Tra le insidie, le gioie, i momenti di gloria e di tristezza, tra gli applausi e i fischi del pubblico, interviste, touchdown, placcaggi e tanta fatica prosegue la stagione dei rookies,arrivati a metà del loro primo anno tra i professionisti.

Rispetto a quanto scritto nel report di settembre la situazione appare decisamente migliorata a favore del fronte offensivo mentre in quello difensivo ci sono delle belle sorprese anche se qualcuno non è ancora riuscito a dare il suo contributo a dovere.

Le quotazioni in continuo crescendo dei cinque quarterback impiegati a fare gli starters ha spostato l’opinione degli analisti a loro sostegno, come confermano le voci di chi li vorrebbe ancora nella formazione di partenza anche dalla prossima stagione.

ATTACCO

Ryan Tannehill

Riprendendo l’ultima affermazione degli esperti qua sopra, appare un’ipotesi un po’ azzardata perché se Griffin III e Luck sono il futuro della Lega, Wilson e Weeden rimangono ancora delle incognite vista al presenza di Matt Flynn alle spalle del qb di Seattle e l’età stagionata dell’uomo ex Oklahoma State.

In mezzo Ryan Tannehill, capace di trascinare i suoi Phins a un record di 4-3 non pronosticabile a inizio stagione che ora la candida al ruolo di sorpresa dell’anno. Il ragazzo di Texas A&M sta mostrando anche lampi di no huddle sorprendendo la difesa avversaria producendo big plays davvero devastanti per l’economia della partita.

Rispetto alle prime quattro settimane Robert Griffin si è mantenuto costante arrivando a quota 1778 yards, 8 td pass, 3 intercetti e il 66.8% di completi oltre che a degne prestazioni nel rush game arrivando a quota 6 rush td e 476 yards. Invece Andrew Luck è cresciuto particolarmente a livello mentale guadagnando fiducia all’interno dello spogliatoio, ma il suo appuntamento con l’intercetto non manca ( 8 come i td pass messi a segno).

Però i suoi Colts sono a sorpresa sul record di 4-3 anche se nelle prossime week ci saranno i Patriots da affrontare e i Dolphins di Tannehill e il record potrebbe non migliorare; inoltre il finale di stagione li vede impegnati due volte contro Houston e quindi le speranze di un record positivo non sono numerose ma sarà tutta esperienza da mettere nel bagagliaio che aiuterà l’ex Stanford nel suo futuro.

Menzioni d’onore quindi per Tannehill (1472 yards,4 td pass e 6 int) con chiare possibilità per un futuro felice tra i pro, e Brandon Weeden, capace di formare una buona cerniera con Josh Gordon per numerosi big plays arrivato a toccare quota 1912 yards (primo dei rookie), 9 td pass e 10 intercetti. Le sensazioni in casa Cleveland sono quelle di una stagione in continuo crescendo permettendo di aspettare ancora prima di fiondarsi su un altro qb.

Chiudiamo con Russell Wilson, quello che appare il qb più alternante della classe 2011. Troppo incostante nel gioco aereo e sulle corse sta soffrendo un po’ troppo la piccola statura. Però è arrivato al record di 4-4, anche se i meriti sono del backfield e della linea offensiva, e le 1466 yards,i 10 td pass più gli 8 intercetti dicono che del potenziale c’è seppure non ci sia ancora la sagoma del vero qb nfl. Sarà fondamentale la seconda parte della stagione per capire quanto realmente posso svilupparsi per essere il domani dei Hawks.

Dopo un avvio difficile i wide receiver hanno trovato il modo per farsi valere raccogliendo statistiche incoraggianti per affrontare il resto della stagione. In cima a guidare la classifica Kendall Wright dei Titans, arrivato a quota 40 ricezioni, 351 yards e 3 segnature scacciando un po’ di critiche di chi lo accusava di non essere ancora pronto per la nfl visti i primi approcci con il play book e un’abilità di correre le traccie non proprio di primo livello.

