Nonostante il campionato sia fermo e lo sarà ancora a lungo, la stagione è in pieno fermento. Stanno per giungere cambiamenti che cambieranno i destini di tante squadre, ancora non sappiamo se in meglio o in peggio, sappiamo solo che le decisioni che attendono i vari general manager sortiranno degli effetti che solo il tempo ci permetterà di giudicare. Per giocare ed ingannare il tempo, facciamo un salto indietro di dieci anni esatti, per vedere gli sviluppi dei giocatori che vennero scelti al primo giro, e per scoprire le gemme che per vari motivi furono selezionate solo molto in basso, ennesima testimonianza del fatto che il Draft è tutto, tranne che una scienza esatta.

1. San Francisco 49ers – Alex Smith, QB, Utah 

hi-res-156511907_crop_exactQuesta selezione sarà sempre ricordata per l’eterno confronto tra Smith ed il pari ruolo Aaron Rodgers, e per le differenti evoluzioni prese dalle rispettive carriere dei due registi. Smith venne preferito a Rodgers ma passò lunghi anni a combattere con il suo status di prima assoluta non in grado di diventare il franchise player che si sperava. Solo nella stagione 2011 avrebbe trovato la sua strada, giocando in maniera poco spettacolare ma molto efficente, portando la prima edizione dei Niners di Jim Harbaugh quasi al Super Bowl, e giocando la miglior stagione di carriera. Dopo aver risollevato San Francisco è caduto in una qb-controversy con Colin Kaepernick, preferito da Harbaugh perdinamismo e potenza del braccio, oggi gioca a Kansas City sotto Andy Reid, dove in due stagioni ha contribuito a riportare i Chiefs alla rispettabilità tenendo al minimo i propri errori. Grado di scelta: soddisfacente

2. Miami Dolphins – Ronnie Brown, RB, Auburn

Brown aveva costituito al college una costante doppia minaccia assieme a Cadillac Williams, con cui si sarebbe poi conteso una delle primissime chiamate in questo Draft. I Dolphins puntarono tutto sudi lui anche in virtù dei problemi vissuti con Ricky Williams, che sarebbe stato presto squalificato dalla lega e poi reintegrato, con la conseguenza di vedere Brown dimostrarsi quale giocatore produttivo sin dall’annata da rookie, dapprima in sostituzione del suo titolare ed in seguito in coesistenza con esso. Ha giocato sei anni a Miami tenendo sempre una media per portata superiore alle 4 yard in qualsiasi circostanza, con la sola eccezione della stagione 2010, l’ultima passata in Florida. Ha trascorso la seconda parte di carriera tra Philadelphia e San Diego, da backup. Grado di scelta: buono

3. Cleveland Browns – Braylon Edwards, WR, Michigan

All’epoca Edwards era nettamente il miglior ricevitore disponibile, in arrivo dall’università di Michigan, dov’era stato proclamato All-American all’unanimità. Ragazzo presto rivelatosi poco maturo, doveva essere il nuovo ricevitore fondamentale dei Browns, ma non sarebbe riuscito a tenersi lontano dai guai, e a concentrarsi per crescere professionalmente eguagliando le imprese notevoli collegiali. In sei stagioni a Cleveland ha vissuto un solo campionato all’altezza delle aspettative nella stagione 2007, quando ottenne record di franchigia in singola stagione per yard ricevute (1.289) e touchdown segnati (16), unica occasione in cui superò le 1.000 yard in carriera. Venne poi scambiato con i Jets, con cui giocò le prime partite di playoff della sua vita professionistica, ma non fu mai il ricevitore dominante che si pensava.  Grado di scelta: insoddisfacente

4. Chicago Bears – Cedric Benson, RB, Texas

Parte integrante del terzetto di running back più forti in sede di Draft, Benson ha deluso le attese per larghi tratti della sua carriera, soprattutto per la sua poca attitudine al professionismo, nonché per la propensione di mettere l’ego davanti alle esigenze di squadra. Nonostante le larghe potenzialità da rusher in grado di combinare forza bruta e rapidità, non riuscì a diventare stabilmente il feature back dei Bears, con i quali arrivò a giocare il Super Bowl XLI, passando la maggior parte dei tre anni a Chicago a fare da backup a Thomas Jones.  Dopo qualche arresto di troppo mal digerito dalla dirigenza Bears, finì per essere tagliato firmando un nuovo contratto con i Bengals, con i quali avrebbe passato quattro anni di buonissima fattura, superando le 1.000 yard per tre stagioni consecutive.  Ha poi fatto una fugace apparizione a Green Bay nella stagione 2012. Grado di scelta: sufficiente

