1) Seattle Seahawks (2-1) (+1)
Sicuramente ottima l’affermazione su Denver anche se ottenuta con tanta fatica in più per quanto mostrato nel primo tempo, dove Russel Wilson e compagni avevano dominato in lungo ed in largo. Il modo in cui Lynch entra in endzone in overtime è il simbolo della potenza di una squadra che tira fuori risorse dove altri non vedono nulla, l’ennesima dimostrazione è Lockette, che segna un altro touchdown in questo per lui ottimo inizio di campionato. Scoglio difficilissimo superato con forza e tenacia.

2) Cincinnati Bengals (3-0) (+1)
I Bengals dominano Tennessee anche senza beneficiare del favore delle statistiche, bastano difatti una difesa arcigna e qualche gioco trucco, che porta Dalton a ricevere un touchdown su lancio di Sanu. Partita senza storia, 33-0 a metà quarto periodo e TD della bandiera concesso di lì a poco, con playmakers del calibro di Bernard e Green, che ha risposto ai fastidi fisici ricevendo per 102 yards, questa squadra è davvero attrezzata per andare lontano.

3) Philadelphia Eagles (3-0) (+1)
Prova di grande efficacia offensiva quella messa in campo contro i Redskins, Nick Foles riceve colpi durissimi ma è combattivo ed efficiente, e porta alla terza vittoria consecutiva una squadra che ha sempre rimontato da svantaggi di almeno 10 punti. Maclin è distruttivo, Matthews segna le prime due mete di carriera rivelandosi un ottimo bersaglio da redzone, ed arrivano 37 punti nonostante McCoy e Sproles siano sostanzialmente inesistenti sulle corse, grazie anche all’ennesima buona prova del giovane kicker Cody Parker. Difesa da rivedere.

4) Denver Broncos (2-1) (-3)
Sconfitta contro Seattle nel remake dell’ultimo Super Bowl, se non altro questa volta i Broncos sono rimasti in partita grazie alla rimonta del secondo tempo, con le giocate impossibili di Manning e la difesa a recuperare palloni. Denver dimostra di poter essere una squadra fisica, ed è andata vicina a vincere nel temibile Century Link Field, il regno del frastuono, dimostrando carattere di fronte alle avversità.

5) Arizona Cardinals (3-0) (+4)
Affermazione divisionale importantissima contro i Niners, frutto di una difesa in grado di tenere duro nei momenti più caldi della gara e di un attacco che si affida a Drew Stanton ed al rookie John Brown per produrre giocate ad alto tasso di spettacolarità. San Francisco viene surclassata nel secondo tempo con un 17-0 di parziale, c’è anche un field goal bloccato da Tommy Kelly tra le giocate da segnalare.

6) New England Patriots (2-1) (+1)
Altra pratica non difficile da sbrigare, i Patriots devono ancora riuscire a convincere appieno delle loro possibilità. L’attacco fa troppa fatica contro i Raiders, Brady ed i suoi ricevitori embrano fuori sincronia, con la sola eccezione di un Julian Edelman ancora una volta protagonista della gara grazie alle sue 10 prese per 84 yards. I Raiders, privi di Maurice-Drew, arrivano ad un passo dal pareggio, negato prima da una penalità e quindi dalla giocata decisiva della difesa che porta all’intercetto finale da parte di Vince Wilfork.

7) San Diego Chargers (1-1) (+1)
Serve San Diego per mettere fine all’inizio positivo di campionato dei Bills, che non sono mai in partita. Rivers questa volta si mette a collaborare con Eddie Royal, l’indiscusso protagonista di giornata che fa intuire le grandi risorse di questa squadra, fondamentale l’apporto di un Donald Brown che contribuisce con 89 yards di total offense sostituendo Mathews, in una gara dove si fa male pure Woodhead, che ora è perso per la stagione. Molto bene la difesa con il rientro di Brandon Flowers e con una pressione sul quarterback da manuale.

8) Carolina Panthers (2-1) (-4)
Panthers letteralmente schiacciati a livello fisico dal possente backfield di Pittsburgh, la linea difensiva è sovrastata dalla potenza avversaria e si soffre tantissimo anche in fase di protezione del quarterback. Newton viene così limitato a sole 7 yard su corsa in due tentativi, ma il vero motivo della pesante sconfitta sono i troppi big plays concessi agli Steelers, che lasciano il North Carolina con 254 yards su corsa contro appena 42.

