Dopo l’infinita sfida disputata appena 2 giorni fa in California e vinta dai Blackhawks per merito di un goal di Kruger a 4 minuti dalla fine del terzo overtime (!), nella notte italiana, allo United Center di Chicago, è andato in scena il terzo atto della finale di Western Conference fra i Blackhawks ed i Ducks; serie che tanto ci sta facendo divertire e soffrire (per chi fa il tifo per una delle due compagini!)… vediamo dunque com’è andata.

CHICAGO BLACKHAWKS vs ANAHEIM DUCKS 1-2 (serie 2-1 Ducks)

Nemmeno 48 ore dopo il finale thrilling di gara 2 le squadre sono costrette a disputare questa gara 3 dimostrando sin dai primi minuti che l’acido lattico versato nel ghiaccio della California non è stato ancora riassorbito dai pur mostruosi fisici dei giocatori; i primi minuti di gioco infatti regalano poco allo spettacolo con l’unica vera grande occasione che parte dalla mazza di Kesler su svarione difensivo di Seabrook che regala letteralmente al suo avversario il puck liberandolo al tiro solo davanti a Crawford: il buon Ryan però decide di graziare il goalie di Chicago sparacchiando malamente fuori dallo specchio di porta il disco.

Al quinto di gioco arriva il primo powerplay a favore dei Blackhawks (tripping inflitto a Perry) i quali fanno girare sufficientemente bene il puck in zona offensiva creando però un solo pericolo verso la porta difesa da Andersen con un tiro di Sharp dalla blue line; la più grande occasione però arriva al termine del powerplay, non a favore di Chicago ma bensì di Anaheim, con Kesler che si ritrova nuovamente a tu per tu con Crawford (ma stavolta in posizione ben più defilata) facendosi stoppare però dall’ottimo goalie dei Blackhawks.

Al minuto 8:30 Hjalmarsson con un gran tiro di prima intenzione colpisce una traversa clamorosa facendo venire i brividi ad Andersen in questa occasione battuto ma baciato dalla fortuna; passano un paio di minuti e Chicago si ritrova nuovamente in superiorità numerica, superiorità che però viene stoppata dal fallo di Marian Hossa su Ryan Getzlaf che dopo 1 minuto e qualche secondo di powerplay riporta le squadre in parità numerica sul ghiaccio per 45 secondi i quali saranno seguiti da un powerplay (il primo) a favore dei Ducks; Anaheim non si lascia sfuggire l’occasione e concretizza il vantaggio numerico con la rete del vantaggio: bomba di Lindholm dalla blue line deviata perfettamente da Patrick Maroon ben posizionato da schermo di fronte alla gabbia di un incolpevole Crawford per il quale risulta impossibile intervenire su tale deflection, puck che si infila nel five hole ed entra in rete; Ducks avanti 1-0.

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Maroon festeggia la sua rete numero 5 a questi playoff

Passano due minuti ed Anaheim porta a casa la terza penalità del primo periodo con Silfverberg che colpisce al volto Toews pagando tale fallo con 4 minuti da passare in penalty box; l’unica vera grande occasione per Chicago arriva al termine dei 4 minuti di superiorità numerica con Kane prima e Shaw poi che non trovano lo spiraglio giusto per battere Andersen; il goal però è nell’aria e ad un minuto dal termine del primo periodo una ripartenza di Richards viene sfruttata al meglio da Patrick Kane che sfrutta uno dei pochi secondi di libertà sparando il disco in porta con un backhand meraviglioso quanto preciso nel quale Andersen non può nulla, riportando così il match in parità.

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Il backhand di Kane ha appena trovato la via della rete per la gioia del popolo dello United Center

Il secondo periodo parte con i Ducks nettamente più grintosi rispetto ai Blackhawks, i quali vengono schiacciati nella propria zona e devono ringraziare il proprio goalie ben posizionato sui tiri di Palmieri, Perry e Beauchemin tutti concentrati nel primo minuto di gioco.

Buona occasione anche per Cogliano (forse avrebbe fatto meglio a servire Thompson meglio posizionato…) al terzo minuto il cui tiro da posizione defilata trova pronto nuovamente Crawford che chiude bene ogni spiraglio possibile per un eventuale passaggio del puck.

La partita continua piacevole anche in questo secondo periodo ed al decimo di gioco arriva una grande occasione per i Blackhawks con Jonathan Toews che non concretizza uno splendido movimento a cercare di eludere Andersen facendosi stoppare proprio nel momento più bello dal portierone dei Ducks che mette il gambale a separare il disco dalla propria gabbia stoppando così anche l’urlo di gioia dai presenti sugli spalti per un goal quasi già fatto.

