Questa volta non c’è stata una lieta fine all’eterna battaglia tra Davide e Golia; i campioni in carica dei Seattle Seahawks hanno rispettato le previsioni della vigilia e hanno battuto 31-17 i Carolina Panthers, arrivati a questa sfida con un record perdente e dati da tutti come agnello sacrificale per la banda di Pete Carroll.

29906170001_3982588984001_Screen-Shot-2015-01-11-at-8-27-33-AMPer il secondo anno consecutivo la squadra dello stato di Washington arriva con pieno merito e con il vento in poppa al Championship Game, dopo una partita molto più equilibrata di quanto dica il punteggio, perché Carolina la pellaccia l’ha venduta cara, soprattutto durante i primi 30 minuti, in cui la difensive line della squadra di Rivera ha retto alle corse di Lynch e all’imprevedibilità delle giocate di Russell Wilson.

Seattle è riuscita a riportare la partita su binari a lei più consoni grazie al miglior giocatore in campo ieri, ovvero uno splendido Kam Chancellor autore della giocata decisiva, ovvero l’intercetto nel 4° quarto su lancio di Newton, ed il successivo ritorno in end zone di ben 90 yards, che ha stroncato le residue speranze dei Panthers di mettere a segno un clamoroso upset.

Pete Carroll a fine partita ha detto di lui: “Non credo che una strong safety possa disputare una partita migliore di quella fatta da Kam”. Gli fa eco anche Richard Sherman: “E’ un mostro, danneggia lo spirito degli avversari”.

I Panthers sono rimasti in partita finchè sono riusciti a reggere l’urto della Legion of Doom e a limitare l’esplosività e la creatività di un chirurgico Russell Wilson, che ha chiuso la partita con un 15/22, 268 yards totali e 3 TD pass.

I primi 15 minuti di gioco hanno visto Carolina cominciare il primo drive dell’incontro abbastanza impaurita, rischiando subito un turnover a causa di un quasi fumble di Stewart (solo 70 yards macinate per lui) e di un lancio a portata di intercetto da parte di Cam Newton.

La difensive line di Carolina dal canto suo regge bene l’impatto del solido attacco di Seattle, limitando in maniera decisiva le corse di Lynch ( una costante per tutta la partita, the Beast si fermerà solamente a 59 yards). Newton nel drive successivo prova un deep pass per Brown, ma il “best corner back in the game” Richard Sherman lo intercetta, facendo esplodere il 12th man del Century Link Field.

L’inerzia quindi passa dalla parte di Seattle; Lynch cerca inutilmente di guadagnare yards ma Jones lo blocca costantemente e Seattle è costretta nuovamente a puntare. Successivamente altra svolta della partita: Stewart tenta un corsa, ma Micheal Bennett forza il fumble e McDaniel recupera la palla, mettendo a segno una giocata difensiva perfetta.

Ovviamente Seattle dopo una grandissima giocata difensiva non può che metterne a segno una offensiva altrettanto spettacolare; Wilson ricama un drive perfetto completandolo con un td pass da 16 yards per Baldwin portando Seattle sul 7-0.

Nel secondo quarto Rivera inserisce DeAngelo Williams per tentare di guadagnare yards vitali; infatti Newton è messo in condizione di arrivare in una zona di campo molto allettante e l’ex Auburn completa il lavoro con un td pass da 7 yards per Benjamin, portando i Panthers sul 7-7.

doug-baldwin-russell-wilson-nfl-divisional-round-carolina-panthers-seattle-seahawks-850x560Carroll capisce che l’arma per non correre rischi inutili è quella di tenere fuori dal campo Newton, pertanto predilige il gioco di corsa di Lynch, ma Kuechly e compagni non arretrano di una yard, costringendo pertanto Wilson ad inventarsi qualcosa; detto fatto e Wilson con un bombone dei suoi, pesca il TE Kearse con un lancio di 63 yards, portando Seattle sul 14-7, dimostrando perché sono la squadra campione in carica e punta al back to back, 9 anni dopo la dinasty dei New England Patriots.

I Panthers sanno che per restare in partita devono trarre il massimo da ogni drive; Newton completa un complicato 3rd e 10 cercando Benjamin direttamente in end zone, ma il receiver tiene il piede sinistro fuori dal campo.

Newton non demorde e converte con le proprie gambe un 4 down, arrivando a 30 secondi dall’intervallo con la potenziale palla del pareggio ma Earl Thomas esegue una giocata delle sue ed intercetta il passaggio destinato ancora una volta a Benjamin. Gli arbitri però chiamano la review ed annullano l’intercetto, dando così la possibilità a Graham Gano di portare la squadra di Rivera a sole 4 distanze.