9) Atlanta Falcons (2-1) (+4)
56 punti in un Thursday Night dove i Buccaneers sarebbero potuti rimanere negli spogliatoi e non se ne sarebbe accorto nessuno. Un bel segnale di ripresa dopo la batosta contro i Bengals e soprattutto 2-0 in division, contro la povera Tampa segnano un po’ tutti, Ryan ritrova fiducia, Julio Jones fa il diavolo a quattro e Devin Hester supera Deion Sanders entrando nella storia direttamente dalla porta principale. Una serata da sogno.

10) Chicago Bears (2-1) (+1)
Affermazione nel Monday Night contro i Jets che fa comprendere come la squadra di Trestman faccia sul serio. Il gioco di corse non funziona bene come in passato, ma se Cutler non erra le cose possono andare ugualmente per il verso giusto. Ottime le prestazioni di Bennett e Jeffery, Brandon Marshall è limitato a 6 yards su ricezione, e la difesa compie giocate fondamentali, come il ritorno di intercetto di Ryan Mundy nel primo quarto e l’ennesimo turnover raccolto dal rookie Kyle Fuller. I Jets rimonteranno, avranno la possibilità di pareggiare, ma quattro downs giocati in redzone non portano a nulla. Si vince anche così.

11) Pittsburgh Steelers (2-1) (+6)
Il football old style degli Steelers è tornato…Pittsburgh mette difatti in campo un gioco fisico da ambo i lati del campo, le corse di Le’Veon Bell e LeGarrette Blount, entrambi ben al di sopra delle 100 yards, sfiancano la difesa di Carolina, mentre ad entrare in endzone ci pensa la coppia Roethlisberger/Brown, semplicemente devastante. Vittoria di notevole spessore contro una delle migliori squadre della Nfc, nonostante le difficoltà l’orgoglio ferreo di Mike Tomlin non delude mai.

12) Baltimore Ravens (2-1) (+2)
Flacco mette in scena il ventesimo drive vincente in rimonta della sua carriera con un minuto e mezzo da giocare, dando a Justin Tucker la possibilità di centrare i pali e sconfiggere dei Browns da non sottovalutare. Steve Smith è a dir poco decisivo, ed il gioco di corse è produttivo e soddisfacente grazie ai buonissimi contributi di Taliaferro e Forsett, che totalizzano 154 yards. Azioni in ascesa.

13) San Francisco 49ers (1-2) (-7)
Cosa succede a San Francisco? A chi criticava Harbaugh per non permettere a Kaepernick di far male correndo, il coach risponde con un gameplan che vede il quarterback correre per 13 volte accumulando 54 yards, fornendo un’ottima prova anche su lancio. I pochi errori di Kaep sono mal bilanciati dalla mancata conversione di terzi down in momenti chiave della gara, dove le corse vengono abbandonate, e ciò che preoccupa maggiormente è una difesa indisciplinata, che lascia due big plays a Drew Stanton e John Brown e commette un’infinità di penalità talvolta discutibili, ma in altre occasioni davvero sciocche.

14) Detroit Lions (2-1) (+1)
Vittoria che fa felici i Lions su molti fronti, primo su tutti il fatto che gli avversari battuti siano i temibili Packers, che non riescono ad approfittare dei numerosi infortuni alle secondarie di Detroit, la quale domina lo scrimmage con la linea difensiva e produce big plays per tutto il pomeriggio. Stafford non paga dazio per i due intercetti, l’Mvp di giornata è DeAndre Levy, uomo ovunque e protagonista di una safety ai danni di Lacy.

15) Green Bay Packers (1-2) (-5)
Questi Packers sono i fantasmi della squadra che pareva essere indirizzata a recitare un ruolo primario nella corsa playoffs della Nfc. La linea offensiva non crea spazi per le corse e senza Lacy questo attacco non sembra lo stesso di sempre nonostante la presenza di Rodgers, la difesa dei Lions provoca una safety ed un fumble ritornato in meta lasciando a sette miseri punti la produzione totale del reparto offensivo di un McCarthy che deve correre ai ripari. Stafford lancia due intercetti, ma non vengono capitalizzati, uno dei più gravi errori che si possano commettere nel football americano.

