Ogni squadra si trova ad affrontare prima o poi momenti di difficoltà, in cui non vi sembra essere certezza alcuna ed il cui destino sembra ormai già segnato. Alle volte tuttavia si può tirare fuori quel qualcosa in più in grado di rimetterti in carreggiata, e con l’aiuto della dea bendata arrivare dove ormai neanche la speranza poteva.Se nella scorsa regular season una squadra NFL ha dato dimostrazione di ciò sono proprio i Green Bay Packers.

L’ultima stagione è stata una delle più terribili (se non la più tremenda) degli ultimi anni: Aaron Rodgers fuori a tempo indeterminato con una spalla fratturata, una difesa che vede tra i tantissimi assenti il proprio indiscusso leader, ossia Clay Matthews, con un pollice rotto, una secondary che fa acqua in ogni dove, ed una offensive line che definirla peccaminosa significa essere alquanto di manica larga.

Tuttavia la formazione verde-oro è stata in grado di abbassare la testa a mo’ di ariete e caricare a testa bassa fino a raggiungere quella tanto agognata post-season con una giocata che rimarrà negli “History Books” della squadra del Wisconsin.

La vittoria nella Week 17 contro i Chicago Bears col TD pass del numero 12 per Randall Cobb (anche lui assente per gran parte della stagione per una frattura alla gamba) ha fatto esplodere i “Cheeseheads” e lasciato di sasso gli Orsi dell’Illinois. Solo i 49ers sono riusciti a fermare la loro corsa al Wild Card Game, prima di terminare il proprio nell’NFC Championship per mano dei futuri campioni Seattle Seahawks.

Dopo una tale annata il “core” del reparto offensivo rimarrà ancora una volta il medesimo, ma con un nuovissimo punto di forza spuntato fuori nel corso della scorsa stagione e che è stato in grado di mantenere a determinati livelli l’attacco verde-oro: Eddie Lacy.

Il RB è stato in maniera continuativa un grandissimo produttore e macinatore di yards. La sua prepotenza fisica è stata un’importante arma per Mike McCarthy, decisiva per esempio nella gara vinta per un soffio contro i Dallas Cowboys nel dicembre passato, soprattutto considerando che si presentava con una caviglia mal messa.

La sua dovrà essere una stagione quanto meno ai livelli di quella conclusasi qualche mese fa, ed intanto il numero 27 sta lavorando sul proprio repertorio: sta difatti esercitandosi in qualità di “dual-threat” back, ossia nell’effettuare delle tracce con le quali ricevere i lanci di Rodgers, per non parlare di quelle che potrebbero essere ottime qualità di bloccante grazie al suo poderoso busto. Lacy potrebbe essere senza molti dubbi l’arma in più del futuro offensivo dei Packers.

Sul pacchetto ricevitori non c’è molto da sottolineare. Con James Jones accasatosi ai Raiders e con Nelson e Cobb che entravano in stagione in scadenza di contratto Thompson ha procurato ben tre ricevitori alla squadra tramite il draft. Una fantastica notizia per i tifosi di Green Bay è comunque il rinnovo da non molto tempo esercitato da Nelson, che pare lo proietterà per il finale di carriera in Wisconsin, come da lui desiderato.

Per Cobb si aspetta di vedere cosa possa offrire quest’anno per valutarne l’eventuale permanenza in Green & Gold. Le brutte notizie arrivano dal prodotto di casa (Wisconsin) sul quale si era deciso di puntare parecchio: Jared Abbrederis ha subito la rottura del legamento crociato del ginocchio nel corso del training camp, quindi il suo esordio con i Packers sarà rimandato alla prossima stagione.

Nel frattempo Davante Adams e Jeff Janis stanno facendo il loro compito mettendosi in mostra. La situazione TE, invece, ancora in attesa di notizie da Jermichael Finley deve fare i conti con un altro infortunio di rilievo al ginocchio: quello di Colt Lyerla.

Il giovane ragazzo dell’Oregon ha potuto ottenere una seconda opportunità da Ted Thompson ma purtroppo anch’egli dovrà aspettare. Questa posizione sembra in questo momento la più problematica, ma probabilmente la necessità maggiore ora come ora è un tight end in grado di bloccare per Lacy, piuttosto che ricevere, visto il largo reparto sopra descritto.

Altra grana infortuni, questa volta per la offensive line, sarà quella di Don Barclay: anche per lui torn ACL. Il reparto offensivo di Green Bay insomma si presenta ai nastri di partenza già con delle pesanti lacune, ma anche con tutti i presupposti per poter fare un’altra strepitosa stagione grazie ad uno dei quarterbacks più forti che il panorama della NFL possa offrire.

