I campioni in carica, reduci dal più grande comeback della storia del Super Bowl, non hanno la minima intenzione di abdicare, ma anzi son stati molto attivi in offseason e danno la caccia al loro ennesimo Vince Lombardi Trophy.

Al timone di comando ci sarà ancora la coppia Bill Belichick / Tom Brady, con quest’ultimo che ha appena compiuto 40 anni ma non ha la minima intenzione di fare un passo indietro. Per garantirsi contro eventuali infortuni alla loro superstar, i Patriots hanno deciso di tenere a roster il suo backup Jimmy Garoppolo, nonostante le tante richieste che avevano per lui. In particolare i Browns avevano messo gli occhi sul giovane prodotto di Eastern Illinois ma le porte sono rimaste chiuse.

Un importante aiuto per Brady tra i ricevitori è arrivato in offseason, quando New England ha ceduto la prima e la terza scelta del draft 2017 per ottenere i servizi di Brandin Cooks da New Orleans: con la sua acquisizione i Patriots guadagnano un ricevitore affidabile (quasi 3000 yards ricevute in tre anni) ed un’arma sul profondo che ancora mancava al loro gioco. Con le riconferme di Julian Edelman, Chris Hogan e Danny Amendola il reparto si presenta nuovamente molto profondo.

Il regno di Belichick è storicamente il backfield, dove ha potuto sperimentare maggiormente, creare, sviluppare e recuperare molti giocatori che non godevano di grossa stima. Quest’anno sarà il turno di Mike Gillislee, arrivato da Buffalo, il quale si dividerà le portate con Dion Lewis e James White.

Rob Gronkowski

Nonostante la qualità i tight end sono a loro volta portatori di molti dubbi, in quanto sia Rob Gronkowski che il nuovo arrivato Dwayne Allen (dai Colts) sono indubbiamente giocatori di altissimo livello ma hanno alle loro spalle una conclamata storia di infortuni anche pesanti che ne hanno minato il rendimento negli ultimi anni.

La difesa sarà ancora il reparto dominante della squadra, e si basa su un fronte a quattro che in offseason ha anche visto una aggiunta importante. Da Carolina è infatti arrivato il DE Kony Ealy (14 sacks e 6 fumble forzati in tre anni di NFL), il quale andrà a schierarsi all’opposto di Trey Flowers: quest’ultimo, 23 anni, è stato una delle sorprese del 2016, chiuso con 7 sacks. Al loro interno Alan Branch e Malcom Brown sono altri due elementi di enorme qualità e forniscono un grande supporto contro le corse.

Dietro di essi i linebacker offrono qualche garanzia in meno: dal 2013 Dont’a Hightower non riesce a superare le 12-13 partite giocate e nemmeno in questa stagione si presenta completamente sano. Conseguentemente, sarà molto probabile vedere grandi rotazioni che comprenderanno i vari David Harris (rilasciato dai Jets), Shea McClellin, Kyle Van Noy, Elandon Roberts e Trevor Bates.

Malcolm Butler

Nel backfield, Malcolm Butler è reduce da una stagione fantastica, ma per dare ancora più stabilità tra i cornerback la dirigenza Pats ha firmato Stephon Gilmore, prima scelta di Buffalo nel 2010 ed a sua volta uno dei pochi fari nella difesa dei Bills per tutto questo tempo.

Il kicker Stephen Gostkowski sarà ancora il titolare ma è reduce dalla peggior stagione dal 2012 per percentuale di realizzazione e dal 2010 per punti segnati: da lui si aspetta un rimbalzo, anche se l’età inizia ad essere avanzata e la cosa non può essere data per certa.

La rotazione di division porta in dono AFC West e NFC South, caratterizzata da grandi squadre di qualità. Assisteremo quindi alla rivincita dell’ultimo Super Bowl con Atlanta, contro le rampanti Tampa Bay e Oakland più Denver e Kansas City. Tutto ciò non toglierà ai Patriots la possibilità di vincere la loro nona AFC East consecutiva e di essere ancora una volta protagonisti anche in postseason.

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