I Rams ritornano nella California del Sud dopo una ventina d’anni, ma non sono molto differenti dai Rams dell’ultima stagione a St. Louis.

Incertezza nel ruolo di quarterback e su giovani di talento che devono fare il salto di qualità: sono diverse le incognite per il team allenato da Jeff Fisher. Basterà l’entusiasmo per conquistare i tifosi losangelini?

COACH

Indubbiamente al quinto anno di gestione della squadra Jeff Fisher e il GM Les Snead hanno plasmato un buon roster, ma i risultati faticano ad arrivare e il fallimento nel costruire un buon quarterback pesano. Sarà difficile nella divisione più tosta dell’NFL avere un record vincente, ma ci si aspetta che Jared Goff produca fin dall’inizio, e che la squadra si dimostri almeno competitiva: altrimenti la pazienza di Stan Kroenke sarà arrivata ai limiti, considerato l’investimento nel portare i Rams in California.

ATTACCO

Jared Goff è il quarterback del futuro, non è detto però che lo sia anche del presente. Il prodotto di California è sembrato un po’ indietro in primavera agli allenamenti volontari, e non a caso Case Keenum parte da quarterback titolare, anche se è più un discreto backup che un titolare.

Molto ci si aspetta da Goff, che deve però imparare come si guida un attacco da NFL. Dietro le quinte occhio a Sean Mannion, dal fisico robusto e dal braccio potente: nel 2015 si è visto poco, ma l’ex Oregon State potrebbe avere più spazio quest’anno conoscendo meglio l’attacco.

La linea offensiva sembra ogni anno un work-in-progress, ma si spera in ulteriori miglioramenti visto l’età media molto bassa. Greg Robinson nel delicato ruolo di left tackle non ha ancora mantenuto le promesse come prima scelta del 2014: una tecnica ancora troppo grezza ha limitato la sua efficacia, ma si spera che una linea più stabile aiuti la sua crescita.

Una sorpresa è stato Rob Havenstein come tackle di destra, molto affidabile e sicuro, mentre Tim Barnes come centro ha ormai la fiducia dei compagni.  Jamon Brown ha avuto un buon primo anno pur limitato da un infortunio, l’altra guardia Rodger Saffold è il giocatore cardine della linea per il run-blocking: un anno fuori da problemi fisici potrebbe essere determinante per i Rams.

Todd Gurley è ovviamente il motore dell’attacco dei Rams, e dopo aver corso più di 1000 yards nel 2015 sembra pronto a fare ancora meglio al secondo anno: runner dal grande istinto e velocità naturale, non ha molta profondità alle spalle.

Tre Mason sembra perso per sempre nei suoi gravi problemi personali, mentre Benny Cunningham è più un atleta versatile e buono per i terzi down che un vero e proprio backup. Malcolm Brown al secondo anno potrebbe emergere per talento nel ruolo, ma al momento ha giocato solo una partita nella sua carriera NFL e sembra un giocatore da costruire.

Dietro Kenny Britt, veterano sicuro anche se ovviamente più un secondo wide-receiver (l’anno scorso leader dei Rams con 681 yards ricevute) poche certezze. Si attende la definitiva esplosione dell’atletico ma a tratti discontinuo Tavon Austin, mentre Brian Quick condizionato da problemi alla spalla ha giocato poco nelle ultime due stagioni crescendo poco nel ruolo.

Molto si attende da Pharoh Cooper come rookie, anche se il giocatore come pro sembra un progetto a lungo termine come ricevitore. Come tight-end Lance Kendricks manca degli skills dei migliori del ruolo, ma offre una combo blocker-receiver da non sottovalutare come efficacia.

DIFESA

Aaron Donald è ovviamente una delle star emergenti della lega, e con 69 tackles e 11 sacks nel 2015 ha convinto tutti: ma può fare ancora meglio, anche avendo il tosto Michael Brockers a fianco, stantuffo contro le corse inesauribile.

Molto positivo il ritorno di Robert Quinn da un infortunio che l’ha limitato a 8 partite nel 2015, visto che insieme a William Hayes può offrire un duo in grado di incidere nella pass-rush con efficacia. E’ una delle migliori linee difensive dell’NFL, che unisce al gruppo il talentuoso Quinton Coples dai Jets, molto adatto a giocare in uno schema 4-3.

Alec Ogletree rimpiazza James Laurinatis come middle-linebacker: una bella sfida per il quarto anno da Georgia, che come linebacker esterno aveva già convinto e sembra un giocatore completo per giocare in mezzo. Come esterni Akeem Ayers ha dimostrato solidità nel 2015, mentre l’ex safety Mark Barron sembra pronto per diventare stabilmente linebacker esterno: l’ex Bucs ha fisico, talento ed esperienza per eccellere nel ruolo come richiesto dal sistema difensivo di Jeff Fisher.

Perdite pesanti quelle di Janoris Jenkins e Rodney McLeod, ma ci sono buone soluzioni interne. E. J. Gaines sembra al terzo anno già in grado di affiancare come cornerback Trumaine Johnson, che migliora nel ruolo ogni anno ed ha gli skills per arrivare all’eccellenza nell’NFL.

T.J. McDonald aspira a uno dei ruoli di safety, e la lotta sembra accesa con Cody Davis, mentre come SS Maurice Alexander non ha rivali e al terzo anno è già pronto ad essere uno dei leader della secondary.

SPECIAL TEAMS

Grande affidabilità da parte del duo punter-kicker, con Johnny Hekker capace nel 2015 di finire con 43.7 yards nette. Greg «the Leg» Zeuerlein ha sbagliato dieci field-goals lo scorso anno, ma 6 di questi tentativi erano superiori alle 50 yards: in compenso sono solo due i calci di trasformazione mancati. Il reparto è affidabile anche per i ritornatori, dove tra Tavon Austin e Benny Cunningham non mancano gli skills nel ruolo.

PREVISIONI

In una division così competitiva sarà difficile superare le 7 vittorie dello scorso anno: ci si aspetta almeno di vedere una squadra in crescita, soprattutto nel reparto offensivo.

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