Il Justin Blackmon visto nella Ncaa è solo un lontano ricordo: per lui sono arrivate appena 18 ricezioni per 193 yards e ancora a secco di marcature. Incide sicuramente la mancanza di un vero quarterback in regia ma la dirigenza aveva puntato molto su di lui per cercare di aiutare Gabbert nella sua seconda stagione da professionista dopo le difficoltà del primo anno. Per ora la missione è decisamente fallita.

Stephen Hill è influenzato dalle prestazioni dei Jets: potenzialmente devastante quando l’attacco gira, impacciato quando le cose non vanno come devono. Per migliorare le 14 ricezioni e i 3 td c’è bisognosa di una scossa ponendo l’obiettivo di avere un numero due pronto per l’anno prossimo.

Forse non sarà il Reggie Wayne del futuro ma Josh Gordon ha tutte le possibilità per splendere nel mondo professionistico: veloce e sicuro, ha ricevuto 379 yards in appena 17 passaggi con ben 4 td e sarà un tassello importante per il futuro dei Browns. Peccato per le sei settimane di stop ma anche il wr di Chicago Alshon Jeffery (14 prese,182 yards e 2 td) potrà essere un secondo wr dagli ottimi risultati visti i miglioramenti continui dall’inizio della stagione fino al suo infortunio.

E veniamo ai running back dove ci sono le sorprese più liete delle prime otto settimane: potenti, veloci e sicuri sono i tre aggettivi che meglio descrivono la classe uscita nello scorso aprile. Dopo qualche infortunio Trent Richardson ci ha mostrati di che pasta è fatto confermando di essere il nuovo re di Cleveland: ha corso 127 volte per 470 yards segnando 5 td e mostrando sicurezza in fase di ricezioni come confermano le 25 prese per 209 yards e una meta. C’è solo da sorridere nell’Ohio.

Rimane il leader della categoria Alfred Morris, salito a quota 717 yards con 5 marcature e una media di 4.7 a portata. Per la spalla di Griffin una stagione che potrebbe aprirgli interessanti prospettive per il futuro, confermandolo come leader del back field. Anche Doug Martin di Tampa Bay si è confermato nel ruolo di starter raggiungendo quota 543 yards e 3 td aggiungendo un buon sostegno fuori nel pass game.

Rimaniamo in attesa per capire se Brandon Bolden dei Patriots è stato un fuoco di paglia oppure è una realtà concreta per il rivoluzionato sistema delle corse di Boston: per lui 43 corse per 243 yards e 2 td rush con l’aggravante che il suo utilizzo è crollato nelle ultime uscite.

Rookies offensivi in crescendo anche se la parte decisiva della stagione per l’accesso dei play off potrebbe alzare l’asticella un po’ troppo per loro ma quanto fatto fino ad ora è già un buonissimo risultato.

DIFESA

Casey Hayward

Si parla di difesa e subito mi viene in mento un nome: Luke Kuechly. Va bene sono un tifoso dei Panthers ma da quanto visto nelle ultime uscite del ragazzo appare evidente che se c’è un futuro All Pro tra questa classe, uno è lui. Kuechly ha ben sfruttato l’infortunio di Beason spostandosi nel suo ruolo naturale di inside linebacker producendo statistiche simili a quelle del college e giocando con la maturità e la sicurezza di un veterano. Sono 62 i placcaggi messi a segno fino ad oraoltre ad un intercetto ma stiamo in allerta perché il ragazzo è pronto a migliorarsi ancora.

Dietro di lui stanno giocando bene altri tre linebackers: Bobby Wagner dei Seahawks ha confermato il buon inizio giocando bene contro le corse e, nonostante qualche errore in copertura, potrebbe essere una felice sorpresa per gli appassionati nfl. Simile a lui l’outside dei Bengals Vontaze Burfict, ragazzo dallo splendido talento crollato per delle vicende personali; a Cincinnati serviva un linebacker e la risposta è arrivata. Si conferma anche Lavonte David, salito a 51 placcaggi, anche se in quella difesa giocare non è affatto semplice viste alcune lacune dei compagni.

