E invece

Più giù di così

Non si poteva andare

Più in basso di così

C’è solo da scavare

Per riprendermi

Per riprenderti

Ci vuole un argano a motore

Anno 2002, Daniele Silvestri, Salirò.

Nel 2002, primo anno di AFC South, i Titans vincevano la division e giocavano il loro ultimo Championship game, perso 41-24 con Oakland. Da lì in poi iniziava un lento declino fatto di sporadici bei momenti (il biennio 2007-2008) e tante, troppe stagioni negative, tra cui le ultime 4 e 5 delle ultime 6.

Ken Whisenhunt era riuscito a mantenere il suo posto di capo allenatore dopo un 2014 da sole due vittorie (quando un risultato di questo tipo o peggiore era capitato solo 6 volte in 65 anni di storia della franchigia tra Houston e Nashville) ma dopo una partenza 1-6 nel 2015 è stato licenziato dalla dirigenza (non parlo di proprietà, al centro di problematiche famigliari) ed al suo posto è arrivato Mike Mularkey, ex HC con scarso successo dei Bills nel 2004-2005 e dei Jaguars nel 2012, il quale però  non ha fatto molto meglio del suo predecessore, chiudendo con un record di 2-7.

I Titans si presentavano al Draft con la prima scelta assoluta ma hanno deciso saggiamente di cederla a carissimo prezzo ai LA Rams, acquisendo sei scelte nei primi tre giri tra Draft 2016 e 2017, per poi imbastire un’altra trade con Cleveland per risalire alla pick 8 e scegliere così Jake Conklin, tackle da Michigan State.

L’attacco coordinato dall’OC Terry Robiskie partirà ancora da Marcus Mariota: la seconda scelta assoluta del Draft 2015 ha vissuto una stagione d’esordio tra i pro molto altalenante, complice anche un infortunio che gli ha fatto saltare 4 partite sparse nella stagione, con alcune buone partite ed altre molto complicate, come spesso capita ad un rookie, chiudendo con 19 TD pass e 10 intercetti.

Il prodotto di Oregon ha dimostrato inoltre una buona mobilità fuori dalla tasca, chiudendo con 252 yards corse e 2 TD, e se ha dimostrato una ottima confidenza su lanci brevi ed intermedi molto ha da migliorare sul gioco lungo, in cui è stato praticamente nullo (9/49 per 293 yards, 3 TD e 5 intercetti sulle palle lanciate oltre le 20 yards).

Quando infortunato, Mariota è stato sostituito da Zach Mettenberger, che però è stato tagliato: al suo posto è arrivato via free agency Matt Cassel, giocatore d’esperienza (34 anni) che ha giocato molto nel 2015 a Dallas a seguito dell’infortunio di Tony Romo, mentre il terzo QB a roster è il 28enne Alex Tanney.

Sulla carta (e si sottolinea sulla carta) i Titans hanno una coppia di RB devastante composta da DeMarco Murray e Derrick Henry. I dubbi che accompagnano il primo, arrivato via trade a marzo, sono tanti: è ancora il Murray inarrestabile macchina da guerra da più di 2000 yards totali visto all’opera nel 2014 a Dallas o il Murray spesso infortunato, improduttivo e indolente del 2015 a Philadelphia?

L’età relativamente giovane fa propendere per la prima ipotesi ma la storia di infortuni dice la seconda. Henry, invece, è stato selezionato al secondo round dell’ultimo draft ed è il vincitore dell’Heisman Trophy 2015, il premio destinato al miglior giocatore collegiale della nazione: il potentissimo RB di Alabama è infatti reduce da una stagione da 2219 yards (5,6 yards per portata) e 28 TD e spesso è stato semplicemente inarrestabile.

Ma il backfield di Tennessee non è solo loro: a roster ci sono anche altri giocatori di qualità come Antonio Andrews, David Cobb, Bishop Sankey e Dexter McCluster, tutti giocatori che nel recente passato hanno giocato molto, e ciò porterà a tagli dolorosi in fase di definizione dei 53.

