Solita battaglia al Garden fra Flyers e Rangers

A dare una rapida scorsa alla classifica di Conference, si nota subito che quest’anno più di altri il divario tra i cosiddetti “top team”, o team storicamente più forti e abituati ad alti livelli, e i cosiddetti “inseguitori”, di un sogno chiamato playoffs, o finanche Stanley Cup è diminuito vertiginosamente.

Sia prima della pausa per l’All Star Game, sia dopo, il distacco tra le squadre che si contendono, obiettivamente, dalla quinta all’ottava posizione, è sempre rimasto sotto la doppia cifra.

Anzi, a rendere ancor più spettacolare la seconda parte della stagione è l’ascesa di squadre-vedi NJ su tutte, Buffalo in seconda battuta, che avevano iniziato molto male l’annata.

Infine, ci sono le, passatemi il termine, “conferme di stagione”, Islanders, Panthers, Senators, che già da qualche mese hanno abbandonato qualsiasi velleità di post season.

Ma questo è uno spazio in cui si riassumono i temi, le “pagelle settimanali” nella spettacolare e molto aperta Eastern Conference.

Quindi, partiamo. E partiamo con il botto: domenica sera, al Madison, si è disputata l’annuale “Broadway Street vs Broadway” rivalry: Flyers vs Rangers.

Si tratta di una delle più conosciute e storiche, finanche dure, rivalità di tutta la NHL. New York-Philadelphia inoltre, è una rivalità che coinvolge in pratica tutti gli sport americani: Knicks-76ers in NBA; Mets-Phillies in MLB; Giants-Eagles in NFL.

Che si giochi al Madison o in Pennsylvania, lo show, i goal, le botte, sono già “comprese nel biglietto”. Inoltre, la rivalità, tanto per stare ai giorni nostri, ha avuto uno dei climax l’anno scorso, quando i Rangers andarono a Philadelphia con l’obbligo di non perdere dai Flyers, se avessero voluto approdare alla post season.

Invece, i Flyers vinsero questo match, ed estromisero proprio i Rangers dai playoffs-un colpo da cui il sottoscritto non si è ancora ripreso. Ad ogni modo, i Flyers, da quel momento iniziarono una cavalcata che si concluse, in tutti i sensi, a gara 6 della Stanley Cup, quando, con una magia, Kane, di Chicago, in Overtime, trafisse il goalie di Phila, regalando ai giovani Blackhawks una straordinaria ed eccezionale vittoria finale.

Ma questo è il passato. Venendo ad oggi, questo era il quarto incontro stagionale, e come gli altri precedenti, anche questo è finito ad appannaggio dei Flyers, che hanno così sbancato il MSG.

Peccato per i Rangers, perchè avevano segnato per primi, ma poi, il maggior peso offensivo degli ospiti ha avuto il sopravvento. Con quella di domenica arriviamo a 7 con le sconfitte nelle prime tre settimane di Febbraio.

I Rangers ora sono settimi a 68 punti, Carolina è dietro tre punti, e i Rangers li hanno battuti a casa loro, però, i Blueshirts di NY devono tener d’occhio Buffalo e anche Toronto. Phila con questa vittoria consolida il primato. In settimana, però, ha subìto una bruciante sconfitta da Phoenix, però, si è immediatamente ripresa andando a battere gli altri ex grandi arcirivali di Division, gli Islanders, anche se in Overtime.

Fatto questo lungo, ma forse, doveroso recap della grande sfida “in famiglia”, tra NY e Philadelphia, tracciamo un bilancio delle altre squadre impegnate nella settimana. Seguendo la classifica, Tampa Bay, dopo la sconfitta contro Phila, ha avuto un prosieguo di settimana un po’ tribolato: doppia sconfitta, casalinga, contro Detroit e nel Derby statale contro Florida.

Mercoledì infine è arrivata la vittoria, parecchio perentoria, 8-3, contro Phoenix. Grande protagonista per Tampa Purcell-hat trick, ossia tre goal nella stessa gara, e St.Louis, doppietta. In classifica, ora Tampa è a 77 punti, ma deve guardarsi bene le spalle, perchè stanno rimontando i Bruins.

Altra squadra impegnata in più gare è stata Pittsburgh. Una Pittsburgh, che sebbene qualche infortunio a giocatori chiave, su tutti Malkin e Crosby, sta trovando non troppe difficoltà a mantenersi in scia delle migliori.

