Manca meno di un mese all’inizio della stagione NHL 2014/2015 e ,mentre noi eravamo in infradito a bere mojitos, in NordAmerica c’è stato un discreto movimento di giocatori: c’è chi se n’è andato, chi è rimasto il tutto a fior fior di milioni.

Ora la redazione di Playitusa ritorna dalle vacanze e vi propone qui un riassunto di tutto ciò che è successo in questa estate. Senza badare alla suddivisione in Conference e Division ecco come si sono mosse le squadre NHL (in rigoroso ordine alfabetico).

 

ANAHEIM DUCKS (Western Conference – Pacific Division)

 

I “paperotti californiani” hanno capito che sono in un momento importante della loro storia sportiva e, dopo la grande stagione passata (primo posto ad Ovest, e semifinali di conference perse contro i futuri campioni di LA), hanno deciso di mettere le mani sulla difesa, ingaggiando Clayton Stoner da Minnesota (13 mln in 4 anni). Ma l’acquisto più importante dei Ducks è stato, l’ormai ex, centro di Vancouver Ryan Kesler, scambiato per due giocatori (Bonino e Sbisa), stufo evidentemente dell’aria malata del British Columbia e ansioso di poter giocare per il titolo. Titolo che sembra non più così lontano per i paperotti.

 

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ARIZONA COYOTES (Western Conference – Central Division)

 

Oltre al nome (fino all’anno scorso erano Phoenix), in Arizona non ci sono stati cambiamenti definitivi: il front-office dei Coyotes ha capito che spendere troppo adesso in questa fase delicata (l’hockey non è mai riuscito a far troppo presa nel deserto) non avrebbe senso, e quindi ha varato un progetto a lunga scadenza, ingaggiando buoni prospetti come McKenna, Dubnyk e Perlini (12° scelta assoluta del Draft). E’ vero che manca un mese all’inizio della stagione, ma all’orizzonte non si vede alcunchè… Chi si contenta gode.

 

BOSTON BRUINS (Eastern Conference – Atlantic Division)

 

Prendete il discorso fatto prima per Anaheim, copiatelo ed incollatelo paro paro per i Bruins: il roster non aveva bisogno di cambiamenti, vista la sua solidità sul ghiaccio, e perciò in Massachussets si è badato a snellire (ciao ciao Iginla, mandaci una cartolina). In entrata si è deciso di puntare sui giovani e dal Draft è arrivato il giovane David Pastrnak, sicuro prospetto svedese (25° scelta assoluta). Squadra vincente (o quasi) non si cambia.

 

 

BUFFALO SABRES (Eastern Conference – Atlantic Division)

 

Il proprietario dei Sabres ha allargato i cordoni della borsa e ha dato un ritocchino alla difesa prendendo da Boston lo slovacco Meszaros (4 mln per un anno di contratto). Le operazione più importanti però sono stati il contratto di Matt Moulson (25 mln per 5 anni di contratto) e l’ingaggio di Brian Gionta (13 mln per 3 anni) da Montreal. Attorno a questi due è stata assemblata una squadra giovane capeggiata da Reinhart, chiamato alla 2° scelta assoluta dell’ultimo Draft. All’appello manca solo un portiere, perchè, dopo la cessione di Miller, Enroth non basta a compensarne la partenza.

 

CALGARY FLAMES (Western Conference – Pacific Division)

 

Chissà se a Calgary l’era del rebuilding è finita, visto che ormai dura da 4 lunghi anni, inframmezzata dalla cessione di capitan Iginla nel 2013. In quest’estate si è deciso di puntare un po’ più in alto del solito, ingaggiando il portiere Jonas Hiller (9mln per 2 anni), il centro Brandon Bollig (ancora nessuna notizia di un contratto) e Devin Setogouchi (1 solo anno di contratto). Per il resto dal Draft è arrivato Sam Bennet, tra i migliori giovani dell’OHL, e altri interessanti giovani come Thyessen e Colborne. I tempi d’oro sono ancora lontani, si spera siano lontani anche i tempi bui.

 

 

 

CAROLINA HURRICANES (Eastern Conference – Metropolitan Division)

 

Anche a Carolina si è deciso di rinforzare la difesa, e per farlo ha attinto a Toronto (non proprio una muraglia), prendendo McIntyre e riprendendo Gleason. Un altro passo importante è stato il rinnovo di Tlusty (1 anno a 3mln). Per il resto molti giovani e altrettante cessioni. Vuoi vedere che c’è aria di rebuilding?

 

CHICAGO BLACKHAWKS (Western Conference – Central Division)

 

Un solo arrivo in vista a Chicago, ma bello grosso: Brad Richards è sbarcato dalla Grande Mela per dare un po’ più di solidità al gioco degli Hawks, con un contratto di un anno a 2 mln. Il colpaccio però in Illinois è stato compiuto col rinnovo di contratto contemporaneo di Toews e Kane (84 mln a testa divisi in 8 anni). Dopo aver speso una fortuna per la premiata ditta, gli Hawks si trovano con un eccedenza di Salary Cap e si prospettano partenze eccellenti: Sharp? Hossa? Forse qualche rinnovo in difesa non guasterebbe.