Quando un TE risulta per due anni il miglior ricevitore di una squadra ciò significa due cose: che il TE in questione è molto forte ma anche che i WR della squadra non sono esattamente i migliori del lotto. Per quanto riguarda i Titans il TE è ovviamente Delanie Walker, che nei tre anni di vita a Nashville ha migliorato sempre più le sue statistiche, arrivando a 1088 yards e 6 TD ricevuti nel 2015 con una percentuale del 70% di palloni ricevuti. In reparto con Walker ci sarà un altro esperto giocatore, Anthony Fasano.

Si parlava anche dei WR e non si può dire che la società non abbia fatto sforzi per fornire compagnia a Kendall Wright e Harry Douglas, nonostante la cessione del giovane Dorial Green-Beckham a Philadelphia, in cambio sostanzialmente del nulla pur di liberarsi di lui a causa di problemi comportamentali: il GM Jon Robinson, assunto a inizio 2016, ha infatti firmato in FA l’esperto Andre Johnson, alla terza squadra di AFC South dopo Houston e Indianapolis, e Rishard Matthews, da Miami.

Anche il draft ha portato il suo dono ed è arrivato dalla piccola università del Massachusetts Tajae Sharpe, fisicato ricevitore con splendide mani che nei suoi anni con i Minutemen a realizzato statistiche ottime e che nel primo mese tra i pro ha scalato tutte le gerarchie a suon di prestazioni ed allenamenti ottimi tanto da arrivare alla soglia dei titolari.

Si parlava in apertura della linea offensiva e della scelta di Conklin al primo round del draft: con lui i Titans avranno la possibilità di schierare tre giocatori di linea scelti al primo giro dal 2013 a questa parte, quindi c’è il potenziale per qualcosa di buono. Conklin partirà dalla posizione di RT e sarà schierato sullo stesso lato del RG Chance Warmack, primo round 2013: Conklin è un giocatore molto potente fisicamente molto buono nel generare spazi contro le corse, mentre Warmack dopo un buon 2014 dovrà riprendersi da una stagione altalenante.

Sul lato opposto la prima scelta è Lewan Taylor (anno 2014) che ricoprirà la posizione di LT; manca il 2015 ma ci entra con il LG, Quinton Spain, entrato di soppiatto da undrafted (college West Virginia) nella scorsa offseason e capace di giocare 6 partite da starter con buon contributo contro la pass rush. Per il ruolo di C, nonostante l’opaca ultima stagione, è stato firmato Ben Jones da Houston.

L’analisi della difesa di Tennessee è un bell’esercizio di stile: dall’analisi delle yards concesse in generale (342.2, 12° in NFL), su passaggi (229.9, 7°) e su corse (112.3, 18°) si ha l’impressione di una buona difesa, nella media se non addirittura qualcosa di più. Da cosa derivano quindi i 26,4 punti subiti di media a partita, dato che si pone al 27° posto nella lega?

L’arcano si svela andando a vedere il saldo tra turnover creati e subiti, che per i Titans è un deprimente – 14, dato che li colloca al penultimo posto nella lega davanti solo ai Cowboys: ne consegue che la posizione di partenza dei drive avversari sia quindi ad essi favorevole: minima spesa di yards da conquistare, massima resa di punti.

Il DC Dick Lebeau a 78 anni suonati ha deciso di non abbandonare ancora il suo ruolo e potrà contare su un immutato e produttivo front seven schierato in 3-4 a cui fa da contraltare una secondaria che non sempre ha ben performato.

La linea difensiva vanta quello che forse è il talento migliore (e più sottovalutato) del reparto: il pro-bowler Jurrell Casey ha messo a segno l’ennesima ottima stagione della sua carriera dimostrandosi all’altezza dei migliori pass rusher della lega, portando a ripetizione pressione sui QB avversari e chiudendo la sua annata con 7 sacks e 3 passaggi deviati.

Al suo fianco Al Woods ricoprirà ancora la posizione di NT dopo la migliore annata della sua carriera nonostante due partite saltate per infortunio, e DaQuan Jones fungerà da DE con compito di attirare raddoppi e aprire spazio per i compagni. Sostituti di Casey e Jones saranno due giocatori di situazione ma senza dubbio efficienti come Karl Klug e Angelo Blackson (interessante la sua stagione da rookie) mentre per il ruolo di backup di Woods è stato draftato al secondo giro dell’ultimo draft Austin Johnson da Penn State, che però al momento sta avendo qualche problema di adattamento ed è stato superato nelle depth chart dall’undrafted FA Antwuan Woods da USC (Southern California).

