Thanksgiving Day per me significa solo una cosa: Thanksgiving Football, e non me ne vogliano gli americani!
Dalle 18.30 di ieri infatti a poco prima delle 6 di questa mattina, ci è stata offerta una maratona di football troppo invitante da non considerare: si può dire che tutte e tre le partite, in negativo o in positivo, ci abbiano sorpreso e che i verdetti emessi avranno un eco che andrà oltre alla singola vittoria o sconfitta, soprattutto nel caso di Dallas e Minnesota.
Vediamo insieme quanto successo partendo come tradizione vuole da Detroit.

Forti pure nelle celebrazioni questi Vikings.

Dopo il 30 a 23 con cui Minnesota ha rovinato la festa a Detroit, possiamo affermare con sicurezza quasi assoluta che i Vikings abbiano definitivamente in mano la NFC North e che probabilmente, anche ai playoff, under center troveremo Case Keenum: l’inizio di partita del quarterback di Minnesota è stato fenomenale a dir poco, poiché convertendo ben tre terzi down nel primo drive è riuscito a trovare in end zone il tight end Rudolph per la prima segnatura della giornata e poi, dopo un handoff sciagurato di Stafford a Abdullah che ha portato al fumble recuperato da Hunter, Keenum ha voluto trovare gloria con le proprie gambe con un touchdown di corsa da 9 yards. Dopo una serie di punt i Lions sono finalmente riusciti a sporcare il tabellino con un piazzato di Prater, a cui ha seguito un piazzato di Forbath bloccato dallo special team dei padroni di casa: nonostante tutta l’inerzia sembrasse dalla parte dei Lions, il conseguente punt ha permesso a Keenum e soci di allungare ulteriormente grazie ad un magnifico lancio ricevuto da Rudolph, che con un touchdown da 22 yards ha portato a due il proprio bottino personale. Con soli 37 secondi da giocare prima della pausa lunga, Stafford è stato in grado di imbastire un veloce drive culminato con il primo touchdown della giornata di Marvin Jones che ha portato sotto solamente di 10 lunghezze i suoi: nonostante il dominio più totale dei Vikings, Detroit è ancora clamorosamente in partita, anche se l’inizio della seconda metà di gioco è stato alquanto traumatico poiché con quattro corse Minnesota ha coperto la lunghezza del campo riportando il vantaggio a 17 dopo il touchdown del solito Latavius Murray. Due field goals consecutivi -seguiti da altrettanti punt degli ospiti- hanno riportato Detroit sotto di 11 punti, e poco dopo su 3&13 Stafford è riuscito a connettere con Jones per il secondo, meraviglioso touchdown della giornata, ricevuto nonostante il raddoppio difensivo di Minnesota: you’ve been Mossed.
Un botta e risposta di punt altro non è servito che a far trascorrere tempo e dopo ciò il piazzato da 36 yards di Forbath ha dato un possesso pieno di vantaggio alla squadra di coach Zimmer, che si è definitivamente garantita la vittoria pochi minuti dopo quando Stafford su 4&8 ha lanciato un sanguinosissimo intercetto: Minnesota è ora sul 9-2 ed in totale controllo della division, mentre Detroit dovrà farsi un approfondito esame di coscienza, in quanto touchdown di Jones a parte, nella prima metà di gioco pure in questa occasione hanno prodotto troppo poco per mettersi in condizione di vincere la partita, e se ciò può portare lo stesso al successo contro squadre come Cleveland o Chicago contro una corazzata del calibro di Minnesota amnesie lunghe trenta minuti di gioco non porteranno mai a nulla di buono.
Giornata magnifica quella di Everson Griffen, che oltre ad essere diventato padre per la terza volta -ed aver chiesto aiuto per la scelta del nome scrivendo ciò sulla maglietta mostrata dopo un sack- si è guadagnato la votazione PFF più alta della contesa prendendosi un ottimo 87.1 frutto di due sacks ed altre quattro pressioni.

È stato uno di quei giorni per Dak Prescott.