5. Tampa Bay Buccaneers – Carnell “Cadillac” Williams, RB, Auburn

cadillac-williamsL’altra metà del feroce gioco di corse di Auburn arrivò alla corte di Jon Gruden a Tampa, bisognosa di un giocatore come lui in grado di produrre da subito.  Williams giocò un’ottima stagione da rookie accumulando 1.178 yard e 6 mete, caricandosi sulle spalle il peso del rushing game dei Bucs senza problemi di sorta, vincendo il premio di rookie offensivo dell’anno. L’anno successivo avrebbe prodotto meno a causa di una linea offensiva non adeguata, ma l’episodio che ne avrebbe delineato la carriera sarebbe stato il terribile infortunio occorsogli nel 2007, la rottura del tendine patellare, che ne mise a rischio la carriera. Rientrato in azione, patì lo stesso infortunio ma questa volta al ginocchio sinistro, tornò nel 2009 per produrre più di 800 yard in 16 partite giocando per la prima volta in carriera tutte le gare di campionato. Ha finito l’esperienza Nfl a St. Louis, con cui ha giocato due anni. Grado di scelta: non giudicabile

6. Tennessee Titans – Adam “Pac-Man” Jones, CB, West Virginia

Talento debordante, testa completamente disabitata. Doveva essere il playmaker difensivo dei Titans per i successivi anni, ed in parte lo è stato, ma la sua carriera è stata spesso inframmezzata da un alto numero di arresti e comportamenti immaturi fuori dal campo. Dopo aver giocato una grande stagione 2006 mettendo in mostra le potenzialità di intercettatore e ritornatore di calci, venne sospeso per tutto l’anno seguente per un alterco avvenuto in uno strip club di Las Vegas. Fu ripreso da Dallas e passò poi un anno nella Cfl, per poi finire la carriera con i Bengals, per poi darsi al wrestling. Grado di scelta: insoddisfacente

7. Minnesota Vikings (from Oakland) – Troy Williamson, WR, South Carolina

Pazzia dei Vikings, che lo scelsero per gestire il post-Randy Moss, nel frattempo accasatosi ad Oakland. Williamson ebbe una carriera molto corta, abbreviata dalla sua inconsistenza sul campo, dove non produsse nemmeno lontanamente secondo le attese e si fece solamente notare per l’alto numero di palloni lasciati cadere a terra. L’esperimento a Minneapolis finì già nel 2007, quando venne spedito a Jacksonville per un sesto giro. Giocò per l’ultima volta in Nfl nel 2010. Grado di scelta: scadente

8. Arizona Cardinals – Antrell Rolle, S, Miami (FL)

Defensive back longevo, nonostante i problemi al ginocchio che lo costrinsero a saltare la maggior parte dell’anno da matricola. Utilizzato in carriera in ambedue le posizioni di safety, ha trascorso cinque anni in Arizona compilando ottimi numeri, tra cui i 3 touchdown difensivi della stagione 2007, prima di essere tagliato per risparmiare sul cap ed essere firmato dai Giants, con cui vinse il Super Bowl XLVI contro i Patriots. Tutt’oggi in attività, a marzo ha firmato un contratto triennale con i Bears, attualmente è stato nominato per due volte All-Pro e vanta 26 intercetti in carriera. Grado di scelta: molto buono

9. Washington Redskins – Carlos Rogers, CB, Auburn

Per anni ha tenuto su la baracca in quel di Washington, non certo la più facile delle piazze. Altro prodotto di Auburn di questo Draft, Rogers giocò nella capitale per sei stagioni mostrando una buonissima qualità di football difensivo, spesso gli veniva assegnato il ricevitore più pericoloso, ed accumulò presto notevoli cifre in termini di passaggi battuti a terra. Per infortuni minori giocò 16 partite per la prima volta solo nel 2008, nel 2011 si trasferì da free agent a San Francisco, dove giocò la miglior stagione di sempre ottenendo il massimo in carriera con 6 intercetti, e la nomina nella seconda squadra All-Pro. Dopo tre stagioni di alti livelli ai Niners, è rimasto in California trasferendosi ad Oakland, dove ha giocato l’anno passato. Grado di scelta: molto buono

