Al termine di una partita vi capita mai di essere pervasi dalla sensazione d’aver visto qualcosa di leggendario? Tutto ciò che è successo in questa domenica di football viene messo prepotentemente in secondo piano dal fantastico scontro fra Houston Texans e Seattle Seahawks, incontro nel quale sono stati messi a referto ben 79 punti: non esattamente il genere di match che ci aspettavamo da Seattle.
Partiamo subito con quanto successo al CenturyLink Field!

In una foto Watson mostra al mondo ciò che è: un “pistolero” senza la benché paura.

Fuochi d’artificio, punti come se piovesse e la classica rimonta di Seattle: nel 41 a 38 con cui i Seahawks l’hanno scampata sui Texans abbiamo veramente visto di tutto. Che avessimo fra le mani qualcosa di speciale lo si è capito già dal primo quarto, concluso sul 14 a 14 dopo l’ennesimo touchdown di Will Fuller (pescato completamente libero al centro del campo per un TD da 59 yards), la conseguente pick six di Earl Thomas, il touchdown di Lamar Miller ed infine la ricezione da 20 yards in endzone di Paul Richardson. Dopo un ulteriore touchdown di Fuller – 7 TD in 13 ricezioni, avete mai visto qualcosa del genere?- e la risposta, ancora, di Richardson le squadre si sono avviate verso gli spogliatoi sul 28 pari. Un terzo quarto di kick, due per Seattle ed uno per Houston, ci ha catapultati all’ultimo, pazzo, quarto di gioco: alla ricezione vincente di Lamar Miller i Seahawks hanno risposto con un touchdown di Jimmy Graham a cinque minuti dal termine vanificato dallo sforzo after catch di Hopkins che con un touchdown da 72 yards ha rimesso davanti i suoi. Con poco meno di tre minuti da giocare Wilson ha lanciato il suo primo ed unico intercetto della giornata, mettendo così i Texans in posizione di vincere in caso di qualche primo down: Miller viene fermato sul 3&4, riconsegnando così a Wilson la palla con poco meno di due minuti sul cronometro e senza timeout. Il numero 3 di Seattle, percependo l’epicità di una eventuale rimonta sale in cattedra ed in tre giocate rimette davanti i suoi pescando ancora una volta Jimmy Graham completamente libero in mezzo al campo: Seahawks sopra di tre punti. Il tentativo di un’altra rimonta viene prima ostacolato dal sack di Frank Clark e poi definitivamente vanificato dal secondo intercetto in giornata di Richard Sherman, che permette a Seattle di vincere la quinta partita dell’anno e di agganciare i Rams al vertice della NFC West. Nonostante la sconfitta, kudos a Deshaun Watson che contro la temibile Legion Of Boom è stato in grado di lanciare per 402 yards per 4 TD a cui vanno aggiunte pure 67 rushing yards: il futuro in casa Texans non è mai apparso così limpido.

Sotto il diluvio vincono pure i Dallas Cowboys, per 33 a 19, contro i Washington Redskins: in una giornata in cui le condizioni meteorologiche annullano quasi completamente Dak Prescott -143 yards lanciate senza nessun touchdown- a trascinare i Cowboys alla quarta vittoria stagionale ci pensa ancora una volta Ezekiel Elliott che, se nell’udienza di oggi saprà evitare la squalifica, potrebbe avere la possibilità di migliorare gli impressionanti numeri fatti registrare lo scorso anno. Nonostante il fumble al primo tentativo di corsa, Zeke non perde fiducia e venendo costantemente rifornito di palloni -le 33 portate rappresentano il massimo in carriera- riesce a rimediare abbondantemente al suo errore correndo per 150 yards con due viaggi in end zone, a cui se ne poteva aggiungere un altro se Tyron Smith non avesse vanificato il tutto con una penalità. La pesante pioggia ed il pass rush di Dallas hanno complicato terribilmente il pomeriggio di Cousins che, con un rushing game praticamente nullo, non è stato in grado di andare oltre alle 263 yards lanciate: Lawrence oltre ad aver messo a segno il decimo sack stagionale ha pressato il QB avversario in ben quattro occasioni portando così a 37 il numero di pressioni in stagione.

