Il suo nome è Martin, il suo cognome è Brodeur, ma per tutti è chiaramente una LEGGENDA.

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Come si può vedere dalla foto, Martin nasce GOALIE, crescerà GOALIE e diventerà il miglior GOALIE di tutti i tempi nella NHL, detenendo numerosi record che ora vi andremo ad esporre, ma andiamo con ordine…

Venne al mondo il 6 maggio 1972 a Montreal.

Martin è figlio d’arte di Denis Brodeur (1930-2013) , goalie anch’egli che non ha avuto troppa fortuna nei campionati che contano fra il 1950 ed il 1959 ma evidentemente ha trasmesso la passione per l’hockey al figlio, cosa non molto difficile da trasmettere per chi vive in Canada!

Il 1990 è l’anno della svolta, egli venne selezionato dai New Jersey Devils come 23esima scelta al Draft ma per i primi 3 anni vide poco il campionato maggiore e venne “parcheggiato” a maturare nel vivaio dei St Hyacintre Laser nel campionato QMJHL dimostrando fin da subito il suo valore e facendosi notare dalla dirigenza della squadra affiliata degli Utica Devils in AHL che nella stagione 1992/93 gli garantirono un posto da Starter Goalie della squadra; la stagione non risultò ottima a livello personale anche per colpa degli scarsi risultati collettivi di squadra ma Martin venne comunque notato dagli osservatori di New Jersey che decisero di fargli compiere il grande passo (dopo 4 presenze nel 1991/92 solamente a causa degli infortuni che colpirono i 2 titolari) in NHL.

CMT1994Ebbene nella stagione dell’esordio Martin mise a segno 27 vittorie in 47 presenze con una media di parate pari al 91.5%, una media goal subiti di soli 2.40 ed inoltre vinse il Calder Trophy, premio dedicato al miglior Rookie di stagione.

Il 1994/95 è l’anno del famoso lockout in NHL, la stagione fu dimezzata ma per i New Jersey Devils e per Martin Brodeur non verrà di certo ricordata solo per questo fatto, anzi, per tutt’altro! E l’anno della vittoria della Stanley Cup! Dopo una Regular Season chiusa al quinto posto di Conference e non una meno brillante (rispetto alla passata stagione) media parate (90.2%) Martin diventò un muro nei playoff conducendo la sua squadra alla vittoria della Coppa con delle statistiche spaventose; giocò sempre titolare tutte le 20 partite vincendone ovviamente 16, subì solamente 34 reti (media di 1.67 a partita!) e chiuse i playoff con una media parate impressionante, 92.7%.

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Con la prima coppa inoltre arrivò un’altra bella notizia per Martin che oltre a sposare ad agosto 1995 Melanie Dubois ebbe il primo figlio (Anthony, di professione Goalie, scelto al Draft 2013 proprio dai New Jersey Devils come 208 scelta!) proprio nello stesso anno; da lei ebbe altri 3 figli prima di divorziare nel 2003 a causa di un tradimento compiuto da Martin con Genevieve Nault, che diventò sua moglie nel 2008 e dalla quale ebbe il quintogenito nel 2009.

La stagione 1995/96 invece fu una delusione clamorosa per Brodeur e per i Devils, non riuscirono infatti a difendere il titolo non arrivando nemmeno ai playoff dopo una stagione davvero al di sotto delle aspettative.

Nella stagione 1996/97 i Devils tornarono ai playoff trascinati dalle grandissime prestazioni di Martin che chiuse la Regular Season con delle statistiche memorabili; la media parate fu del 92.7%, la media goal subiti fu di 1.88 a partita, la più bassa media degli ultimi 30 anni. Il 17 aprile 1997 inoltre al primo turno dei playoff (oltre a chiudere la serranda ai Canadiens) infilo il puck nella porta avversaria con un’empty net che chiuse il match sul risultato finale di 5-2; fu la seconda volta nella storia NHL che un portiere segnò un goal in una partita dei playoff. Nonostante ciò i Devils uscirono per mano dei New York Rangers alle semifinali di Conference.

Il 1997/98 verrà ricordato in franchigia come una delle stagioni più strane, i Devils infatti vinsero facilmente la Conference ma uscirono clamorosamente al primo turno dei playoff per mano degli Ottawa Senators; Martin per la prima volta chiuse la stagione regolare con più di 40 vittorie (43).

