervallo.

2nd Period: il copione del secondo periodo non è poi tanto diverso da quello del primo. Toews impegna Vasilevsky in power play in apertura, ma il portiere avversario non si fa infilare. Chicago si rende pericolosa in una seconda occasione pochi minuti dopo, quando Oduya a botta sicura lancia in porta una conclusione dalla blue line.

Il suo tiro viene deviato da Kruger e si infrange sul palo, dando nuovi motivi di frustrazione agli Hawks. Il rammarico aumenta quando Sharp, lanciato in porta, sfida Vasilevsky in uno contro uno e ancora una volta sbatte sul palo.

L’azione prosegue e il puck viene raccolto da Hossa. Il suo tiro viene deviato proprio da Sharp che apparecchia involontariamente la tavola a Toews per l’1-0. Il più semplice dei gol per il capitano che può festeggiare coi compagni un vantaggio che, per quello che s’è visto fino a questo momento nel secondo periodo, è assolutamente meritato.

Gli avversari reagiscono e con Nestorov in Power Play cercano di rimettere la partita in equilibrio, ma Crawford ha altre idee e blocca la conclusione.

Non bisogna aspettare molto però per trovare Tampa sul tabellone. Tre minuti dopo la chance in Power Play infatti basta un’invenzione di Fillpula per rimettere le cose a posto, Killorn non deve far altro che spingere dentro il più ricercato degli assist per un gol che riporta in parità un match noioso e privo di emozioni tangibili.

Passato il momento dell’euforia per il gol, i Bolts appaiono sottotono e Chicago gestisce bene i migliori giocatori avversari, lasciando pochissime occasioni ad Hedman e Stamkos, disturbati anche nel momento della giocata più semplice. Di conseguenza la squadra di casa cresce e trova tre occasioni molto importanti con Toews, Vermette e Sharp, brillantemente rimandate al mittente da Vasilevsky.

3rd Period: salito soltanto leggermente di tono nella seconda frazione, il match trova una svolta nel terzo tempo, dove le squadre riescono finalmente a tirare fuori il meglio. Toews e Carle aprono le danze impegnando i portieri avversari con conclusioni molto difficili da parare.

La prima grandissima occasione capita a Timonen, ma l’ex difensore dei Flyers, così come due suoi compagni avevano già fatto in precedenza, impatta contro il ferro. Il vantaggio è però rimandato soltanto di qualche secondo, con Saad che si lancia nello slot dopo il faceoff immediatamente successivo al tiro, e di prepotenza mette dentro in backhand.

Niente da fare per il guardiano avversario, che non riesce a seguire i movimenti del #20 degli Hawks nel migliore dei modi. i Bolts in stato di shock non riescono a riprendersi e rischiano di subire il 3-1, con Kane che viene fermato da Vasilevsky.

Ripresa la situazione in mano con parecchia fatica, gli ospiti cercano di recuperare il risultato. Kucherov aggira Oduya e arriva alla conclusione ravvicinata con Crawford che rimane attento.

Eccezionale la parata del goalie di Chicago, che concede il rimbalzo, rinviato al centro del ghiaccio ai suoi compagni di difesa. Tampa fatica a trovare chance e con soltanto due minuti sul cronometro Hedman tenta il terno al lotto, che Crawford riesce ad angolare contro le balaustre.

Il difensore raccoglie la giocata e cerca l’ennesima soluzione, ancora una volta respinta dal portiere rivale. Con l’extra attacker in campo Tampa cerca disperatamente il gol del pareggio e riceve la migliore chance desiderabile in assoluto. Garrison cerca il tiro dell’ave maria, che rimbalza sul pattino di ben due avversari.

Raccolto da Killorn il disco viene ceduto a Stamkos, solissimo davanti alla porta e con a disposizione tutto lo spazio possibile per concludere. Il capitano dei Bolts però manca clamorosamente il gol regalando agli avversari la vittoria.

Uno Stamkos sotto tono non è riuscito ad essere decisivo nel momento del bisogno. Proprio lui deve elevare il suo livello di gioco al fine di garantire alla sua squadra marcature e giocate decisive. Contro il Crawford in forma smagliante visto questa notte pochissimi giocatori sarebbero stati in grado di segnare e ci si aspetta che uno sniper del suo calibro rientri tra questi.

La grande partita difensiva di Keith ha ancora una volta consegnato a Chicago un vantaggio notevole, l’uomo ovunque dei Blackhawks si sta confermando, ancora una volta, come l’uomo in più e certamente quello fondamentale della sua squadra. Tra gli altri da segnalare la prestazione di Saad, un veterano nonostante i soli ventidue anni, e di Killorn, unico vero guerriero intravisto tra le file dei Bolts in questa partita.

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