10. Detroit Lions – Mike Williams, WR, USC

I Detroit Lions ed i ricevitori presi al Draft. Potrebbe essere un’idea per il titolo di un nuovo libro, tante se ne sono sentite in merito prima che un certo Megatron arrivasse a sistemare tutto. Ennesima promessa mancata per ristabilire il corpo ricevitori dei Lions, Williams non ha mai mantenuto le promesse di Usc, dove aveva compilato numeri fantascientifici, finendo per diventare un altro bust clamoroso della Motor City. In due anni ricevette per 350 e 99 yard totali rispettivamente, prima di ricevere il benservito e vivere una piccola resurrezione a Seattle, dove le 751 yard e 2 mete registrate nel 2010 sono stati i massimi di una carriera Nfl terminata solo dodici mesi dopo con 5 mete totali. Grado di scelta: scadente

11. Dallas Cowboys – DeMarcus Ware, DE/LB, Troy

demarcus-ware-turns-down-60000-in-lockout-moneyGiocatore fantastico, che per anni ha aiutato la difesa di Dallas a mettere pesante pressione al quarterback avversario. Ware, attualmente ancora in attività in quel di Denver, ha dieci stagioni alle spalle ed in otto di queste ha accumulato sack in doppia cifra, vincendo una volta la classifica speciale della Nfl nel 2008, con 20 sack. Ha trascorso nove ottimi anni a Dallas dov’è stato il terrore degli attacchi avversari, ottenendo il record di franchigia per sack e fumble forzati in carriera. E’ andato alla corte di John Elway a Denver, dove le cifre sono diminuite anche a causa dei numerosi acciacchi di carriera, ma resta pur sempre un quattro volte All-Pro. Grado di scelta: ottimo

12. San Diego Chargers (from NY Giants) – Shawne Merriman, LB, Maryland 

Carriera marchiata dagli infortuni la sua, ma resta comunque in memoria il primo triennio di attività, dove fece fuoco e fiamme ovunque. Fu nominato rookie difensivo dell’anno grazie ai 10 sack con 2 fumble forzati, diventando da subito uno degli outside linebacker più temuti della Lega, l’anno seguente fece ancora meglio, scrivendo 17 sack in 12 partite, dato che 4 le aveva dovute saltare per una violazione di uso di steroidi imposta dalla Nfl. Fu un All-Pro per i primi tre anni consecutivi, ma nel 2008 si infortunò gravemente al ginocchio e giocò una sola gara, trovandosi la carriera minata dai problemi fisici. Non fu mai più il giocatore di prima, ed i Chargers lo lasciarono andare nel 2010, si accasò a Buffalo dove giocò due anni finendo in ambedue i casi anzitempo il campionato in injured reserve prima del ritiro definitivo. Grado di scelta: molto buono

13. New Orleans Saints (from Houston) – Jammal Brown, OT, Oklahoma

E’ stato per qualche anno il tackle sinistro titolare dei Saints, mantenendo le promesse fatte vedere al college, a Texas. Ha protetto Drew Brees e fornito un ottimo apporto per le corse guadagnandosi una nomina All-Pro e facendo parte della linea offensiva che vinse il Super Bowl XLIV. la sua carriera prese poi una brutta piega a causa di numerosi infortuni che ne limitarono le presenze in campo. Arrivò a Washington nel 2010 dopo essere stato rimoiazzato nella lineup da Jermon Bushrod, ma presenziò molto meno del previsto per i tanti problemi fisici. Si è ritirato nel 2013. Grado di scelta: buono