È arrivata la vittoria pure per Minnesota, Buffalo, New England e Cincinnati.
I Browns durano solo per 30 minuti prima di ricordarsi di essere i Browns: Minnesota ringrazia e con una seconda metà di partita dominante supera Cleveland con il punteggio di 33 a 16. A trascinare i Vikings alla vittoria ci ha pensato Jerick McKinnon che con 122 yards totali -di cui ben 72 di ricezione- ed un touchdown ha permesso ai suoi di crearsi un vantaggio piuttosto confortante rimpolpato poi dal touchdown di Rudolph nell’ultimo periodo. Il game plan dei Browns era fondato principalmente sull’evitare gli errori di Kizer e nel momento in cui Minnesota ha iniziato a prendere il largo i Browns semplicemente non hanno trovato il modo di rispondere.

Un fumble causato, due fumble coperti fra cui uno per il touchdown: discreta giornata quella di Matt Milano.

Qualcuno ancora non si fida dei Bills? Quinta vittoria stagionale per Buffalo, vincente per 33 a 14 su Oakland: Tyrod Taylor gestisce l’attacco in modo iper efficiente, McCoy ha la miglior giornata dell’anno e la difesa continua a produrre turnovers con una facilità a momenti disarmante. Il differenziale fra turnover commessi e turnover causati di +14 è il principale motivo per cui Buffalo si trova sul 5-2: pure ieri ne sono arrivati 4 ed a prendersi le luci della ribalta ci ha pensato l’ex Packers Micah Hyde che con un intercetto e 7 yards concesse in 3 ricezioni si è guadagnato una valutazione PFF di 89.0, la più alta nella partita. Soffrono, non convincono del tutto ma vincono: il 21 a 13 con cui i Patriots hanno avuto ragione dei Chargers arriva a termine di una partita con molti meno colpi di scena di quanto credessimo, ma ciò che interessa ai Patriots è aver portato a 6 il numero di vittorie in stagione. Brady lancia per più di 300 yards pure in questa occasione e nonostante una scarsa efficacia in red zone -ben 6 i field goals tentati da Gostkowski, 4 quelli realizzati- i Patriots fanno ciò che basta per avere la meglio su dei Chargers totalmente inconsistenti tenuti in piedi dalle big plays di Gordon -TD da 87 yards- e Travis Benjamin: ad un secondo dalla fine dei regolamentari L.A. ha a disposizione il lancio del pareggio che in pieno stile Chargers viene però intercettato da Jonathan Jones. Partita più combattuta di quanto credessimo quella fra Bengals e Colts, in cui però Cincinnati è stata in grado di scamparla di un solo punto vincendo 24 a 23: a firmare la vittoria ci pensa il defensive end Carlos Dunlap che sfruttando ogni centimetro del suo metro e novantotto di altezza riesce a sporcare un lancio di Brissett per poi portarlo in end zone al termine di una fantastica pick six. Partita maestosa pure quella di Geno Atkins che oltre ad aver messo a segno un sack ha pressato per tutto il pomeriggio Brissett -6 QB hurries per lui- guadagnandosi così un surreale 93.9 di PFF.

Altri successi sono quelli di Saints, Eagles, Falcons e Panthers.
Con più affanni del previsto i Saints trascinati dal loro rushing game passano per 20 a 12 sui mai domi Bears: Brees è quasi perfetto, infatti su 28 lanci gli incompleti sono solo 5, ma nonostante le 299 yards lanciate i touchdown non sono arrivati in quanto ci hanno pensato Ingram e Kamara, con un viaggio in end zone a testa, a mettere punti sul tabellone. Le buone notizie però arrivano dalla secondaria, in cui sia Crawley che Lattimore hanno dominato guadagnandosi entrambi votazioni PFF superiori all’85.

Primo touchdown in carriera per Jalen Mills.

Tutto facile invece per gli Eagles che si confermano la squadra da battere grazie alla settima vittoria stagionale: il 33 a 10 con cui Philadelphia ha annullato San Francisco è arrivato principalmente grazie alla dominante prova della difesa da 4 sacks e due intercetti, fra cui una pick six. Meno brillante del previsto Wentz, che ha lanciato “solamente” per 211 yards, due touchdown ed un intercetto: ci sta abituando veramente troppo bene. Sotto la pioggia battente di New York tornano a vincere i Falcons: il 25 a 20 con cui Atlanta è sopravvissuta ai Jets rappresenta la prima vittoria stagionale di Atlanta contro un’avversaria della AFC East. Le avverse condizioni metereologiche hanno pesantemente condizionato l’esito di questo incontro, in quanto i due fattibilissimi piazzati sbagliati da Catanzaro avrebbero permesso ai Jets di portare a casa la quarta vittoria stagionale. Al termine del festival degli sbadigli i Carolina Panthers ritornano al successo battendo per 17 a 3 degli impresentabili Buccaneers: i blitz della difesa dei Panthers hanno messo in gravissima difficoltà Winston che sotto pressione ha lanciato entrambi gli intercetti della sua pessima partita. L’attacco dei Panthers non è da meglio, poiché Newton con 32 tentativi è stato capace di raccogliere solamente 154 yards, un touchdown ed un intercetto.

