Le ultime due settimane ci avevano offerto ripetutamente ogni tipo di upset immaginabile: la domenica appena passata non è stata altrettanto folle, ma fra infortuni, prove di forza ed intercetti di Roethlisberger -Ben, cosa sta succedendo?!- abbiamo avuto sicuramente modo di divertirci.
Ciò che più mi sta appassionando quest’anno è l’incertezza che permea ogni partita e ci permette di guardare un campionato tutto sommato equilibrato in cui i Jets stanno celebrando la terza vittoria consecutiva: sì, il troppo equilibrio rende possibili anche cose del genere.
Iniziamo con il nostro recap settimanale!

La palla in mano ai difensori di Jacksonville ci è finita spesso.

In quella che probabilmente rappresenta la più grande sorpresa settimanale, Jacksonville spazza via Pittsburgh battendoli a domicilio con il punteggio di 30 a 9: l’idea che ci fosse qualcosa di strano in Roethlisberger era insita in noi da settimane, ma dopo aver lanciato cinque intercetti -fra cui due pick six- contro i Jaguars quelle che erano solo voci si trasformano in certezze estremamente preoccupanti. L’attacco degli Steelers produce yards ma non riesce ad andare oltre tre piazzati e, sul 9 a 7 per i black and yellow, Big Ben trova le mani di Telvin Smith che riporta il pallone in end zone, venendo imitato due minuti dopo da Barry Church che, sfruttando un rimpallo favorevole, mette a tabellone altri sei punti. Da quel punto per Jacksonville diventa facile controllare -ehm, intercettare- la partita e grazie ad una corsa da 90 yards del rookie Fournette mette in cassaforte definitivamente la partita: per vincere ai Jags sono bastati solamente 8 completi di Bortles. Impressionante prova della difesa e del runningback che con 181 yards e due TD festeggia in grande stile la prima partita da più di 100 yards in carriera. Pittsburgh avrà molto da riflettere in questa settimana, in quanto nel 3-2 con cui si apprestano ad affrontare i Chiefs troviamo sconfitte contro squadre modeste come Bears e Jaguars.

A questo punto si può affermare con tranquillità che il 2017 dei New York Giants è già finito: il 27 a 22 con cui i Chargers hanno superato i Giants arriva al termine di una partita in cui ogni ricevitore dei G-Men è uscito per infortunio. Rivers e Manning hanno faticato tutto il pomeriggio a trovare continuità: Los Angeles per vincere ha avuto bisogno del miglior Melvin Gordon che con 105 rushing yards ed un paio di touchdown da ricezione è stato finalmente in grado di mettere insieme quel genere di prestazione da vero featured back che chiunque stava attendendo. La stagione di OBJ potrebbe essere giunta al capolinea per una terribile rottura della caviglia, ma questo infortunio non è stato l’unico a colpire il pacchetto ricevitori dei Giants: Marshall e Shepard sono entrambi usciti per guai alla caviglia e Dwayne Harris ha probabilmente finito la stagione a causa di una rottura del piede. Fenomenale la prova del pass rush di Los Angeles in cui sia Bosa che Ingram sono riusciti ad atterrare Manning per due volte ed a tenerlo costantemente sotto pressione: la prestazione di entrambi è stata valutata con un voto PFF ben superiore all’80.

