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Round 1, pick 23: Dee Ford, DE. Auburn Tigers
at Jordan-Hare Stadium on November 30, 2013 in Auburn, Alabama.Scelta orientata al futuro da parte dei Chiefs, che probabilmente ragionano già su un possibile domani senza uno dei protagonisti indiscussi di questi ultimi anni, Tamba Hali, ormai arrivato al giro di boa dei trenta e quindi non più fisicamente integro come un tempo; Ford, che ad Auburn ha maturato un’ottima esperienza come pass rusher giocando defensive end in una linea pesante, sembra avere le caratteristiche necessarie per inserirsi nella 3-4 di Kansas City come outside linebacker, posizione dove inizialmente fungerà da prima riserva per lo stesso Hali e per il valido compagno di reparto Justin Houston, cercando di accumulare minutaggio fondamentale per completare la sua crescita e migliorare il suo apporto in fase di copertura. Istintivo, rapido a reagire sia contro gli scrambling del quarterback che le corse dei runner avversari, dovrebbe inizialmente trovare spazio nelle difese di situazione, in vista di un futuro impiego full-time che sembra, almeno sulla carta, essere ampiamente alla sua portata.

Round 2, pick 87: Philip Gaines, CB, Rice Owls
GainesFisico e istintivo, Gaines possiede le qualità per imporsi in un gioco aggressivo e pressante come quello che il defensive coordinator ha installato a Kansas City, dove oltretutto aver a disposizione dei cornerback fisicamente prestanti sembra essere ormai diventata una prassi; decisamente in difetto nel contrastare il gioco di corse, questo ragazzo da Rice fornisce però un grandissimo contributo in fase di copertura, dove eccelle grazie all’esperienza accumulata sia in man-to-man che in zone coverage durante la carriera universitaria. Dotato di un buon fiuto per l’ovale, è stato uno dei migliori della NCAA nelle ultime stagioni per passaggi deflettati, riesce ad intuire in anticipo le trame di gioco dell’attacco, nonostante mostri ancora qualche problema nella lettura degl’occhi del quarterback. Con molta probabilità, lo vedremo in campo, in rotazione, già dalle prime battute della season 2014.

Round 4, pick 124: De’Anthony Thomas, RB, Oregon Ducks
ThomasUscito di scena Dexter McCluster i Chiefs avevano bisogno di trovare un nuovo playmaker offensivo in grado di spaccare in due la partita in qualsiasi momento, e nessuno rispondeva meglio a quest’esigenza di Thomas, scattante runningback da Oregon che dovrebbe inizialmente calarsi nel ruolo di kick e punt returner, come fatto, d’altronde, dal suo stesso predecessore; sempre come il prodotto di Ole Miss, l’ex Ducks si propone come all-purpose player a tutti gli effetti, vista la sua duttilità che gli permette di essere un fattore anche al di fuori dal backfield, dove è in grado di ottenere guadagni importanti grazie alle ottime mani ed alla rapidità con cui è solito colpire gli spazi apertigli dai bloccatori. Una caratteristica che torna utilissima anche quando si schiera dietro il proprio QB, e che lo fa diventare addirittura letale quando intravede la luce uscendo dal traffico; se in Missouri sapranno motivarlo a dovere, potrebbero aver tra le mani un potenziale crack.

Round 5, pick 163: Aaron Murray, QB, Georgia Bulldogs
MurrayChiamata sorprendente da parte dei Chiefs, che hanno pagato tantissimo Chase Daniel lo scorso anno e che dispongono di un talento come Tyler Bray, voluto fortemente da Andy al termine del Draft 2013 per costruirne il futuro starter del team; scelta che spiazza anche in virtù delle convinzioni che parevano esserci in seno al coaching staff su chi avrebbe dovuto essere la valvola di sicurezza, in caso di infortunio di Alex Smith, e chi l’erede, ma che guardando alla tipologia di gioco offensivo sviluppato dai Chiefs non pare essere poi così sbagliata. A Murray manca la potenza del braccio, vero, ma a differenza di molti altri colleghi della classe possiede un ottimo rilascio che gli permette di completare passaggi in serie, garantendo un certo ritmo all’attacco che si trova a guidare; caratteristica che lo rende decisamente qualificato per la West Coast offense giocata in Missouri e che lo pone in lizza con il già citato Bray per lo spot di third-quarterback della squadra.

Round 6, pick 193 (from Cowboys): Zach Fulton, OG, Tennessee Volunteers
FultonLineman possente in grado di giocare in entrambe le posizioni interne della linea offensiva, Fulton ha alle spalle una buonissima esperienza da starter con i Volunteers, nei quali ha messo in mostra tutto il proprio valore nel running game, risultando un bloccatore prezioso grazie al fisico ed alla capacità di tenere impegnati più difensori avversari sulla linea di scrimmage; purtroppo queste stesse caratteristiche fisiche gli creano un po’ di problemi di resistenza, spesso non regge più di tre quarti, e di mobilità, tanto che sembra lontano dal diventare un valido pass protector. La cosa positiva, comunque, è che presenta, rispetto a molti altri prospetti della classe, ampi margini di miglioramento che non escludono uno spot da titolare nel prosismo futuro.

Round 6, pick 200: Laurent Duvernay-Tardif, OT, McGill (Canada)
Laurent-Duvernay-TardifProspetto intrigante proveniente dal Canada, e per questo ancora soggetto ai classici dubbi sull’adattabilità ad un sistema di gioco più veloce e complesso come quello americano, dove vige una maggiore concorrenza rispetto a quella finora trovata da lui nelle università oltre confine; all’East-West Game, dove si è messo in luce, ha dimostrato di saper ampiamente competere con tutti i pari ruolo provenienti dalla NCAA, ma non è comunque riuscito a dissipare completamente i dubbi che pesano sul suo futuro da professionista. Pesante, abile sia a proteggere sui passaggi che a bloccare sulle corse, Duvernay-Tardif ha dalla sua l’etica lavorativa e la grande intelligenza con cuisi approccia al gioco, che fungono come una garanzia sul suo percorso di sviluppo, e che, inaspettatamente, potrebbero aprirgli già qualche spiraglio in questa sua prima season NFL, dove potrebbe essere impiegato sia come guardia che come tackle, suo ruolo naturale.

Undrafted free agent: Tennessee-Martin LB Ben Johnson; Brigham Young S Daniel Sorensen; Louisiana-Lafayette WR Darryl Surgent; Tennessee State CB David Van Dyke; Abilene Christian RB Charcandrick West; Georgia State WR Albert Wilson

Voto Finale: 5,5
Altro Draft che a livello di talento non è in discussione, tutti prospetti futuribili e che si propongono per un ruolo importante nell’evoluzione del roster dei Chiefs, ma anche nel caso del team allenato da Andy Reid va sottolineato come sia stato ignorato un need importante come quello del WR, preferendo dirigersi su altri ruoli che parevano già ben coperti; con il materiale a disposizione quest’anno, aver rinunciato a quel giocatore che poteva tornare utile per il passing game di Smith, penalizza sicuramente il buon lavoro svolto dal management in altri campi, e fa forse passare in secondo piano un’acquisizione importante come quella di Ford, che potrebbe permettere alla franchigia di evitare spese folli per Houston al termine della prossima stagione. Con il passare degl’anni, scopriremo probabilmente il valore reale di questo Draft.

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