A livello di record sarebbe addirittura seconda, dietro i Flyers, ma dato che ai primi tre posti, ci vanno le Division Leaders-Flyers, Tampa, Boston, i Penguins, sono stabilmente al quarto posto.

A livello di schedule, finora in Febbraio, i Pens hanno raccolto 5 vittorie, ma nelle ultime settimane, sono inciampati un po’ troppo spesso-addirittura fragorosamente contro gli Islanders, con cui hanno perso per 9-3.

In questa settimana sono arrivate tre batoste: Chicago, Washington, e San Josè, e contando anche le scoppole dagli Islanders e dai Rangers, fanno 5 sconfitte  nelle ultime 6 uscite. Forse anche per questo, ieri, è arrivata la notizia della firma di Alex Kovalev, da Ottawa. Un’altra freccia, questa anche parecchio esperta, alla faretra un po’ “vuota”, dei Penguins.

L’Hockey è uno sport molto praticato negli Usa, ma se saliamo di qualche miglio e grado di longitudine, e arriviamo in Canada, allora lì sconfiniamo nella “religione di stato”. Sebbene, tra le Original Six, solo due erano canadesi, Montreal e Toronto, negli anni, la passione è sempre più cresciuta, fino a portare, tra Eastern e Western Conference 6 team, tre per Conference: Montreal, Ottawa, Toronto all’Eastern; Edmonton, Calgary e Vancouver per l’Ovest.

Piccola nota: sulla carta, anche Ottawa sarebbe da considerarsi un’Original Six, in quanto i “primi” Senators nacquero nel 1884, ma si unirono alla primitiva NHL nel 1917. Giocarono in questa lega fino al 1934, come St.Louis Eagles, ma poi per via anche di problemi finanziari, la squadra decadde.

Fino al 1992, quando la capitale del Canada potè di nuovo avere un team, che riprese il nome originario, Senators. Venendo ai giorni nostri, nei week end, il sabato e la domenica notte si trasformano in “Hockey Night in Canada”, e in questi due giorni, spesso assistiamo ai grandi scontri intraconference e interdivisionali tra le squadre canadesi.

Per quello che concerne le squadre canadesi della Eastern Conference, in settimana, Montreal, negli ultimi dieci-quindici giorni ha incontrato Toronto, vincendo il primo scontro; ha incrociato la strada con Edmonton, perdendo 4-1; ha disputato sul ghiaccio di Calgary l’Heritage Classic, perdendo per 4-0, e infine è uscita sconfitta dal secondo incontro con i Maple Leafs. L’unica, ma significativa “doppia W” è arrivata a Vancouver, dove ha sbancato la “casa” dei gemelli del goal Sedin. Sebbene il quinto posto sia solo a 3 punti, MTL deve però guardarsi anche alle spalle, in primis dai Rangers.

Detto di Rangers e Carolina che si sono scontrate e che ha visto primeggiare i Rangers ai rigori, della parte bassa della classifica, ancora una volta, ma sta diventando un qualcosa di fantastico, magico, entusiasmante, da sottolineare il rendimento dei Devils: mancano solo due gare, contro Tampa e Florida per chiudere Febbraio, ma da quando hanno cambiato coach, nelle teste dei giocatori rossoneri è scattato qualcosa di straordinario: 17 vittorie dal 31 Dicembre, ultimo posto abbandonato e “piacevolemte” lasciato a Senators e Islanders, ad oggi 56 punti, 6 punti dietro Buffalo, 8 vittorie consecutive all’interno di una striscia di 9-0-1 nelle ultime dieci.

Rinascita davvero diabolica, se mi concedete il termine. New Jersey Devils squadra della prima parte del 2011. “Amazing happens” come recita uno spot NBA.

Infine, Islanders, Ottawa, e ci metterei anche Florida, a parità di record, punti, e ultime dieci, se non sono già fuori dai giochi, poco ci manca,e dunque, possono già rivolgere il “front office” e i propri programmi al Draft, alle trade, e alla prossima stagione ventura.

One thought on “NHL Eastern Conference Recap

  1. Phila-NYR ultima di RS l’anno scorso…

    che delusione..speriamo che la squadra, cambiata poco rispetto all’anno scorso, si ricordi della bruciante eliminazione e cè la metta tutta in questa seconda parte di RS per conquistare il seed più alto per i PO (il #6 è a solo un punto)

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