Benvenuti a un altro Top and Worst, le emozioni anche questa domenica non sono mancate. Andiamo a rivedere quindi i principali protagonisti di giornata…

TOP

DREW BREES E ELI MANNING

brees-7tdGiornata storica per Eli Manning e Drew Brees, che con complessivi 13 touchdowns hanno totalizzato un record di segnature per quarterbacks in un incontro NFL,  oltre che essere protagonisti in uno dei match con più segnature nella storia NFL, terzo di sempre. 7 per Drew, 6 per Manning, e la cosa paradossale è che alla fine è stato un field-goal di Kai Forbath a dare la vittoria a New Orleans. Propria una vittoria nella giornata dei Santi per i Saints…

DEREK CARR

Sì, i Raiders sono una cosa seria di nuovo, e molto del merito va al loro quarterback, e a come sta prodigiosamente rispondendo sul campo a chi aveva dubbi sul suo reale valore nell’NFL. Nelle ultime due partite contro Chargers e Jets ha lanciato per 7 touchdowns e un totale complessivo di 71 punti, e domenica contro una delle migliori difese sui lanci della lega ha finito con un 23-36, 4 segnature e nessun intercetto, numeri che a Oakland non si vedevano dal 2002 con Rich Gannon, non a caso l’ultimo franchise-quarterback di casa Raiders. E se Carr non stupisce più, ricordatevi che anche la difesa dei Predoni ha un uomo-cardine, anche se leggermente più vecchio: mister meraviglia, Charles Woodson…

MINNESOTA VIKINGS

Ci sono squadre che rischiano di passare sottotraccia, per motivi diversi, mancanza di appeal, presenza in mercati leggermente periferici, ed è curioso che capiti a una squadra con Adrian Peterson in roster. I Vikings intanto continuano a vincere, 5 partite nelle ultime 6, unica sconfitta contro i Broncos per un field-goal, e anche domenica Teddy Bridgewater ha firmato il drive vincente con impressionante calma. Inoltre, anche se bersagliato da piccoli problemi fisici, A.P. ha messo insieme 103 yards in 20 portate. Vero che tutti parlano del rookie meraviglia Todd Gurley, ma non è male ricordare che Peterson è ancora in giro…

MENZIONE SPECIALE

Peyton Manning

Oltre alla eccezionale prova della difesa dei Broncos nel contenere Aaron Rodgers (vedi sotto), finalmente Peyton Manning è ritornato il “vecchio” Manning, quello che non sente il passare del tempo ed eguaglia il record di vittorie per un quarterback (186), lanciando per 340 yards e trovando ritmo in attacco come mai prima in stagione. “Non vi dirò come fece Jim Mora, “voi pensate di sapere, ma non non sapete e non saprete mai”, sono solo determinato a dare il meglio in attacco”, il commento un pò piccato a fine partita del futuro Hall of Famer: le critiche non gli hanno fatto piacere, ma Manning sa che è sul campo dove può rispondere al meglio…

WORST

TENNESSEE TITANS

whisenhunt600-2014-presserSe in classifica i Titans sono 1-7, ma non fuori dai giochi nell’incredibilmente debole AFC South, il licenziamento di Ken Whisenhunt solleva qualche legittimo dubbio: anche tenendo conto di come resista Gus Bradley ai Jaguars da 3 anni con risultati anche peggiori. Sembra che la proprietà si aspettasse miglioramenti più veloci, ma diventa difficile ottenerli quando Marcus Mariota anche domenica non ha giocato, anche se proprio come è stato utilizzato finora la prima scelta da Oregon ha sollevato dubbi nella dirigenza. Troppo nella tasca, e poche corse per un talento atletico come il suo: ma visto come Mariota si è infortunato ugualmente, la prudenza di Whisenhunt non era  forse troppo esagerata…

INFORTUNI

Certamente fanno parte del menu dell’NFL, visto l’enorme sforzo che subisce il fisico di un giocatore professionista, ma questo non mitiga l’amarezza nel vedere giocatori come Steve Smith e Le’Veon Bell subire infortuni pesanti, anzi nel caso del wide-receiver causa di una fine anticipata della stagione. Rottura del tendine di achille per Smith, che proponeva già di ritirarsi a fine stagione, o anticipatamente se ceduto alla Trade Deadline in un altra squadra, come aveva minacciato pochi giorni prima. Almeno, visto già la sofferenza di giocare per i Lions, Calvin Johnson non ha infortunato gravemente la sua caviglia sinistra e potrà ritornare tra due settimane dopo il bye per Detroit: sempre che sia ancora ai Lions viste le voci di mercato…

L’ATTACCO DEI COWBOYS

Numeri a parte, 13-25 per 97 yards, è la mediocrità complessiva dimostrata da Matt Cassel nella sconfitta di domenica contro Seattle a preoccupare per i Cowboys. Che domenica dopo domenica, mentre attendono come messia Tony Romo e Dez Bryant, perdono occasioni su occasioni e scivolano in un baratro sempre più profondo. E per fortuna che le avversarie divisionali sembrano divertirsi a far rimanere Dallas a galla…

MENZIONE SPECIALE

Aaron Rodgers

Anche i grandi possono andare dietro la lavagna, e quindi il buon Rodgers deve per una volta andare tra i cattivi settimanali. Del resto, pur con una difesa eccellente da affrontare come quella dei Broncos, guadagnare solo 77 yards per un quarterback nel 2015 fa notizia, e ancor di più se ad essere limitato a queste (magre) cifre è uno dei migliori del mazzo…

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