Importanti vittorie quelle dei Ravens, Dolphins, Jets e Bengals.
Un Flacco finalmente libero dagli intercetti -fine della striscia di partite con almeno un intercetto lanciato, eravamo arrivati a dieci- conduce Baltimore ad una comoda vittoria per 30 a 17 contro Oakland: la tanto chiacchierata O-Line dei Ravens protegge divinamente Flacco tenendo Khalil Mack addirittura a zero pressioni ed aprendo costantemente buchi per il running game Baltimore riesce ad uccidere il cronometro. Importante la prestazione di Mike Wallace che viene trovato da Flacco in un paio di deep ball da 50 yards: 3 ricezioni per 133 yards dimostrano che il passing game dei Ravens è ancora vivo. Poco da raccontare per quanto riguarda il 16 a 10 con cui Miami ha avuto la meglio su Tennessee: senza Mariota l’attacco dei Titans sembra perso e ai Dolphins bastano solamente un fumble riportato in end zone da Reshad Jones ed un touchdown nell’ultimo quarto di Landry per portare a casa la seconda vittoria dell’anno. Continua a non convincere Jay Cutler, che completa solamente 12 passaggi dei 26 tentati per 92 yards, un touchdown ed un intercetto: per vincere contro questi Titans ciò è sufficiente, ma seriamente, con un attacco così anemico come si potrà ad iniziare a prendere sul serio questo team?

Dovevano finire 0-16, sono già 3-2: in un modo o nell’altro i Jets continuano a vincere!

Continua invece il periodo magico dei Jets che con un risicato 17 a 14 sui Browns portano a tre la striscia di vittorie consecutive: McCown è estremamente preciso completando 23 lanci su 30 ed aiutato da una difesa capace di causare tre turnovers fa quello che basta per portare a casa la W. Continua la confusione in casa Browns, poiché dopo una prima metà di partita piena di errori -un intercetto, un fumble e meno del 50% di completi- coach Jackson decide di lasciare in panchina Kizer per Hogan che si dimostra molto più brillante e preciso: l’esperimento Kizer è in stand-by o siamo già arrivati al capolinea? Seconda gioia consecutiva per i Bengals, vittoriosi per 20 a 16 contro gli agguerritissimi Bills: la connessione Dalton-Green frutta 189 yards ed un TD e nonostante due intercetti Cincinnati limita con prepotenza l’attacco dei Bills, grazie soprattutto ad un Burfict onnipresente ed in grado di guadagnarsi una votazione PFF di 87.7. La stagione dei Bengals è stata completamente riaperta dalle sconfitte patite da Baltimore e Pittsburgh in queste settimane ed ora, sul 2-3, Cincy avrà modo di giocarsela per i playoff.

Dopo essersi preso la prima pagina per motivi che con il football hanno veramente poco a che fare, Cam Newton porta avanti la sua hot streak conducendo Carolina alla vittoria contro Detroit con il risultato finale di 27 a 24: Stafford questa volta si sveglia troppo tardi e nonostante due touchdown nel quarto periodo di gioco non riesce ad avere la possibilità di mettere in scena l’ultimo disperato drive della rimonta. Fantastico anche questa domenica Newton che da solo riesce a sopperire alla mancanza di un running game efficace -28 yards in 28 portate- lanciando per 355 yards e tre TD, trovando spesso il tight end Dickson in big play importantissime per mettere Carolina nella posizione di segnare: ricevendo solo cinque palloni l’ex Ravens ha guadagnato ben 175 yards. Fenomenale pure la prova di Kawann Short che dominando il lato sinistro della linea d’attacco dei Lions ha messo a segno due sacks, guadagnandosi così un ottimo 88.1 di valutazione PFF.

La consistenza di Ertz è spaventosa: 32 ricezioni per 387 yards e due TD in cinque partite.

Esiste un modo per fermare questi Eagles? Forse sì, ma non chiedete ai Cardinals per qualche suggerimento: il perentorio 34 a 7 con cui Philadelphia ha asfaltato Arizona arriva al termine della miglior partita della giovane carriera di Carson Wentz, che con 304 yards e 4 touchdown è stato in grado di imbarazzare la decaduta difesa dei Cardinals. La partita prende una piega favorevole a Philadelphia fin da subito: il 21-0 con cui Wentz e soci hanno terminato il primo quarto di gioco ha scavato un gap incolmabile per un attacco in crisi come quello dei Cardinals. Continua la resurrezione di Nelson Agholor, in grado di trovare i sei punti pure questa settimana con un touchdown da 72 yards con il quale ha umiliato il rookie Baker: oltre a lui, pure Torrey Smith si è reso protagonista con un TD da 59 yards, lasciandosi così finalmente alle spalle i drop che lo avevano limitato nelle prime settimane.

