La favolosa gara-4 a cui abbiamo assistito, finita soltanto dopo due overtime, ha lasciato la strada ad un’ancor più spettacolare quinta partita, che i Ducks hanno cercato più e più volte di perdere, ma che alla fine hanno portato a casa scacciando la maledizione dell’overtime che li aveva perseguitati fin dalla seconda partita.

Uno spettacolo a tutto tondo per una serie che ha vissuto parecchi bassi nelle prime sfide, trasformati prontamente in alti in ogni occasione in cui le due squadre hanno alzato il livello di gioco.

1st Period: La cocente delusione di gara-4, persa ancora una volta al supplementare per i Ducks ha rappresentato un’evidente motivazione in questa partita. Per la prima volta nella serie infatti anche questi ultimi sono entrati in campo dal primo minuto col coltello tra i denti, tentando di mettere da subito alle corde gli avversari.

Per gli Hawks il primo periodo è stato un vero e proprio disastro. Con tutti i migliori fuori dal gioco Anaheim ha preso il comando delle operazioni. Dopo una pressione incessante, il dialogo tra Nate Thompson e Cogliano apparecchia il campo per un tiro al veleno di Fowler che si infila alle spalle di Crawford sfiorando il palo. Neanche trenta secondi dopo i Ducks fanno sentire pesantemente il fisico agli avversari e raddoppiano.

La hit di Kesler su Hjalmarsson produce un puck perso, Silfverberg lo recupera e lo lancia verso la porta. Proprio Kesler riesce a guadagnare la posizione sull’avversario e la sua deviazione si rivela decisiva. 2-0 dunque con poco più di cinque minuti sul cronometro. Il dominio dei Ducks prosegue, Anaheim sbatte Chicago sulle balaustre a più riprese e non perde occasione di mettere sotto pressione Crawford.

Kesler sfiora in due occasioni il terzo gol e la quarta linea si rende pericolosa grazie alla velocità e alla chimica. Il gol dello 0-3 è nell’aria e arriva quando Getzlaf vince un faceoff nella metà campo avversaria liberando il tiro a botta sicura di Vatanen. Poco prima della fine della frazione entrano in campo anche gli Hawks, il primo tiro della squadra ospite arriva nel sedicesimo minuto di gioco e impensierisce Andersen che deve vedersela con la flebile reazione avversaria che darà le motivazioni giuste agli ospiti nei tempi successivi.

2nd Period: Chicago entra in campo nella seconda frazione con un piglio diverso. Teravainen porta il puck nella metà campo avversaria e scaglia in porta un tiro senza troppe pretese.

L’opposizione di Andersen però, molto approssimativa, trasforma l’occasione in oro, consegnando agli Hawks il gol del 3-1. Motivati a dare tutto per rientrare in partita, gli ospiti guadagnano un power play e si guadagnano la residenza nella metà campo avversaria.

Anaheim non trova sbocchi ed esce in pochissime circostanze dalla propria zona, soltanto negli ultimi minuti i padroni di casa trovano qualche sbocco offensivo.

Si sa però che la sorte è beffarda e nell’unico istante in cui i Ducks erano riusciti a mettere un minimo sotto pressione gli avversari arriva la doccia fredda.

Con trenta secondi da giocare sul cronometro Teravainen riconquista un puck, smarcato dietro la porta si ritrova con tutto il tempo per pensare alla giocata giusta.

La sua linea di passaggio viene ulteriormente facilitata da Seabrook che, smarcato nell’angolino, viene facilmente servito.

Il difensore degli Hawks non deve far altro che mettere dentro la stoccata decisiva che riapre la partita in maniera definitiva e lancia Chicago ad una rimonta che, se concretizzata, avrebbe dell’incredibile.

3rd Period: Chicago prosegue con la pressione generata nel secondo periodo. In apertura si guadagna un power play e con Sharp e Teravainen va vicinissima al pareggio.

La seconda occasione per Sharp viene comunque disinnescata dal portiere avversario che, dopo un secondo periodo da incubo, ritorna in carreggiata mettendo a segno importanti parate.

Anaheim cerca di chiuderla ed è Palmieri che più si avvicina all’obbiettivo, tuttavia la sua conclusione a botta sicura viene ben gestita dal guardiano degli Hawks.

Il terzo tempo prosegue con un gioco fisico e di presenza da parte di entrambe le squadre, che si scontrano più addosso alle balaustre che in mezzo al campo.

Chicago deve però recuperare il risultato e si lancia in avanti tentando di segnare il gol del disperato 3-3. I Ducks si difendono bene e in un momento di fiacca colpiscono.

Con la terza linea difensiva degli Hawks in campo Getzlaf cerca di approfittare e trova un passaggio per Vatanen sulla destra. Il finlandese ha tutto il tempo per meditare sul da farsi ed invece di andare al tiro opta per la soluzione che si rivelerà migliore. Il suo passaggio a Patrick Maroon è al bacio ed il tip-in del power forward sembra essere il punto esclamativo capace di chiudere la partita. Chicago si butta in avanti alla disperata.

Senza portiere tra i pali ottiene un extra skater e in pochi minuti tira fuori l’impensabile. I Ducks cercano troppo il gol a porta vuota e non vanno mai a liberare la zona difensiva, Despres e Fowler combinano disastri e in questo scenario è un gioco da ragazzi per Hossa liberare Toews, fino a quel momento inesistente, al tiro per il gol del 3-4.

