Può una grave cardiopatia far smettere di sognare una persona? No!

Può la Nhl avverare il sogno di un cuore malato? Si!

Si chiama Sam Tageson, ha 17 anni e purtroppo dalla nascita convive con la left hypo plastic heart, una rara cardiopatia congenita in cui il ventricolo sinistro del cuore è gravemente sotto sviluppato e che tiene il ragazzo in costante pericolo di vita.

Ha solo un sogno Sam, scendere sul ghiaccio con la sua squadra del cuore, i San Jose Sharks ma la realtà in questo caso supera di gran lunga il sogno.

Attraverso la fondazione americana “Make a Wish” tutto è possibile come nel caso di Sam, guardando il sito si capisce che adottare un sogno vale un’intera vita e che spesso ci si dimentica che essere in buona salute è uno status di fortuna nelle giornate in cui l’unica tristezza è la mancanza di un i-phone o di un qualsiasi lusso materiale.

Per Tageson l’intera giornata è un paradiso e attraverso istagram tutti riescono a emozionarsi con lui, dalla sua maglia numero 20 custodita nello spogliatoio Sharks al pranzo con la leggenda locale Owen Nolan, prima scelta del 1990 e capitano Sharks dal 1998 al 2003.

Tutto avviene con una semplicità disarmante, Tageson sembra sia parte integrante del mondo Nhl da una vita, i suoi occhi raccontano qualcosa che non si può scrivere, gli Sharks continuano nelle sorprese.

Cosi ecco che Sam si ritrova a pattinare con i suoi eroi, addirittura prova un 1 contro 1 con il portiere Alex Stalock, arriva anche un gol e nessuna lamentela dell’estremo difensore, anzi, è il gol subito più dolce.

581145_ebDopo vari tour ecco la ciliegina, Tageson è presente al riscaldamento della gara con i Florida Panthers, sbuca dalla bocca dello squalo come fosse un professionista, canta l’inno e poi si accomoda in panchina, il suo cuore batte forte, alla faccia della malattia, niente può sconfiggere la felicità.

Sam Tageson è il primo non professionista a essere messo a referto nella storia Sharks, in una giornata cosi niente può rovinare quegli occhi colmi di gioia che tante persone fa emozionare, non ha colpe Roberto Luongo che sigilla la porta avversaria con 52 parate nella vittoria dei Panthers per 3 a 2.

Alla fine ci si dimentica che intorno al sogno esiste anche la partita, vince Florida come detto, per San Jose i gol arrivano con Marty Havlat e Brent Burns ma la sconfitta è solo un contorno in una giornata speciale.

Per Sam arriva anche il bastone firmato da Antti Niemi, suo giocatore preferito, giusto per non farsi mancare niente chiudendo la parentesi più felice nei suoi 17 anni.

Il sorriso di una persona malata è la vittoria più bella in questa vita.

 

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