14. Carolina Panthers – Thomas Davis, LB, Georgia

espnapi_nfl_a_davis_gb1_576x324_wmainStoria a dir poco spettacolare la sua. Una grande partenza di carriera, la conversione da safety collegiale a linebacker professionista con sudore e dedizione, un perno dello schieramento difensivo per tutti i suoi primi anni di carriera. Poi addirittura tre interventi al ginocchio per ricostruire i legamenti, tanti lo davano per spacciato ma lui non si è mai dato per vinto, tornando in campo ogni singola volta. Dal 2012 ad oggi ha saltato solo due gare concludendo tre stagioni in fila sopra i 100 placcaggi stagionali, è stato di ispirazione per tantissimi colleghi infortunati, un professionista di rara volontà e consistenza. Grado di scelta: ottimo

15. Kansas City Chiefs – Derrick Johnson, LB, Texas

Scommessa vinta dai Chiefs, che ancora oggi lo schierano nel proprio roster dopo tanti anni di consistente gioco difensivo. Linebacker duttile, in grado di difendere bene sulle corse e di battere a terra l’occasionale passaggio, ha disputato quattro stagioni consecutive superando i 100 placcaggi senza mai farsi mancare le giocate d’impatto, come intercetti e fumble forzati. Ha saltato tutto il 2014 a seguito della rottura del tendine d’Achille nella gara di apertura. Grado di scelta: ottimo

16. Houston Texans (from New Orleans) – Travis Johnson, DT, Florida State

Carriera breve, terminata nel 2010, e costellata di infortuni, mai vicina allo status di miglior defensive tackle disponibile in quel Draft affibbiatogli da scout e stampa. A Florida State esplose durante l’anno da senior facendo salire le sue quotazioni in maniera vertiginosa, si pensava potesse diventare dominante portando pressione dal mezzo, ma alla fine dei conti ha collezionato solamente 136 placcaggi e 3 sack in carriera, chiusa ai Chargers dopo quattro infruttuosi anni a Houston. Grado di scelta: scadente

17. Cincinnati Bengals – David Pollack, LB, Georgia

Sfortunato, perché un brutto infortunio alla sesta vertebra cervicale ne ha fermato la carriera solamente al secondo anno di professionismo, per giunta dopo due sole partite di campionato. Aveva disputato una buona annata da rookie trovando spazio da linebacker nella difesa di Marvin Lewis,  si ritirò nel 2008 a causa delle conseguenze dell’infortunio, che non lo facevano più sentire sicuro su un campo di football. E’ uno dei protagonisti della trasmissione di college football Gameday sulla Espn. Grado di scelta: non giudicabile

18. Minnesota Vikings – Erasmus James, DE, Wisconsin

Un campionato d’esordio promettente, fatto di 23 placcaggi e 4 sack ed un futuro che pareva poter diventare luminoso. Giocò solamente altre otto partite nei successivi in due anni per una serie di infortuni, provò il rientro in campo nel 2008 con i Redskins, ma non registrò alcuna statistica.  Grado di scelta: non giudicabile

19. St. Louis Rams – Alex Barron, OT, Florida State

alex-barronAltro ragazzo molto pompato in sede di pre-Draft, rivelatosi un vero e proprio disastro sul campo professionistico. Partì subito titolare con i Rams distinguendosi per lagrande mancanza di concentrazione e per le numerose penalità per holding  e false partenze a lui comminate, fino a che a St. Louis non persero la pazienza, spedendolo a Dallas nel 2010, ma le cose non migliorarono. Provò a fare il roster con altre tre squadre nei successivi anni, ma senza riuscirvi. Grado di scelta: scadente

20. Dallas Cowboys (from Buffalo) – Marcus Spears, DE, LSU

Un buon difensore che non è mai riuscito a diventare un titolare fisso, ma che fece regolarmente parte delle rotazioni difensive dei Cowboys sia nella 3-4 che nella 4-3.  Dovette lottare con gli infortuni nei primi due anni di carriera ma riuscì a presenziare in tutte e 16 le partite nei primi cinque anni di carriera consecutivi, è rimasto a Dallas fino al 2012, prima di una breve apparizione a Baltimore l’anno seguente. Grado di scelta: buono

21. Jacksonville Jaguars – Matt Jones, WR, Arkansas

Quarterback in quel di Arkansas, e per giunta forte, wide receiver in Nfl, con qualche rischio di troppo per un ruolo che non aveva mai giocato a tempo pieno.  Fece parte della possente batteria di ricevitori fisici dei Jaguars mettendo su cifre sufficienti, non certo da prima scelta, terminando con un massimo in carriera di 4 mete e 643 yard nel secondo anno tra i pro. Ebbe problemi con la Nfl, che lo squalificò per tre gare nel 2008 per uso di sostanze non consentite, ed ebbe numerosi guai anche fuori dal campo, con la conseguenza che dopo quattro stagioni la sua carriera giunse già al termine. Grado di scelta: insufficiente