Anno nuovo, delusione nuova; Devils sempre straripanti in Regular Season (chiusa nuovamente da primi della classe) ma battuti immediatamente ai playoff stavolta dai Penguins. Brodeur non riesce a centrare le 40 vittorie stagionali solamente per una partita; ma la sua comunque non risulterà una stagione eccezionale con una media parate al di sotto della media alla quale stava abituando fan e soprattutto dirigenza e coach.

La seconda Stanley Cup per Martin Brodeur arrivò nell’annata 1999/2000; oltre ad infilare la seconda stagione con più di 40 vittorie in Regular Season (nuovamente 43), come nella conquista della prima Coppa fu ancora più decisivo nel momento più importante, ovvero i playoff, alzando il suo livello di gioco e portando la sua squadra alla vittoria con una media parate identica a quella del 1994/95 (92.7%) ed una media goal subiti davvero clamorosa, 1.61 a partita!

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L’anno dopo fu altrettanto esaltante a livello personale ed a livello di squadra; New Jersey raggiunse infatti un’altra finale di Stanley Cup, ma stavolta vennero battuti dai Colorado Avalanche (con in gabbia un altro fenomeno, Patrick Roy) per 4-3. Martin mise a segno inoltre 42 vittorie in Regular Season, portandosi a 3 in questa particolare statistica.

La stagione 2001/02 fu una vera delusione invece, Martin nonostante una stagione regolare sulla media ed una serie playoff giocata ad altissimi livelli (media parate del 93.8%!) non riuscì a regalare il passaggio del turno al suo team che venne subito eliminato. Nonostante questa cocente delusione in NHL Martin si rese protagonista con la maglia della nazionale Canadese portando a casa la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Salt Lake City.021913_brodeur

Ma la riscossa avvenne immediatamente l’anno dopo; il 2003 infatti fu l’anno della terza Stanley Cup. In Regular Season Martin piazzò 41 vittorie e ben 9 shutout in 70 partite disputate vincendo inoltre il Vezina Trophy (trofeo dedicato al miglior portiere della NHL); ma sua maestà diventò davvero insuperabile ai playoff chiudendo davvero la gabbia, mise infatti a segno una media parate pari al 93.4% ed una media di goal subiti a partita di soli 1.65!

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Questa fu l’ultima Stanley Cup alzata da Martin e tutt’ora la terza vinta dai New Jersey Devils.

L’anno dopo nonostante un Brodeur ancora eletto miglior portiere della Lega i Devils non andarono oltre la conquista dei playoff venendo eliminati al primo turno dai Flyers. La stagione 2004/05 fu cancellata a causa del lockout clamoroso.

Le successive stagioni portarono Martin Brodeur a conquistare numerosi record personali ma nessun titolo di squadra sino alla scadenza del suo contratto con i Devils che arrivò nel 2014.

  • Altri due Vezina Trophy (2007-2008)
  • Altre 4 stagioni con più di 40 vittorie stagionali in Regular Season, unico portiere a riuscirci
  • Record di vittorie in una stagione di Regular Season (45 nel 2009/10)
  • Record di shutout realizzati (125; 1 con la maglia dei St. Louis Blues)

Dopo 22 anni con la maglia dei New Jersey Devils Martin chiuse la carriera ai St. Louis Blues che, visti gli infortuni dei portieri titolari, contattarono Martin per un periodo che andò da fine novembre 2014 a gennaio 2015 nelle quali disputò solamente 7 partite (1 shutout); rescisse il contratto con il team ufficialmente il 29 gennaio quando inoltre diede il via alla sfida fra Blues e Predators.

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Martin Brodeur verrà ricordato per molto tempo come il miglior Goalie che la NHL abbia mai avuto e chiuse la sua carriera dopo 1266 partite di Regular Season disputate condite da 2 goal (!!), 691 vittorie, una media goal subiti di 2.24 ed una media parate del 91.2% alle quali aggiungiamo le 205 gare disputate ai Playoff condite da 113 vittorie, 1 goal (!!!), una media goal subiti di 2.02 ed una media parate del 91.9%.

E’ tutto! Goditi la vita a tempo pieno da papà di 5 figli Martin! E chissà che tuo figlio Anthony non abbia preso da te…!

Keep calm and watch NHL!!

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