Chi la spunterà?

Il Draft 2012 si è concluso e gli esperti del football si divertono a commentare e giudicare le varie scelte della franchigie.

Da quanto emerso dal parere dei vari Brooks,Wyche e Lombardi, la divisione che sembra essersi potenziata di più è la NfcEast: Giants, Eagles, Redskins e Cowboys.

Come storcere il naso dopotutto? Già nella passata stagione si pronosticava una conference agguerrita, con il “Dream Team” di Philadelphia a fare la voce grossa e le altre tre ad inseguire.

Alla fine hanno trionfato i Giants, capaci di battere i diretti rivali di Dallas all’ultima giornata e di guadagnare l’ingresso ai playoff approfittando dei pessimi risultati della formazione del Dream Team e degli incostanti Redskins.

Questa stagione promette, sempre che mantenga la promessa, di regalarci una Nfc East combattutissima. Dal riscatto degli Eagles alla conferma dei Giants, dalla rivincita dei Cowboys alla rinascita dei Redskins.

Tutte squadre che, come detto sopra, si sono rinforzate in questa off season e si daranno battaglia fino all’ultimo snap per un posto ai playoff.

Iniziamo a parlare di chi ha fatto una scommessa, svenandosi di future prime scelte per puntare tutto su quella di questa annata nella speranza di trovare il franchise quarterback che manca da troppo tempo: i Washington Redskins.

Griffin, un prezzo mai pagato

Mike Shanahan ha deciso che Robert Griffin III è la speranza del futuro, la possibilità di rivedere i Redskins inseriti nella lotta play off nel giro di pochi anni. I tifosi della squadra della capitale ci sperano, e tanto, perché aver rinunciato a tre future prime scelte è un prezzo mai pagato e nessuno perdonerebbe questa scelta al caro Mike.

Ricomincia da qui il cammino dei pellerossa che, dopo numerose off season mal condotte, si trovano tra le mani il giocatore su cui puntare per il prossimo decennio.

L’off season è iniziata per il meglio con le firme dei wide receiver Pierre Garcon e Josh Morgan per cercare nuove soluzioni in un reparto che, ad eccezione del vecchio Santana Moss, manca di sbocchi vincenti.

L’addio di Landry, volato ai Jets dopo numerosi infortuni, ha spinto la dirigenza a cercare soluzioni nel ruolo di safety: Brandon Meriweather e di Tanard Jackson possono essere valide risposte ma è chiaro che tutto il peso delle secondarie sarà sulle spalle del cornerback DeAngelo Hall.

Poi il draft: Griffin è il pezzo più pregiato di questa annata(come non poteva esserlo), al quale si sono aggiunti altri otto giocatori con lo scopo di diventare validi back up nei momenti del bisogno.

Ha sorpreso la chiamata di un altro quarterback, Kirk Cousins al terzo giro, deludendo chi si aspettava un rinforzo in qualche altra posizione e privando il roster di un valido giocatore da terzo giro da lanciare nelle rotazioni. Difficilmente spiegabile come scelta.

I Redskins si avviano a preparare una stagione con un obbiettivo ben focalizzato: ambientare Rg3 nel football professionistico cercando di evitare un bagno di sangue.

Shanahan ha qualche mese di tempo per preparare la sua scommessa all’impatto con il professionismo e le possibilità di fare bene ci sono, contando su una difesa che ha due pass ruscher di prima scelta e un cornerback dimostratosi adeguato alla fragile situazione delle secondarie.

I giocatori per sopravvivere a questa infuocata Nfc East ci sono e il rientro di qualche player dopo un anno passato ai box per infortunio potrà agevolare il cammino di un team da troppo tempo escluso dalla lotto play off.

Claiborne giocherà contro Vick, Rg3 ed Eli Manning

Chi si è mosso con miglior successo in questa off season sono i Dallas Cowboys del coach Jason Garrett: ottimi acquisti nella free agent e una super presa al draft ma andiamo con ordine.

Dopo aver mancato i play off a causa dei disastri difensivi e dell’incostanza del quarterback Tony Romo, Dallas riparte con una difesa rigenerata in ogni reparto e con un attacco impoverito dalla perdita del talentuoso wr Laurent Robinson, protagonista nella passata stagione.

Nonostante questa perdita i tifosi devono essere fiduciosi per l’abbondanza di talento che circola nell’attacco dei texani: Dez Bryant, Miles Austin, Jason Witten e DeMarco Murray sono solo una parte del potenziale offensivo dei texani, l’anno scorso troppe volte fermato da brutte performance del proprio quarterback.

La free agent ha rifornito la squadra di ottimi back up, Dan Connor e Brodney Pool per citare qualcuno, e di un cornerback destinato al ruolo da starter: Brandon Carr. Da fare invidia all’intera lega, se poi aggiungiamo la rifirma del pass ruscher Anthony Spencer è chiaro che i Cowboys non si sono fatti sfuggire niente e pensano in grande.

Al draft hanno piazzato il vero colpo del primo giro: trade up per andare a prendere Morris Claiborne, defensive back di Lsu e miglior prospetto difensivo di questa annata.

