Eppure il dominio dei californiani era sembrato molto evidente nelle prime due partite e per gran parte della terza. Niente avevano potuto i migliori giocatori di Calgary contro una difesa così organizzata ed un avversario che appariva nettamente più forte.

Con la vittoria in overtime di ieri notte però i ragazzi terribili hanno riaperto le danze, andando ad infliggere a Getzlaf e compagni la prima sconfitta di questa post-season.

Brutta tegola per i Ducks, che dovranno tornare al Suddledome per gara-4 con la consapevolezza del fatto che una seconda sconfitta comporterebbe il pareggio nella serie.

Gara-1

Per l’apertura delle ostilità l’Honda Center si presenta caldo come al solito e pronto a sostenere i propri beniamini alla ricerca di una vittoria contro la squadra rivelazione di quest’annata. Calgary è arrivata in semifinale di conference battendo Vancouver ed ha eliminato dai Playoff niente meno che i campioni in carica, i Los Angeles Kings, acerrimi rivali della squadra cittadina.

Anaheim può contare sulla bellezza di 19 vittorie consecutive in casa contro i Flames, in difficoltà estrema quando si tratta di varcare le mura della California arancione e nera.

Per ribaltare la tradizione Bob Hartley si affida come al solito alla sua prima linea, devastante contro Vancouver ed ispiratissima anche in stagione regolare. La prima occasione della partita capita a Josh Jooris che in apertura sfrutta un errore di Despres e si invola verso la porta avversaria, la parata di Andersen però spiana la strada a quello che sarà un vero e proprio massacro.

I Ducks lentamente prendono il comando delle operazioni e quasi dieci minuti dopo la grande occasione mancata dagli avversari concretizzano. Lindholm scaglia verso la porta un tiro senza pretese che raccolto da Palmieri si trasforma nel più facile dei gol per Beleskey smarcato davanti alla porta avversaria.

I Flames cercano di riorganizzarsi ma Anaheim si comporta in maniera perfetta in fase difensiva e non concede nessuna occasione alla prima linea avversaria, annullata da quella di Kesler e dalle giocate di Lindholm e Vatanen dietro. Logica conseguenza delle poche occasioni è il raddoppio.

Perry e Getzlaf dialogano perfettamente dietro la porta avversaria mandando in tilt la retroguardia di Calgary che si lascia sfuggire Maroon che come uno squalo approfitta del passaggio vincente del capitano per battere Jonas Hiller e mettere in cassaforte il 2-0.

Come si dice spesso nelle partite di calcio: c’è solo una squadra in campo. I padroni di casa continuano ad annullare fisicamente gli avversari che si vedono costantemente schiantati contro le balaustre e costretti a perdere dei puck, fattore che finora è stato costante per tutta la serie. In apertura del secondo periodo arriva il tris.

Perry raccoglie un puck dietro alla porta e si ritrova misteriosamente smarcato con i difensori che decidono di seguire strade diverse dalla sua, un gioco da ragazzi per lui battere l’ex di turno Hiller, che si ritrova costretto a lasciare il campo per far posto a Ramo.

La musica però rimane sempre la stessa, Emerson Etem raccoglie il rimbalzo sul tiro di Beauchemin e fa 4-0 dando un caloroso benvenuto al portiere avversario fresco di chiamata. I canadesi le provano tutte per rientrare in partita, ma col passare dei minuti cresce anche il nervosismo e su due penalità consecutive Anaheim piazza addirittura due gol, mandando i Flames al tappeto.

Perry, ancora una volta dimenticato dalla difesa avversaria, ha tutto il tempo del mondo per battere Ramo sul suo palo nei primi minuti del terzo tempo.

Pochi istanti dopo tocca a Getzlaf raccogliere il tiro scagliato in porta da Vatanen e deviato da un giocatore dei Flames per il 6-0. Terrificante la superiorità dei Ducks che subiranno l’unico gol avversario, ad opera di Sam Bennett, soltanto a metà dell’ultima frazione di gioco.

I campioni della Western Conference in stagione regolare, dopo questa scorpacciata di gol, potranno contare su un vantaggio psicologico notevole in vista della seconda sfida tra le mura amiche.

Gara-2

Importanti cambiamenti per Calgary in vista della seconda gara, con Karri Ramo che prenderà il posto di un inconsistente Hiller tra i pali alla ricerca di una vittoria che orienterebbe la serie in favore degli ospiti.

La realtà del campo tuttavia si presenta molto più dura del previsto per i Flames che in apertura vengono dominati dagli avversari e sono costretti a subirne la superiorità per tutta la prima frazione. Un dato di fatto costante in questa serie è che con Matt Beleskey parti 1-0.

