Antii Niemi, decisivo per gli Sharks

Da una parte il sogno di San Jose di sfiorare almeno una volta la Stanley Cup, dall’altra la storia prestigiosa di Detroit esperta squadra che non molla mai.

I precedenti

Valanghe di gol nei quattro precedenti in regular season, con la gara d’apertura che si disputa il 30 novembre e vede il dominio Red Wings vittoriosi per 5 a 3 con doppietta di Zetterberg. Una settimana più tardi San Jose depone la prima di tre vittorie consecutive contro i biancorossi. 5 a 2 alla Joe Louis Arena con 2 gol di Logan Couture, 4 a 3 ancora in quel di Hockeytown e questa volta è Setoguchi a segnare 2 reti, infine 3 a 1 e doppio sigillo tra i marcatori per Dany Heatley

Le squadre

Siamo di fronte all’esperienza totale per entrambi i roster, lo scorso anno i migliori della regular season, San Jose, si liberano in 5 gare dei Red Wings stanchi dopo le 7 battaglie contro Phoenix e con infermeria abbastanza occupata. Quest’anno situazioni inverse, Detroit si libera in 4 gare di Phoenix e può permettersi il lusso di far riposare Henrik Zetterberg, San Jose quest’anno impiega 6 gare per superare Los Angeles orfana della stella Anze Kopitar. Gli Sharks chiudono regolarmente il campionato con medie stratosferiche, 107 punti nel 2006/07, 108, 117 e 113 punti nelle stagioni successive raccogliendo solo delusioni nella postseason, ultima scottatura il 4 a 0 subito dai successivi campioni di Chicago dodici mesi fa. Per Marleau e soci sembra questa una delle ultime occasioni d’oro.

Entrambe le linee delle due franchigie sono ricche di classe se pensiamo a Thornton e Couture che sono nel trio numero 3 cosi come i Red Wings che possono giostrare Helm, Filppula o Hudler a seconda delle necessitĂ .

Il rischio

Per San Jose è urgente bloccare la magia di Pavel Datsyuk che dopo le prime 4 gare è diventato l’incubo delle notti insonni del coach di Phoenix, l’attacco Sharks non è da meno in una serie che regalerà colpi di scena, gli Sharks hanno fame, devono sognare almeno la finalissima dopo troppe delusioni ma per farlo devono riuscire a sfruttare il power play

Il pronostico

L’allenatore di San Jose Todd McLellan è stato allievo di Babcock coach Red Wings da cui ha ereditato la mente brillante nei momenti difficili, sa come ragiona e eventualmente come bloccarlo, in una serie tiratissima preghiamo per una decisiva gara 7 che sarebbe un ennesimo show per la Nhl, puntando sulla finalista diciamo San Jose.

Gara 1

Sollevato il sipario sullo spettacolo dell’Hp Pavilion gli Sharks schierano Marleau-Thornton-Setoguchi con Murray e Boyle a protezione di Antti Niemi, contro il rientrante Zetterberg vicino a Datsyuk e Holmstrom, con Lidstrom e Stuart davanti a Jimmy Howard. Che sia gara sentita lo si capisce dopo pochi minuti, quando Ferriero fa volare Miller con conseguente rissa e power play che non regala grosse emozioni.

Tanto agonismo sul ghiaccio e squadre che si studiano, di fronte c’è la forza numero 2 contro la numero 3 della Western conference, un equilibrio in una serie playoff che si spezza solo con colpi di classe. Il primo è targato Detroit, Pavel Datsyuk viene raddoppiato in marcatura lasciando libero al tiro ravvicinato Nicklas Lidstrom, la conclusione è una sentenza nel vantaggio Red Wings, 1 a 0 e primo gol del capitano nei playoff.

Il vantaggio Red Wings produce l’assedio verso la gabbia di Howard perfetto nei primi due periodi dove chiude la porta in tutti i 27 tentativi di San Jose.

Sotto di una rete la squadra locale inizia il periodo finale come uno squalo, circonda l’avversario prima di sferrare il colpo letale per rovinare il compleanno appea festeggiato da Mike Babcock.