22. Baltimore Ravens – Mark Clayton, WR, Oklahoma

Giocatore discontinuo, che tra infortuni e consistenza non ha mai dimostrato di valere questa posizione di scelta, avendo passato la carriera a fungere da ricevitore secondario. Il talento ce l’aveva, solo lo mostrava a tratti, esplodendo per oltre 100 yard in alcune partite e vedendosi cancellare dal campo in altre. Ha giocato 5 stagioni a Baltimore senza più riuscire ad eguagliare la stagione da sophomore, nella quale registrò 939 yard e 5 mete, ha terminato la carriera a St. Louis aiutando la crescita di Sam Bradford nell’anno da matricola, per poi rimanere free agent e decidere per il ritiro ufficiale nel 2013. Grado di scelta: sufficiente

23. Oakland Raiders (from Seattle) – Fabian Washington, CB, Nebraska

Washington vide crescere la considerazione nei suoi confronti a seguito della scouting combine di febbraio, dove corse le 40 yard in 4,29. Da lui i Raiders si sarebbero aspettati molto di più dopo un anno da rookie tutto sommato consistente, ma non riuscì mai ad entrate stabilmente nella starting lineup, finendo per essere scambiato con i Ravens nel 2008, dove avrebbe giocato inizialmente bene per poi essere retrocesso in panchina a favore di Josh Wilson. Nonostante la firma con i Saints nel 2011, non è più sceso in campo dall’anno precedente. Grado di scelta: insufficiente.

24. Green Bay Packers – Aaron Rodgers, QB, California

aaron-rodgers2Sul serio serve elencare tutto ciò che Aaron Rodgers ha fatto da suo approdo in Nfl? Lo facciamo ugualmente, perché lo merita. Apprendistato sotto Brett Favre per tre anni, poi titolare indiscusso a partire dal 2008 fino ad arrivare ai giorni nostri. Vincitore del Super Bowl XLV, del quale è stato anche il miglior giocatore, due volte Mvp della Lega, due volte All-Pro. E’ attualmente uno dei tre migliori quarterback della Nfl, finirà la carriera tra i più grandi di sempre. Basta così? Grado di scelta: stellare

25. Washington Redskins (from Denver) – Jason Campbell, QB, Auburn

Per averlo i Redskins eseguirono una trade up, diventò titolare nella seconda parte della stagione 2006. Ha giocato quattro stagioni a Washington tra alti e bassi, ma il suo operato è ricordato positivamente, ha sempre cercato di limitare gli errori ed i turnover, pur non essendo un fuoriclasse. Gran braccio, bella spirale, ha avuto la sfortuna di vivere la sua carriera nel passaggio tra Gibbs e Zorn, uno dei punti più bassi nella storia dei Redskins, oggi è un ottimo backup di sicura affidabilità. Grado di scelta: sufficiente

26. Seattle Seahawks (from NY Jets via Oakland) – Chris Spencer, C, Ole Miss

Preso da Seattle per ricavarne il sostituto di Robbie Tobeck, ha ancorato il mezzo della linea offensiva fino alla stagione 2010. Ha poi giocato a Chicago tenendo sempre un buon livello di gioco, comprendendo la parentesi a Tennessee del 2013 ha presenziato in 130 partite partendo da titolare in 90, mostrando ottima longevità. Grado di scelta: buono

27. Atlanta Falcons – Roddy White, WR, UAB

Gran pesca dei Falcons, che ancora oggi hanno in lui uno dei giocatori più forti del loro roster. E’ stato leader di tutta la Nfl per ricezioni stagionali nel 2010, anno in cui è stato nominato anche All-Pro, detiene sostanzialmente ogni record di franchigia per le statistiche di ricezione. Un punto fermo per il football di Atlanta, da Vick a Ryan. Grado di scelta: ottimo