Niente di più facile dunque, sull’asse di Ryan Kessler l’ala dei Ducks deve soltanto spingere oltre il portiere avversario per mettere a segno il secondo gol consecutivo.

Calgary entra in partita con un periodo di ritardo e in diverse occasioni va vicina al pareggio, sfruttando il Power Play concesso in apertura per l’interferenza di Lindholm. L’occasione più ghiotta è però quella capitata sulla stecca di Raymond, che viene fermato da Andersen.

I padroni di casa cercano raramente la risposta offensiva e si limitano ad ostacolare le trame di gioco dei rivali estromettendo dalla partita la prima linea.

Soltanto col vantaggio numerico Anaheim si rende pericolosa e in due occasioni le conclusioni al veleno di Vatanen, raccolte dai compagni, vengono respinte da Ramo.

Calgary si ritrova a dover spingere ma la difesa avversaria tiene alla grande e concede solamente nove conclusioni nella terza frazione. I Flames non riescono a sfondare e poco dopo la metà del periodo subiscono il colpo del KO.

Corey Perry entra nella metà campo avversaria trascinando il puck, lo cede indietro a Lindholm che con un tiro al fulmicotone batte il portiere avversario, miglior giocatore in campo a mio avviso per lo 0-2.

L’empty net di Thompson serve soltanto ad arrotondare il risultato, con Anaheim che potrà far affidamento sul vantaggio di due partite nel momento di approdare in terra nemica.

Calgary dalla sua s’è dimostrata, a discapito del risultato, molto più battagliera rispetto alla prima sfida, andando a mettere in difficoltà gli avversari con molta più costanza e concretezza.

Gara-3

Davanti ad un elettrico Scotiabank Suddledome, i Flames cercano di rientrare nella serie e di non subire lo 0-3 che significherebbe la virtuale eliminazione.

Parte subito bene la formazione di casa che sfrutta un errore difensivo di dei giocatori in maglia bianca per mettere a segno l’1-0. L’asse Raymond-Bolling costruisce lo scenario per un gol semplicissimo, ma molto importante per l’economia della serie.

Anaheim reagisce e col gol di Patrick Maroon si rimette in pista in pochissimi minuti. Pregevole l’uno-due tra Vatanen e Getzlaf che libera il power forward californiano, incontenibile per i difensori avversari a causa del suo imponente fisico.

Un clamoroso errore difensivo, costante della gara, porterà la squadra californiana a prendere addirittura il vantaggio. Getzlaf infatti recupera il puck e cerca un’azione solitaria fermata dal recupero di Engelland, Simon Despres ci crede ancora recupera il puck e lo scaglia indietro, verso la porta, dove Corey Perry riesce a battere due avversari e con una dubbia situazione di calcio, mette dentro. Il primo periodo si conclude con i Flames incapaci di trovare varchi.

Devastante l’attenzione difensiva con cui la difesa dei Ducks estromette gli avversari dal gioco impedendogli di andare al tiro. Pensate saranno soltanto nove le conclusioni verso la porta di Andersen nei primi due periodi di gioco.

Con i padroni di casa frustrati e incapaci di creare pericoli concreti si entra nel tempo successivo. Buona penalità conquistata in apertura per Anaheim su cui però arriva il fulmine a ciel sereno.

Beauchemin dalla blue line cerca Hampus Lindholm che inciampa sul puck e lancia il due contro zero avversario che si conclude nel modo più beffardo ed immeritato il gol del 2-2. Clamoroso l’errore del difensore svedese che regala un pareggio insperato e, fino a quel momento, immeritato.

Lanciati ed ancora una volta costretti a rincorrere gli ospiti mettono ancora una volta le cose in chiaro mostrando i muscoli e concedendo agli eroi di casa soltanto un tiro in porta (in occasione del gol) in ben quindici minuti.

Il dominio si concretizza pochi minuti dopo il pareggio quando Kesler e Silfverberg costringono la difesa avversaria all’ennesimo puck perso. Il centro ex Canucks lotta selvaggiamente sulle barricate e trova un passaggio all’indietro che si traduce in gol dopo il tocco del solito Beleskey, al terzo gol in altrettante sfide.

Sotto nel punteggio e continuamente sotto pressione nella zona dei faceoff Calgary sfrutta il terzo periodo per innervosire gli avversari che inanellano in apertura ben due penalità. Il duro lavoro pare concretizzarsi quando sul cronometro rimangono poco più di sei minuti.

Sam Bennett, autore dell’unico gol della sua formazione nelle prime due partite, recupera un puck con un movimento da dietro la porta e cerca di battere Andersen che se ne esce con una favolosa parata! Oppure no?

