LA SECONDA GIOVINEZZA DI STEVE SMITH

960Questa primavera Steve Smith è stato tagliato dai Carolina Panthers, la sua squadra per tutta la carriera NFL, e sicuramente a 35 anni si è sentito vecchio. Ma abituato a combattere senza particolari paure, che fossero gli avversari o i critici, Smith si è rimboccato le maniche e si è trovato una nuova casa, i Baltimore Ravens, e segnato una data sul calendario, il 28 settembre, quando avrebbe incontrato i suoi amati Panthers, improvvisamente diventati una moglie che dopo tanti anni ha chiesto il divorzio, E la prova di Smith è stata superba, 7 ricezioni su 10 passaggi lanciati nella sua direzione, 139 yards e due touchdown realizzati e una scena memorabile: un lancio di Joe Flacco diretto a Owen Daniels, e l’ex dei Panthers che arriva rabbioso a prendere la palla e volare senza scampo per la difesa avversaria in end-zone. Anche se questa settimana contro i Colts Smith ha totalizzato solo 34 yards e fatto un fumble, rimane alta la possibilità che arrivi a superare, o quantomeno arrivare vicino, al proprio record personale stabilito nel 2005 di 1.563 yards in stagione regolare, e che entro due o tre settimane raggiunga il totale di yards dell’anno passato, 745, non male per un receiver considerato abbondantemente alla frutta! Il segreto della sua metamorfosi nella sua nuova avventura ai Ravens è che la squadra di coach Harbaugh ha avuto fiducia nei suoi mezzi, e invece di utilizzarlo come ricevitore di possesso come capitava ultimamente ai Panthers, Smith è tornato ad essere maggiormente coinvolto nel gioco aereo, anche nel profondo, ritrovando  la convinzione necessaria per essere dominante come nel recente passato. I Ravens ringraziano la scommessa vinta credendo in lui, e sicuramente Steve Smith continuerà a far parlare a lungo di sè quest’anno: anche non giocando contro la sua ex-squadra ogni domenica…

SAN DIEGO, NON E’ SOLO ATTACCO

Conosciamo bene quanto l’attacco dei Chargers abbia trascinato San Diego nel corso degli anni e che sia uno dei motivi dell’ottimo inizio (4-1) di stagione, ma dopo il 31-0 di domenica contro i Jets, è giusto sollevare un pò di attenzione sulla difesa guidata da John Pagano, fratello dell’attuale allenatore dei Colts Chuck. “Siamo rimasti concentrati fino alla fine, perchè volevamo il primo shotout stagionale nella NFL”, le motivazioni del tosto Eric Weddle, tra i migliori safety della lega e cuore della squadra, in cui milita da 8 stagioni. I numeri parlano chiaro: primi per minor numero di punti concessi (12.6) a partita, quinti per numero di sacks effettuati, 12, e da quattro partite non concedono un punto nell’ultimo quarto agli avversari, i Chargers sembrano una squadra molto più completa del recente passato. “Dobbiamo migliorare in end-zone, dove concediamo troppo agli avversari, e nei terzi down. Gli avversari devono giocarsela duramente quando ci incontrano, non credere che  sia facile”, le parole di coach Pagano sui miglioramenti da fare dalla propria difesa per raggiungere l’elite. Intanto giocatori come Donald Butler, Manti Te’o, Corey Liuget continuano a giocare duro e a diventare sempre più dominanti: chiunque vorrà imporsi nell’AFC dovrà scontrarsi contro San Diego, e non solo contro il suo formidabile attacco…