La trasformazione del field gol avviene però con qualche brivido di troppo; infatti al primo tentativo Scott pensa bene di compiere una false start caricando Gano di 5 yards di penalità, dopo di che Chancellor blocca il field gol ma commettendo una penalità (running into the kicker), e finalmente al terzo tentativo Gano la mette ed il 2° quarto si conclude sul 14-10 Seahawks.

Il 3° quarto non regala particolari emozioni; la difensive line di Carolina ferma l’iniziale drive di Wilson con un sack messo a segno da Addison; Newton risponde con dei lanci chirurgici sul suo target preferito per questo incontro, ovvero Benjamin (terminerà l’incontro 7 ricezioni per 75 yards e 2 TD) e sul receiver inaspettatamente poco utilizzato ovvero Olsen (solamente 58 yards per lui).

La palla ritorna a Seattle e Lynch guadagna 25 yards in un colpo solo, con uno dei pochi Beast Mode della serata; Seattle consuma minuti preziosi fino a quando Thomas Davis con una grande giocata esegue un blitz da manuale mettendo a segno un sack su Wilson, costringendo Seattle ad accontentarsi di 3 punti grazie al field gol di Hauschka. Seattle a 15 minuti dalla fine conduce per 17 a 10.

Carolina inaspettatamente è ancora in partita, giustificando la sua presenta in questo divisional, nonostante il record negativo in regular season.

Newton sa che deve cercare di eseguire un drive perfetto per impattare l’incontro e dare una speranza ai suoi;  il RB Stewart guadagna yards preziose, ma Tolbert si dimostra poco affidabile droppando un passaggio abbordabile, costringendo al punt i suoi.

Seattle ringrazia e nel drive successivo Luke Willson riceve dal suo quasi omonimo Russell e  guadagna 25 yards di forza, permettendo ai suoi di consumare il cronometro e di concludere un drive da 6 giocate per 58 yards, con un td sempre di Willson, portandosi sul 24 a 10, mettendo una seria ipoteca alla fine dell’incontro.

Sotto di 14 punti Carolina è con l’acqua alla gola ma Newton dimostra ancora una volta innate doti di leadership e con due passaggi perfetti prima a Benjamin e poi ad Olsen si porta sulle 25 offensive; sembra il drive perfetto per accorciare il divario, ma Chancellor intercetta il passaggio destinato a Dickson e con un’inarrestabile corsa di 90 yards, portando i Seahawks sul 31 a 10.

La partita è virtualmente conclusa ma Newton (23 su 36, 246 yards, 2 TD e 2 INT) è l’ultimo ad arrendersi e completa un drive perfetto pescando Benjamin in end zone, portando il punteggio sul 31 a 17.

Per Carolina si conclude una stagione che sembrava essere naufragata già ad ottobre, riuscendo ad arrivare fino al divisional e dando filo da torcere ai campioni di carica per almeno 40 minuti.

Coach Rivera a fine partita ha ribadito il loro approccio alla partita: ”Avevamo bisogno di sfruttare i loro errori e abbiamo fatto tutto il possibile per farglieli commettere, ma ciò non è avvenuto, onore a loro”.

Ora la priorità sarà quella di estendere il contratto di Newton, punto fermo da cui ripartire per il futuro, regalandogli se possibile qualche nuovo target offensivo su cui appoggiarsi, grazie anche ad un monte ingaggi che lo permette. Il punto di partenza è l’egregio lavoro svolto da tutta l’organizzazione nel corso degli ultimi due mesi, complice si di una division alquanto scarsa, ma con una notevole dose di pressione sulle spalle, che gli ha portati a vivere le ultime 7 partite come se fossero l’ultima.

Seattle diventa quindi la prima squadra dal 2005 a vincere una partita di playoff la stagione seguente alla vittoria del Superbowl.

La prossima settimana la squadra di Pete Carroll si giocherà l’accesso al grande ballo contro la vincente di Dallas-Green Bay; chiunque sia l’avversaria, assisteremo ad un match di altissimo livello. Contro Green Bay , Seattle ha dominato la prima partita di regular season, vincendo per 36-16, mentre contro Dallas Wilson e compagni subirono una cocente sconfitta per 30 a 23, dando il via all’unico periodo di flessione da parte dei campioni in carica.

Sicuramente tra 7 giorni questi pronostici non conteranno nulla e a Seattle si consumerà una battaglia che scriverà un’altra importante pagina di football. Lo sa bene Russell Wilson che a fine gara ha dichiarato: “Sono contento per la vittoria, ma il nostro lavoro non è ancora finito, c’è ancora tanto da fare”.

Glandale e l’appellativo “Dinasty” per i Seattle Seahawks sono sempre più vicini.

 

 

 

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