sabr6567Nonostante il recente cambio di proprieta’,un buon draft e l’ottimo parco talenti, i tifosi dei Sabres hanno ancora parecchio da soffrire.

Non sara’ difficile fare meglio della passata stagione a Buffalo, conclusa al dodicesimo posto dell’Eastern Conference a 7 lunghezze dalla zona playoff ed addirittura all’ultimo della North East Division. Tutto da rifare.

Il primo a farne le spese é stato il fedelissimo sergente di ferro Lindy Ruff, che dopo ben 16 anni trascorsi sulla panchina dei Sabres ha subito un’esonero acclamato da molti. Nonostante la nomina di miglior coach dell’anno 2005-2006, il record NHL di stagioni consecutive alla guida della stessa squadra (secondo solo al mitico Popovich degli Spurs negli sport nordamericani), il miglior risultato dell’allenatore canadese rimane la finale di Stanley Cup del 1999 persa in sei gare contro i Dallas Stars.

Il titolo era un’impresa fattibile, soprattutto nel 2006-2007 anno dell’unico President’s Trophy della franchigia. La squadra era in forma smagliante e poteva vantare nomi del calibro di Briere, Drury, Vanek, Roy, Pominville, Afinogenov, Campbell e Miller all’apice delle loro carriere. Ma i sogni si infransero contro i Senators i quali li eliminarono in sole 5 gare nella finale della Eastern Conference.

E fu l’inizio di un vertiginoso crollo. Briere, Drury e Campbell fanno le valigie, il sentitissimo e freddissimo Winter Classic viene perso amaramente al Ralph Wilson Stadium agli shootout per mano di Crosby e i Pinguini e i playoff vengono mancati per due stagioni di fila.

Gli arrivi sono pochi e di scarsa qualità , tuttavia Ruff riesce a far vincere ai suoi la division ( grazie anche all’esplosione del rookie Myers) ma i playoff 2010 durano solo 6 gare di fronte alla corazzata Bruins. Stessa sorte anche per l’anno successivo, dove ad eliminare i Sabres ai quarti di conference saranno invece i possenti Flyers.

Vanek e Miller da soli non bastano , e l’acquisto del club da parte del multimiliardario Terrence Pegula porta una ventata di ottimismo e speranze. Sulle rive del lago Erie approdano con contratti a lungo termine ed alquanto azzardati il difensore tedesco Christian Ehrhoff e l’ala finnica Ville Leino. Entrambi deluderanno e la qualificazione ai playoff salta anche per l’annata 2011-2012.

Come accennato prima, la corta stagione 2012-2013 sarĂ  un disastro . Le uniche note positive arrivano dal sempre presente Vanek e dalla piacevole sorpresa Hodgson (talento ottenuto dai Canucks alla deadline di Febbraio 2012) e dalla conferma del giovane Ennis.

Stagione segnata anche dai grandi addii , dopo quello di Ruff , il neo capitano Pominville se ne va agli Wild. Cio’ segna la definitiva fine di un’era e l’inizio della difficile impresa di ricostruire una squadra grazie a scelte al draft e prospetti (come i talentuosi Grigorenko,Zadorov,Ristolainen e Pysyk),oltre alla fiducia affidata ad un coach inesperto come Darcy Regier.

La nuova stagione é cominciata decisamente male con una sola vittoria nei primi 10 match, con Miller e Vanek sul piede di partenza. L’austriaco avrebbe secondo alcuni già un accordo da tempo con i Wild per raggiungere il suo amico Pominville in Minnesota , terra natale della moglie e dove Thomas trascorre le vacanze.

Perdere gli ultimi due piastri sarebbe deleterio per una squadra cosi giovane. Buffalo non se lo merita. Ha da sempre una buona tradizione di hockey ed una tifoseria appassionata. La citta’, che é al confine canadese, é nota per gli inverni gelidi e la dura crisi dell’industria metallurgica.

Non un paradiso o una valle di felicita’, ma per i patiti di puck e ghiaccio puo risultare piacevole: i biglietti per il First Niagara Center sono a prezzi bassi, la gente é ancora molto affezionata ai loro Sabres, non é raro vedere macchine con il logo sulla carrozzeria (quello ormai vintage ma compianto rosso e nero ovviamente), bandiere e sciarpe appese nelle abitazioni e negli innumerevoli pub che durante le partite si riempono di birra e fan.

Forse,pero’, per parecchio tempo vedere Buffalo sollevare la Stanley Cup rimarrĂ  una bischerata degna del miglior Jim Carrey … http://www.youtube.com/watch?v=wXDhpf2xP9k

One thought on “Le eterne speranze di Buffalo

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