Green Bay - Detroit sarà una sfida ad altissimo contenuto spettacolare!

Giovedì 24 negli USA è giorno di festa.  E’ il Thanksgiving Day, le famiglie si riuniscono a mangiare il classico tacchino con salsa di mirtilli.

Ma Thanksgiving , per gli amanti del football, vuole dire tre anticipi della dodicesima giornata, tutti da gustare davanti alla tv con birra e pocorn. E le tre partite di questo giovedì hanno tutti gli ingredienti giusti per rendere più appetitoso il pranzo festivo.

Ad aprire le danze sarà una sfida spettacolare DETROIT (7-3) – GREEN BAY (10-0). Ovvero due attacchi atomici, guidati dai due QB che hanno lanciato il maggior numero di TD in stagione (31 GB, 25 DET).

Sui Packers, che  marciano spediti verso la stagione perfetta (anche se molti si augurano il contrario per non arrivare ai playoff troppo tronfi), c’è poco da aggiungere.  Al contrario, i Lions sono reduci da una vittoria doppiamente preziosa perché ottenuta con l’ennesima super-rimonta, diventando così la prima squadra NFL dal 1950 a vincere tre partite nella stessa stagione dopo essere stata indietro nel punteggio di almeno 17 punti.

Grande iniezione di fiducia per le settimane a venire e immensa prestazione di Matthew Stafford: dopo 2 brutti intercetti lanciati sono arrivati 5 palloni nelle mani di 5 diversi ricevitori per altrettanti TD.

Nonostante il favore del pronostico arrida a Green Bay, noi crediamo che le maggiori motivazioni in casa Lions (difendere il 2° posto nella NFC North, sfruttando anche la tegola capitata ai Bears con l’infortunio al QB Jay Cutler) possano condurre alla prima sorprendente sconfitta dei campioni in carica.

A metà pomeriggio, il menu di festa propone un match, forse non altrettanto spettacolare, ma di sicura intensità tra due squadre “calde” Al Cowboys Stadium va in scena DALLAS (6-4) – MIAMI (3-7).

Sia Cowboys che Dolphins vengono da tre successi in fila che hanno cambiato in parte le prospettive stagionali di entrambe le franchigie. A Miami, dopo il desolante avvio, costellato da infortuni (il QB titolare Chad Henne out fino al 2012) e da 7 sconfitte consecutive, si scommetteva sulla permanenza in panchina di coach Sparano e si fantasticava sulla potenziale prima scelta assoluta del prossimo draft.

Ora è tornato il buonumore e, benché sia arduo ipotizzare la conquista di una wild-card nella AFC, i Dolphins possono contare su una maggiore solidità in difesa )zero TD subiti nelle tre gare vinte) e un Matt Moore che sembra avere ormai imparato il playbook offensivo.

La svolta vera e propria è arrivata però per Dallas. Dopo una pioggia incessante di critiche (a volte anche meritate) piovutegli addosso da ogni parte, Tony Romo sembra finalmente quel leader che tutti i tifosi texani si attendevano.

La durezza non era mai stata in discussione (è sceso in campo persino con alcuni problemi alle costole), ciò che si imputava al QB da Eastern Illinois era la mancanza di continuità ad alto livello. Ebbene, nel mese di novembre, Romo ha trascinato ai suoi alle 3 vittorie lanciando complessivamente 8 palloni da TD a fronte di zero intercetti.

Se aggiungiamo un gioco di corsa che pare avere individuato un formidabile cavallo da tiro nel rookie DeMarco Murray, per i Cowboys si aprono orizzonti di gloria (non scordiamo che Dallas è l’unica squadra capace di battere finora i 49ers). In attesa che si decidano i destini della NFC East con la doppia sfida contro NYG e alla penultima contro PHI in casa.

Ma, dulcis in fundo, il piatto forte del giovedì del Ringraziamento verrà servito in serata. E per rimanere in tema di festa in famiglia, cosa meglio di una sfida tra fratelli? Al M&T Bank Stadium di Baltimora va in scena BALTIMORE (7-3) – SAN FRANCISCO (9-1).