Una chiamata che prima o poi sarebbe andata fatta vista l’abbondanza di quarterback all’interno della conference  e i troppo disastri delle secondarie texane. Se Claiborne sarà quello del college e i vari Ware, Ratliff e Lee mantengono gli standard dell’ultima stagione, i Cowboys potranno essere veri pretendenti a un posto al Grande Ballo.

Tutto dipenderà dallo stato mentale di Romo, chiamato a dare risposte. Quest’anno il numero nove avrà sul lato cieco il potente Tyron Smith mentre il resto della linea offensiva dovrà migliorare le prestazioni dell’ultima annata.

Occhi puntati su Tyrone Crawford, rookie defensive end che si sposa perfettamente con la 3-4 e che potrà dare un contributo ai titolari nel momento del bisogno.

Dallas ha tutto il potenziale per puntare al Super Bowl mentre per Tony Romo può essere arrivata l’ultima chiamata.

E’ tempo di riscatto a Philadelphia, non ci sono più scuse dopo un draft mirato a rinforzare esclusivamente la difesa.

Sarà Cox la soluzione per la difesa?

Dopo la faraonica campagna acquisti della passata stagione la dirigenza ha cambiato completamente strategia confermando i componenti dell’attuale roster e aggiungendo uomini ai ruoli rimasti scoperti.

DeMeco Ryans è il nome più caldo, ottenuto dai Texans via trade, mentre la riconferma di DeSean Jackson è un rischio che andava preso per non perdere uno dei più veloci wr della Lega. Aggiungiamo i prolungamenti dei contratti di Trent Cole e Todd Herremans ,la firma di qualche offensive lineman in free agent per affrontare l’assenza di Jason Peters e la chiamata di quattro splendidi atleti universitari come Vinny Curry, Mychal Kendricks, Fletcher Cox e Brandon Boykin, e il roster è fatto.

Ci saranno anche i due terribili pass rusher Brandon Graham, assente nell’ultima per un infortunio più volte risentito, e Jason Babin, confermato dopo un testa a testa per la classifica generale dei sacks.

Con Vick in regia, McCoy a guidare le corse e Nnamdi Asomugha ad annullare il primo wr avversario tutto è possibile per queste aquile. Andy Reid è stato confermato ma un’altra stagione fallimentare potrebbe costare la panchina.

Coloro che hanno deluso mezzo mondo sono pronti a rifarsi.

Wilson per la rinascita delle corse

Veniamo ai campioni del mondo. Un draft sorprendente in tutti i sensi ma con una free agent poco produttiva. E’ vero, non si può cambiare completamente la struttura di una squadra campione nel giro di pochi mesi, ma la perdita di qualche giocatore potrebbe pesare.

Iniziamo dal draft: al primo giro è stato chiamato David Wilson, solido rb che dovrà sostituire e migliorare i risultati di Brandon Jacobs. A fine secondo la più bella sorpresa di questa off season: da Lsu arriva il wide receiver Rueben Randle. Talento un po’ nascosto dal non eccezionale pass game della sua università ma con Eli Manning tutto potrà cambiare.

Al terzo giro è arrivato un altro pick fortunoso con la chiamata del cornerback sempre di Virginia Tech Jayron Hosley. Insomma tre pick non da poco.

I Giants possono ancora confermarsi grazie ad una linea difensiva che non ha pari nonostante le voci di trade di Osi Umenyiora. Justin Tuck e Jason Pierre-Paul sono stati i trascinatori della difesa assieme a Michael Boley ma i problemi più grandi li si potrebbe trovare nelle secondarie.

Aaron Ross è andato a Jacksonville e il rientrante Terrell Thomas dovrà trovare risposte in Prince Amukamara, rimasto più volte fermo per un operazione al piede che lo ha limitato per gran parte della stagione.

L’attacco ricomincerà da dove aveva finito con il duo delle meraviglie Victor Cruz e Hakeem Nicks a scardinare le difese sperando di trovare un Eli Manning formato Super Bowl.

Tom Coughlin ci riproverà ma tutto passa dalla difesa chiamata a confermare gli splendidi risultati della passata stagione e un calendario veramente ostico.

Adesso come adesso direi Eagles  per la vittoria ma non escluderei i Cowboys nonostante un Romo poco costante.

A fine agosto si potrà indiziare chi partirà come favorita in una battaglia all’ultimo snap.

One thought on “Una Nfc East all’ultimo snap

  1. sui cowboys vorrei far notare che la perdita di robinson e’ assai pesante;negli ultimi anni sia austin che bryant hanno avuto problemi di salute,e l’anno scorso chi ha tirato la carretta nelle ricezioni e’ stato proprio robinson.e se anche quest’anno uno dei wr titolari dovesse mancare chi sara’ schierato?ecco,nessuno di valore!sulla difesa,sono d’accordo per le secondarie ma se la linea nn fa pressione sul qb i cb saranno sempre battuti dai wr,e tanti saluti!infine su romo dico solo che se avesse un po’ piu’ di protezione forse qualche errore lo eviterebbe!cmq concordo,phila favorita con i redskins mina vagante e giants in lotta fino alla fine!cowboys ultimi della conference…………!cmq sempre………go cowboys

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