16) New Orleans Saints (1-2) (-4)
La sveglia ha suonato forte, ed i Saints hanno finalmente trovato la loro prima vittoria dell’anno. D’accordo, i Vikings erano privi di Peterson ed a partita in corso hanno dovuto rinunciare a Rudolph e correre per far esordire Bridgewater, ma New Orleans ha mostrato i segnali di ripresa giusti affrontando gli avversari con grinta, doppiandoli per primi downs conquistati e gestendo il cronometro con una fitta rete di passaggi da meno di 5 yards realizzando 3 mete in 8 drives. La difesa ha giocato bene, ma i veri test sono altri…

17) Indianapolis Colts (1-2) (+2)
Ci voleva Jacksonville per ridare morale a Luck e soci, ed il calendario ha fatto in modo che i Jags arrivassero tra le grinfie dei Colts al momento più opportuno. Gara a senso unico, 30-0 dopo i primi trenta minuti e ripresa solo da far trascorrere in tutta tranquillità, Luck finisce la partita con 39 passaggi tentati e ben 31 andati a segno, con 371 yards e 4 mete, statistiche da Johnny Unitas…

18) Buffalo Bills (2-1) (-2)
Primo stop stagionale per la squadra di coach Marrone, i cui fans, dopo l’immensa felicità della settimana scorsa, sono costretti a lasciare lo stadio anticipatamente. Sì, perché questi sembravano i Bills di sempre, fuori ritmo, inconcludenti, e perennemente indietro nel punteggio, sostanzialmente mai in gara contro i più forti Chargers. Jackson e Spiller vengono tenuti a 59 yards totali, non quello che serve all’attacco di Buffalo per funzionare a dovere.

19) Dallas Cowboys (2-1) (+3)
Sembrava un’altra tranquilla passeggiata di terrore quella che attendeva i Cowboys contro St. Louis, ma grazie al carattere ed alla reattività la squadra di Jason Garrett ha evitato un’altra sconfitta non consona alle proprie potenzialità. Romo cancella un intercetto ritornato in meta nel primo tempo con un gran passaggio per Dez Bryant, TD pass di 68 yards, Dallas, grazie anche alla difesa ed all’interception return di Bruce Carter, rimonta dallo 0-21 pareggiando il recupero del più grande deficit nella storia della franchigia.

20) Houston Texans (2-1) (=)
Ryan Fitzpatrick non si era mai fatto intercettare in questa stagione, ma i Texans escono con 3 turnovers dalla pesante sconfitta contro i Giants, dove recita un ruolo di primaria importanza l’assenza di Arian Foster. New York ha così troppe posizioni di campo favorevoli per non segnare, e chiude ben presto una partita che vedeva Houston favorita, e non di poco. Brutta battuta d’arresto.

21) Cleveland Browns (1-2) (=)
I Browns combattono e non mollano davvero mai, Mike Pettine ha dato carattere a questa squadra che perde per la seconda volta in tre partite ma lo fa con grande onore. Cleveland tuttavia non riesce a chiudere le partite e non segna nel quarto periodo, subendo giocate importanti in difesa ed accumulando ben 12 penalità, gettando al vento un’occasione preziosa di portarsi avanti in division.

22) Kansas City Chiefs (1-2) (+3)
Alex Smith ritorna per un giorno quello visto lo scorso anno, ed i Chiefs ottengono non a caso la loro prima vittoria stagionale. Sono 3 i passaggi da touchdown scagliati a fine serata dall’ex Niners, cui si aggiunge una prestazione fondamentale di Knile Davis, 132 yards ed una segnatura sostituendo l’infortunato Charles. La difesa atterra Tannehill in quattro occasioni e blocca Miami ad un 4/15 in fase di conversione di terzo down.

23) Miami Dolphins (1-2) (-5)
Che dire di Miami, che perde contro una squadra in netta crisi come Kansas City, e che dopo il buon esordio sembra aver perso il filo del discorso. Tannehill gioca molto male contro una delle peggiori difese Nfl contro i passaggi, l’attacco arranca e fa fatica a segnare, la difesa ci prova, ma concede ben tre touchdown passes ad un Alex Smith che in precedenza non aveva fatto male ad una mosca. La situazione non è idilliaca per una squadra che da tempo immemore sta provando a risollevarsi dalla mediocrità.