Piace e convince la safety di Minnesota Harrison Smith: ottimo placcatore con 45 tackles messi a segno, si è fatto notare grazie a un intercetto riportato in touchdown. Nei risultati di questi Vikings, chiamati a confermare il record positivo dopo la sconfitta interna per mano dei Bucs, c’è anche il suo merito. Rimasta costante l’altra safety Mark Barron, alle prese a tenere viva una secondaria condizionata dall’addio di Talib. L’ex Crimson Tide sta confermando di valere il sacrificio di Claiborne.

Dopo averlo nominato è giusto parlarne: Morris Claiborne sta insieme a Brandon Carr stabilizzando la difesa dei Cowboys, unica nota positiva di una stagione fino ad ora deludente a causa dei pessimi risultati dell’attacco. Claiborne ha inciso contro i Panthers realizzando il suo primo intercetto e rendendosi un avversario davvero scomodo per chiunque.

Rimaniamo in tema di cornerback e menzioniamo il leader della classifica intercetti, ovvero Casey Hayward. L’ex Venderbilt è salito a quota quattro pick sfruttando il buon momento della squadra, in buona ripresa dopo i brutti risultati di inizio anno, impossessandosi della posizione di starter dopo le brutte prove dei compagni di reparto. Con Williams potrebbe formare un tandem davvero difficile da affrontare viste le buone abilità di copertura contro l’uomo.

Salgono anche le quotazioni del corneback Josh Norman dei Panthers, dimostratosi un buonissimo placcatore seppur con dei problemi a contenere l’avversario nella marcatura a uomo.Sarà fondamentale la seconda parte della stagione per comprendere il suo reale valore. In calo, invece,quelle di Janoris Jenkins che dopo un buonissimo avvio è stato protagonista di pessime uscite perdendo malamente lo scontro con il diretto rivale; per lui otto week per cercare di riconfermarsi tra le note positive della stagione dei Rams.

E veniamo a parlare del negativo, cioè di qualche giocatore delladefensive lineman. Ad eccezione di Chandler Jones, salito a quota 6 sacks e sempre più protagonista della difesa dei Pats, i vari Dontari Poe e Fletcher Cox non stanno confermando le attese.

Cox ha giocato bene contro Atlanta sfruttando la debolezza della linea degli avversari ma le strette rotazioni di Reid non lo mettono a suo agio dandogli poco spazio per giocare. Poe non sta dando stabilità alla linea come avrebbero voluto i dirigenti a conferma che il ruolo di nose tackle è molto difficile; non è tra le delusioni ma non era di certo questo ciò che ci si aspettava da lui.

Bruce Irvin di Seattle è rimandato: salito a quota 4.5 sacks, sta deludendo contro le corse confermando di non essere ancora pronto per lo spot da titolare. Certamente la potenza dei suoi compagni lo aiuta ma per il futuro c’è ancora tanto da lavorare.

Il kicker Blair Walsh può essere tra i protagonisti del futuro dei Vikings grazie a un piede potente e preciso ( 17 su 18 field goal realizzati) mentre il punter Bryan Anger ha dimostrato di avere un ottimo calcio anche se ha commesso qualche imprecisione ma dopotutto a Jacksonville se si sbaglia ormai non si nota più.

Riprendo quanto detto all’inizio: se è vero che la difesa è agevolata perché gioca d’istinto ecco spiegato perché i rookies dell’attacco hanno raccolto qualche sostegno in più.

Termina qui il nostro appuntamento di fine ottobre con i rookies: c’è molto da lavorare ma rimango fiducioso per il proseguo della stagione perché di talento c’è ne davvero tanto. Ci rivediamo ai primi di dicembre per il riassunto del mese di novembre.

 

2 thoughts on “NFL Rookie Report: Ottobre

  1. Su Gilmore e Cordy Glenn niente….?
    Si vede che Buffalo non è sui radar di nessuno….neanche di playit…

  2. Jimpsy: su Glenn non mi sono espresso perché è ancora out ma se hai notato non mi sono espresso sui offensive lineman perché controllarli tutti mi è difficile.
    Su Gilmore potrei darti ragione: 3 placcaggi e soprattutto le 10 deviazioni difensivi sono dei buoni risultati ma qui andiamo a mettere i giocatori che stanno sorprendendo o deludendo ma stai tranquillo che arriverà anche il suo momento.

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