Un grandissimo momento è quello che stanno attraversando adesso gli Indianapolis Colts, guidati da un Andrew Luck sempre più padrone e principe della propria squadra.

456691562Molto da dimostrare ha ancora questo ragazzo, e con lui tutto il resto della franchigia dopo un paio di stagioni terminate in maniera un filo brusca e precoce. Dopo due brucianti sconfitte contro i Denver Broncos ed i Philadelphia Eagles ecco il momento del cambio di marcia che porta a due importanti e fondamentali vittorie contro i Baltimore Ravens e soprattutto i rivali divisionali degli Houston Texans, quest’ultima soprattutto per il modus operandi con cui è stata ottenuta.

Un parziale di 24-0 nel solo primo quarto, un onside kick riuscito ed ogni singolo playmaker della squadra a dare una moltitudine di grattacapi alla contro parte divisionale con una bellissima serie di big play hanno posto sin dal principio la partita sui più che corretti binari per Chuck Pagano ed i suoi. Volendo mettere da parte il sopra citato parziale ecco un altro bel numero che potrà benissimo rendere l’idea di come sia andato l’ultimo Thursday Night Football: 218-2. Cosa rappresentano? Le yard ottenute complessivamente dalle due squadra nel solo primo quarto. Si, gli Indianapolis Colts hanno fatto esattamente questo.

Dal secondo quarto in avanti i texani hanno cercato una difficile rimonta e capeggiati da Arian Foster e ovviamente quel mostro di un extraterrestre di JJ Watt hanno spaventato alquanto la formazione dell’Indiana. Anche Andre Johnson ci ha messo del suo grazie anche ad una bellissima ricezione valevole per il primo touchdown della serata di Houston. Il running back numero 23 continua ha creato particolari fastidi alla difesa dei Colts e realizzato due bellissimi touchdown che hanno accorciato pericolosamente la distanza e riportato sotto la squadra guidata da Ryan Fitzpatrick.

A quel punto però Luck è tornato nella posizione che probabilmente predilige maggiormente ed in cui riesce a tirare fuori il meglio di sé: sotto pressione, con il comeback dei Texans alle porte, lui ha connesso ancora una volta con TY Hilton per un grandioso touchdown da quasi 50 yards che ha riaperto le distanze. Nonostante le imprese epiche di JJ Watt, ancora in meta, solo due incredibili e consecutivi fumble di Andre Johnson e Ryan Fitzpatrick non hanno consentito alla squadra guidata da Bill O’Brien di ricucire il tutto.

Ancora una volta Andrew Luck si è dimostrato il miglior giovane quarterback della lega, costantemente e continuamente in ascesa per diventare il numero uno. Tra l’altro la maglia che indossa non sembrerebbe nemmeno un caso del destino.

Quello che l’ultima uscita stagionale della squadra guidata da Chuck Pagano ha portato in dote è che se Reggie Wayne si è continuamente dimostrato il ricevitore verso cui andare nei momenti delicati, TY Hilton ha invece dato prova di essere un bersaglio di altra pasta: il playmaker. La sua rapidità, la sua velocità e la sua incredibile verticalità sono state armi cui i Texans non sono riusciti a trovare risposta alcuna e Luck ne ha prontamente e perentoriamente approfittato per tirare fuori una signora prestazione e confermare il proprio gioco e la propria squadra in cima alla classifica NFL per yardage su gioco aereo.

In questo momento Hilton è il leader della squadra per ricezioni (40), yard (604), yard di media a ricezione (15.1) e giocate da almeno 20 yard (8). Numeri davvero niente male per colui che si è imposto come uno dei target preferiti del numero 12. Lo stesso quarterback ha speso parole di un certo calibro nei suoi riguardi: “Ovviamente è un gran playmaker per noi e se gli avversari devono concentrarsi troppo su Reggie (Wayne), i tight end e Hakeem (Nicks), TY potrà mordere alla giugulare. Sta dimostrando a tutti di essere un gran wide receiver ed un gran play maker, non si tratta solo di verticalità ma anche di raccogliere i palloni. Sono sicuro che Reggie lo abbia aiutato strada facendo, è un grandissimo giocatore”. Per chiudere il discorso riguardo Hilton le 223 yards in 9 ricezioni sono arrivate a sole 2 yard dal record della franchigia nella singola partita. A tutto questo aggiungiamo anche il sopra citato touchdown, davvero di classe. Risultato: career night.

512x-1Un altro importante e particolare aspetto che gli Indianapolis Colts stanno mostrando al mondo intero è che non vi è il solo Luck a creare ciò che serve al reparto offensivo. Mettendo un attimo da parte Hilton, il reparto ricevitori comprende anche i veterani Hakeem Nicks e Reggie Wayne per comporre un pericoloso e fruttuoso trio di ricevitori, oltre a Coby Fleener in qualità di TE e la combo di back composta da Trent Richardson, in netta ripresa rispetto alla stagione passata, e Ahmad Bradshaw.