Vincono pure Colts, Seahawks e Chiefs.
Nessuno sembra essere in grado di fermare questi Chiefs, vittoriosi per 42 a 34 su dei mai domi Texans. Smith continua a giustificare gli accostamenti all’MVP lanciando per altre 324 yards e 3 TD, Tyreek Hill ritrova la via del touchdown con un punt return da 82 yards ed il kicker Butker continua ad impressionare mettendo a segno ben 18 punti: tutto ciò è troppo per Houston, che comunque nell’ultimo periodo prova a tenere viva la contesa grazie soprattutto ad un Watson pure oggi in grado di mettere a segno 5 TD, anche se probabilmente sono arrivati troppo tardi, dopo troppa imprecisione ad inizio partita. Pessima notizia in casa Texans: la stagione di J.J. Watt è finita anzitempo anche quest’anno. Come tradizione vuole, Rams e Seahawks si annullano a vicenda, ma ad avere l’ultima parola sono i Seahawks, che soffrendo vincono per 16 a 10 a Los Angeles: il pomeriggio di Wilson è estremamente complicato, ma la Legion Of Boom tiene fede al proprio nome costringendo Goff a due intercetti ed una percentuale di completi ben sotto il 50% e se a ciò aggiungiamo pure il ritorno sulla terra di Todd Gurley che non va oltre le 50 yards totali -ed un fumble-, diventa piuttosto facile intuire come sia arrivata la vittoria di Seattle. L’attacco annaspa ed arranca, ma se la difesa saprà giocare costantemente a questi livelli, Seattle potrebbe trovare ancora una volta il modo di arrivare ai playoff. Nulla da fare per i Rams, che arrivano ad un drop di distanza dal successo: il passaggio di Goff per Kupp non era sicuramente facile da ricevere, ma da un giocatore con le mani sicure come Kupp attendersi la ricezione era possibile.

A quasi 45 anni Adam Vinatieri è ancora in grado di vincere partite con la sua gamba.

Dopo un thriller durato più di 68 minuti, Indianapolis trova la seconda vittoria stagionale spuntandola per 26 a 23 sui 49ers: a nulla servono i due touchdown lanciati da Hoyer nell’ultimo quarto dei regolamentari, poiché una volta arrivato ai supplementari l’attacco di San Francisco si ferma e dopo un paio di punt, Vinatieri risolve la questione con un piazzato da 51 yards che regala a Brissett la seconda vittoria in stagione. Attenzione a questi Colts, che con Luck vicino al rientro sono dietro a Jacksonville solamente di una partita.

Quando Dallas e Green Bay si incrociano, possiamo essere sicuri che assisteremo ad una partita spettacolare: il 35 a 31 con cui i Packers vincono in rimonta sui Cowboys oltre a confermarci ciò spedisce sul 4-1 dei Packers veramente, finalmente, convincenti. L’assenza di Montgomery non si fa minimamente sentire in quanto a rubare la scena ci pensa il rookie Jones che con 125 yards ed un touchdown in sole 19 portate è riuscito a togliere, per una volta, pressione dalle spalle di un Rodgers sempre e comunque eccellente: le sue 221 yards potranno far storcere il naso a qualcuno, ma il fantastico drive finale con cui in poco più di un minuto ha coperto il campo, trovando poi Adams in end zone per il TD della vittoria, dovrebbe silenziare ogni critica. Nulla da fare pure in questa occasione per i Cowboys che dopo un inizio di partita scoppiettante si sono spenti nella seconda metà di gioco mettendo a segno solamente 10 punti: contro Rodgers non puoi pensare di vincere giocando solo metà partita.
Si merita infiniti complimenti e ammirazione Davante Adams che dopo la paurosa botta in testa sofferta la settimana scorsa contro Chicago non solo è sceso in campo, ma ha pure messo a segno due touchdown: eroe.

