1) Seattle Seahawks (2-1) (=)
Bye week. Riprenderanno le ostilità nel Monday Night contro i derelitti Redskins.

2) Cincinnati Bengals (3-0) (=)
Bye week prima di un test intrigante contro i Patriots, i quali vorranno vendicarsi dopo la batosta inflitta loro dai Chiefs.

3) Denver Broncos (2-1) (+1)
Bye week, interessantissima la prossima partita che li vedrà misurarsi contro i sorprendenti Cardinals.

4) Arizona Cardinals (3-0) (+1)
Settimana di pausa, in vista dell’impegno contro Denver, ma i Cardinals sono una delle squadre del momento per la capacità di ottenere ottimi risultati nonostante l’infortunio a Palmer, e sfoderando una difesa troppo sottovalutata.

5) Philadelphia Eagles (3-1) (-2)
Non inganni il punteggio finale contro i 49ers, più vicino del dovuto. Chip Kelly ha numerosi problemi da risolvere per riportare gli Eagles ad essere veri contenders, il gioco di corse non funziona, McCoy è stato imbottigliato per due settimane di fila e non c’è traccia della produzione offensiva che questa squadra è capace di proporre, soprattutto perché Foles, senza un rushing game credibile, forza troppo e commette turnovers. Le segnature di domenica sono tutte merito di special teams e difesa.

6) San Diego Chargers (3-1) (+1)
Sarà proprio una bella lotta quella contro i Broncos per il predominio della Afc West. I Chargers sono un avversario credibile, Rivers sta giocando un football eccellente e la squadra sta reagendo molto bene ai tanti infortuni del backfield. San Diego vince anche essendo prevedibile, è ovvio che i passaggi siano ben più gettonati in questo momento, ma protagonisti inattesi come Eddie Royal sono un gran valore aggiunto in questo momento, senza dimenticare una difesa che sa essere asfissiante, tra le migliori in circolazione.

7) Baltimore Ravens (3-1) (+5)
Confermato, a dir poco, lo stato di forma di una squadra che sembrava in netta crisi dopo la prima settimana di gioco. Domenica contro i Panthers Flacco è stato eccellente, il duo Forsett/Taliaferro continua a rendere il backfield produttivo e la difesa ha cancellato dal pianeta terra le corse di Carolina, rendendo Newton mono-dimensionale. Mettiamoci pure che Steve Smith desiderava vendicarsi del taglio subito dai Panthers e per riuscirvi ha fatto registrare 139 yards su ricezione e due mete, ed il quadro è completo.

8) Detroit Lions (3-1) (+6)
Con Calvin Johnson limitato dagli infortuni e fermo a 12 yards su ricezione in passato non ci sarebbero state molte possibilità di vittoria. Aiutava il fatto di giocare contro i Jets, certo, ma la maturità dimostrata da Stafford e compagni in un momento di difficoltà è significativa, e finalmente anche le seconde linee fanno vedere un contributo concreto. Golden Tate giustifica il contrattone, Jeremy Ross ed il rookie Ebron segnano una meta a testa, l’attacco gira a pieno regime. Vincere con un Megatron così, significa aver fatto un notevole passo avanti verso la competitività.

9) San Francisco 49ers (2-2) (+4)
Vittoria strappata con i denti ad una Philadelphia mai in partita a livello offensivo. Successo di grande carattere, nonostante i problemi restino, Kaepernick è nettamente  involuto a livello decisionale nonostante abbia mostrato qualche lancio davvero di ottima fattura e si è finalmente capito che Gore deve tornare a correre spesso per rendere questo attacco credibile. Ma la protagonista indiscussa è una difesa che lascia a secco Foles e gli Eagles collezionando 4 turnovers ed uscendo con giocate provvidenziali quando ce n’era bisogno, un reparto sicuramente da playoffs.

10) Indianapolis Colts (3-1) (+7)
Le statistiche di Luck sul profondo sono in netto miglioramento, forse merito del fatto di aver affrontato Jaguars e Titans in gare consecutive. Reggie Wayne dimostra di non essere un giocatore finito e torna quello di sempre, ricevendo per 119 yards ed una meta, la difesa controlla Charlie Whitehurst cancellando ogni guadagno profondo e provocando 3 turnovers. Colts in ripresa, ma attendiamo partite più dure delle ultime due.

11) Dallas Cowboys (3-1) (+8)
La squadra più migliorata della settimana sono i Cowboys, che dominano i Saints grazie ad un Romo straordinariamente efficiente che sbaglia solo 7 dei 29 passaggi tentati, lanciando 3 passaggi da touchdown e restando lontano dai turnovers per tutta la sfida. L’attacco ha una marcia in più quando DeMarco Murray è in salute, fatto innegabile, e difatti arrivano altre 134 yards con doppia segnatura a suggellare un successo schiacciante.

12) Green Bay Packers (2-2) (+3)
Non c’era un modo di migliore di scacciare le critiche che battere i rivali di Chicago. Rodgers aveva raccomandato a tutti i fans di rilassarsi e lui, in altrettanto relax, ha lanciato 4 passaggi da touchdown rendendo Randall Cobb e Jordy Nelson materiale da Sportscenter. La hurry-up offense dei Packers è troppo persino per una squadra altrimenti in forma come i Bears, ai quali sono stati sottratti due turnovers.