Le armi offensive quindi, come possiamo notare, non mancano a Chuck Pagano. Ma se c’è qualcosa che ha permesso di portare a casa la W in controtendenza rispetto al solito è stata la difesa. Strano a dirsi per una formazione guidata da Andrew Luck e tutte queste frecce al proprio arco, ma non è così facilmente negabile lo step up da parte del reparto difensivo in un momento delicato, che ha visto l’attacco produrre poco e soffrire molto la poderosa presenza di JJ Watt, consentendo ai Colts di poter passare una notte decisamente tranquilla.

Chiaramente dopo la sconfitta della Week 2 contro i Philadelphia Eagles la formazione di Indianapolis non aveva nulla da perdere ed è in tale maniera che la difesa si è espressa recentemente, in special modo nei match portati a casa contro i Baltimore Ravens e nell’ultimo Thursday Night Football. A sottolineare maggiormente il tutto e calcarlo pesantemente è stato l’infortunio del LB Robert Mathis, indubbiamente il pass rusher più importante per Chuck Pagano.

Neanche a farlo di proposito e neanche a farlo notare come se fosse qualcosa di dovuto o necessariamente conseguente, la difesa dei Colts è sembrata tutt’altra cosa dall’infortunio del linebacker. Nella winning streak, composta sino a questo momento dalle ultime quattro partite, Indianapolis ha cambiato totalmente tendenza in quanto a pressione sui quarterback riuscendo a crearne di consistente e costante, producendo anche un interessante quantitativo di turnover a scapito dei propri avversari.

Addirittura 16 sono i sack e 9 i turnover in questo time span, numeri interessanti per un reparto che negli ultimi tempi è sembrato e ha dato dimostrazione di essere più che in affanno: “Si tratta di turnover. Dobbiamo vincere la battaglia delle palle perse per mettere Andrew (Luck) in ottima posizione sul campo, magari dall’altra parte delle 50, e avremo ottime possibilità di vittoria”. Semplici ma solide e concrete sono state le parole del DE Ricky Jean Francois.

Nella stagione scorsa i sack da parte di giocatori che non portano il nome di Robert Mathis sono stati 22.5, non dovrebbe quindi risultare difficile superare, e magari non di poco, tale cifra nel corso di quest’annata.

Un altro aspetto in cui i Colts sono migliorati tantissimo è la conversione dei 3rd down. Nelle ultime tre uscite, ossia quelle con i Tennessee Titans, i Baltimore Ravens e ovviamente gli Houston Texans, Indianapolis ha concesso la bellezza di sole 3 conversioni su 28 tentativi: “Si tratta di sforzo collettivo. Ora che non abbiamo Robert ognuno si domanda da dove possa venire la pressione. Chi si occuperà di tale compito? Non importa realmente se un linebacker, un uomo di linea o un defensive back. Quello che conta è che tutti questi ragazzi pongano sulle proprie spalle il peso del reparto e ci aiutino a salire di livello”. Anche Chuck Pagano ha fatto capire che il lavoro di squadra viene prima di ogni altra cosa, ed è proprio questa la chiara dimostrazione che si sta rivelando la chiave di volta della stagione.

Come possiamo evincere quindi gli Indianapolis Colts stanno pian piano trovando la giusta formula per cercare di diventare di nuovo una delle squadre da temere maggiormente in una AFC che gode nel proprio parco di parecchi altisonanti nomi cui lo stesso Andrew Luck aspira. Tom Brady e Peyton Manning su tutti, i due più grandi nomi di un’intera generazione di quarterback, forse anche qualcosa in più, sono le nuove prede di questo giovane e voglioso QB.

Quella del Thursday Night Football è stata la decima vittoria consecutiva di Indy contro una formazione della propria Division, ossia la AFC South, e nella stessa sono già tre le vittorie contro le dirette rivali, una per parte. Sul record di 4-2 i Colts sono ora lanciatissimi verso la seconda vittoria consecutiva della propria Division che dovrà per forza di cose risultare nella pietra miliare del nuovo ciclo, le cui speranze di Luck possano culminare nell’arrivare ad essere il numero uno per portare al Lucas Oil Stadium vittorie, titoli e trofei.

In questo momento, in uno scontro diretto con grossi nomi come New England e Denver, Indianapolis può tranquillamente giocare le sue carte, ma i precedenti non giocano dalla parte di Chuck Pagano e la season opener disputata proprio contro Peyton Manning ed i Broncos ne sono un’ulteriore prova. Anche se le slow start dei Colts sembrano sulla via dello scemare e con la difesa in procinto di trovare la propria identità, l’esperienza di certi grandi campioni potrebbe essere il finale, definitivo e decisivo distacco che ancora li frappone al nativo di Washington, con quest’ultimo chiaramente con immensa voglia di colmarlo il più presto possibile. I margini di miglioramento sono ancora tanti e spropositati per colui che potrebbe in un futuro neanche molto lontano prendere le redini della lega e farla diventare propria. Non resta che goderci il prosieguo della stagione ed osservare dove arriverà questo Andrea Fortuna.

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