I LB perdono Zach Brown, finito a Buffalo, ma acquistano da Pittsburgh Sean Spence, il quale però si accomoderà in seconda linea in un reparto che ha 4 starter molto chiari. Dopo un 2014 passato tra infortuni e prestazioni di basso livello, Brian Orakpo ha deciso di rimettersi in gioco lontano da Washington, accettando le offerte dei Titans.

Il risultato? 16 partite giocate in regular season, come non succedeva dal 2011 ed il ruolo di miglior pass rusher della squadra conquistato insieme a Casey con 7 sacks. Sul lato opposto ad Orakpo opererà principalmente Derrick Morgan, altro ottimo incursore che però nel 2015 ha saltato 6 partite per colpa di un infortunio alla spalla: un ulteriore passo in avanti della difesa di Tennessee passa per il completo recupero suo e di Kevin Dodd (operazione al piede), l’altra scelta di secondo giro da Clemson dove è esploso nel 2015 in una stagione da 24 TFL e 12,5 sacks.

Al loro interno, davanti al già citato Spence, i due MLB saranno Avery Williamson, miglior tackler della squadra alla sua stagione tra i pro, e Wesley Woodyard, che a Nashville ha già prodotto due stagioni di buon livello ed è tornato anche ad un numero di sacks che non vedeva dal 2012.

Secondo Pro Football Focus, i Titans sono una delle tre sole squadre a non avere nemmeno un CB tra i primi 50 giocatori in termini di rendimento in quel ruolo, il CB Perrish Cox ha concesso il secondo QB rating più alto nei lanci indirizzati verso i WR da lui marcati e l’altro CB Jason McCourty ha giocato sole quattro partite in stagione (dalla week 4 alla week 7) tra un infortunio e l’altro.

Non c’è da stare allegri se questi saranno ancora i titolari per la stagione ed infatti i Titans hanno firmato Antwon Blake, autore di una ottima stagione 2015 in quel di Pittsburgh. Nuova è anche una S titolare, Rashad Johnson, da Arizona, dove si è ben comportato nelle ultime due stagioni e che i Titans sperano essere il nuovo Da’Norris Searcy, arrivato da Buffalo per la scorsa annata e assurto (non che ci volesse tanto, in effetti) al ruolo di miglior DB della squadra.

Ryan Succop sarà ancora il K, dopo una stagione che lo ha visto chiudere con la sua miglior percentuale di FG messi a segno, l’87,5% per cento (14/16): fino alle 49 yards Succop è stato perfetto, mentre ha chiuso 1/3 nei FG oltre quella distanza e 29/31 negli XP.

Il 2015 è stato ottimo anche per il P Brett Kerns, il quale con la media di 47,4 yards a punt è arrivato 4° in NFL. Dexter McCluster sarà anche il ritornatore di punt e la sua media di 9 yards per ritorno è ottima, mentre lo stesso McCluster ha condiviso con Tre McBride i ritorni di kickoff ma nessuno dei due ha superato i limiti della sufficienza.

Si sale, o almeno ci si prova con tutte le forze: con l’acquisizione di Mariota i Titans hanno trovato il QB del futuro, con Murray e Henry anche il backfield dovrebbe essere a posto per un po’. Allo stesso modo, però, ci sono dei dubbi: la linea offensiva riuscirà a lavorare in modo fruttuoso senza alti e bassi?

Se qualche LB titolare avesse problemi, i sostituti saranno all’altezza? Non c’era proprio modo di sostituire due CB (o almeno Cox) che storicamente hanno grandi problemi di infortuni e rendimento? I Titans hanno il potenziale di (almeno) raddoppiare le vittorie dello scorso anno. La strada per un’ulteriore crescita è tracciata ma ci va ancora del tempo per percorrerla fino in fondo.

 

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