Se l’antipasto è stato delizioso altrettanto non si può dire della portata principale: il 28 a 6 con cui i Los Angeles Chargers hanno annientato i Dallas Cowboys ci ha messo davanti ad una squadra rinvigorita dal recente successo -L.A.- in grado di distruggere sotto ogni aspetto una compagine che dopo la squalifica della propria star Ezekiel Elliott non ha più saputo produrre praticamente nulla in attacco. La prima metà di partita ci ha offerto l’incredibile occasione di vedere come non vincere in NFL in trasferta: l’attacco dei Chargers è stato in grado di muovere il pallone a piacimento contro la debole difesa dei Cowboys, ma il primo drive non ha portato a nulla in quanto il kicker Novak ha sbagliato un comodo piazzato da 35 yards, mentre il secondo è terminato in turnover of down quando a Ekeler è mancata solamente una iarda per convertire un improbabile 4&13 in piena zona field goal -Novak era infortunato- ed infine il terzo drive ha portato ai primi tre punti della giornata quando il malconcio kicker è riuscito a realizzare un piazzato da 22 yards. Tre punti nonostante tre viaggi in red zone non possono certamente soddisfare.
Rientrati in campo i Chargers di opportunità non ne hanno più sprecate, in quanto il primo drive è finito con un touchdown di Hunter Henry: il conseguente punt di Dallas ha permesso a Rivers e compagni di trovare nuovamente la end zone, questa volta con Tyrell Williams in grado di ricevere un magnifico passaggio di Rivers e di arrivare nella terra promessa. Il touchdown di Rod Smith è servito a rimettere i Cowboys in partita ed a interrompere il digiuno di mete durato per ben 10 quarti -“record” della franchigia- ma il successivo touchdown di Keenan Allen, un capolavoro di yards after catch da 42 yards ha definitivamente messo in ghiacciaia la questione: il disperato tentativo di rimonta di Prescott si è infatti interrotto nel momento in cui il cornerback King intercettando il forte quarterback ha portato il pallone nella end zone avversaria per una pick six a cui ha fatto seguito un altro intercetto del fenomenale Hayward.
Il premio di MVP della partita va sicuramente a Philip Rivers, in grado di lanciare per 434 yards e tre TD, anche se le prove di Allen e Hayward sono valse ai due una valutazione PFF rispettivamente di 94.6 e 93.0: Los Angeles ha ora motivo di credere in una rimonta playoff.

Partita magnifica quella di Ryan Kerrigan che probabilmente nelle prossime notti sarà negli incubi di Manning.

L’ultimo scontro della giornata è stato sicuramente il più brutto, in quanto il 20 a 10 con cui i Redskins hanno superato i Giants è arrivato al termine di una partita dominata dalle difese, che hanno controllato la prima metà di gioco spedendo le squadre negli spogliatoi sul poco esaltante punteggio di 3 a 3. Il touchdown con cui Jamison Crowder ha dato il vantaggio a Washington è arrivato a termine di un drive in cui sempre lo stesso Crowder era riuscito a portare i suoi in red zone con una catch da 33 yards, ma dopo un punt di New York su 3&18 Cousins lanciando verso Marshall è stato intercettato dal rinato Janoris Jenkins in grado di riportare poi il pallone in end zone per una importantissima pick six.
Dopo una serie di punt e di sbadigli, con la partita ancora in parità, Cousins aiutato da Perine è stato finalmente in grado di condurre un drive lungo e fruttuoso culminato nella splendida ricezione di Josh Doctson che con un touchdown da 14 yards ha regalato ai suoi un importantissimo vantaggio di sette punti, diventati dieci dopo che su 4&3 Galette atterrando Eli Manning ha costretto i Giants al turnover of downs e ha messo il kicker Rose in grado di realizzare un comodo piazzato da 33 yards.
Partite pazzesche quelle di Jamison Crowder e Ryan Kerrigan: il primo ricevendo 141 yards ed un touchdown è stato in grado di guadagnarsi un ottimo 84.5 di valutazione PFF, mentre il forte pass rusher grazie a due sacks e quattro QB hurries ha portato a casa un eccellente 87.9.

2 thoughts on “NFL Week 12: gli anticipi del Thanksgiving Day

  1. Sono contento per Allen: prima di tutto perché ce l’ho al Fantasy (e vai!!!), e poi perché era giusto che un giocatore del suo talento tornasse a livelli d’elite.
    Mi sa che siamo al canto del cigno di Manning..
    Carina la ricezione di Jones x il suo touchdown.. MAMMA MIA!!!

    • Ce l’ho anche io Keenan al fantasy e sono iper felice… ma ho lasciato in campo Tate e Vernon Davis al posto di Ajayi ed Ertz… quanto ne capisco di football

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