Nel Sunday Night Football gli Steelers trovano ancora la via del successo battendo per 20 a 15 i Detroit Lions: dopo una settimana da protagonista per la propria bici prima scomparsa e poi magicamente ritrovata il rookie JuJu Smith-Schuster ha messo insieme la partita della vita ricevendo per 193 yards ed un magnifico touchdown da ben 97 yards. Le 423 yards lanciate da Stafford si sono rivelate inutili per i Lions in quanto tutti e 15 punti sono arrivati dal piede di Matt Prater, infallibile cecchino in una giornata in cui l’attacco di Detroit è stato fermato sul 4&goal in ben due occasioni: la qualità della secondaria degli Steelers, in una giornata in cui è stata ripetutamente battuta, è stata comunque confermata da queste goal line stands, e con un attacco che può permettersi il lusso di tenere in panchina Bryant -intanto c’è JuJu- che sembra finalmente aver ricominciato a produrre come negli anni passati, potremmo aver trovato gli anti-Patriots della AFC.

5 thoughts on “NFL Week 8: fughe di metà stagione

  1. E’ “running game”, non “rushing game”. “To rush” in gergo nfl significa “mettere pressione” (letteralmente è “mettere fretta”), da cui l’etichetta di “pass rusher” per i difensori specialisti in sack e pressione sui QB.

    • Dunque le rushing yards sono le yards fatte dal pass rusher quando sacka un QB? Grazie Incompetenti, come sempre commenti utilissimi e molto allegri: tranquillo, le giornate pesanti capitano a tutti, c’è chi si sfoga su internet e chi nella vita reale! Certo, da Mr. “Adrian Peterson è Mark Ingram con più allungo” cos’altro potrei aspettarmi?

  2. Ciao Mattia…grandissima partita ieri a Seattle con un Wilson in versione superstar e un binomio con J. Graham che finalmente ha funzionato (una partita pero’ troppo poco per dire che stiamo andando verso la giusta direzione). Naturalmente la difesa molto piu’ soft rispetto a quando deve tirare da sola la baracca dei Seahawks, ma comunque e’ uscita fuori sia nel penultimo (dopo l’intercetto fatto a Russell) che nell’ultimo gioco…completamente inesistente il gioco sulle corse che inizia seriamente a preoccuparmi. Con Washington ci sara’ da sudare…speriamo che Thomas sia integro.

    In generale mi sembra pero’ un campionato piu’ equilibrato (o pazzo forse la parola esatta) rispetto alle ultime edizioni…prevedo una battaglia serrata fino all’ultimo non solo per le wild cards ma anche per il passaggio diretto al divisional round che negli altri anni e’ sempre stato deciso con almeno un paio di turni in anticipo. Maggiore sorpresa positiva e delusione? Io direi Bills come positiva, Raiders come negativa…a parte il nostro buon Tavecchio essere quasi fuori dal discorso post season dopo nemmeno meta’ stagione e’ davvero brutta per The Beast mode e company.

    • La debacle dei Raiders non saprei spiegarmela, forse Carr non è ancora al 100% dopo l’infortunio del mese scorso, i soldi spesi per la secondaria (e scelte del draft) si stanno rivelando inutili, il gioco di corse si ostina a non partire… Non saprei veramente spiegarmi il perché! I Bills temo che prima o poi si guarderanno indietro e si renderanno conto dei propri limiti ma fino ad allora godiamoci una squadra che gioca il football più efficace di tutta la lega!

  3. Ovviamente da tifoso mi auguro che siano gli Steelers gli antiPatriots nella AFC, però anche i Chiefs paiono aver messo le cose ben a posto nella loro complicata division.
    Abbiamo 3 team a 6-2, per cui si accende la corsa ai due spot principali.
    Gli Steelers hanno il piccolo vantaggio di aver 5 partite casalinghe su 8, mentre i Patriots hanno solo 3 match al Gilette Stadium.
    I Bills che ora sono 5-2, ma non so quanto dureranno (devono ancora affrontare 2 volte la loro nemesi New England..), gli altri team mi paiono un po’ distanti.

    Nella NFC pare l’annata giusta degli Eagles, oppure.. rischiano di dare altre delusioni ai loro affezionati ma bistrattati tifosi? (cos’ha mai vinto Philadelphia nello sport? Solo un paio di anelli Nba oltre 30 anni fa..)

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