Il regalo lo impacchetta Bertuzzi punito per una carica con bastone alto, il power play successivo è rocambolesco, Jumbo Joe Thornton sfodera un missile che il guantone di Howard non trattiene, rimbalzo in volo di Pavelski e gol del pareggio, 1 a 1 e splendida dimostrazione di rapidità d’esecuzione.

In un colpo solo Howard si rovina la serata perfetta e con questa rete subita condanna la partita ai supplementari.

Un premio unico va senza dubbio al tifoso Red Wings che s’infila un costume da squalo imitando una brutta esecuzione di merenda umana.

Questo tifoso non sa che nell’overtime c’è la condanna di condanna Detroit al termine di un’azione offensiva locale ancora in superiorità numerica, non fa in tempo a rientrare sul ghiaccio Abdelkader che vede il pressing Sharks con Boyle e Couture consegnare il puck a Benn Ferriero, tiro che s’infila in una selva di bastoni con corridoio magico che condannano l’immobile Howard, è il decisivo gol del 2 a 1 nella prima gioia della serie di San Jose.

Per Ferriero tripla gioia per il suo primo gol stagionale nei playoff ma anche primo in assoluto in carriera nelle gare che contano. Howard chiude bloccando 44 tiri su 46 macchiando con due episodi una serata dove ha regalato parate stupende.

San Jose continua a regalare magici overtime ai suoi tifosi vincendo la quarta gara dopo i tempi regolari in questi playoff.

Gara 2

In California il ghiaccio non è di casa ma se si tratta di San Jose diventa religione un palazzetto che sogna l’impresa che la giovane franchigia (esordio Nhl 1991/92) non ha mai assaporato, una finalissima di Stanley Cup. Negli occhi di chi si è appassionato agli squali c’è la magica rimonta in gara 3 contro i Kings quando sotto 4 a 0 un magico secondo periodo ha siglato un 5 a 5 che poi Setoguchi ha trasformato in uno storico 6 a 5.

Le linee iniziali non cambiano, Detroit schiera anche Johan Franzen nell’assalto a gara 2, anche stavolta non si attende molto per avvistare un power play visto che la fisicità la fa da padrone con Abdelkader che centra in pieno volto uno sfortunato Couture.

La dolce vendetta è firmata Ian White che nella successiva superiorità numerica colpisce la difesa Red Wings ipnotizzata dalla discesa di Heatley che serve per spianare la strada al difensore numero 9 che regala il primo boato locale con un missile.

Col vantaggio Sharks sale in cattedra Antti Niemi che non si spaventa della potenza offensiva che gli arriva contro e regala una compilation di parate per gli incubi di Detroit, con Datsyuk prima vittima della classe del goalie finlandese, con Helm che arriva anche ad un 1 contro 1 ma che finisce per regalare il disco a chi difende la porta.

Anche Howard s’inventa le parate, anche con la maschera su Boyle, l’importante è non far segnare ma il goalie dei Red Wings paga a caro prezzo l’ennesima sfortuna nel periodo finale, discesa di Niclas Wallin, tiro non trattenuto e disco che rotola alle spalle del povero portiere, 2 a 0 San Jose e inerzia della gara tutta a favore dei locali con Wallin già eroe nella Stanley Cup 2005/06 grazie alle sue volate decisive.

Il palo su Heatley salva il 3 a 0 e sul ribaltamento offensivo la classe di Datsyuk prevale sulla difesa di San Jose, assist al centro e gol di Zetterberg nell’oro della squadra di Detroit, 2 a 1.

Alla rete di Zetterberg il cronometro segna meno 6 minuti alla fine della partita, il pressing finale di chi ha vinto la Central division non riesce ad aver la meglio su chi ha guidato vittoriosamente la Pacific, il risultato finale premia ancora Marleau e soci e sopra 2 a 0 come lo scorso anno vanno a far visita alla Joe Louis Arena.

Prossimi appuntamenti:

San Jose @ Detroit 4 maggio gara 3

San Jose @ Detroit 6 maggio gara 4

Commenta

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.