PROBLEMI DI KICKER

matt-prater-120702-tsSembra curioso il fatto che i Detroit Lions abbiano avuto per lungo tempo una unica certezza nel loro roster, ovvero il leggendario kicker Jason Hanson, dal 1992 al 2012, record di permanenza NFL di un giocatore in una unica squadra, e che paradossalmente nelle ultime due stagioni si siano trovati in difficoltà proprio nel gestire questo ruolo, al punto di tagliare Alex Henery in settimana dopo che i suoi tre errori domenica avevano contribuito in modo pesante alla sconfitta contro i Buffalo Bills. Nel 2013 David Akers era stato firmato come veterano di lunga esperienza ed affidabilità, ma già in declino se nel 2012 aveva realizzato solo il 69% dei field goals tentati coi 49ers: giocare in un dome come il Ford Field non ha migliorato di troppo le sue stats, realizzando 19 calci su 24, e dimostrando di non aver più la gamba di un tempo. Da qui la scelta in estate di andare su Henery, ex quarta scelta al draft degli Eagles nel 2011 (tra i kicker scartati anche il nostro Giorgio Tavecchio), e dopo il taglio di lunedì e una serie di workouts, la scelta dell'(ennesimo) nuovo kicker, però confortante per i tifosi Lions. Si tratta di Matt Prater, tagliato da poco dai Broncos ma solo per i problemi legali che l’avevano portato a saltare le prime quattro partite stagionali, e tra i kicker più potenti e affidabili degli ultimi anni: nel 2013 25 realizzazioni su 26 tentativi di calcio, e il record NFL per il più lungo field-goal mai realizzato, con ben 64 yards. Curiosamente Prater aveva iniziato la sua carriera nel 2006, vivendo l’esperienza del training-camp proprio con Detroit, e imparando dal “maestro” Hanson la difficile arte di essere un kicker NFL. L’aria leggera del Mile High Stadium potrà averlo aiutato nelle sue ottime statistiche, ma giocare a Detroit al coperto aiuterà a mantenere i suoi standard ottimi: basta che si tenga lontano da avventure extra-football…

PROTAGONISTI

PEYTON MANNING

Domenica storica per lo stagionato quarterback dei Broncos, che entra ancora di più nella leggenda.  L’highlander di Denver ha raggiunto  Brett Favre nell’ esclusivo club di chi ha lanciato almeno 500 touchdowns in carriera, ed insegue il leggendario ex regista dei Packers per diventare il recordman assoluto: 503 td, il record di 508 si avvicina e verrà battuto in una-due settimane. Favre ha espresso i suoi migliori auguri, e ci crediamo per una volta; ma pensate se tra qualche anno a sorpassarlo fosse Aaron Rodgers cosa direbbe il buon Brett…

 BRIAN HOYER E KYLE ORTON

Può sembrare incredibile, ma nessuna squadra nella storia NFL aveva recuperato uno svantaggio di 25 o più punti in trasferta: fino almeno ai pazzeschi Cleveland Browns di inizio stagione, e anche se questo è capitato contro i poco trascendentali Titans, rimane un impresa importante. Il quarterback Brian Hoyer è ancora una volta da mettere in evidenza per come ha saputo guidare la rimonta. 21 su 37 per 292 yards, 3 td e 1 intercetto, per un parziale di 26-0 negli ultimi 31 minuti. E di Johnny Manziel al momento non si parla più tanto. Kyle Orton, anche con un pò di aiuto dai soliti Lions, ha gestito da perfetto veterano l’attacco di Buffalo, dimostrando che quando hai un talento come Sammy Watkins (ricezione capolavoro nel finale che ha permesso al kicker Carpenter di entrare e segnare il field-goal vincente) e un ottimo running-game, il quarterback non deve essere così fenomenale: ma gestire al meglio l’attacco, senza troppi sbagli. Come ha saputo fare Orton…

BRUCE ARIANS

dm_131119_nfl_nation_cardinalsPerdi per strada Carson Palmer, e il destino ti priva anche di Drew Stanton che stava giocando bene: ma i Cardinals non hanno mollato neanche col rookie Logan Thomas, e sicuramente nelle prossime settimane continueranno a lottare anche contro gli infortuni in difesa, a partire da quello subito da Calais Campbell in seguito a un discusso colpo subito da Julius Thomas dei Broncos. Complimenti a Bruce Arians e al suo staff, già essere nella NFC West richiede sforzi supplementari, ma mantenersi competitivi sempre e comunque è da applausi…

Sperando di avervi offerto una bella panoramica di emozioni NFL, appuntamento alla prossima settimana, e continuate a seguirci numerosi. Ciao!

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