Hamhuis e Burrows, decisivi per i Canucks

Il countdown playoff segna – 10 alle gare infuocate che scolpiscono una carriera, riposatevi ora guerrieri che fra un po’ si combatte.

Nel paradiso delle magnifiche 3

1 Vancouver Canucks 103 punti

2 Detroit Red Wings 94 punti

3 San Jose Sharks 92 punti

Per i Vancouver Canucks tanti i giocatori che si regalano gare da protagonista, Hamuis nella doppietta decisiva contro Phoenix, Burrows nel 5 a 4 (ai rigori) contro gli Sharks, in un match che tanto sa di playoff con Vancouver avanti 2 a 0 poi rimontati dai gol di Clowe sino agli shootout per decidere il destino della gara.

La forza della capolista è anche nella testa, senza scomporsi, consci di tanta classe ribaltano il derby canadese con i Flames, sotto 2 a 1 rimontano grazie a Daniel Sedin che firma l’ennesima doppietta decisiva per il 4 a 3 finale, aiutato dall’ingenuità di Bourque punito, con conseguente letale superiorità numerica nella rete numero 4.

Il numero 4 porta bene ai Canucks perché col power play arrivano i gol di D. Sedin e Ryan Kesler nel 4 a 2 contro i Minnesota Wild, timorosi in avvio e puniti col parziale 3 a 0 dopo venti minuti. Con questi 2 punti Vancouver è la prima squadra a superare quota 100 nella Nhl 2010/11, lanciati verso il primo President Trophy della propria storia come miglior squadra della lega.

Per i Detroit Red Wings, gli Edmonton Oilers non possono rappresentare un problema, chi pensa a una facile vittoria è stupito dalle tante occasioni sprecate dai canadesi dopo il vantaggio di Jones, chi ha tanti assi nella manica ribalta ogni ostacolo, una bomba di Lidstrom prima e l’ennesima magia di Pavel Datsyuk poi fissano all’overtime il 2 a 1 col fenomenale numero 13 che è decisivo quando prende la mira, mette a sedere Reddox e fulmina il goalie Dubnyk, chiudendo la serie negativa di 4 gare senza vittoria.

È ben più netta la superiorità contro i blues, dominati per 5 a 3 ma che sino a sei minuti dal termine pareggiano la gara. La forza sta proprio nel momento in cui si deve spingere sull’acceleratore, cosi ancora una volta è la magia di Datsyuk (andate a rivedere il gol) nel superare difensori come fossero ostacoli fermi a guardare i movimenti che un giocatore fa quando è una stella e nel giro di un minuto spetta a Abdelkader fissare il doppio colpo del ko.

Zitti zitti e senza i riflettori della prima posizione San Jose prepara dei playoff studiati con insonnia nelle ultime due postseason dove hanno raccolto troppe delusioni. Serve un gol di Patrick Marleau per liberarsi di Nashville all’overtime per 3 a 2, mentre ci vogliono 10 rigori per stabilire un vincitore contro i Rangers, sbagliare 4 rigori su 5 non aiuta a raggiungere la vittoria, meno peggio fa Ny che segna con Wolski e Dubinsky nel 3 a 2, con Lundqvist muro invalicabile.

Contro i campioni di Chicago è un terribile secondo periodo a far tornare sulla terra San Jose, sull’ 1 a 1 i Blackhawks rifilano 5 gol con Hossa (2), Toews, Hjalmarsson e Kane nel 6 a 3 che dopo 40 minuti chiude la disputa nell’incubo dei goalie Niemi (4 gol su 18 tiri) e Niittymaki (2 su 16).

La vittoria su Dallas avvicina a meno 2 il secondo posto dei Red Wings.

Nel purgatorio di chi insegue il sogno

4 Phoenix Coyotes 89 punti

5 Chicago Blackhawks 86 punti

6 Los Angeles Kings 86 punti

7 Nashville Predators 86 punti

8 Anaheim Ducks 85 punti

9 Dallas Stars 85 punti

10 Calgary Flames 84 punti

L’avviata conquista dei playoff da parte dei Phoenix Coyotes passa per il 3 a 0 con cui MacLean, Belanger e Doan trafiggono i Calgary Flames e non si ferma contro i Ducks schiantati per 5 a 2 con Anaheim che segna 2 volte con Perry ma subisce i gol di Pyatt, Korpikovski, Schlemko e Doan.

I Chicago Blackhawks vengono ricevuti da Obama che intimidisce Kane e Sharp, fanno festa e passano poi un primo periodo da incubo con Florida. Sotto 3 a 0 la rimonta con Kane e Hossa si ferma sul 2 a 3 e anche gli shootout contro Tampa Bay non sorridono ai campioni quando i gol di Kane, Sharp e Toews sono resi inutili dallo show della coppia St.Louis e Stamkos.

Spettacolo puro contro i Washington Capitals, gara che riproposta come finalissima sarebbe un main-event degno di Wrestlemania (il top dei top) da una parte Toews e Kane, dall’altra Ovechkin. In regular season è decisivo il gol nel supplementare di Mike Knuble dopo che l’incontro si è concluso 3 a 3, con rimonta finale di chicago a 40 secondi dalla fine con Toews, nel pareggio dopo i gol di Gordon, Arnott, Laich da una parte, Leddy e Kopecky per i campioni.

