Vancouver conduce 3-1 sui Predators

Rubando il soprannome a Pekka Rinne splendido protagonista di questa sfida tra Nashville e Vancouver che vede il siglillo dei numeri 1 verso la finale di conference.

I precedenti: quattro precedenti stagionali e due vittorie per parte, con Vancouver che fa esultare i suoi tifosi in casa il 26 gennaio per 2 a 1 con gol di Burrows e Sweatt.

La vendetta di Nashville si compie in casa con rotonda vittoria 3 a 1 e in trasferta per 3 a 0 quando scrive il suo nome nella stria della Nhl Blake Geoffrion in gol dopo nonno e papà nella generazione hockeistica di famiglia. Ancora Alex Burrows si esalta nel 3 a 1 del 29 marzo che pareggia gli scontri diretti in attesa delle gare che contano.

Le squadre: Vancouver-Nashville è lo show dei portieri con Roberto Luongo e Pekka Rinne candidati al Vezina Trophy premio per il miglior portiere della Nhl.

Oltre a loro anche gli allenatori Vigneault e Trotz si contendono il Jack Adams Award insieme al coach dei Penguins Bylsma come miglior allenatore della National hockey League. I Predators sono la sorpresa del primo turno Nhl avendo eliminato una seria candidata alla Stanley Cup, quella fuoriserie offensiva degli Anaheim Ducks col bomber di regular season Corey Perry bloccata sul più bello, Vancouver ha impiegato sette gare dopo l’impantanarsi della serie sul 3 a 0 contro Chicago e la disputa si è decisa solo in un terrificante overtime dell’ultima partita.

Il rischio: la paura dell’eliminazione al primo turno per Vancouver ha reso più forte una corazzata di per sé imbattibile che si è scontrata con la durezza dei playoff, Nashville ha incantato contro Anaheim e ora non si pone limiti, puntando sulla classe dei singoli i Canucks hanno più classe, i Predators più organizzazione di gioco, l’elemento che prevarrà varrà una finale di conference

Il pronostico: la certezza di ritrovare Roberto Luongo in piena forma dopo il terrore della serie con Chicago regala ai Canucks grosse certezze per il passaggio del turno, i Predators hanno vinto la prima serie playoff nella sua recente storia, sembra già un grosso passo in avanti ma lo scoglio Vancouver è ancora troppo grande, cosi per un paio di gioie a favore dei Predators diciamo Vancouver in 6 partite.

Gara 1: La guerra tra i portieri fa da anteprima alla sfida tra Predators e Canucks, la squadra canadese prova il tutto per tutto per superare Pekka Rinne ma il portierone di Nashville non concede gioie nel primo periodo, imitato alla perfezione da Luongo.

Serve l’attimo letale per sbloccare la storia, è da una discesa di Maxim Lapierre dove si beve l’intera difesa ma che trova un altro muro invalicabile davanti agli occhi, la destrezza del giocatore di Vancouver trova Chris Higgins tutto solo, tiro e gol dell’1 a 0! Incredibilmente questo sarà l’unico gol della partita, Roberto Luongo porta a casa uno shutout bloccando 20 tiri, Rinne ne ferma 29 su 30 ma purtroppo esce sconfitto, la guerra è appena all’inizio.

Emotivamente la Rogers Arena risente ancora della paura di gara 7 contro i Blackhawks, sa che ogni vittoria è importante ed è pronta per ritornare la bolgia che tanto piace in Canada.

Gara 2: “Con due portieri cosi forti non aspettatevi pioggia di gol nella serie“, cosi parlò il profeta Barry Trotz coach di Nashville con vaga somiglianza ad un lottatore anzichè un coach, cosi riporta la storia di gara 2, ancora fatalmente legata a episodi, il primo a sbattere su un goalie è Martin Erat bloccato da Luongo, la stessa azione la prova Legwand e il risultato è lo stesso.

Serve il power play per vedere un gol, Ehrhoff stende O’Brien, la penalità in favore di Nashville serve invece per far partire San Burrows (dopo il gol di gara 7 è già Beato, si attende Santificazione post Stanley Cup) scambia con Kesler e in inferiorità numerica segna il gol dell’1 a 0! Kesler ha il disco del 2 a 0 a pochi secondi dalla fine del periodo ma Rinne si ricorda che di nome fa Pekka, non fa una pecca e diventa imPEKKAbile, con buona pace di Vancouver che inizia a perdere la pazienza.

Il terzo periodo regala a Jordin Tootoo la possibilità di sfidare Luongo, portiere spiazzato e disco alle stelle per la gioia della Rogers Arena, il replay mostra la grande parata dell’altro Santo locale sfuggita a velocità normale.

Quando Luongo para l’impossibile tutti pregustano la seconda vittoria, la discesa di Suter a un minuto dalla fine sembra senza pericolo, il tiro verso il goalie di Vancouver invece sbatte sul pattino e s’infila alle spalle dell’estremo difensore in un colpo di fortuna verso Nashville, è 1 a 1 ed è overtime!