La partita però non è finita e gli Hawks riescono a trovare il clamoroso pareggio. Toews sfrutta un puck perso dalla difesa avversaria e senza pensarci due volta scaglia verso la porta. Il suo lungo linea termina nella maniera più assurda e beffarda, con il gol. Chicago pareggia una partita persa a cinque minuti dalla fine ed ottiene la possibilità di giocare l’overtime, dove dall’inizio dei playoff non ha mai perso.

Overtime: Non c’è troppo da dire sull’overtime, della durata di appena 45 secondi. Anaheim va alla conclusione in quattro occasioni, ma è solo con una ripartenza che trova il gol. Il passaggio di Silfverberg per Kesler è perfetto e libera un due contro uno,

Crawford para la prima conclusione del centro americano ma nulla può sul rimbalzo che finisce nelle mani di Beleskey per il più facile dei gol. Anaheim porta a casa una partita meritatissima, che con l’iniezione psicologica della vittoria all’overtime consegna alla squadra di casa un vantaggio molto importante per gara-6 in cui Chicago affronterà lo spettro dell’eliminazione.

X Factors

1- Ryan Kesler: Finalmente la performance di Kesler è stata all’altezza delle attese. Il centro ex Vancouver ha dominato fisicamente il gioco ed è riuscito ad essere decisivo in tutte le occasioni in cui è stato in campo. Non ha soltanto messo a segno l’assist decisivo e il gol del 2-0, ha anche creato occasioni molto disparate, andando alla conclusione ed impegnando Crawford per la durata di tutta la partita. Il dominio su Toews s’è propagato per quasi tutta la partita, finché il capitano ha deciso di cambiare le carte in tavola e prendere in mano i suoi. Kesler ad ogni modo ha giocato la migliore delle sue partite in questi playoff e servirà una prestazione del genere anche in gara-6 per portare a casa partita e serie.

2- Brent Seabrook: Dominante in difesa e fondamentale anche per la fase offensiva Seabrook ha messo a segno giocate decisive in gara-5. Uno dei difensori migliori della lega, aspramente criticato in passato e addirittura protagonista dei rumors, sta mettendo in mostra tutte le sue doti in questa serie, vanno segnalati infatti anche l’assist in gara-2 per il gol decisivo di Saad e la rete del 3-1 nella scorsa partita. Il suo apporto è stato fondamentale e il suo gol ha lanciato la rimonta degli Hawks. Con personalità e fisico il difensore col numero 7 ha preso per mano i suoi guidandoli ad una delle più clamorose performance mai viste in una finale di conference.

3- Sami Vatanen: Perdonate l’assenza di Toews dai tre migliori della partita, ma prima dei due gol che hanno pareggiato i conti il capitano degli Hawks sembrava non essere sceso in campo. Chi merita invece di finire nella top 3, insieme al connazionale Teravainen è Sami Vatanen. Purtroppo c’è un solo posto disponibile e se lo aggiudica il difensore della squadra vincente. Con Clayton Stoner al suo fianco, il finlandese ha avuto la possibilità rendersi protagonista con delle scorribande offensive importantissime per i suoi. La fase difensiva poi è stata impeccabile, e proprio la vicinanza di Stoner ha migliorato esponenzialmente le performance nella sua zona del campo. Vatanen s’è rivelato, molto più di tanti ali, fondamentale per l’attacco dei suoi, che si sorregge molto sulle sue abilità di tiratore e di playmaker nella zona avversaria.

No Factors

1- Frederik Andersen & Corey Crawford: Dopo giocate al limite del reale e parate oltre ogni umana concezione, Crawford e Andersen hanno preso un “turno di riposo” in questa occasione.

Il portiere di Chicago non ha sfigurato, mettendo a segno anche delle importanti parate su conclusioni che avrebbero potuto chiudere la partita, ma i tre gol subiti nel primo periodo hanno debilitato molto i suoi numeri e la sua prestazione complessiva.

Dall’altra parte anche Andersen non ha messo a referto grandi numeri o formidabili salvataggi, la sua partita è stata anzi costellata di errori. Il primo sul gol di Teravanen, clamoroso ma giustificato da un primo periodo in cui era stato pressoché inoperoso.

Il secondo errore è arrivato sul gol del 4-4, con Toews che ha trovato una conclusione veramente strana, tuttavia la sua opposizione non è sembrata per nulla adatta alla situazione. Insomma prestazione di fiacca per i due guardiani che sapranno sicuramente rifarsi nella prossima partita.

2- Patrick Kane: In poche occasioni Kane è riuscito a farsi sentire in questa serie ed anche in questa è stato evanescente. Un fantasma, incapace di andare alla conclusione e di creare pericoli concreti per un portiere che non era esattamente in giornata. Con soltanto due tiri all’attivo in 21 minuti, Kane dovrà far crescere il suo livello di gioco al fine di riportare Chicago in parità nella prossima sfida.

3- Kimmo Timonen: Non più giovanissimo ed impiegato col contagocce, Timonen è stato preso d’assalto, insieme al suo compagno di linea Cumiskey dagli attaccanti avversari, che hanno segnato ben due gol con lui in campo. Questo fattore non sarebbe così importante, se non fosse che il suo tempo di gioco è stato limitato a soltanto 8 minuti. In molti hanno criticato gli Hawks per aver giocato tutta la serie con soltanto due coppie di difensori a prendere i minuti importanti. L’affidabilità della terza linea s’è rivelata però vicina allo zero, importante vantaggio che i Ducks hanno saputo sfruttare al meglio, specialmente in questa occasione.

One thought on “Maledizione dell’overtime scacciata: i Ducks si aggiudicano Gara5

  1. Bell’articolo, la hit di Kesler del puck perso sul 2 gol è su Cumiskey non Hjalmarsson

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