Numeri della passata stagione: nessun giocatore in doppia cifra in quanto a passaggi difesi, solo due intercetti da parte dei cornerback (ultima posizione nella lega), ultimi in quanto a turnover provocati a quota tredici e terzo peggior “touchdown-to-interception ratio” della storia della National Football League. Cosa rappresenta tutto ciò? Semplicemente quanto la secondary dei New York Jets sia stata pessima dopo la partenza di un certo Darrelle Revis.

Perché tuttavia tirarli in ballo? Semplice: la Revis Island è tornata proprio dove è diventata grande, ossia nella sponda bianco-verde di East Rutherford, New Jersey. Con un contratto quinquennale da 70 milioni di dollari (39 dei quali garantiti) il cornerback ex Tampa Bay Buccaneers e New England Patriots tornerà a vestire la maglia che così vicino lo ha portato al Super Bowl non una, ma ben due volte.

Ciò che appare evidente in prima battuta è che la franchigia della Grande Mela ha un solo ed unico obiettivo: tornare ad essere la difensivamente tenace formazione che come detto per due volte (consecutive per giunta) è stata fermata nel corso dell’AFC Championship, e quella squadra era guidata difensivamente proprio da Revis.

Decisamente brucianti le sconfitte patite contro gli Indianapolis Colts di Peyton Manning prima, e dei Pittsburgh Steelers di Ben Roethlisberger poi, aggravate per di più dalle future sconfitte delle due finaliste facenti parte proprio della AFC nel Super Bowl subito successivo (vincenti furono infatti i New Orleans Saints nel primo episodio e i Green Bay Packers nel secondo, con ambo i propri quarterback nominati MVP).

I fasti di un tempo così vicini eppure così lontani allo stesso tempo sembrano essere la nuova maledizione di questa squadra che dopo la stagione 2010 ha iniziato un lento ed inesorabile declino che ha portato in tempi piuttosto recenti al licenziamento di Rex Ryan dopo un’altra pessima stagione chiusa con un record tutto da dimenticare, fissato a quota 4-12, e a quella che sembra essere una ricostruzione volta a ricreare una difesa completamente differente da quella che i tifosi dei Jets hanno dovuto sopportare in questi ultimi anni.

Nel frattempo Revis ha sostato al caldo di Tampa Bay per una singola stagione in seguito alla rottura del legamento crociato del ginocchio, chiusa con la quinta nomina al Pro Bowl (la prima in qualità di membro dei Buccaneers) e addirittura il premio di “Comeback Player of the Year”. Tutto cambiò di nuovo con l’arrivo di Lovie Smith e la sua difesa basata in maniera particolare sui linebacker piuttosto che sugli shut-down corner, il che ha favorito un altro cambio di maglia sulle spalle del nativo di Aliquippa: prossima tappa il Massachussetts, più precisamente Foxboro, la casa dei New England Patriots di Bill Belichick e Tom Brady.

Darrelle Revis con in mano il Vince Lombardi Trophy

Darrelle Revis con in mano il Vince Lombardi Trophy

Con un contratto biennale per le mani Revis è deciso più che mai a fare finalmente proprio il Super Bowl. Con un record totalmente opposto a quello dei Jets (regular season chiusa infatti a quota 12-4 per i Pats), Revis ha dato dimostrazione di essere ancora lo shut-down corner che tutti conoscono. Non a caso il defensive back della Pennsylvania tra AFC Championship e Super Bowl ha concesso un solo passaggio completato, e anzi ha addirittura effettuato un sack, dimostrando sempre più di essere uno dei pezzi fondamentali della difesa di Belichick. Il culmine massimo è stato infine proprio il Super Bowl, vinto al cardiopalma nella maniera che tutti ormai conosciamo. Dopo il mancato esercizio dell’opzione di New England nei riguardi del suo contratto, e come scritto sopra, Revis ha deciso infine di far ritorno al nido da cui ha librato il volo nel mondo professionistico del football.

