Rieccoci qui dopo soli due giorni… Da come avrete saggiamente intuito dal titolo in questo secondo turno i Chicago Blackhawks hanno “spazzato” via (sweep come dicono da quelle parti) gli indomiti Minnesota Wild. Sicuramente il punteggio finale della serie è stato leggermente bugiardo perchè gli Wild si sono battuti fino all’ultimo, ma il muro difensivo dei Blackhawks è riuscito a reggere l’urto in tutte e 4 le partite.

Sono spiacente di comunicarvi che questo recap sarà molto breve in quanto ci resta solo da raccontare l’ultima partita, quella che ha sancito la fine delle ostilità. Let’s take a look….

Per Gara 4 all’Xcel Energy Center di St.Paul (MN) l’atmosfera è elettrizzante, col pubblico di casa ben determinato ad essere il settimo uomo sul ghiaccio.

Ogni oggetto è buono per far coreografia, e i dischi non fanno eccezione

Ogni oggetto è buono per far coreografia, e i dischi non fanno eccezione

Minnesota inizia subito forte, costringendo Chicago sulla difensiva: al 5° Crawford si supera parando col guanto un insidiosissimo tiro di Koivu. Ma come nelle precedenti gare gli Hawks escono dal loro guscio e vanno in rete, stavolta con Brent Seabrook, che al 10° riceve in zona neutra da Richards, va spedito verso la porta superando Scandella e trafigge Dubnyk con uno snapshot in diagonale. Il primo periodo si chiude con un tiro per parte delle due squadre ma i due portieri fanno buona guardia sbrigando il minimo sindacale. Il secondo periodo si apre col primo powerplay degli Wild (Toews aggancia Suter e finisce in panca puniti), ma Minnesota non riesce a sfruttarlo e anzi, al 3° minuto Niederreiter restituisce il favore, agganciando Kruger e beccandosi 2 minuti di penalità. Penalità sfruttata alla grande dai Blackhawks che raddoppiano al 4° minuto: Andrew Shaw sta facendo schermo davanti alla porta avversaria e riesce a ricevere un passaggio di Toews, breve scaramuccia con Prosser, e a due passi da Dubnyk lo infila con un tiro maligno di polso, ed è 2-0 Chicago.

Primo goal in questi playoff per Andrew Shaw

Primo goal in questi playoff per Andrew Shaw

Una squadra normale si sarebbe abbattuta, ma non Minnesota, che è determinata a vendere cara la pellaccia. Infatti al 6° minuto Vanek in zona offensiva, riesce a vincere un ingaggio, la passa indietro a Dumba, che spara dalla blueline, respinge Crawford, si crea la solita configurazione laocoontica davanti alla porta, ne approfitta Erik Haula che insacca a due passi accorciando le distanze 1-2. Minnesota riprende fiducia e attacca senza sosta la porta degli Hawks, ma anche oggi superare Crawford è un impresa titanica. Al 17° infatti compie due grandi parate consecutive su Granlund che stava già gridando al gol.

67 parate in due partite per Corey Crawford nelle due partite giocate in Minnesota

67 parate per Corey Crawford nelle due partite giocate in Minnesota

Al 13° cade una brutta tegola in testa ai Blackhawks, quando Roszival, pattinando all’indietro, mette giù male il piede e si accascia sul ghiaccio, verrà portato fuori a spalla dai compagni. La diagnosi parlerà addirittura di frattura all’anca e stagione finita per il trentaseienne difensore ceco. See you in october…

Nella terza frazione Chicago si ricorda di essere Chicago e comincia a fare la voce grossa davanti alla porta di Dubnyk, che è chiamato a compiere due grandi parate prima su Hossa e poi su Richards. Minnesota non è da meno e Crawford è costretto a salvare prima su Parise e poi su Dumba. Al 13° però Richards parte in transizione, passa il disco al compagno di volata Patrick Kane, il quale tira a botta sicura, il disco sbatte sul gambale di Dubnyk e si infila lentamente in rete, decretando il settimo sigillo a questi playoff per l’#88, ma soprattutto il 3-1 di Chicago. Minnesota dal canto suo non vuole consegnarsi al nemico e al 16° ha il vantaggio di un powerplay per una carica irregolare di Richards. In più fa uscire Dubnyk per avere due pattinatori di vantaggio. Purtroppo come in gara 2, Hossa riesce a intercettare il disco in zona difensiva e per l’esperta ala slovacca è un gioco da ragazzi infilarlo nella porta sguarnita: 4-1 e per Minnesota finisce qui. Ma gli Wild se ne vogliono andare con classe e sfruttano l’ultimo minuto di superiorità numerica segnando con Jared Spurgeon, che riesce a deviare il tiro di Poiminville dalla lunga distanza.