13) New England Patriots (2-2) (-7)
Figura a dir poco pallida quella fatta contro i Chiefs nel Monday Night, la prima segnatura perviene solo nel terzo quarto dopo che il passivo è già di 0-27. Terribile la partita di Tom Brady, che non riesce a connettere con il solito Edelman e non ha chiaramente affinità con il resto dei ricevitori, l’attacco è nullo anche a causa dell’assenza di un gioco di corse consistente, che Belichick ha dovuto abbandonare in fretta e furia. Esordio per il rookie Jimmy Garoppolo nel garbage time.

14) Chicago Bears (2-2) (-4)
Purtroppo per i Bears non si sa mai quale versione di Jay Cutler sia destinata a presentarsi in campo. La quinta sconfitta interna consecutiva contro Green Bay è caratterizzata dai due intercetti del quarterback, che arrivano entrambi nel terzo periodo e spezzano la partita in due. Nonostante le statistiche offensive siano tutt’altro che disprezzabili, con le corse nuovamente protagoniste grazie alla bella gara di Forte, Chicago resta a zero punti segnati per tutto il secondo tempo.

15) Carolina Panthers (2-2) (-7)
I dubbi che questa squadra aveva evocato contro Pittsburgh hanno avuto una preoccupante conferma nella seconda batosta di fila comminata ai Panthers da un’appartenente alla Afc North. Newton non è chiaramente al meglio ed è limitato nel correre, gli manca ancora tanta mobilità da recuperare, gli infortuni hanno azzoppato un backfield che deve fare a meno già di Tolbert e Stewart, con DeAngelo Williams costretto a lasciare la partita anzitempo. Questa squadra per vincere deve correre in maniera redditizia e tornare a difendere forte contro il rushing game avversario, nelle ultime due settimane i Panthers non sono riusciti in alcuna delle due imprese.

16) Houston Texans (3-1) (+4)
I Texans sono primi a sorpresa nella Afc South dopo essere stata la peggior squadra Nfl del 2013. La terza vittoria stagionale arriva contro i Bills, ex-squadra di Fitzpatrick, il quale non gioca bene e commette due intercetti, Andre Johnson perde un fumble pure lui, ed alla fine dei conti la giocata che decide la gara è il fantastico ritorno di intercetto di 80 yards firmato da J.J. Watt, che sta tenendo su la difesa praticamente da solo.

17) Atlanta Falcons (2-2) (-8)
Lontani dal Georgia Dome i Falcons sono irriconoscibili. Il problema principale è la difesa, andata a concedere 558 yards di total offense ai VIkings privi di Peterson, e che per la terza settimana consecutiva non mette a segno un sack. Matt Ryan fa quello che può ma è protetto alla meno peggio, la linea perde altri due elementi importanti e si ritrova con il tight end Levine Toilolo a giocare da tackle destro. Vista così, non sembra una squadra in grado di ambire alla post-season, anche se il suo record nella Nfc South, a dire il vero, li vede molto avvantaggiati.

18) Pittsburgh Steelers (2-2) (-7)
Gli Steelers hanno due facce, una settimana convincono appieno, quella dopo sono a dir poco deludenti. Perdere con Tampa Bay è niente meno che imbarazzante, i ragazzi di Tomlin devono recitare il mea culpa soprattutto a causa delle 13 penalità per 125 yards che si sono auto-inflitti. E’ una squadra che sa come vincere la singola partita, ma difetta in termini di disciplina, il che sul lungo termine può costare molto caro. Non basta un Roethlisberger da 314 yards e 3 mete senza intercetti per proteggere il vantaggio, che sfuma incredibilmente.

19) Kansas City Chiefs (2-2) (+3)
A giudicare dalle ultime uscite del team di Andy Reid, sembra che i Chiefs abbiano ritrovato la loro strada. La vittoria contro i Patriots è larghissima, addirittura imbarazzante nei confronti di Brady e soci, se Alex Smith è questo (3 TD, nessun INT) le prospettive di Kansas City cambiano repentinamente. Ma è un grosso se, ed i progressi degli ultimi quindici giorni andranno confermati nelle durissime sfide divisionali che attendono la squadra. Intanto Jamaal Charles è tornato firmando tre mete, la difesa mette tanta pressione e Smith ha condotto tre serie di giochi di almeno 80 yards ciascuna, tutti segnali molto incoraggianti.

20) New York Giants (2-2) (+5)
Eli Manning pasteggia su ciò che rimane della dignità dei Redskins con un’altra prova maiuscola, stavolta i passaggi da touchdown sono 4, tre dei quali indirizzati al tight end Larry Donnell. I Giants dominano nel tempo di possesso, un segno che l’attacco sta digerendo il nuovo schema, e la tanto discussa difesa provoca 6 palle perse agli avversari, tenendo Washington ad 1/8 in fase di conversione di terzo down.

