Concludiamo la disamina dei reparti difensivi con quello più controverso ed imprevedibile. Spesso, purtroppo, la bontà delle giocate di un cornerback viene riconosciuta dopo un paio di anni e se consideriamo che la longevità degli interpreti del ruolo è minima in quanto dopo i 30 anni si assiste ad un fisiologico calo delle prestazioni, compilare oggettivamente una top five può risultare parecchio ostico: per questo motivo lascerò intercetti e passaggi deviati in secondo piano concentrandomi sul voto complessivo di Pro Football Focus che tiene in considerazione, con un solo numero, del rapporto fra target e ricezioni, dei touchdown concessi, delle penalità e di tutto ciò che può essere misurato quando si parla di defensive backs.
Pronti?

5- Baltimore Ravens
Nomi più importanti: Eric Weddle (S), Tony Jefferson (S), Jimmy Smith (CB), Marlon Humphrey (CB), Brandon Carr (CB).
Nonostante un attacco lacunoso ed a dir poco inconsistente, la priorità del front office dei Ravens in questa offseason è stata quella di puntellare la secondaria, probabilmente in risposta all’ancora doloroso ricordo dell’ultimo drive di Pittsburgh nella partita persa lo scorso Natale che costò i playoff a Baltimore: il campo saprà raccontarci dettagliatamente la bontà del makeover attuato in questi mesi, ma sulla carta il miglioramento è evidente.

Tony Jefferson sa rendersi pericoloso anche nel backfield avversario.

A fare compagnia ad Eric Weddle, che con una votazione PFF di 93.8 è stato comodamente il miglior safety della scorsa stagione, è arrivato dai Cardinals Tony Jefferson, strong safety in grado di coprire qualsiasi tight end e soprattutto, come ci spiega il  95.6 -secondo miglior dato della lega- contro le corse, una vera e propria comodità nel running game. Jimmy Smith se sano è uno dei migliori cornerback “di cui nessuno parla” della lega: le 13 partite saltate negli ultimi tre anni gli hanno impedito di trovare la costanza necessaria per affermarsi come uno dei migliori interpreti della posizione e probabilmente proprio per questo motivo Newsome ha messo sotto contratto Brandon Carr che, seppur ben lontano dall’essere considerato uno shutdown cornerback, in 9 stagioni non ha perso una singola partita. L’infortunio di Tavon Young, il cui 2017 è già finito a seguito ad una rottura dell’ACL, aggiunge ulteriore pressione al rookie Marlon Humphrey che oltre a giustificare l’utilizzo della sedicesima scelta assoluta nell’ultimo draft dovrà pure non fare rimpiangere la mancanza del compagno, che nel 2016 fu il 26esimo CB della lega con una valutazione di 79.9, ben davanti ai vari Rhodes e Gillmore, per fare qualche nome.

4- Denver Broncos
Nomi più importanti: Aqib Talib (CB), Chris Harris Jr. (CB), T.J. Ward (S), Darian Stewart (S), Bradley Roby (CB).
Il caso esattamente contrario a quello di Baltimore, entrati in questa top five principalmente per il tandem Weddle-Jefferson, viene dal Colorado: se tutto ciò riguardasse solamente i cornerbacks Denver sarebbe prima senza dubbio, in quanto Harris e Talib sono di gran lunga la coppia di CB più dominante della lega. Un’altra motivazione dietro la quarta piazza viene dal rendimento di Bradley Roby, che da venticinquesimo cornerback della lega è precipitato all’ottantunesima piazza con un 48.7 che impallidisce davanti al 91.6 di Harris- miglior dato della lega- ed al 90.6 con cui Talib si issa in terza posizione.
L’accoppiata Ward-Stewart nel 2015 aveva intimorito chiunque con la propria fisicità, ma purtroppo la scorsa stagione ha riportato i due alla realtà in quanto se nell’annata del Super Bowl ogni titolare della No Fly Zone rientrava nella top-30 posizionale, presentandoci di fatto una secondaria con pochissime debolezze, il 2016 è stato decisamente meno gentile con loro: Stewart è stato in grado di classificarsi solamente al trentaseiesimo posto con un non esaltante 79.1 mentre Ward è precipitato fino alla quarantottesima piazza vedendosi togliere snap dal rookie Will Parks.
Vale la pena sottolineare che nonostante queste falle, la difesa di Denver si è classificata prima in passing yards concesse a partita- 185.8- e ha concesso il passing rating più basso ai QB avversari che non sono riusciti ad andare oltre ad un misero 69.7.

3- Seattle Seahawks
Nomi più importanti: Richard Sherman (CB), Kam Chancellor (S), Earl Thomas (S), Jeremy Lane (CB).
La leggendaria Legion Of Boom al terzo posto? I motivi sono diversi.
Prima di tutto vale la pena ricordare che Earl Thomas rientrerà da un infortunio che gli aveva fatto entrare nell’anticamera del cervello pensieri di ritiro, e gli anni passano anche per Richard Sherman che a marzo ne compirà 30 ed infine, dopo anni di ricerca, sarà Jeremy Lane il CB2 che Seattle ha tanto cercato negli ultimi anni?

Giocate come queste sono senza dubbio mancate ai Seahawks nell’ultima metà della scorsa stagione.