Passano altri 2 minuti ed è Kris Versteeg ad avere sulla mazza il disco del possibile vantaggio su grande apertura di Shaw ma anch’egli viene brillantemente stoppato da un monumentale Andersen; è il momento più bello della partita con le due squadre che sembrano aver sciolto ogni muscolo sino a quel momento un pochino appesantito dalla doppia partita (!) disputata due giorni prima.

Chicago preme ma sbatte continuamente sul muro Andersen nuovamente pronto a ribattere le conclusioni di Oduya e di Saad con grande reattività; ad 1 minuto e 24 secondi dal termine del periodo nuovamente Saad costringe alla parata spettacolare col guantone il goalie dei Ducks, dal successivo faceoff offensivo i Blackhawks rischiano grosso su una ripartenza veloce di Perry il cui tiro però viene neutralizzato da Crawford; da questa parte però il faceoff offensivo porta alla rete del vantaggio dei Ducks che sfruttano il lavoro di Ryan Getzlaf con Simon Despres, il cui tiro trova impreparato un sin’ora perfetto Crawford terminando la sua corsa alle spalle del portiere posizionato un tantino troppo al di fuori della propria porta; 2-1 Ducks e squadre che vanno a riposo prima del terzo ed ultimo (?) periodo.

Terzo periodo che risulta essere più spento dei primi due: merito dei Ducks che non concedono alcun centimetro di libertà a nessuna linea offensiva dei Blackhawks badando per tutti i 20 minuti di gioco a difendere il vantaggio anzichè raddoppiarlo; ciò che ne consegue è una pressione sterile di Chicago i quali costringeranno Andersen ad intervenire solamente 7 volte prima degli ultimi 2 minuti di gioco, quando Crawford lascia il posto al sesto giocatore di movimento ed il puck resta stabilmente in zona offensiva (condito da un paio di liberazioni vietate dei Ducks costretti a difendere con gli stessi giocatori sul ghiaccio) con Marian Hossa che va vicinissimo al goal del pareggio per ben due volte ma viene stoppato dall’insuperabile Andersen autentico man of the match il quale mette prima lo sterno e poi il guantone a dire di no all’attaccante di Chicago,

L’ultimissima grande occasione per i Blackhawks arriva sulla mazza di Patrick Kane il cui tiro però accarezza il palo alla destra di Andersen e consente ai Ducks di portare a casa gara 3, espugnando lo United Center (nessuno ci era riuscito sino ad ora in questi playoff) e riportandosi avanti nella serie.

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Andersen sul ghiaccio dopo l’ennesimo intervento decisivo della sua strepitosa partita

3 STARS OF THE GAME

  1. Frederik Andersen: il goalie dei Ducks risulta imbattibile per Chicago, compie una serie di interventi da applausi e trasmette sicurezze ad un reparto che concede relativamente poco alle avanzate dei Blackhawks nonostante anche i 5 powerplay a loro favore
  2. Ryan Getzlaf & Corey Perry: il primo mette a referto il grande assist per il goal vittoria di Despres (oltre al secondario assist nel goal di Maroon), il secondo difende come un gregario di quarta linea dimostrando grande sacrificio per la maglia e grande grinta nonostante non trovi il goal in una gara ben disputata
  3. Simon Despres: dal suo arrivo da Pittsburgh a pochi giorni dal termine della trade deadline ha dimostrato di essere in crescita costante ed i grandi miglioramenti fatti notare a livello di concentrazione in questi playoff vengono consacrati dal game winning goal che lo porta dritto nel podio in questa gara 3, piacevole sorpresa per i Ducks che ora gongolano e se lo tengono stretto

3 FLOPS OF THE GAME

  1. Il powerplay di Chicago: nonostante i molti minuti avuti a disposizione non crea ciò che potrebbe e risulta essere la vera arma in meno per la squadra di Quenneville il quale dovrà davvero sistemare qualcosina in questo frangente se non vorrà vedere infrangere il sogno di Stanley Cup per il secondo anno consecutivo in finale di Conference
  2. Corey Crawford: rovina il match sino a quel punto ben disputato con l’errata visione di gioco nel secondo goal subito lasciando davvero troppo spazio al tiro di Despres
  3. Jonathan Toews: il capitano di Chicago si limita a difendere, sinceramente mi aspetto di più da uno come lui e credo con me anche qualsiasi appassionato di questo sport/campionato

Gara 4 è prevista per sabato nella notte italiana; ne vedremo delle belle!!

BUCKLE UP BABY BECAUSE IT’S THE CUP!

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