Tuttavia con un Super Bowl in tasca, e un contratto di tale portata tra le mani, sono iniziate a girare alcuni voci che parlerebbero di un Revis interessato esplicitamente e solamente al dio denaro piuttosto che a ulteriori vittorie, in particolar modo considerando la strada lasciata (i Patriots) e quella imboccata (i Jets). La pronta risposta del defensive back non è mancata: “Non ho intenzione di parlare dei numeri contrattuali. Penso che la decisione migliore per me fosse quella di tornare a casa. La mia relazione con i New York Jets va indietro negli anni e penso che la decisione fosse una sorta di no-brainer”.

Revis ha comunque espresso opinioni decisamente positive sull’ambiente Patriots, ricordando che la sua partenza è stata scandita prima di tutto dal mancato esercizio dell’opzione sul suo contratto dalla stessa formazione di Foxboro, e successivamente sulla sua esperienza, nonostante fosse annuale soltanto, che lo ha condotto al primo Super Bowl della sua carriera: “Non c’è modo migliore di cambiare aria se non dopo un titolo vinto”.

A distanza di poco tempo quindi, anche se ad alcuni è sembrato decisamente di più, Revis diventa di nuovo un membro dei New York Jets: “Mi hanno draftato, un sacco della mia storia vive qui, il mio cuore appartiene a questo posto”.

Come detto poco sopra il tempo potrebbe essere sembrato parecchio per il semplice motivo del modo in cui le parti si separarono a tempo debito: con molte polemiche, dispute contrattuali e un gravoso infortunio in capo a Revis. Tutto adesso sembra cancellato, quasi come fosse stato dato un gran colpo di spugna, per tentare di ridare a questa franchigia il volto difensivo in grado di incutere quel gran timore che non molto tempo addietro la contraddistingueva.

Con la firma di questo talentuoso corner quindi i Jets non solo riescono a colmare un tremendo vuoto nella posizione che richiedeva maggiormente attenzione, quanto riescono ad indebolire seriamente non una semplice concorrente, quanto la peggiore delle rivali. E questa firma non potrà che apportare un ottimo e solido contributo anche e soprattutto in vista dei grandi movimenti perpetrati dalle altre formazioni facenti parte della AFC East.

Il duo Revis-Cromartie nel primo stint in bianco-verde

Il duo Revis-Cromartie nel primo stint in bianco-verde

Ad avvalorare la tesi di cui sopra, ossia quella in cui la franchigia si dimostra decisamente volenterosa di ricreare quell’arcigna, tosta e rognosa difesa da affrontare soprattutto sul gioco aereo (e questa è cosa incredibilmente buona e giusta in una lega che tende sempre più a facilitare la realizzazione di veri e propri “raid aerei”), è la firma di Antonio Cromartie che, ai tempi dei trascorsi di Revis ai Jets, fu proprio il corner posto sulla sideline opposta.

Così la coppia di corner, definita dallo stesso Revis come “Batman e Robin”, viene ristabilita e inoltre Cromartie potrà continuare a giocare sotto le direttive di Todd Bowles, neo head coach dei Jets e fino all’anno scorso parte del coaching staff degli Arizona Cardinals, formazione di cui Cromartie ha vestito i colori la passata stagione.

Una secondary del tutto nuova quindi per i New York Jets, che vede una coppia di corner decisamente esperti (30 anni Revis e 31 Cromartie) prenderne di nuovo le redini anche per istruire a modo i giovani presenti a roster (come Calvin Pryor ad esempio), e tentare di nuovo di riportare ai vecchi fasti una difesa che neanche troppo tempo fa quasi conduceva questa formazione al Super Bowl non una, ma per ben due volte.

Saranno in grado le parti in causa di riuscire in questo arduo compito, sicuramente scandito da un più che tortuoso cammino? Più facile a dirsi che a farsi, in particolar modo con tutti i rinforzi che stanno attirando a se i Buffalo Bills e i Miami Dolphins, cionondimeno anche la metà bianco-verde della Grande Mela si sta adoprando, e con passi decisamente forti e poderosi per tornare ad essere parte integrante della mappa contrassegnante l’elite della National Football League.

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