I Philadelpia Eagles vengono da una stagione dal record di 7 vittorie e 9 sconfitte, produzione offensiva di 22,9 punti di media a partita e sedicesimo posto nel ranking, mentre ventiduesimo quello per yards conquistate 5398 yards, circa 337,4 a partita. Di queste suddivise tra l’undicesimo posto per le corse 1813 per 113,3 di meda a partita e il ventiquattresimo nei passaggi, 3585 per 224,1 di media a partita. Situazione leggermente migliorata in difesa, dodicesimi per punti concessi, 20,7 e similmente tredicesimi per yards concesse 342,8 in media a partita per un totale di 5484. Stessa posizione per yard concesse sui passaggi per una media di 239,5 yards a partita per un totale 3832, due posizioni più in basso le yards sulle corse, 1652 totali per poco più di cento a partita (103,2 di media).

Se l’anno scorso era l’anno della transizione, questo, verosimilmente, sarà quello dell’efficacia. L’efficacia nel rendere questo roster, probabilmente quello con i miglioramenti più interessanti della Division, il più produttivo possibile grazie ad un mercato che ha portato veterani di lusso e fare coppia con i tanti giovani della squadra. Partendo dal regista sul campo, Carson Wentz e suo eccellente anno da rookie che l’ha visto battagliare con il rookie rivale Dak Prescott fin dalle prime settimane su chi completasse più lanci senza intercetti per poi, nonostante la flessione generale della squadra che ha portato cinque sconfitte consecutive, a battere il record di passaggi completati da un rookie in una stagione (379) e battere il record di franchigia per tentativi di passaggi (607).

Wentz che avrà un aiuto consolidato dalla linea offensiva, attualmente al primo posto del ranking in prospettiva della stagione secondo ProFootballFocus, con l’unico dubbio su Jason Kelce, che viene spostato da guardia a centro, mentre Jason Peters e Lane Johnson sono un’ottima certezza, in particolare il secondo che è stato il miglior tackle della stagione. Un aiuto, invece in cui Wentz spera è quello del reparto ricevitori e tight end, Zach Ertz e Jordan Matthews, ci si aspettata un migliaio di yards da almeno uno dei due, soprattutto per il tight end, invece entrambi poco più di 800 yards a testa, non è un caso che il terzo miglior ricevitorie sia stato il running back Ryan Mathews.

Il mercato però ha portato due ricevitori importanti Torrey Smith, sei anni nella lega, un anello con i Baltimore Ravens che si vuole lasciare alle spalle due stagioni deludenti con i San Francisco 49ers e Alshon Jeffery, cinque anni con i Chicago Bears, terzo miglior ricevitore nella storia della franchigia. Il draft invece, è stato più pacato, due sole aggiunte al quarto round Mack Hollins da North Carolina, cosiddetto downfield receiver per via della sua stazza e velocità e al quinto round Shelton Gibson da West Virginia, ricevitore ancora più veloce di Hollins, nonostante il brutto combine sullo sprint delle 40 yards, una percentuale del 36% nei passaggi da più di 25+ yards potrebbe rivelarsi la vera sorpresa del reparto.

Il reparto corse invece rimane molto consistente con Mathews e Sproles  a scambiarsi la posizione e reso ancora più competitivo con l’aggiunta, come per i ricevitori, di un eccellente veterano e due volte vincitore del Super Bowl, LeGarrette Blount dai New England Patriots che arriva da una stagione da 1161 yards per ben 18 touchdowns. Nota interessante per il reparto running back è arrivata dal draft, al quarto round è stato scelto Donnel Pumphrey da San Diego State resosi celebre per aver corso per 6405 yards, terzo migliore della storia della NCAA,  nei quattro anni di college, paragonato proprio al suo compagno di reparto Darren Sproles.

Discorso simile per la difesa, che s’è rafforzata, soprattutto grazie al mercato e vista la partenza del defensive tackle Bennie Logan ai Kansas City Chiefs, gli Eagles hanno preso anche un altro vincitore del Super Bowl, Chris Long defensive end dei Patriots e Timmy Jernigan dai Ravens che andranno a completare una linea difensiva con Fletcher Cox e Brandon Graham che può fare ancora meglio della scorsa stagione. Due pedine interessanti per la linea difensiva sono arrivate al draft, gli occhi sono puntati sul prodotto da Tennessee, 14esima scelta del primo round Derek Barnett, non esattamente il classico prototipo di difensore che ci si aspetta nel suo ruolo ma il talento non gli manca, consistente nei tre anni al college dovrà migliorare nella difesa delle corse.

Chi invece al college s’è rivelato molto utile nella difesa sulle corse al sesto round è stato scelto Elijah Qualls da Washington, difensore più “interno” che “esterno” dovrà lavorare molto sull’aspetto atletico. Sempre dal college di Washington è stato scelto al secondo round Sidney Jones cornerback in coppia al terzo round con Rasul Douglas da West Virginia, entrambi molto diversi come caratteristiche ma pronti da diventare playmakers per gli Eagles. A completare il draft al quinto round è stato scelto Nate Gerry, safety di Nebraska “sfortunato” a dover competere con Rodney McLeod e Malcolm Jenkins, a cui probabilmente gli verrano chiesti ruoli negli special team.

Spacial team che non cambiano dalla stagione passata con Caleb Sturgis come kicker e Donnie Jones al punt.

I Philadelphia Eagles, come detto, sono la squadra che s’è migliorata di più della Division, soprattuto aumenta la profondità dei ricevitori sul campo, migliorano le “mani”, dovrà migliorare la protezione per Wentz e la difesa dovrà fare tesoro dei nuovi acquisti. A mio parere sarà difficile l’approdo ai playoff ma mi aspetto un record sopra a .500 con gli scontri diretti contro Cowboys e Redskins decisivi per un eventuale posto per la Wild Card.

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