Al suo primo anno come capo-allenatore, Jim Harbaugh (NFL coach of the year 2011, si accettano scommesse)  ha trasformato un team in difficoltà (non raggiunge la postseason dal 2002, ultima annata sopra il 60% di vittorie) in una squadra vincente, rivitalizzando giocatori giudicati scarsi (vedi Alex Smith alla sua migliore stagione in carriera) o infondendo motivazioni nuove a quelli considerati in fase calante (ad es. Frank Gore).

I risultati sono sotto gli occhi di tutti: SF ha il secondo miglior record della NFL e, con la NFC West ormai in cassaforte, appare l’unico serio ostacolo al tentativo di Green Bay di vincere 2 Lombardi Trophy in fila.

L’unico dubbio circa l’autentico valore dei 49ers può venire dallo scarso livello dei rivali divisionali. Mentre GB primeggia contro due ottime squadre (Detroit e Chicago), San Francisco non ha incontrato grande resistenza contro avversari del calibro di Arizona, St. Louis e Seattle. Il test contro i Ravens, guidati dal fratello maggiore, con ogni probabilità sarà il match della verità.

Quest’anno, i Corvi del Maryland sono un po’ un’enigma: implacabili contro gli squadroni (hanno battuto 2 volte gli Steelers, i Jets e si sono imposti domenica contro i Bengals), spesso inguardabili contro formazioni sulla carta inferiori (ko contro Seattle e Jacksonville (!), successo striminzito contro Arizona).

Insomma, le prestazioni di Joe Flacco e compagni hanno ricalcato quelle di un titolo del Nasdaq, una domenica su, quella successiva giù. Non è un caso che le prestazioni controverse dei Ravens vadano di pari passo con quelle del loro QB titolare. Flacco è certamente un buon giocatore, ma non ha ancora dimostrato di essere un grande QB. Spesso, nei momenti chiave, incappa in errori costosissimi o difficilmente spiegabili.

Il match contro la fortissima difesa dei 49ers arriva a fagiolo per il “paisà”. Anche perché contro la migliore difesa NFL sulle corse (dopo 10 partite, nessun runner è riuscito a violare la endzone dei Niners!) affidarsi al solo Ray Rice questa volta non sarà sufficiente.

Per contro, la difesa di Baltimora (che quasi certamente dovrà  ancora fare a meno di Ray Lewis) dovrà mettere pressione addosso ad Alex Smith (con Aaron Rodgers è il QB meno intercettato di tutta la lega: solo 3 INT per lui). Azzardiamo un pronostico: Baltimore vincente.

Buon tacchino a tutti!

10 thoughts on “NFL Thanksgiving: Preview

  1. Perdonate il refuso, è stata saltata una parola. Intendevo dire che Dallas è STATA l’unica squadra capace di battere i 49ers quest’anno.

  2. Scusate
    mi sapete dire perché in questo giorno di festa
    giocano sempre Dallas e Detroit?
    Ho fatto un controllo negli ultmi 7 anni.
    Capisco Dallas,
    ma Detroit?

  3. Quest’anno il giovedi del Thank non poteva capitare meglio.
    L’unica forse un pochino chiusa mi sembra Green-Detroit, per la difesa dei Lions, che è diventata un pochino ballerina. Le altre due, le vedo molto equilibrate, soprattutto per merito di Miami.
    Baltimora-San Francisco (per i record attuali) potrebbe anche avere una rivincità a Gennaio (chissà).
    Buona nottata a tutti.

