Diciamolo subito, gli Arizona Cardinals sono una delle squadre da tenere d’occhio per arrivare al gran ballo finale.

Lo scorso anno sono partiti con un eloquente 6-0, ancora a metà stagione erano 9-1, e fino a quando una serie di infortuni non li ha indeboliti erano stati quasi inarrestabili.

In questo senso il mercato dei Cardinals, pur senza aver portato grandi stelle, potrebbe essere stato decisivo, in primo luogo grazie all’estensione fino al 2018 del contratto di Bruce Arians, artefice di questo fenomeno e premiato come migliore allenatore dell’anno due volte nelle ultime tre stagioni.

Le difese avversarie però potranno godere della partenza del defensive coordinator Todd Bowles, promosso come head coach dai Jets. Se Arizona negli ultimi due anni è finita fra le prime dieci della lega come punti concessi è soprattutto merito suo.

Nel rimpiazzarlo Arians ha scelto la soluzione interna assegnando il ruolo a James Bettcher, allenatore degli outside linebackers, ma il suo valore è tutto da dimostrare. Sempre in difesa, potrà avere il suo peso anche la partenza di Darnell Dockett, veterano e anima dello spogliatoio, fermo comunque la scorsa stagione per un infortunio al ginocchio.

Nel complesso, però, rimane una squadra forte e coesa, anche se il suo roster potrebbe non essere sufficientemente profondo in termini di qualità per poter supplire ad eventuali infortuni.

Carson Palmer, a 35 anni, ha dimostrato di poter giocare il miglior football della propria carriera, ma per questo stesso motivo tutti dovranno cercare di salvaguardare al meglio la sua integrità fisica.

Dietro di lui peraltro ci sono il non fenomenale Drew Stanton e il rookie (quarto giro) Logan Thomas. Palmer e compagni si aspettano molto anche dal gioco sulle corse, quasi assente lo scorso anno, e in particolare da Andre Ellington che dopo una stagione non brillante dovrà cercare di ripetere quanto fatto vedere nel 2013.

L’insicurezza verso Ellington, e ancor di più verso i rimpiazzi Stepfan Taylor e Kerwynn Williams, che non sembrano poter fare la differenza, si è palesata con l’acquisizione di Chris Johnson proprio in extremis, ma anche questa sembra più una scommessa che il solido runningback da terzo down di cui Arians avrebbe avuto bisogno.

Fondamentale però rimane il reparto dei wide receivers. Larry Fitzgerald, alla sua dodicesima stagione in Arizona, pare ormai in parabola discendente, oltre a catalizzare risorse economiche di livello faraonico, e nonostante ciò rimane l’unico valido punto di riferimento per l’attacco dei Cardinals.

Il discreto gruppo di ricevitori alle sue spalle (John Brown, Michael Floyd, Jaron Brown, Brittan Golden) dovranno crescere in fretta se vorranno essere di solido supporto al talento di Palmer e in linea con le ambizioni della franchigia.

Come tight end il ritiro di John Carlson, che comunque nel 2014 non aveva prodotto una super stagione, e l’addio di Rob Housler (ai Browns), avrebbe consegnato il posto di titolare a Darren Fells, che però nel 2014 si è dimostrato deficitario sul fronte passaggi.

Per questo i Cards si sono assicurati il due volte probowler Jermaine Gresham, che purtroppo è però ancora alle prese con il recupero da un precedente intervento chirurgico alla schiena e perciò ancora indisponibile. Stessa sorte per il giovane prospetto Troy Niklas. Se Arizona riuscirà a recuperare questi elementi, il ruolo dovrebbe essere adeguatamente coperto.

La linea però è stata il vero problema offensivo della squadra sia nel recente passato che in preseason, soprattutto se si pensa che l’assenza di Palmer è risultata decisiva in negativo e che il gioco di corsa non è stato un fattore.

Per questo a fianco dell’ottimo tackle Jared Veldheer i Cardinals si sono assicurati i servigi di Mike Iupati, ex-49ers, che dovrebbe risollevare (assieme, si spera, alla ritrovata forma di Ellington) il rushing game di Arizona, penultimo della lega nel 2014 per numero di yards corse a partita, oltre a rinforzare in generale un reparto in effetti non trascendentale. Un problema al menisco, però, lo terrà fuori almeno per la prima parte della stagione, e questa rischia di essere una brutta tegola per coach Arians.

Passando alla difesa, la linea si presenta come un reparto di tutto rispetto grazie alla conferma di Calais Campbell, che ormai da anni figura fra i migliori defensive end della lega (per la difesa 3-4), che sarà affiancato quest’anno dal 34enne Cory Redding, giocatore di grande costanza e continuità che dopo gli ultimi playoffs giocati con i Colts aveva pensato al ritiro, ma che invece i Cardinals hanno convinto a rimettersi in gioco almeno per un altro anno.

Come defensive tackle, con la già citata perdita di Dockett e la partenza di Dan Williams direzione Raiders, toccherà probabilmente a Frostee Rucker e Ed Stinson giocarsi il posto, anche se bisogna considerare che spesso i Cardinals giocano senza nose tackle utilizzando una difesa 2-4-5.

Fra i linebackers rimarrà titolare Alex Okafor, ottimo per fare pressione sui quartebacks avversari ma purtroppo non all’altezza su corse e passaggi.

Con il ritiro di John Abraham e la partenza di Sam Acho l’altro OLB dovrebbe essere il discreto Lorenzo Alexander, oppure Marcus Bernard se la situazione o la partita necessiteranno di più consistenza nel fermare le corse avversarie. Nel mezzo i perduranti problemi per droga e violenza domestica di Daryl Washington e la pessima stagione passata di Larry Foote hanno convinto Arizona ad intervenire con l’acquisizione del 27enne Sean Weatherspoon, che però sembra non intravedere la luce alla fine del tunnel di infortuni che lo affligge da più di una stagione.

Una scommessa pericolosa per i Cardinals, che in quella posizione possono contare su un solo giocatore di livello, il giovane Kevin Minter draftato nel 2013. Nel complesso un reparto non eccellente sul quale la dirigenza potrebbe non essere riuscita ad intervenire con successo, a meno che Wheaterspoon non recuperi e riesca a giocare ad alto livello.

La secondaria appare di buon affidamento nonostante la partenza verso New York (sponda Jets) di Antonio Cromartie. Il cornerback Patrick Peterson e la free safety Tyrann Mathieu sono i punti di forza del reparto, ma anche gli altri, se non lasciati soli, potrebbero fare la loro parte, motivati anche dal fatto che per parecchi di loro questo sarà l’ultimo anno di contratto.

Una difesa dunque che dovrebbe riuscire a farsi rispettare, di buon livello in quasi tutti i reparti.

Per quanto attiene agli special team, il kicker Chandler Catanzaro appare ancora di sicuro affidamento, viste le statistiche che lo posizionano fra i migliori della lega nel 2014. Come punter invece il rientrante Dave Zastudil dovrebbe riprendersi il posto a scapito del non eccezionale Drew Butler. Rinnovata inoltre la fiducia al long snapper Mike Leach, mentre come ritornatori dovrebbero essere schierati il ricevitore Brittan Golden e il runninback JJ Nelson.

Una squadra dunque con tutte le carte in regola per andare avanti, senza grossi punti deboli, con un ottimo quarterback e un eccellente coach. Se la linea offensiva riuscirà ad assicurare continuità di gioco a Palmer e un minimo di gioco sulle corse, e il numero di infortuni non supererà in livello di guardia, questi Cardinals saranno un osso duro per tutti.

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