28. San Diego Chargers – Luis Castillo, DT, Northwestern

E’ stato un giocatore superiore alla media per tutta la prima parte di carriera, prima di infortunarsi e non tornare più quello di prima. Ha fatto parte della linea a tre dei Chargers che ha dominato tante partite, collezionando 19 sack in carriera e contribuendo all’enorme pressione che la difesa di San Diego era capace di mettere a quei tempi. Dopo il grave infortunio alla gamba del 2011, nella gara di apertura, non è più riuscito a tornare in campo, ma ha lasciato il segno. Grado di scelta: molto buono

29. Indianapolis Colts – Marlin Jackson, CB, Michigan

Si è alternato tra il ruolo di corner e safety per tutta la breve carriera, terminata nel 2009. Ha vinto il Super Bowl XLI ed è stato un difensore molto efficiente per i primi tre anni di professionismo, perdendo in seguito tante gare per infortunio. Ha firmato con gli Eagles nel 2010, ma non è mai sceso in campo, sempre per gravi problemi fisici.  Grado di scelta: sufficiente

30. Pittsburgh Steelers – Heath Miller, TE, Virginia

heath-miller-05222013Uno dei giocatori chiave di questo ciclo vincente degli Steelers, con i quali ha vinto per due volte il Super Bowl.  Bersaglio prezioso per Big Ben, ottimo bloccatore, è un giocatore indispensabile ad oggi ancora in attività, capace di racimolare più di 5.000 yard e 42 mete in dieci anni di onorata carriera. Grado di scelta: ottimo

31. Philadelphia Eagles – Mike Patterson, DT, USC

Buonissima aggiunta per la difesa degli Eagles, ha giocato bene sin dall’anno da matricola ed è stato un punto di forza costante della parte mediana della linea difensiva. Ha registrato numeri impressionanti per un defensive tackle, e non si è dato per vinto quando, nel 2011, gli è stata diagnosticata una malformazione di un’arteria venosa del cervello, al quale è stato operato subito dopo. Ha comunque giocato la stagione 2011 partecipando a 15 partite, dimostrando di aver superato ottimamente l’operazione. Ha giocato le ultime due stagioni ai Giants, rimanendo nella Nfc East.  Grado di scelta: molto buono

32. New England Patriots – Logan Mankins, OG, Fresno State

Giocatore spettacolare, arrivato a New England dopo una carriera da tackle collegiale e divenuto una delle migliori guardie dell’ultima decade. Eccellente in protezione ed in fase di apertura di varchi per le corse, è stato nominato per cinque volte All-Pro, facendo parte di tante edizioni vincenti dei Patriots, tuttavia senza mai aggiudicarsi un Super Bowl. Considerato uno dei migliori giocatori nella storia di New England, è stato scambiato con Tampa nel 2014 dopo una disputa contrattuale, cominciando la fase discendente di carriera. Grado di scelta: ottimo

Selezioni importanti durante i giri successivi:

Michael Roos, OT, Tennessee Titans, round 2, pick 41

E’ stato lo starter fisso nel ruolo di tackle per i Titans degli ultimi dieci anni, diventando All-Pro in tre occasioni. Protettore di quarterback eccelso, è stato titolare in ognuna delle 148 partite giocate, si è ritirato nel febbraio 2015. Scelta di grande qualità.

Lofa Tatupu, LB; Seattle Seahawks, round 2, pick 45

Ha giocato sei anni eccezionali diventando una macchina da placcaggi, fu il regista della difesa dei Seahawks sin dall’anno da rookie. Istinti eccezionali, tanta sfortuna con gli infortuni ai muscoli pettorali, che ne hanno minato la carriera. Oggi è assistente allenatore dei linebacker a Seattle.

Vincent Jackson, WR, San Diego Chargers, round 2, pick 61

Ha recentemente passato le 8.000 yards di ricezione in carriera, ha giocato tanti buonissimi anni a San Diego prima di una disputa contrattuale che lo ha portato a Tampa, dove ha mantenuto un rendimento ottimale. Ha segnato 54 mete in carriera.

Frank Gore, RB, San Francisco 49ers, round 2, pick 65

gorePunto focale dell’attacco a terra dei Niners, dei quali ha stracciato ogni record di franchigia possibilmente immaginabile. Sceso al Draft per gli infortuni collegiali, è stato un professionista longevo e solidissimo, in grado di caricarsi un altissimo numero di portate per stagione. Ha passato le 11.000 yard, l’anno prossimo giocherà per i Colts.