Vancouver si ricorda di avere i gemelli d’oro Sedin, Henrik però sbatte ancora su Rinne sempre più muro fantastico, quando Daniel Sedin apre per Kevin Bieksa il giocatore dei Canucks deve solo appoggiare il disco in rete, lo fa ma arriva ancora un salvataggio miracoloso di Pekka Rinne in tuffo.

I Predators si rivelano folli come anni fa quando vincevano gare impossibili e perdevano le più semplici, fanno giocare la squadra di casa contando su un portiere formato Superman, Lapierre supera tutta la difesa ma tirare è inutile perché ancora una volta il goalie finlandese dice di no al gol.

È addirittura doppio overtime, Samuelsson ha in canna il colpo del ko, Rinne scivola ma compie il movimento di un gatto quando fa le fusa, all’indietro blocca ancora una volta il tiro e per Vancouver s’inizia a capire che non è serata, cosi nell’unica azione offensiva di rilievo per Nashville Nick Spaling serve Matt Halischuk, tiro e disco alle spalle di Luongo, incredibile 2 a 1 e serie che torna in parità!

Incredibilmente le statistiche dei portieri fanno notare che Luongo ha parato di più, 44 tiri contro 32 ma i 18 salvataggi di Pekka Rinne nel supplementare hanno oscurato la classe del numero 1 di Vancouver, pronto alla vendetta in gara 3.

Gara 3: Con l’incredibile miracolo di aver violato la Rogers Arena per Nashville il sogno può continuare. I gemelli Sedin sono misteriosamente spariti dai tabellini marcatori e per i Predators è un’ottima notizia, la marea gialla è la risposta a chi crede nei sogni. Incredibilmente su un power play a favore di Vancouver è Nashville a pressare tant’è che David Legwand depone in rete l’azione iniziata da Suter nel boato locale dell’1 a 0!

Il colpo del ko è nel bastone di Steve Sullivan ma lanciato contro Luongo subisce lo stop del portiere, i Predators trascinati dal troppo entusiasmo compiono una follia con Smithson che colpisce proprio il goalie canadese senza senso facendo ripartire i suoi in inferiorità numerica nel secondo periodo.

È un ingenuità che pagano a caro prezzo perché Daniel Sedin imposta per Ehrhoff che mette a sedere Rinne offrendo a Kesler un gol facilissimo, 1 a 1.

Arriviamo cosi al terzo periodo, la pressione su Rinne diventa insostenibile quando provano un touchdown anziché un gol, il portiere si lancia su Kesler lasciando l’intera gabbia a disposizione di Higgins che seppur dalla distanza non fallisce. La reazione di Nashville porta la firma di Joel Ward dopo un ingaggio a favore, parte disco tra i piedi, girotondo sulla gabbia e puck in rete, 2 a 2 e nuovo boato!

Ovviamente è ancora il supplementare a decidere questa maratona, Kesler e Weber si spintonano un po’ troppo con penalità per il capitano dei Predators, l’attimo fatale è arrivato, Samuelsson servito da Ehrhoff scaglia un bolide che trova Ryan Kesler sulla traiettoria, Rinne non se ne accorge e gol del 3 a 2 nella vendetta dei Canucks con la doppietta del numero 17 nativo di Livonia in Michigan. Contro Rinne altri 47 tiri con 44 parate, verso Luongo “solo” 28. La sciocchezza di Shea Weber è pagata a caro prezzo.

Gara 4: La quarta gara serve ai Canucks per proseguire l’avventura verso la Stanley Cup, chiudere gran parte dei discorsi qualificazione senza altri timori in regalo verso la sua splendida tifoseria, Nashville contro l’inerzia della serie schiera Halischuk eroe di gara 2 insieme a Legwand e Ward con Suter e Weber in protezione di Rinne.

Vancouver con la collaudatissima linea Burrows più i gemelli d’oro Sedin parte subito fortissimo con Spaling che s’immola per non far segnare Samuelsson a porta vuota, rimandando il vantaggio dei Canucks di poco, fin quando Ehrhoff nel traffico trova l’angolo giusto per superare Rinne nell’1 a 0.

Dura appena 4 minuti la gioia di Vancouver, con Ward che in un doppio tentativo supera Luongo in power play. Non si scompone la furia Canucks, dopo i miracoli di Luongo è Edler a deviare un disco che Kesler, Ehrhoff e Daniel Sedin usano per confondere l’intera difesa nel 2 a 1.

È l’ennesima reazione dei Predators a non mancare, tiro di Franson e puck che si scaglia contro il segnalatore di gol all’interno della porta, è il 2 a 2. L’eccessiva foga che Nashville ha sempre all’inseguimento di Vancouver produce un braccio teso in stile wrestling di Suter su Kesler, non avendo imparato la lezione dalla fesseria di Weber in gara 3 per i Predators è una nuova doccia fredda, Ryan Kesler motivatissimo s’inventa un super gol infilandosi tra Weber e O’Brien superando con destrezza Rinne, 3 a 2 e colpo del ko. A chiudere i conti ci pensa Henrik Sedin nel suo primo gol in post season a porta vuota, 4 a 2 e serie che sul 3 a 1 sembra quasi decisa, quasi.

Prossimi appuntamenti:

Gara 5: Nashville @ Vancouver 7 maggio

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