Anze Kopitar è il portafortuna dei Los Angeles Kings. Il bomber firma la rimonta ai danni dei Red Wings in vantaggio con Helm e superati da Ponikarovsky, poi si regala una tripletta contro Columbus e conduce i suoi alla vittoria per 4 a 2 toccando quota 24 gol tra i marcatori. Quando non segna Kopitar ci pensa Dustin Penner nel 3 a 2 col quale i Kings superano Dallas in una gara decisa a 20 secondi dalla fine da Handzus, rendendo inutili i gol di Richards e Langenbrunner.

Se i Nashville Predators saranno nei playoff dovranno ricordare le gare contro Minnesota e Colorado dove hanno dato lustro finalmente ad un hockey ragionato e ben giocato, con buona pace di Pekka Rinne che può riposarsi un po’ nelle due vittorie per 4 a 0 e 4 a 2. Contro il magic moment di Anze Kopitar c’è poco da fare, anche i Predators sono vittime della furia del bomber dei Kings che apre le danze nel vittorioso match per 4 a 2 con Nashville che non sfrutta il power play e non si consola con Dumont che segna il gol numero 10 della stagione.

Contando su un Corey Perry stratosferico i Ducks superano di slancio i Rangers per 5 a 2 poi ringraziano l’altro  magic moment della Nhl di Dan Ellis arrivato alla quinta vittoria nelle sue sette partite con Anaheim.

La continua evoluzione della classifica taglia fuori dai playoff attualmente i Dallas Stars, Brenden Morrow regala ancora speranze quando sigla il gol decisivo del 4 a 3 nell’ overtime contro i Kings. Ben più concreto il 4 a 0 contro i Wild dove concedono agli avversari solo 14 tiri in porta. Va peggio contro San Jose quando Dallas si addormenta sul 2 a 2 e restano da giocare ancora venti minuti. Clowe, Mitchell e 2 gol a porta vuota di Thornton e Heatley siglano un parziale 4 a 1 che fa da cornice al 6 a 3 finale.

Lo spareggio playoff con gli Stars è deciso da uno shootout di Gleancross dopo che i Flames dilapidano 3 gol di vantaggio frutto di un primo periodo perfetto. La bestia nera Flames è rappresentata dai Phoenix Coyotes ancora vincitori per 4 a 3 nel secondo duello ravvicinato, con Phoenix che salva di più con Bryzgalov e approfitta della vena offensiva del gioiello Yandle. Per Calgary inutile il gol numero 19 di Tanguay con una sconfitta che peggiora la classifica viste le due partite in meno che restano da giocare rispetto alle dirette concorrenti per l’ultima piazza d’oro

Vicini all’inferno (e alle vacanze)

11 Minnesota Wild 78 punti

12 Columbus Blue Jackets 76 punti

13 St.Louis Blues 73 punti

14 Colorado Avalanche 62 punti

15 Edmonton Oilers 56 punti

Liberarsi di Colorado per 5 a 2 con 5 marcatori diversi e poi perdere 4 a 0 con Nashville sono sintomo di una follia esemplare che per i Minnesota Wild costerà i playoff. La sconfitta con i Canucks lascia i Wild a meno 4 dall’ottavo posto della Western conference.

Nel gioco di perdere punti per gettare al vento i playoff il gol di Stewart condanna i Columbus Blue Jackets nell’overtime contro i Blues dopo aver sprecato un parziale 3 a 1 diventato poi 4 a 3.

Digerite le sfide con St. Louis, Columbus cerca di complicare il cammino degli Hurricanes ma finiscono col pasticciare il proprio cammino quando avanti 2 a 0 con Pahlsson e MacKenzie subiscono il gol di Carolina, si riportano avanti 3 a 1 a porta vuota e pescano ancora il 3 a 2 degli Hurricanes che si svegliano un attimo tardi.

Contro i Boston Bruins sono i rigori a decidere il vincitore dopo che i Blue Jackets sprecano il vantaggio subendo il 2 a 2 con Peverley in inferiorità numerica e sbagliano i 3 shootout con Nash, Tyutin e Upshall, mentre basta un gol di Seculin per decidere l’incontro.

Da applausi la presenza numero 1.641 di Mark Recchi in Nhl, quinto posto nella classifica di tutti i tempi, a meno 10 dall’inossidabile Chris Chelios.

I Blues sono la bestia nera dei Blue Jackets e danno vita a incontri ricchi di di gol ma inutili per raggiungere l’ottava posizione. I fuochi d’artificio fatti vedere nel 3 a 3 dello scontro di Marzo fanno da sommario alla settimana di St.Louis che chiude quest’incontro col gol decisivo di Steen ai rigori. Giocare contro i Canadiens a riposo in vista dei playoff regala una minima soddisfazione con la vittoria per 4 a 1.

La triste stagione dei Colorado Avalanche è al termine ma alla lenta agonia non mancano altre gare terrificanti come il 6 a 2 subito con Anaheim dove Getzlaf, Perry e Ryan fanno ciò che vogliono, mettendo a referto 6 punti nella super prima linea.

Il declino degli Edmonton Oilers conosce altre prestazioni disastrose, 4 a 1 con i Flyers che mostrano Jeff Carter in forma playoff. Lo è anche Alex Ovechkin nella “manita” 5 a 0 che i Capitals lasciano come ricordo della regular season a Edmonton.

Altri 5 gol vengono rifilati anche dai Pittsburgh Penguins che senza Sidney Crosby segnano una doppietta con Kunitz e aggiungono ai marcatori Talbot, Staal e Michalek per lo spettacolo offerto alla tifoseria Oilers che non vede l’ora di chiudere l’ennesima stagione fallimentare.

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