Justin Tuck, DE, New York Giants, round 3, pick 74

Grande carriera ai Giants la sua, vincitore di due Super Bowl ed autentico terrore peri quarterback avversari. Ha 65.5 sack totali e 22 fumble forzati, specialista dello strip-sack. Dopo nove anni a New York, si è trasferito ad Oakland.

Evan Mathis, OG, Carolina Panthers, round 3, pick 79

Guardia offensiva di eccelso rendimento, ha vissuto gli anni migliori a Cincinnati e Philadelphia, distinguendosi per il bassissimo numero di sack concessi. Nominato All-Pro nella stagione 2013, nei tre anni consecutivi precedenti è stato considerato come la miglior guardia di tutta la Nfl.

Darren Sproles, RB, San Diego Chargers, round 4, pick 130

Folletto di 1.68 per un’ottantina di chili, è un giocatore di impatto devastante per velocità e cambio di direzione, usato sia da running back che come minaccia in fase di ricezione. 51 touchdown in carriera, divisi tra San Diego, New Orleans e Philadelphia.

Trent Cole, DE/LB, Philadelphia Eagles, round 5, pick 146

Dieci stagioni di enorme consistenza a Philadelphia, con un rendimento costante e concreto. Ha totalizzato 85,5 sack e quasi 600 placcaggi schierandosi in varie posizioni della difesa degli Eagles, con la quale ha vissuto tante stagioni di rilievo. Oggi è a Indianapolis.

Chris Myers, OG, Denver Broncos, round 6, pick 200

Ha giocato 134 partite tra Denver e Houston, nei ruoli di guardia e centro, offrendo longevità, versatilità, e continuità. Un punto fermo per squadre che giocano bloccaggi a zona.

Jay Ratliff, DT, Dallas Cowboys, round 7, pick 224

Una forza della natura, nonché pezzo fondamentale della linea difensiva di Dallas. Feroce contro i raddoppi, ha totalizzato 35 sack in carriera partendo sempre dal mezzo, oggi gioca a Chicago.

Giocatori non scelti che hanno inciso in Nfl:

Jim Leonhard, S: ancora in attività, ha sempre trovato posto in Nfl nonostante gli infortuni. Ragazzo determinato ed efficiente, che ha passato sei squadre, ha vissuto gli anni migliori ai Jets e ai Ravens.

Lance Moore, WR: eccellente slot receiver nell’attacco dei Saints, ha superato una volta le 1.000 yard stagionali ed è stato tra i protagonisti offensivi della cavalcata finita con la vittoria del Super Bowl XLIV.

Brandon Browner, CB: ha giocato tante stagioni in Canada, ed è arrivato nella Nfl solo nel 2011, scoperto da Seattle. Ha vinto gli ultimi due Super Bowl, uno con i Seahawks, l’altro contro di loro.

gouldRobbie Gould, K: ad oggi è il terzo kicker più accurato nella storia della Nfl, è titolare inamovibile a Chicago, dove è oramai un pezzo di storia.

John Kuhn, FB: uno degli eroi del Lambeau Field, è il fullback titolare dei Packers, con i quali ha vinto il Super Bowl XLV ed ha ottenuto lo status di All-Pro per il 2014. Ha precedentemente vinto un anello anche con gli Steelers in un ruolo marginale.

Shaun Suisham, K: kicker ancora in attività a Pittsburgh, ha l’84% abbondante di field goal realizzati in carriera.

Nate Washington, WR: proveniente dalla semisconosciuta Tiffin University, ha vinto due anelli con Pittsburgh e registrato più di 6.000 yard in carriera con 40 mete, comprendendo sei anni trascorsi nel Tennessee. Oggi è a Houston.

Chris Kluwe, P: detiene 19 differenti record dei Vikings, per i quali è stato un punter di grande efficienza per otto stagioni.

 

One thought on “NFL Draft Rewind: l’edizione 2005

  1. Complimenti per l’articolo, è sempre bello ritornare indietro nel tempo. Poi da tifoso packers direi che questo draft ci ha consegnato due idoli assoluti..

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