21) New Orleans Saints (1-3) (-5)
I Saints sono in caduta libera, la loro difesa è il motivo principale in quanto non ha affatto mostrato i progressi tanto pubblicizzati da Rob Ryan.  Il reparto elargisce 190 yards su corsa, un errore da non commettere con DeMarco Murray nei dintorni, l’attacco non è funzionale come sempre, viene spesso imbottigliato e perde troppi palloni, e racimola solo 17 punti contro una delle difese che sulla carta dovrebbe essere tra le peggiori della lega. Butta male…

22) Cleveland Browns (1-2) (-1)
Bye week, in vista c’è l’abbordabile sfida contro i Titans.

23) Buffalo Bills (2-2) (-5)
La forte partenza dei Bills, ad un mese di distanza dalla prima di campionato, sembra l’ennesima illusione di un campionato che sta rapidamente volgendo verso sud. L’entusiasmo della permanenza della franchigia a Buffalo era destinato a trascinare la squadra nel breve termine, ma i nodi ora vengono al pettine. Marrone ha già deciso che Kyle Orton sarà titolare al posto del deludente E.J. Manuel, crollato sotto i colpi dei blitz dei Texans ed autore dell’ennesima prova incolore della sua breve carriera.

24) Minnesota Vikings (2-2) (+4)
I Vikings tornano in linea di galleggiamento segnando ben 41 punti alla povera difesa dei Falcons, il nuovo backfield composto da Matt Asiata (3 mete per lui) e Jeremy McKinnon totalizza 213 yards, segno che Mike Zimmer ha i backup ideali per far fruttare il rushing game anche senza il suo affermato fuoriclasse. La prima partita da titolare di Teddy Bridgewater è consistente anche se non spettacolare, purtroppo il rookie dovrà saltare la prossima partita per l’infortunio alla caviglia, il che significa che giovedì notte contro i Packers scenderà in campo Ponder.

25) Miami Dolphins (2-2) (-2)
Tutte le controversie nate sulla sicurezza del posto per Ryan Tannehill hanno portato ad una reazione emotiva molto positiva per il quarterback, che ha trascinato il suo attacco nella partita di Wembley. Purtroppo dall’altra parte della barricata c’erano i Raiders, un test troppo poco significativo per capire se i Dolphins possano riprendersi dopo questo inizio a dir poco altalenante di stagione.

26) Tennessee Titans (1-3) (-2)
Siamo sicuri che sia questa stessa squadra ad aver largamente vinto contro i Chiefs nell’opener? Non c’è traccia della consistenza mostrata in quella partita e l’etichetta di sorpresa delle prime settimane è già roba vecchia. Charlie Whitehurst gioca sufficientemente bene al posto dell’infortunato Locker, ma il risultato non cambia. Concedere 393 yards su passaggio ad una squadra guidata da Andrew Luck e produrne 176 significa solo una cosa: sconfitta assicurata.

27) New York Jets (1-3) (=)
A Meadowlands vogliono la testa di Geno Smith su un piatto d’argento, ma il quarterback è lungi dall’essere l’unico problema della squadra di Rex Ryan, che mai era partito 1-3 allenando i Jets. Non ci sono segni di miglioramento in difesa, che ha concesso ai Lions tante conversioni facili di terzi downs proseguendo serie di giochi poi finite a punti, e le secondarie fanno acqua ovunque. Questo non vuol dire che Geno sia salvo, Vick scalpita per giocare.

28) Tampa Bay Buccaneers (1-3) (+4)
Mike Glennon si è ripreso ciò che era suo, ovvero il posto di quarterback titolare dei Buccaneeers, guidando la squadra all’upset di giornata. La vittoria a Pittsburgh non cambia di una virgola le prospettive di una squadra lacunosa in tanti suoi reparti, ma serve a tenere alto il morale dello spogliatoio. La difesa si fa finalmente viva, atterrando Big Ben in 5 occasioni.

29) St.Louis Rams (1-2) (=)
Settimana di pausa per i Rams, che domenica incontreranno Philadelphia in trasferta in una gara difficilissima.

30) Washington Redskins (1-3) (-4)
Umiliati e presi a calci. Questo viene da pensare osservando la completa debacle dei Redskins contro New York, che ha inflitto 45 punti e 6 turnovers ad una squadra priva di ogni senso. Cousins alterna buone prove ad uscite oscene, l’attacco si muove bene ma perde troppi palloni, la difesa concede un big play dietro l’altro.

31) Oakland Raiders (0-4) (-1)
Quattro partite e Dennis Allen già non c’è più…tocca ora a Tony Sparano cercare di fare qualcosa per risollevare una squadra che ha acquisito tanti veterani che non stanno incidendo per nulla, e la sensazione è che la franchigia sia nuovamente allo sbando. L’infortunio di Carr non è la migliore delle notizie che potessero aggiungersi ad una situazione già precaria.

32) Jacksonville Jaguars (0-4) (-1)
Ennesima sconfitta contro una potenza come i Chargers, contro i quali c’era ben poco da fare. Il lato bello della faccenda è che Bortles ha giocato bene pur lanciando altri due intercetti, ma il gioco di corse è inesistente (Gerhart non sembra essere un RB titolare in Nfl) e la difesa non è capace di marcare nessuno.

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