La stagione di football sta volgendo al termine e le franchigie della NFL iniziano a tirare le somme, a progettare l’immediato e per il futuro. Ma ce ne sono alcune, le migliori 12 per la precisione, che a gennaio saranno chiamate a combattersi un posto per il Super Bowl. La NFC si è vista battuta negli ultimi due anni da due tra i migliori quarterback di sempre (Peyton Manning e Tom Brady), sarà in grado quest’anno di portarsi a casa “la partita che vale una stagione”? E’ tutto nelle mani delle sei squadre che per merito proprio o per demerito altrui si aggiudicheranno l’accesso ai playoffs, andiamole a scoprire.

I Dallas Cowboys sono la squadra rivelazione del 2016, senza ombra di dubbio; la loro impenetrabile O-line ha aiutato Elliott a registrare numeri da record (che lo rendono un papabile candidato all’MVP Award) e Prescott a distribuire ricezioni e a costruire un attacco che sa gestire il cronometro e sa dominare la partita. Attualmente il record di Dallas è 12-2, questa settimana ospiteranno i Lions al Jerry’s World (prevedo una faticosa vittoria) mentre quella successiva avranno la trasferta a Philly (dove invece prevedo che a causa di turnover vari in vista dei playoffs i Cowboys si permetteranno di perdere l’ultima partita della stagione). Anche un’altra appartenente alla NFC East, deludente negli ultimi anni, in questa stagione è riuscita a fare dei miglioramenti notevoli: si tratta dei New York Giants.

L’anno scorso erano una squadra senza alcuna compattezza difensiva e con uno degli attacchi più spregiudicati nella lega, quest’anno l’opposto, un Eli Manning molto più conservativo e con un’arma in più (il rookie da Oklahoma Sterling Shepard) ma soprattutto una difesa di tutto rispetto (grazie ai costosi innesti operati nella off-season) ed in particolare una secondaria eccellente con Rodgers-Cromartie, Eli Apple, Janoris Jenkins e Landon Collins. Insomma difesa ossuta e attacco affidabile, questi Giants 2016 a me ricordano molto quelli del 2010 e del 2006, sono loro i miei favoriti al titolo della NFC.

I Seattle Seahawks sono un po’ i “Patriots della NFC”, puntualmente in alto e con un record sempre in positivo anno dopo anno sotto la guida dell’ormai rispettato e affidabile Pete Carroll. Loro, che attualmente si trovano con un record di 9-4-1, finiranno la stagione con due facili vittorie (in casa contro i Cardinals e in trasferta contro dei patetici 49ers). Tuttavia i loro playoffs dipenderanno fortemente dalle condizioni e dall’ispirazione di Russel Wilson, che quest’anno può contare su un più maturo gruppo di ricevitori (un Graham ben integrato, un Lockett più esperto e i soliti Kearse e Baldwin) ma dovrà fare i conti con una O-line come al solito deludente ed un inesistente running game.

Gli Atlanta Falcons siedono comodi su di un buon 9-5, sono i miei preferiti per la vittoria della loro divisione nonostante Tampa Bay sia una squadra di tutto rispetto. Le ultime due partite dei Falcons sono fuori casa contro i Carolina Panthers (prevedo la vittoria di Carolina, e una sorta di vendetta per quanto accadde l’anno scorso, fu infatti proprio Atlanta a fermare i Panthers nella loro rincorsa alla stagione perfetta) ed in casa contro i Saints che, ormai fuori dai giochi, non saranno un grosso ostacolo per Matt Ryan. E’ proprio il quarterback dei Falcons una delle certezze su cui contare oltre che ad un eccezionale gruppo di ricevitori ed un running game sopra la media, purtroppo però la secondaria di Atlanta si è dimostrata a più riprese ridicola e nutro grossi dubbi sulle loro chance nei playoffs, o meglio, Atlanta è una di quelle squadre che può vincere una partita in gennaio, ma non di più, anzi se ciò dovesse accadere sarebbe gran festa in Georgia.

I Detroit Lions sono una delle sorprese di questa NFL 2016, Stafford si è aggiudicato un posto tra i candidati all’MVP award, confido nella loro capacità di battere in casa i Packers in quella che sarà il primo dell’anno il match che aggiudicherà il titolo della NFC North (ho fiducia in Green Bay in casa contro dei deprimenti Vikings). Nutro discrete speranze nei Lions perché in casa la truppa offensiva guidata da Matthew Stafford si è dimostrata capace di miracoli come quello contro i Vikings o contro i Redskins, e soprattutto perché la secondaria di Green Bay mi lascia ancora molto sospettoso (è stata capace di regalare 20 punti al terzo quarterback di riserva dei Bears).

Ma Rodgers è un talento assoluto e indiscutibile e se dovessi scommettere anche solo un euro, non potrei mai scommettere contro di lui, sarà una partita al cardiopalma con altissimi punteggi che verrà decisa negli ultimi secondi, forse anche in overtime. Prevedo che i Lions si riescano ad aggiudicare il posto alla Wild Card con un record da 9-7, ma non il titolo della divisione, quello probabilmente farà ritorno nel nord del Wisconsin, a Green Bay. Green Bay che, a differenza dei Lions, può fare strada in questi playoffs se l’attacco riesce a sviluppare un running game (Montgomery è stato impressionante di recente) abbastanza buono da mantenere il possesso dell’ovale la maggior parte della partita facendo scendere in campo l’orribile difesa il meno possibile (sulla falsa riga della tattica dei Cowboys).

I grandi esclusi?

Beh come non nominare, oltre ai deludenti Carolina Panthers e Arizona Cardinals (già fuori dai giochi da un pezzo) anche i Washington Redskins che hanno investito diverse risorse nell’off-season e che si trovano un altro anno ancora, a galleggiare su di un record da 8-8 insoddisfacente. L’altra esclusione di lusso è attualmente quella dei Tampa Bay Buccaneers, loro non partivano come favoriti per la corsa ai playoffs a inizio stagione ma nelle ultime 5 gare hanno totalizzato 4 vittorie ed una più che dignitosa sconfitta all’ AT&T Stadium di Dallas grazie ad una difesa in gran forma, ad un ritrovato Doug Martin, ad un più maturo Jameis Winston e soprattutto ad un eccezionale Evans (secondo me tra i wideout più sottovalutati della lega).

Loro finiranno con ogni probabilità la stagione con un record da 9-7 (una partita tra quella in casa dei Saints o contro dei Panthers sul proprio terreno mi sembra più che prevedibile considerando la giovinezza e l’inesperienza della truppa capinata dall’ex Heisman Trophy “Famous Jameis”. Eppure il 9-7 non sarà abbastanza nel caso in cui Detroit non si aggiudicasse il titolo della NFC North, infatti qualora i Packers lo vincessero i Lions passerebbero alla Wild Card in virtù del loro miglior intra-conference record rispetto a Tampa Bay. Nel loro caso la parola esclusione non sarebbe sinonimo di delusione ma comunque di ottima sorpresa.

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