 

 

9 thoughts on “NFL Week 5: tentativi di fuga, prove di forza ed infortuni

  1. Mattia carissimo, intanto ti rinnovo i miei complimenti per la passione e la chiarezza espositiva, ma soprattutto per la tempestività dell’articolo! :D

    Che dire di questi Eagles? Ieri sera mi hanno a tratti spaventato, hanno mostrato un cinismo davvero inaspettato. Penso che questi Cardinals siano davvero troppo poco per poter trarre alcuna conclusione, ma credo che se la prossima settimana andremo a vincere in Carolina, probabilmente potremmo anche cominciare a sognare un pochino.

    Cosa ne pensi? =)

    • Con i Giants fuori dai giochi e Dallas e Washington un po’ indietro, Philadelphia si sta seriamente inserendo nel discorso playoff: la squadra va, gira veramente bene, Blount sta dando un’altra dimensione alla squadra e con Agholor e Smith lanciare lungo è possibile. Certo, la secondaria è un po’ sospetta, ma portarsi sul 5-1 sarebbe veramente troppo importante. Avete motivi per sognare? Credo proprio di sì.

  2. Ma che difesa hanno i “miei” Seahawks?? E’ vero che dall’altra parte non c’erano Julio Jones e Aaron Rodgers, però la serie di turnovers inanellata da tutta la difesa è stata impressionante!
    Ma che attacco ha Seattle!?!? Non è possibile sprecare tutte le occasioni create dalla defense e tenere viva una partita che tra intercetti e fumbles forzati doveva essere messa in cassaforte con almeno un quarto di anticipo. Tra l’altro trovo che la cessione di Kearse sia stata un po’ troppo affrettata: facciamo una fatica boia a chiudere i 3zi down e 1 ricevitore come lui, poco appariscente ma affidabilissimo sul corto, al momento ci manca.
    Comunque battere in trasferta la bestia nera St. Louis, pardon Los Angeles, era importantissimo in chiave corsa playoff. Il problema è che se in attacco giocheremo così i playoff dureranno l’arco di una partita..

    • La cosa fantastica di tutto ciò è che questo commento -vittoria sui Rams a parte- potrebbe tranquillamente trovarsi sotto articoli di uno o due anni fa: Seattle continua ad essere Seattle, ai playoff ci arriverete ed a quel punto sarete anche capaci di svegliarvi ed iniziare a marciare per il campo pure in attacco.
      Tranquillo, è tutto nella norma.

      • Il pass rush pero’ fa davvero fatica…qualche anno fa c’era Lynch…e questo toglieva un po’ di fiato sul collo al povero Russell…ora invece i RB sono delle meteore (una partita buona su 10)…e cosi’ a Wilson tocca fare sempre piu’ magie. Confido pero’ in Graham…lanci veloci per lui e si evita la linea difensiva avversaria che di solito in due secondi e’ gia’ oltre (l’inutile) offensive line dei Seahawks

        • Graham il potenziale per esplodere da una partita all’altra lo ha ed è indubbio, ma a ‘sto punto se dopo due anni e mezzo siamo ancora qua a parlare di potenziale, probabilmente abbiamo già tutte le risposte di cui avevamo bisogno.

  3. Disastro disastro disastro di Ben.. nessun TD messo a segno, ma ben 2 pick six e altri 3 intercetti.
    Ma in generale vedo che funziona meglio la difesa (tranne sulle corse) che l’attacco.
    Anche i Bengals tornano in corsa dopo un inizio stagione horror.
    Almeno i Browns confermano di essere i Browns..

    • Nonostante la squadra che tifo mi dispiace vedere Ben così, soprattutto perché ero convinto che l’attacco degli Steelers potesse essere il nuovo Greatest Show on Turf!

  4. Penso che dal Fantasy stiano arrivando più di un’imprecazione per il nostro attacco..
    Però è il bello della NFL, nulla è scontato! (Browns a parte..)

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