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COLORADO AVALANCHE (Western Conference – Central Division)

 

La giovane squadra che ha impressionato tutti l’anno scorso ha deciso che è l’ora del salto di qualità e, squillo di trombe, a Denver arriva Jerome Iginla (3 anni a 16 mln), 37 primavere da Boston. Ad aumentare l’esperienza degli Avalanche, arriva da Montreal Daniel Briere. Queste due operazioni basterebbero per fare di Colorado una delle pretendenti al titolo, non fosse che in difesa non sono stati fatti aggiustamenti, e il reparto portieri (Varlamov e Berra) potrebbe non bastare a tappare i buchi.

 

COLUMBUS BLUE JACKETS (Eastern Conference – Metropolitan Division)

 

Per aumentare la solidità di squadra, in Ohio hanno deciso di far arrivare nientemeno che Scott Hartnell da Philadelphia, anche lui alla ricerca di nuovi stimoli. Per il resto i Jackets hanno deciso di mantenere il roster dell’ultima stagione, rinnovando il contratto per 6 anni a Brandon Dubinsky e per 2 anni a Corey Tropp. E’ difficile pensare ad un risultato starordinario per questa franchigia, ma sicuramente non sarà una squadra materasso.

 

 

DALLAS STARS (Western Conference – Central Division)

 

Il colpo dell’anno spetta sicuramente ai texani, che da Ottawa hanno prelevato nientemeno che il capitano Jason Spezza. Sempre da Ottawa è arrivata l’ala Ales Hemsky, per rinforzare la seconda linea. Nella voce uscite non si trovano partenze eccellenti, e tutto ciò ci fa pensare che a Dallas l’idea sia quella di elevare i risultati della squadra e farla uscire da quel limbo di squadra incomprensibile, capace di imprese e disastri con la stessa probabilità.

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DETROIT RED WINGS (Eastern Conference – Atlantic Division)

 

La gloriosa squadra del Michigan è in una fase di transizione, e con il calo progressivo delle sue star (Zetterberg e Datsyuk, tanto per dire) è giusto iniziare a guardare ai giovani. Il rinnovo del contratto di Tomas Tatar e Kyle Quincy vanno in questa direzione. Altro rinnovo importante è stato quello del goalie Gustavsson, probabile backup di Howard. Possiamo dire che il fututo (prossimo) per questa squadra è assicurato, visto anche l’esplosione del talento di Nyquist.

 

 

 

EDMONTON OILERS (Western Conference – Pacific Division)

 

Nella gloriosa Edmonton qualcosa si è mosso: è infatti arrivato da New York Benoit Pouliot (5 anni a 20mln), da New Jersey Mark Fayne (4 anni a 14mln), e da Columbus Nikita Nikitin (2 anni a 9mln). Forse il progetto rebuilding degli ultimi anni è stato messo in cantina e il mercato degli Oilers si è fatto più dinamico. L’idea dei giovani non è stata però accantonata del tutto e approfittando della 3° scelta del draft è arrivato Leon Draisaitl, uno dei centri più interessanti delle minors. Solo il ghiaccio però ci dirà se in Alberta è arrivata la fine del tunnel.

 

FLORIDA PANTHERS (Eastern Conference – Atlantic Division)

 

In Florida si è deciso di saltare a piè pari il rebuilding, e, approfittando della 1° scelta del Draft dove è stato scelto il tedesco Aaron Eckblad, in estate sono stati ingaggiati Dave Bolland (5 anni a 28mln) da Toronto, Jussi Jokinen (4 anni a 16mln) da Pittsburgh e Willie Mitchell (2 anni a 9mln) da Los Angeles per rinforzare la difesa. Basteranno a rimettere in moto il rullo compressore?

 

LOS ANGELES KINGS (Western Conference – Pacific Division)

 

Cosa deve fare una squadra che ha appena vinto una Stanley Cup in questa maniera? Niente, e infatti i campioni in carica si sono limitati (!) a rinnovare i contratti in sospeso: Marian Gaborik si prenderà 35 milioni in 7 anni e Matt Greene 10 milioni in quattro anni. L’unico acquisto è arrivato da Saint Louis, e si chiama Adam Cracknell, buono per le situazioni di crisi. Se ce ne saranno…

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MINNESOTA WILD (Western Conference – Central Division)

 

Poche pretese a St.Paul, dove si accontentano (!!) di Tomas Vanek (3 anni a 20mln), arrivato da Montreal per migliorare la circolazione del disco visto che in Minnesota non hanno bisogno certo di picchiatori. Ad aumentare il parco giovani è arrivato da Carolina Brett Sutter (2 anni a 1,2mln). Il punto di svolta è lì davanti, basta solo prenderlo.

 

Arrivederci alla seconda parte: si ricomincia da Montreal….

 

 

 

 

 

 

 

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