Troppo tardivi i gol degli Wild, sempre in svantaggio in questa gara 4

Troppo tardivi i gol degli Wild, sempre in svantaggio in questa gara 4

Gli ultimi due minuti sono di puro orgoglio per Minnesota, che va a segno ancora con Nino Niederreiter, che raccoglie una respinta di Crawford su tiro di Dumba: 18° Wild 3 Hawks 4. Nell’ultimo minuto Chicago riesce a tirare avanti fino alla sirena, bloccando gli attacchi di Minnesota sul nascere e non correndo nessun pericolo. Si completa così lo sweep, quasi impensabile fino alla vigilia, e ne è una testimonianza l’omaggio dei giocatori di Chicago alla stretta di mano finale, quasi a chiedere scusa agli avversari…

Lo scoramento dei giocatori di Minnesota e la gioia dei tifosi Blackhawks presenti a St.Paul (MN)

Lo scoramento dei giocatori di Minnesota e la gioia dei tifosi Blackhawks presenti a St.Paul (MN)

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CONSIDERAZIONI VARIE ED EVENTUALI

Come detto all’inizio dell’articolo, Minnesota è stata punita fin troppo severamente, e avrebbe sicuramente meritato la vittoria almeno in gara 3, dove ha dominato gli avversari nel gioco e nei tiri in  porta. Però guardando i numeri, la prima linea Parise-Vanek-Poiminville, con l’aggiunta di Koivu, ha totalizzato il misero score di 2G e 5A, combinati ad uno scandaloso -15 di +/- in tutta la serie; infatti i pochi gol segnati (8 gol in 4 partite a fronte dei 13 subiti) sono arrivati da comprimari quali Dumba, Spurgeon e Cooke. Gli special team, che non sono mai stati una garanzia in regular season, qua sono stati decisivi in negativo per gli Wild: poche penalità fischiate e mal sfruttate dagli uomini di Yeo (solo 2 gol in PP), arrivando a subire anche due gol in shorthanded. In più c’è da aggiungere la pessima forma del portiere Dubnyk, che si trova a subire cosi tanto (2.75GAA e .907SV%) per la prima volta da quando ha messo piede sul ghiaccio del Minnesota, ma dato che ha portato lui la squadra ai playoff, lo si può perdonare…

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Numeri sconfortanti per Dubnyk in questa serie

Nella gabbia di Chicago Crawford ha salvato quasi da solo capra e cavoli in gara 3 e ha contenuto bene gli attacchi in gara 4, risultando l’MVP di queste due ultime gare giocate in trasferta, per lui parlano anche i numeri di questa serie: 1.75 GAA .951SV% 1SO!!! Infatti il coach di Minnesota Yeo ha dichiarato: “Sembrava di avere Roy e Brodeur insieme, contro di noi“. Fuori dalla gabbia l’MVP è stato sicuramente il barbutissimo e ritrovatissimo Patrick Kane che ha segnato 5 gol in questa serie, e con 6G 7A 13P si porta al secondo posto dei marcatori playoff 2015 (dietro a Corey Perry). Ma non solo lui, tutte le linee d’attacco si sono comportate bene, segnando 13 gol con 8 diversi giocatori (praticamente due per linea) in questa serie. Brutte notizie però in difesa, che dovrà fare a meno fino alla fine di Rozsival, ma Keith (leader del +/- con un bel +10), Seabrook e Oduya hanno ritrovato la forma dei giorni migliori.

La considerazione più importante è sicuramente quella del ritrovato cinismo di Chicago, che sebbene schiacciato per la maggior parte delle gare, è riuscita a segnare quando più contava, spezzando le reni alla malcapitata Minnesota. Come dice coach Quenneville: “La pazienza è l’arma migliore da sfruttare nei playoff.” CHAPEAU!!

Calgary o Anaheim sono avvisate!!!

#BecauseItsTheCup

 

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