I giocatori chiedono il review ma dopo aver fatto visionare la giocata in quel di Toronto nemmeno gli arbitri riescono a prendere una decisione conclusiva, di conseguenza “the call on the ice stands no goal”.

Motivati dall’ingiustizia subita (a mio avviso il gol era abbastanza solare e facile da vedere), i padroni di casa continuano a lavorare duro, ma quando Matt Stajan impatta violentemente contro Andersen mandandolo a terra in maniera scorretta le speranze dei Falmes sembrano scemare definitivamente. Inspiegabilmente gli arbitri optano per una penalità anche per Despres, probabilmente per ripagare al gol non dato in precedenza.

C’è ancora speranza per i Flames dunque ed il clamoroso errore di Sami Vatanen, che all’interno della propria zona difensiva scaglia il puck oltre le balaustre è l’occasione ideale per pareggiare i conti. In cinque contro tre i Ducks si trovano davanti ad un’impresa titanica, difendere il vantaggio di un gol per quasi un minuto.

Il successo sembra a portata di mando quando Lindholm cerca la porta avversaria riconquistando un puck fondamentale, tuttavia il tiro in porta finisce di poco al lato e sulla ripartenza Johnny Gaudreau, fino a quel momento inesistente batte un incolpevole Andersen sul suo palo, mandando la gara all’overtime.

In apertura Getzlaf e Perry trovano due clamorose chance per battere Ramo che però risponde presente caricando ulteriormente i suoi che ottengono una preziosa chiamata per una penalità che li porterà alla vittoria. Brodie e Wideman gestiscono il puck nella zona avversaria usufruendo del vantaggio numerico, e con una combinazione di passaggi riescono a liberare il tiro di un eccezionale Mikael Backlund che sfruttando il traffico batte il portiere per il gol vittoria. I Flames sono ancora vivi e c’è da scommettere che daranno battaglia con tutte le loro armi.

Anaheim vince la serie se… continua a giocare in questo modo. Non ho visto molte difficoltà per i californiani in queste prime tre partite della serie.

Si i Flames hanno strappato una vittoria, tuttavia le prime due gare giocate non hanno lasciato dubbi su quale sia la squadra migliore tra le due. I Ducks hanno dominato lasciando gli avversari a bocca asciutta più di una volta.

La prima linea di Calgary, solitamente punto forte e decisivo, è stata estromessa ed ha creato pochissime occasioni nel corso del trittico fin qui visto.

Si è vista anche una differenza notevole per quello che riguarda i faceoff, soprattutto in gara-3 dove i numeri sono stati veramente imbarazzanti, e si sa che per vincere le partite si passa soprattutto da quel cerchio.

L’unica cosa che mi sento di poter rimproverare è l’attenzione. Errori come quelli di Vatanen e Lindholm e del resto della difesa in occasione del primo gol nell’ultima sfida, non sono proponibili in questo periodo dell’anno.

Calgary vince la serie se… Sarà difficile per i Flames rientrare completamente in carreggiata. Al di là della vittoria nell’ultima sfida, arrivata a mio avviso in maniera casuale ed immeritata, si è vista una grandissima differenza dei valori in campo in tutte e tre le gare.

Per riproporsi nel migliore dei modi in questa serie Calgary dovrà iniziare vincendo più faceoff e trovando un modo per contrastare il dominio sotto porta di Maroon e Beleskey che finora hanno fatto sentire il fisico molto di più rispetto alla difesa rossa e nera. Il problema dei puck persi è un altro tasto dolente.

Non che il numero sia stato così esagerato, ma l’importanza e le zone del campo in cui sono arrivati certi errori sono stati sicuramente decisivi per i gol subiti da Ramo ed Hiller.

Proprio il cambio di portiere sembra aver giovato, ma fino ad un certo punto perché le difficoltà finora si son viste nel momento di generare occasioni.

Prima di gara-3 infatti Calgary aveva segnato soltanto un gol. Inoltre quelli arrivati in occasione di quella partita sono più frutto di errori individuali avversari che di meriti veri e propri di giocatori in forza, considerato che non è ancora stato possibile trovare un’alternativa credibile ai tre ragazzi di prima linea.

Proprio l’ultima problematica citata ha rappresentato l’ingranaggio bloccato. Monahan, Gaudreau e Hudler hanno combinato soltanto un gol e otto tiri in porta con un +/- complessivo di -5.

La pressione della difesa avversaria è stata veramente incessante nei loro confronti, ma se i loro numeri non dovessero migliorare sarà una missione impossibile dare battaglia ad una formazione così forte nelle condizioni attuali.

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