24) Tennessee Titans (1-2) (-1)
Involuzione continua, quella dei Titans, che hanno in Locker un quarterback invece troppo discontinuo. Mai in partita contro i Bengals, l’attacco chiude con il 16% in termini di conversioni di terzi downs, ed altri due intercetti sul groppone dell’ex quarterback dell’università di Washington. Squadra completamente deconcentrata, tra l’altro affossata pure da due errori del kicker Ryan Succop.

25) New York Giants (1-2) (+5)
Dopo tre partite si vedono i primi segni positivi per la nuova West Coast Offense dei Giants, con Eli Manning finalmente lontano dagli intercetti ed a chiudere con 21/28 e due passaggi vincenti una gara finalmente convincente. Il protagonista di giornata è Rashad Jennings, che macina 176 yards ed una meta in 34 tentativi, mentre la difesa recupera tre palloni ed infligge due sacks a Fitzpatrick, uno che prima di domenica non era mai stato atterrato dietro allo scrimmage.

26) Washington Redskins (1-2) (=)
Kirk Cousins continua a giocare molto bene nonostante la qualità dell’avversario, Philadelphia, sia di notevole spessore rispetto a Jacksonville, lanci molto precisi ed un costante movimento delle catene fruttano 34 punti ed oltre 500 yards di total offense. Ma le le secondarie – Maclin è un rebus irrisolvibile – e gli special teams mostrano il fianco, questi ultimi costano la partita concedendo un ritorno di kickoff e Forbath calcia sul palo un field goal che avrebbe cambiato le sorti della gara.

27) New York Jets (1-2) (+1)
I Jets ci sono arrivati vicini ancora una volta, ma non sono riusciti a pareggiare una partita allo scadere per la seconda settimana di fila. Geno Smith commette ancora errori che pesano sulla squadra come l’intercetto ritornato in meta dai Bears nel primo quarto, mentre le secondarie sono decisamente le peggiori viste da quando Ryan allena qui.

28) Minnesota Vikings (1-2) (-4)
Gara senza storia quella contro i Saints, ai quali Minnesota riesce ad opporre davvero poco nella gara che vede l’esordio Nfl di Teddy Bridgewater, il quale subentra all’infortunato Cassel con 150 yards e 12/20 al lancio. Senza Peterson si registrano sole 59 yards su corsa, non aiuta una difesa che con penalità stupide come il suplex da wrestler commesso da Munnerlyn ai danni di Brees, che alimenta un drive altrimenti in fase di stallo.

29) St.Louis Rams (1-2) (-2)
Partita gettata al vento contro Dallas, contro cui i Rams si erano trovati sopra di 21 punti. La squadra sembra in confusione totale e Fisher ha dichiarato che Shaun Hill tornerà, dopo il bye, ad essere titolare al posto di Austin Davis, che ha giocato un ottimo primo tempo prima di lanciare due intercetti decisivi nel secondo, ma il vero problema è una difesa che pareva attrezzata per dominare e che non ha registrato nessun sack, e che sta generalmente deludendo parecchio.

30) Oakland Raiders (0-3) (+2)
Se non altro rendono la vita difficile ai Patriots, resistendo e tenendo abbastanza a portata di mano il punteggio, fino a disporre dell’occasione per l’ipotetico pareggio, negato prima dall’holding di Gabe Jackson che costa il touchdown a McFadden, e quindi dall’intercetto di Wilfork che chiude i conti. Carr fa quello che può, ma senza un gioco di corse è difficile muovere questo attacco.

31) Jacksonville Jaguars (0-3) (-2)
I Jaguars possiedono una difesa pari ad un colabrodo, concedono difatti più di 40 punti per la seconda settimana consecutiva e fanno in modo che Luck possa disporre di loro come meglio creda. Passa sotto silenzio l’esordio di Blake Bortles, che segna due passaggi da touchdown con altrettanti intercetti a corredo, subentrando al bocciato Henne durante l’intervallo.

32) Tampa Bay Buccaneers (0-3) (-1)
Stagione già finita a Tampa? Viene da dirlo, perlomeno assistendo a scempi come quello visto lo scorso giovedì, dove i Buccaneers non sono sembrati competitivi ed hanno subito una pesante umiliazione da parte dei Falcons. 56 punti al passivo, attacco inesistente, McCown panchinato a favore di Glennon e gioco di corse che arranca. Per Lovie Smith non funziona proprio nulla, dispiace dirlo ma questa squadra è un vero disastro.

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