Per spiegarvi l’importanza di Earl Thomas mi servirò di un semplice dato: nei passaggi che hanno viaggiato per più di 20 yards i Seahawks dopo il suo infortunio hanno concesso un QB rating di 112.0, il doppio rispetto al 61.3 con il numero 29 in campo.
Nonostante il dodicesimo posto possa far storcere qualche naso- se in un anno nero sei il dodicesimo miglior cornerback della NFL… Sherman rimane uno dei CB più efficaci di tutta lega concedendo solo una catch ogni 14.9 snaps in coverage: se nella scorsa stagione in media sono stati lanciati quasi 36 palloni a partita, Sherman in una partita concede poco più di due ricezioni.
Nonostante qualche acciacco Kam Chancellor è stato protagonista della miglior stagione della rinomata carriera ed il suo 91.2- terzo migliore dato della lega- ne è la logica conseguenza: il ricco rinnovo appena firmato, 36 milioni in 3 anni è ampiamente meritato.
Saprà Jeremy Lane tenere il passo dei compagni e migliorare il novantacinquesimo posto con la quale PFF lo ha classificato lo scorso anno e rendere nuovamente la secondaria di Seattle la migliore della lega?

2- New England Patriots
Nomi più importanti: Malcolm Butler (CB), Stephon Gilmore (CB), Devin McCourty (S), Patrick Chung (S).
Lo scopo di queste classifiche è quello di fornirvi un’approssimativa preview della stagione 2017 e se siete arrivati fino a questo punto, probabilmente vi siete fatti un’idea di chi siano i favoriti della AFC: i Patriots sono quasi sempre presenti ed il fatto che siano al secondo posto in questa specifica classifica è ciò che li rende più spaventosi che mai.
Il 2016 di Stephon Gilmore non è stato sicuramente il suo migliore anno, in quanto i tre intercetti vengono trascurati dai cinque touchdown concessi e dalla sofferenza mostrata nel coprire i ricevitori avversari su tracce profonde: la storia ci insegna a fidarci ciecamente di Belichick, che evidentemente è stato convinto a garantirgli 40 milioni nei prossimi cinque anni da una serie di partite in cui coprendo Cooper, Crabtree, Pryor e Brown ha concesso solamente 90 yards intercettando tre palloni.
La stagione che sta per iniziare ci farà vedere un Malcolm Butler motivato ed arrabbiato come non mai, in quanto i soldi garantiti a Gilmore sembrano essere quelli che avrebbe dovuto destinati all’eroe del quarantanovesimo Super Bowl, soldi che si meriterebbe in pieno in quanto passare da undrafted free agent a settimo migliore CB della lega- 88.1 in ben 1192 snaps giocati- è incredibilmente raro in una lega in cui il predominio del passing game ha aumentato esponenzialmente la richiesta di shutdown corner. La grandezza di Devin McCourty non stupisce più nessuno e se il suo voto complessivo di 90.5 ci parla del quarto miglior safety della lega il 91.5 in coverage è il migliore dato nel ruolo: i suoi sforzi gli sono valsi la terza presenza in carriera nel Second Team All-Pro e se Patrick Chung saprà alzare il livello delle proprie giocate, probabilmente a fine stagione questa secondaria occuperà la prima posizione in questa classifica… in caso contrario dovranno accontentarsi solamente di un altro anello!

1- New York Giants
Nomi più importanti:
Janoris Jenkins (CB), Dominique Rodgers-Cromartie (CB), Eli Apple (CB), Landon Collins (S).
Il solo pensiero di tutto ciò, la scorsa estate mi avrebbe fatto passare per lo scemo del villaggio, invece eccovi servita la più grande sorpresa della passata stagione. Il contratto da 62,5 milioni per cinque stagioni strappato lo scorso anno era sembrato a moltissimi addetti ai lavori una follia dettata dalla disperazione dei Giants: dopo un anno e l’ottava miglior valutazione fra i cornerback, i dubbi sulle qualità di Jenkins sono evaporati, anche grazie ai 18 passaggi difesi che ci raccontano di un giocatore con un ottimo fiuto per la palla. Meglio di lui, se possibile, ha fatto DRC che a 31 anni di età è stato autore di una stagione superba culminata con il quinto miglior voto- 89.9- ed un posto nel Second Team All-Pro: se i 21 passaggi difesi bastano per leccarsi i baffi, i 6 intercetti messi a segno di sicuro non aiutano a diminuire la salivazione.

Una delle migliori giocate in assoluto della scorsa stagione, courtesy of Landon Collins.

Il mio candidato al Defensive Player of the Year, Landon Collins, è stato autore di uno dei più clamorosi breakout year che io abbia mai visto, riempiendo ogni singola casella della propria stats line: 125 tackles, 5 intercetti- fra cui la gloriosa pick-six messa a segno a Londra contro i Rams- e 4 sacks ed il secondo voto più alto fra i safety, 92.5.
Eli Apple ha mostrato che con il tempo potrà ripagare la decima scelta assoluta e con DRC e Jenkins già dall’anno prossimo potrà formare il miglior tandem di cornerback della lega, mentre Andrew Adams, compagno di reparto di Collins, ha mostrato altrettanto potenziale in un’annata rookie decisamente buona.
A contrastare il dominio dei Patriots in questa serie di classifiche troviamo proprio i Giants, che sia un caso?

Appena fuori: Arizona Cardinals, Jacksonville Jaguars, L.A. Chargers, Minnesota Vikings.

One thought on “NFL Top Five: le cinque migliori secondarie

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