Ciò per cui il front office si è dovuto maggiormente muovere è invece la difesa. Nel corso della off-season è stato strappato ai Chicago Bears il veterano Julius Peppers. Il numero 56 ha già fatto squadra con Clay Matthews e pare che i due si trovino a dovere in campo, e possano soprattutto offrire quel corposo pass rush tanto mancato l’anno scorso. Quello di cui si sentiva più bisogno era comunque un importante rinforzo per la secondary.

Proprio a questo fine viene chiamato in causa il giocatore scelto con la numero 21 assoluta nel corso dell’ultimo draft: Ha Ha Clinton-Dix. Il ragazzo è il tipo di safety di cui si sentiva il disperato bisogno a Lambeau Field, ed in aggiunta all’esploso Micah Hyde potrà dare da subito quella continuità di rendimento tanto agognata nel 2013, soprattutto per mano di quell’MD Jennings lasciato partire per approdare alla corte dei Chicago Bears. Il contratto offerto a Sam Shields porta sicurezza, tranquillità e molto probabilmente anche produttività anche alla posizione di cornerback, dove si spera anche di poter rivedere i migliori Tramon Williams e Casey Hayward, ritenuti fondamentali dalla difesa guidata da Dom Capers.

Forse ci si sarebbe aspettato qualcosa in più nei riguardi della posizione di ILB, ma con la presenza di AJ Hawk (pedina fondamentale dell’ultima corsa alla post-season) e qualche giovane in grado di produrre grazie alla propria voglia ed al proprio agonismo (uno su tutti Carl Bradford in caso di adattamento, molto probabile visto il tipo di utilizzo impiegato da McCarthy nei suoi riguardi) chissà cosa potrebbe uscire fuori dal cilindro.

Probabilmente la grande pecca di questa difesa è proprio questa: il dover tirare di tanto in tanto qualcosa fuori dal nulla, affidandosi spesso e volentieri al puro talento ed istinto piuttosto che ad un preparato e studiato playbook o avversario.

Riguardo gli special teams da rivedere assolutamente la coverage unit, che tanto campo e tante yards ha lasciato guadagnare ai propri avversari.

Sono però presenti anche le note positive, soprattutto Micah Hyde e Mason Crosby. Il primo dei due si è dimostrato una più che degna pedina per il returning game con i giusti mezzi per mettere i propri compagni del reparto offensivo in ottime posizioni di partenza. Davvero poco è mancato nella sconfitta patita contro gli Steelers nell’annata precedente il ritorno nella endzone opposta che avrebbe potuto garantire vittoria ed un più gestibile cammino verso i play-offs.

Su Crosby poco da dire. Dopo aver soffiato il posto al nostro Giorgio Tavecchio, il numero 2 si è riscattato e ha tirato fuori il meglio di sè aiutando un attacco in seria difficoltà a causa della moltitudine di infortuni che lo ha afflitto garantendo precisione e produzione.

Riguardo il draft i movimenti di Ted Thompson sono stati molto accurati, precisi e diretti a migliorare già da subito un roster già abbastanza competitivo. Le primissime chiamate sono infatti rivolte alla difesa, che più di tutte necessitava di precoci e celeri contributi da giovani vogliosi di mettersi in mostra, primo fra tutti il sopra citato Clinton-Dix.

Anche Khyri Thornton potrebbe già da subito contribuire in maniera importante alzando anche il livello di competitività per il posto ed aiutare una defensive line in seria difficoltà l’anno scorso.

Discorso diverso per Carl Bradford: in quanto linebacker potrebbe vedere poco il campo, soprattutto per la presenza di due veterani come Matthews e Peppers, ma la possibilità di imparare da due come loro non può che giovare al suo atteggiamento, alle sue qualità ed al suo rendimento nel medio-lungo termine. Forse insieme a Clinton-Dix la scelta più intrigante per i Packers.

Sul reparto offensivo parecchi WRs (forse troppi), ma la cosa è stata vista soprattutto come protezione in caso di partenza di entrambe le stelle del corpo WR: Jordy Nelson (che a suo tempo non aveva ancora rinnovato) e Randall Cobb. In attesa di vedere tra un anno Abbrederis tanta è l’attesa nei riguardi di Adams e Janis, messisi degnamente in mostra nell’ultimo training camp.

Per concludere questa potrebbe essere una delle stagioni più interessanti dei Green Bay Packers degli ultimi anni. La squadra è migliorata in diversi reparti, e si spera possa evitare tutti i gravi infortuni che non le hanno permesso di trovare continuità per quanto riguarda il discorso “starters”.

Parecchio è l’entusiasmo in quel di Lombardi Avenue ed ancora una volta i Green & Gold si presentano ai nastri di partenza in qualità di principali pretendenti alla vittoria della NFC North. Vedremo cosa proporrà la prossima regular season e se i piani di Mike McCarthy, Aaron Rodgers e compagni verranno rispettati.

Commenta

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.