    • Credo saranno delle belle partite, tutte e tre. Da vecchio simpatizzante Cowboys, mi auguro che Romo & Co. abbiano annusato l’odore del sangue (crisi Eagles, crollo Washington, NFC East più aperta delle previsioni di inizio stagione) e approfittino del momento di grazia del loro QB.
      BAL – SF potrebbe avere un replay a febbraio. Sarebbe una storia nella storia (l’Harbaugh Bowl), ma anche una finale eccessivamente orientata al gioco difensivo.
      Senza la tegola capitata a Schaub, io avrei puntato sulla sorpresa Texans, che hanno il gioco di corsa più devastante in circolazione e hanno trovato un’annata monstre della difesa (il nuovo DC ha giovato eccome).
      Battaglia da gustare al Ford Field, con attacchi esplosivi.

  4. @Gianni Pozzi
    Grazie per la segnalazione
    ma non risponde alla mia domanda.
    Ho trovato solo questo:
    “The first two are hosted by the Detroit Lions and the Dallas Cowboys, with one team from each conference playing either team on a rotating basis; a third game, with no fixed opponents, has been played annually since 2006.”
    QUesto lo sapevo anche Io, ma non da nessuna spigazione…

  5. Several other NFL teams played regularly on Thanksgiving in first eighteen years of the league, including the Chicago Bears and Chicago Cardinals (1922-33; the Bears played the Lions from 1934 to 1938 while the Cardinals switched to the Green Bay Packers for 1934 and 1935), Frankford Yellow Jackets, and the New York Giants (1929–38, who always played a crosstown rival). During the Franksgiving controversy in 1939 and 1940, the only two teams to play the game were the Pittsburgh Steelers and Philadelphia Eagles, as both teams were in the same state (Pennsylvania). (At the time, then-president Franklin Roosevelt wanted to move the holiday for economic reasons and many states were resistant to the move; half the states recognized the move and the other half did not. This complicated scheduling for Thanksgiving games. Incidentally, the two teams were also exploring the possibility of a merger at the time.[3]) Because of the looming World War II and the resulting shorter seasons, the NFL did not schedule any Thanksgiving games in 1941, nor did it schedule any in the subsequent years until the war ended in 1945. When the Thanksgiving games resumed in 1945, only one game would be played each year (except 1950 and 1952), and only the Lions would have a permanent Thanksgiving game. In 1951, the Packers resumed its regular role on Thanksgiving, becoming the perpetual opponent to the Lions each year through 1963.
    In 1966, the Dallas Cowboys, who had been founded six years earlier, adopted the practice of hosting Thanksgiving games. It is widely rumored that the Cowboys sought a guarantee that they would regularly host Thanksgiving games as a condition of their very first one (since games on days other than Sunday were uncommon at the time and thus high attendance was not a certainty). Incidentally, Texas was the last state to recognize the “fourth Thursday” rule for Thanksgiving that had been imposed as a result of the Franksgiving compromise two decades prior, and had just adopted the rule (as opposed to the previous last Thanksgiving rule) in 1961, five years before Dallas started hosting Thanksgiving games. (The fourth and final Thursdays were the same between 1957 and 1960; the last time Texas had celebrated Thanksgiving on the week after the rest of the country was 1956.) The two “traditional” Thanksgiving Day pro football games have then been in Detroit and Dallas. Because of TV network commitments, to make sure that both the AFC-carrying network and the NFC-carrying network got at least one game each, one of these games was between NFC opponents, and one featured AFC-NFC opponents. Thus, the AFC could showcase only one team on Thanksgiving, and the AFC team was always the visiting team.

  6. @giangiotheglide, al link che ti ho indicato in precedenza, nella sezione HISTORY, puoi trovare l’esauriente spiegazione. L’ho appena postata.

  7. @Gianni Pozzi
    Grazie ancora.
    Ma la risposta continua a non esserci.
    Motivi televisivi? Perchè i Lions?
    Su Dallas una mezza idea ce la potevo avere, e non mi sorprendeva,
    ma in quello che hai postato non c’è nessuna spiegazione chiara.
    Capisco che google non sia un ottimo traduttore, ma purtroppo il mio inglese non è molto meglio.

  8. @Gianni Pozzi
    ANcora grazie.
    Ho trovato la risposta esauriente su un altro forum.
    Grazie ancora per la pazienza
    e buon lavoro.

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